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Autore: panuela    23/07/2006    9 recensioni
prima ff su Harry/Draco.sesto anno.storia fantasy che non so ancora dove mi porterà!spero vi piaccia!tutto comincia nell'aula di pozioni dove un'esplosione coinvolge Harry e Draco....
Genere: Generale, Romantico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piton entrò nell’aula di pozioni con il solito effetto spettacolare. Molti studenti si chiedevano come facesse a far muovere in quel modo il suo mantello, sembrava quasi vivo!

Il silenzio regnava nell’aula.

Piton guardò la classe: serpeverde e griffondoro. I ragazzi rimasero impassibili all’esame del professore.

" Bene, oggi ci dedicheremo a una pozione complicata…" iniziò il professore con voce profonda, ma non finì la frase perché la sua attenzione era caduta sul lato occupato dai serpeverde.

"Dov’è il signor Malfoy?" chiese seriamente guardando verso il banco vuoto del ragazzo. Le serpi si mossero un po’ a disagio sotto la domanda del professore.

"Era un po’ in ritardo a causa di un mal di testa. Mi ha pregato di avvertirla, professore" disse Zabini tranquillamente.

Proprio mentre il professore riapriva la bocca per parlare la porta dell’aula si aprì e Malfoy fece la sua comparsa.

Camminava lentamente guardando davanti a se. Il suo sguardo di ghiaccio sembrava sfidare chiunque a porgli domande mentre si accomodava silenziosamente nel posto vuoto vicino a Zabini. Tutti lo stavano guardando sorpresi perché il ragazzo, per la prima volta da quando frequentava la scuola, non sembrava in perfetto ordine. I capelli gli ricadeva sul viso liberi dal gel e leggermente scomposti. Anche la divisa sembrava appena sistemata, quasi con fretta.

"Qualche problema, signor Malfoy?" chiese preoccupato il professore studiandolo attentamente.

"Scusi il ritardo, professore. Sono stato trattenuto…."sembrava che il termine fosse uscito con gran fatica dalle sue labbra.."Non succederà mai più, glielo assicuro" disse infine deciso.

A parte quel lieve soffermarsi sul termine "trattenuto", il resto del suo discorso era stato detto con assoluta neutralità.

Harry, dal suo posto vicino a Ron, guardò sorpreso il ragazzo. Qualcosa decisamente non andava in Malfoy. Negli ultimi tempi si era accorto che il ragazzo sembrava essersi chiuso in se stesso. Non passava nemmeno più il tempo a tormentarlo con battute sarcastiche e dispetti! Aveva cercato un paio di volte di rivolgergli la parola, ma ogni volta lui l’aveva evitato o guardato con uno strano sguardo.

Harry notò che anche Piton lo stava osservando perplesso. Dopo un lungo esame a cui il ragazzo sembrò nemmeno far caso, il professore si volse verso il resto della classe.

"non c’è problema, signor Malfoy. Ora incominciate con la pozione che abbiamo studiato l’ultima lezione" disse infine tornando al suo tono di severità.

Gli studenti cominciarono a preparare gli ingredienti ed a accendere i fuochi sotto i loro calderoni.

" E ti pareva che non lo puniva!" disse Ron cercando di non farsi sentire."Figurati se tocca la sua preziosa serpe" continuò acido.

" secondo te che cos’ha Malfoy ultimamente?" chiese Harry all’amico lanciando ogni tanto qualche occhiata al biondo.

"E cosa vuoi che mi interessi? La cosa positiva è che non rompe più come una volta e spero che continui così!" commentò sarcastico il rosso. Poi alzò improvvisamente lo sguardo guardando Harry.

"Non sarai mica preoccupato per quel deficiente di Malfoy, vero Harry?" chiese quasi sorpreso.

" no…cioè si…non so, Ron. Ultimamente non sembra più lui e mi piacerebbe sapere perché" concluse incerto il moretto.

"Harry goditela finchè dura! Scommetto che nell’arco di qualche giorno quello stronzo ricomincia con le sue stupide sfrecciatine" concluse Ron sbuffando.

" Non ne sono convinto.." commentò il grifondoro continuando a guardare in direzione dei serpeverde.

Per tutta l’ora successiva gli studenti lavorarono quasi in silenzio alla pozione. Solo alcuni commenti tra i grifondoro si sentivano bisbigliare mentre le serpi sembravano rimanere in silenzio seguendo ogmi tanto con lo sguardo il loro capo.

Harry osservava perplesso il colore viola della sua pozione cercando di capire se tutto fosse a posto quando un rumore alle sue spalle lo distrasse.

