La mia prima traduzione.. la prima che pubblico almeno.
Adoro questa coppia, e ci
sono troppo poche ficcy su di loro in questo sito.
Spero che questa vi piaccia
quanto è piaciuta a me, così tanto che ho deciso di tradurla.
Grazie a beMMADfabulous
che mi ha dato l’autorizzazione per farlo.
Buona lettura!
Nonna Minerva
To make you feel my love
Una figura slanciata sostava in piedi, lo sguardo perso sul
parco di Hogwarts.
Nonostante le nuvole scure e minacciose e la pioggia
torrenziale, Albus Silente aveva subito immaginato che l’avrebbe trovata lì.
Fosse stato un altro, l’avrebbe facilmente scambiata per una
statua di pietra a grandezza naturale, le braccia incrociate sul petto e gli
occhi fissi su un punto in lontananza.
Albus esitò un momento alle sue spalle.
“Ero certo che ti avrei trovato qui, Minerva.”
Lei tacque, ma si mosse leggermente e questo gli fece capire
che aveva avvertito la sua presenza.
Minerva scostò alcune ciocche di capelli fradice che le si
erano incollate al viso.
Albus le cinse la vita con le braccia.
Lei si strinse nel suo abbraccio, improvvisamente bisognosa
di conforto, ma non volendo mostrarlo.
Ricacciò indietro le lacrime che minacciavano di rigarle il
viso.
Non riusciva a credere che Albus le avesse finalmente detto
che l’amava, ma poi le aveva detto anche che sarebbe partito per cercare di
trovare gli Horcrux di Voldemort.
Era stato allora che, senza aggiungere altro, era corsa a
rifugiarsi lassù.
“E se non dovessi tornare?” disse decisa.
Le sue parole rimasero sospese nell’aria densa.
Lui le prese la mano.
“Allora sarò grato per aver avuto la possibilità di dirti
quello che provo.”
Minerva chiuse gli occhi e strinse la sua mano.
Una folata di vento gelido si levò dal prato facendola
rabbrividire.
“Perché non entriamo? Non vorrei che ti prendessi qualcosa.”
Lei scosse la testa.
Non osava guardarlo per il timore di ciò che lui avrebbe
potuto leggere nei suoi occhi.
“Non volevo ferirti..” sussurrò.
“Lo so.”
Aveva sempre saputo che sarebbe arrivato quel giorno in cui
Albus non sarebbe più tornato da lei, ma adesso era ancora troppo presto.
Si pentiva delle cose che non gli aveva mai detto, ma sapeva
che niente l’avrebbe trattenuto.
“Se c’è qualsiasi cosa che posso fare prima di andarmene…”
Per una volta nella vita Minerva desiderava essere egoista,
ma non poteva farlo.
Voleva pregarlo di restare, dimenticare Voldemort… ma no.
Sapeva che quello che Albus lo faceva, lo faceva per amore.
Avrebbe combattuto fino alla fine, sia per il suo amore per
l’umanità, sia per lei.
Lui non l’aveva mai fatta sentire seconda a nessuno.
Si girò verso di lui e lo guardò negli occhi.
“Promettimi che farai attenzione.”
“Te lo prometto.” Disse e baciò la sua mano.
Lei lo abbracciò e inspirò profondamente.
Sapeva di dolci al limone e cioccolata calda. Le accarezzò i
capelli tranquillizzandola.
Minerva si avvicinò e lo baciò con dolcezza.
Il suo corpo fu percorso da un brivido, pulsandogli nelle
vene.
Intercettò il suo sguardo e capì che anche lui provava la
stessa cosa.
Fece un respiro profondo.
“Ti amo anch’io Albus. Ti ho sempre amato.”
Albus le porse il braccio e lei lo accettò.
Tornarono nel castello insieme, a braccetto, per l’ultima
volta.
FINE.