"maledizione Neville, cosa hai combinato???" sentì distintamente brontolare Seamus alle sue spalle.

Voltandosi vide che effettivamente la pozione di Neville stava ribollendo in maniera strana.

Anche Piton doveva essersi accorto di qualcosa perché si stava alzando dalla cattedra.

"Signor Neville, cosa a combinato questa volta?!" chiese irritato avvicinandosi al banco dello sfortunato ragazzo che passava uno sguardo terrorizzato dalla sua pozione al professore.

"Possibile che lei non riesca mai a fare una pozione decente??" disse secco bloccando il ragazzo sul posto. Questi si fece prendere dal panico dal tono di Piton e, tremando, lasciò cadere nel calderone un’intera boccetta di sangue di drago rosso.

"Paciock, NO!!!" fece solo in tempo a urlare il professore quando il calderone esplose in modo violento facendo letteralmente volare il professore per l’aula.

In due secondi tutti gli studenti si trovarono per terra mentre una nebbia rossa proveniente dal calderone di Neville li circondava velocemente. Quelli che non erano svenuti a causa dell’esplosione stavano tossendo in maniera convulsa.

Harry stava cercando di rialzarsi continuando a tossire mentre sentiva la mente leggera e gli occhi lacrimanti. Si guardò un attimo in giro e vide il caos più totale molti studenti erano a terra svenuti, compreso Piton che era accasciato contro la parete.

Dobbiamo uscire di qui, pensò confusamente il grifondoro cercando con gli occhi Ron.

Un rumore alle sue spalle lo fece voltare di scatto e spalancare gli occhi. In centro a quello che rimaneva dell’aula c’era Malfoy. Aveva un taglio alle tempia che sanguinava e la manica sinistra della veste strappata. Si guardava in giro con uno sguardo quasi assassino.

"Malfoy dammi una mano" disse Harry mentre vedeva qualche ragazzo cercare di alzarsi.

Il serpeverde si girò verso di lui di scatto.

"Potter!" disse con voce rauca. Poi prese la bacchetta e la puntò contro la porta. Dopo un attimo questa si spalancò lasciando entrare un po’ d’aria fredda.

" Harry…" sentì il giovane alle sue spalle e vide che anche Hermione era in piedi.

" Svelta Hermione, dammi una mano a portare fuori tutti!" disse il giovane prendendo Ron sottobraccio e trascinandolo fuori dall’aula.

Rientrando si accorse che Malfoy stava facendo la stessa cosa e si faceva aiutare da Zabini.

Harry si avvicinò a Piton e cercò di svegliarlo. Il professore ci mise qualche minuto a riaprire gli occhi.

"Potter!" disse lentamente mentre questi lo appoggiava su di se. In quello arrivò Malfoy a dargli una mano per portare fuori più rapidamente il professore ferito. Fuori dall’aula c’erano un paio di studenti che davano una mano e cercavano di capire cosa fosse successo.

"Andate a chiamare la McGranith e Madama Chips" stava dicendo con tono serio herm mentre tamponava con un fazzoletto un taglio che aveva su un braccio.

"sta bene professore?" chiese gentilmente Malfoy con un’espressione preoccupata.

"si, signor Malfoy, sto bene." Si guardò un attimo intorno e si accorse che la nebbiolina rossa stava uscendo dall’aula.

"vada nell’aula e faccia sparire il calderone di Paciock!" disse severo puntando gli occhi su Potter metre cercava di rimanere appoggiato al muro.

Questi si limitò ad annuire e si diresse verso l’aula. Solo una volta entrato si accorse che Malfoy gli era a fianco.

"vai in infermieria Malfoy. Hai un brutto taglio sulla fronte" gli disse Harry mentre si avvicinava al calderone.

Malfoy lo guardò un attimo perplesso.

"non ti senti strano, Potter?" chiese guardandolo attentamente.

Harry ci pensò su un attimo.

"intontito effettivamente….ho…sonno…" disse man mano che la nebbia li circondava.

"Dev’essere la pozione di Paciock che, per inteso, ucciderò personalmente una volta finita questa storia!" disse ghignando.

Intanto nell’aula erano rientrati anche Hermione e Zabini.

"Harry, qui abbiamo quasi finito." Dise Hermione. Zabini le si affiancò.

"ti do una mano, Granger" disse il ragazzo moro aiutandola a trasportare un svenuto Seamus.

Lei lo guardò un attimo stupita.

"grazie, Zabini" disse infine con un mezzo sorriso.

"allora, Potter, eliminiamo questa poltiglia." Disse deciso Draco tirando fuori la bacchetta e guardando disgustato il calderone annerito.

Harry seguì il suo sguardo. La pozione di Neville era di un rosso acceso e ne rimaneva ancora una parte sul fondo del calderone. Sembrava stranamente brillante, pensò Harry perplesso.

Nel momento in cui Malfoy cominciò a dire la parola dell’incantesimo, Harry si accorse che la pozione diventava luminosa. Fu un attimo.

"evan.." stava dicendo il biondo.

"attento, Malfoy!" disse harry gettandosi su di lui.

Hermione e Zaini stavano uscendo dalla porta quando sentirono l’urlo di Harry. Fecero in tempo a voltarsi un secondo e poi si ritrovarono nuovamente a terra una nuvola di fumo gli passava sopra la testa. Si rialzarono in velocità e varcarono la porta dell’aula quasi in simultanea.

 

Lo scoppio aveva riempito l’aula e fuori gli studenti si guardavano straniti. Piton, che si era rialzato da poco, si girò di scatto verso la sua aula.

- e adesso che altro succede?- pensò irritato tenendosi un fazzoletto in testa per fermare il sangue che usciva da un taglio.

- che altro hanno combinato!- e si diresse anche lui nell’aula mentre gli studenti rimasti in piedi si allontanavano dal posto, sconvolti dal secondo fragoroso scoppio.

"Granger, li vedi?" chiese Zabini tossicchiando cercando di vedere qualcosa nell’aula ormai distrutta e fumosa.

"sono qui Zabini" disse Hermione con un tono preoccupato.

Il ragazzo si avvicinò continuando a tossire all’angolo dove si trovava la grifondoro.

"stanno bene?" chiese affiancandola.

"non lo so!" disse Hermione guardandolo con espressione sconvolta e indicando il pavimento.

A terra giacevano Draco e Harry. Quest’ultimo era sdraiato sopra il biondo in maniera scomposta, ma dalla posizione si capiva che lo aveva protetto dall’urto dell’esplosione.

Hermione li guardava spaventata.

"sono vivi?" chiese Zabini anche lui sconvolto.

Hermione non rispondeva. Le sembrava che tutto andasse a rallentatore. Passava lo sguardo sul corpo dei due notando con maniacale attenzione i tagli sanguinanti. Solo dopo l’incidente si sarebbe resa conto che quella scena si era scolpita nella sua testa in maniera indelebile. Rimase sconvolta a guardare una singola goccia di sangue che scendeva dal collo di Harry e finiva nel taglio che Draco aveva sulla spalla scoperta. Appena la goccia entrò nella ferita del serpeverde sembrò che una luce rossastra circondasse quel piccolo lembo di pelle, ma Hermione non si soffermò a pensarci perché il sangue continuò poco dopo il suo cammino verso il pavimento. Qui raggiunse i suoi fratelli emettendo un leggerissimo plop nel toccare la piccola macchia che ormai si era formata nel pavimento.

"Granger! Zabini!" disse Piton alle loro spalle duro.

I due sembrarono svegliarsi da un sonno improvviso e, in contemporanea, si chinarono verso la coppia sdraiata sul pavimento. Hermione fece per toccarli, ma Zabini le bloccò la mano.

"ferma Granger! Lascia che li solleviamo con la magia, è più sicuro" le disse cercando di tranquillizzarla con lo sguardo. Lei si perse per un attimo negli occhi azzurri del serpeverde mentre il panico che sentiva dentro sembrò per un attimo diminuire.

"ok!"disse semplicemente rialzandosi.

"professore, Draco e Potter sono feriti. Li spostiamo con la magia?" chiese Zabini serio. Piton osservò la scena con una rapida occhiata. Stava per parlare quando si accorse di una cosa. Strinse gli occhi un attimo. I due ragazzi si voltarono per vedere cosa stava osservando l’uomo quando Hermione disse spaventata:

" e quello cos’è??" indicando i corpi.

Un alone rosso sembrò improvvisamente avvolgere i due ragazzi. Durò per qualche attimo, ma tutti e tre lo videro.

"signorina Granger, signor Zabini, penso io a loro!" disse deciso Piton tirando fuori la sua bacchetta.

Poi, con un incantesimo, li fece lievitare.

"voi correte in infermeria ad avvisare Madama Chips di preparare i letti" disse deciso spostando i corpi lentamente su quella che sembrava una barella d’aria.

Hermione notò che il sangue sembrò fermarsi appena sotto il corpo di Malfoy quando la mano di Zabini si appoggiò alla sua spalla.

"andiamo Granger" disse deciso spostandola dolcemente verso la porta. Lei lanciò un’ultima occhiata ai due limitandosi ad annuire e, poco dopo, erano diretti velocemente in infermeria.

  
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