La debolezza di Kid e Black Star, salvataggio in extremis

I ragazzi erano sicuri di poter sconfiggere il kishin, dopotutto era a livello animale, non poteva essere un kishin abbastanza forte, Black Star sarebbe stato in grado di eliminarlo in un batter d'occhio, perché tutta questa fiducia? Beh, per prima cosa avevano battuto Asura senza Tsubaki, Liz e Patty trasformate in Death Scythe, e poi, come aveva precisato prima Shinigami, il nemico era ad uno stadio animale, non come quello di Asura, ma a dei pro vi erano anche dei contro, per prima cosa ,insieme ai cinque ragazzi, vi erano anche Maka e Soul, ed inoltre non furono le buki ad eliminare il kishin, ma fu il coraggio di Maka.

Insomma, da quando Maka era stata uccisa, i ragazzi avevano perso una parte importante del gruppo, soprattutto perchè la ragazza era l'unica in grado di poter riprodurre l'onda antidemone, ed adesso che era morta non vi sarebbe stata più l'opportunità di poterla utilizzare, i kishin sarebbero stati difficili da eliminare, da allora in avanti avevano dovuto contare tutto sulla loro forza, e non più su quella utilissima onda.

Le strade erano vuote, non vi era un essere umano da quelle parti, neanche il corriere notturno, oppure i netturbini passavano per quelle vie, evidentemente erano intimoriti dal kishin, consapevoli che camminare di notte per quelle strade della città sarebbe stato come firmare la propria condanna a morte, una morte agonizzante, lunga e terribile. Per quelle stesse strade, ormai testimoni notturni delle vittime uccise crudelmente dal kishin, incurante nello stroncare la vita di un'essere umano camminavano i ragazzi della Shibusen.

Ognuno era pronto ad aiutare l'altro, pronto ad intervenire come potevano, per far si che non ci fosse un'altra perdita nel gruppo, perdere un compagno era un grave colpo, non potevano negarlo, ognuno di loro, quando avevano osservato Maka nell'istante in cui veniva colpita da quell'uovo di kishin, si era sentito impotente, inutile, incapace di agire tanto quanto bastava per poter salvare la loro amica e compagna, anche se era stato un sacrificio, quindi da allora in avanti avrebbero fatto di tutto per poter salvare i propri amici.

Giunsero alla Römerberg, la piazza più importante della città, in cima alla Alte Nikolaikirche, la chiesa della città, vi era il kishin, non ci mise molto ad attaccare, ma si notava la differenza, il combattimento era molto più duro rispetto agli altri, i colpi più potenti, in grado di poter spostare Black Star con una sola artigliata, sarebbe stata dura adesso senza Maka, ma l'avrebbero fatto, sarebbero riusciti ad eliminare quel mostro, da quando erano tornati dalla missione di salvataggio avevano stipulato un accordo, avrebbero eliminato ogni uovo di kishin e simili che avrebbero incontrato, per onorare Maka, anche se consapevoli che di certo non l'avrebbe portata indietro.

Il combattimento era rapido, senza esclusione di colpi, le raffiche di proiettili di Kid, ed i colpi di spada di Black Star riuscivano a colpire la pelle del kishin, che sembrava soffrire i colpi di entrambi i ragazzi, ma l'elemento che sembrava dare fastidio ai due ragazzi era quel maledetto sangue nero, ogni colpo inferto, ogni ferita aperta, ogni lembo di carne tagliato veniva rimarginato e risanato dal liquido scuro, donando al kishin una forza inesauribile, mentre i due ragazzi iniziavano a perdere le forze, e con essere anche sangue, che sgorgava in maniera minore dalle ferite che ricevevano dal mostro.

Il combattimento si rivelava duro, ed anche molto lungo, in quei momenti arebbero di gran lunga preferito le lezioni di Stein, che quel combattimento, erano fuori forma, senza l'aiuto di Maka era davvero dura, non c'era più quel grande potere in grado di eliminare ogni male sulla faccia della terra, dovevano trovare un metodo che potesse mettere fuorigioco quel mostro, altrimenti sarebbe stata la fine per loro, e con questo l'accordo sarebbe sfumato.

-Kid...ci proviamo?- chiese Black Star, erano pronti entrambi
-Non dobbiamo sbagliare niente...capito?- chiese il ragazzo
-Non ti preoccupare, fai fare tutto a me- disse il ragazzo, partendo all'attacco, quella sarebbe stata la loro ultima carta, e se non fosse riuscita, sarebbe stata la loro fine.

Black Star partì all'attacco, con la lama incantata richiamò il potere delle ombre, adesso potenziato dalla trasformazione in Death Scythe, l'obbiettivo era bloccare quel mostro e tirarlo a sè, la lama protesa in avanti, pronta a colpire. Il nemico fu preso, resistette per un pò, ma le ombre erano più forti, tirandolo verso la spada, che andò a passare il suo petto da parte a parte. Dopo Black Star era il momento di Kid, la nuova mossa sarebbe stata perfetta per quell'occasione, sarebbe servita allo scopo, lo sapeva, entrò in risonanza, i cannoni pronti a colpire, ma non spararono, si avvicinò rapidamente al nemico, puntanto le bocche delle armi al viso del nemico, quindi disse
-Death Laser- i raggi dal colore violetto e nero partirono, investendo l'intero volto del kishin, il suo corpo ,adesso morto, tenuto in piedi solo dalle ombre e dalla spada dell'assassino.

Sembrava che ce l'avessero fatta, il corpo era fermo, i due abbassarono la guardia, ormai certi di aver vinto, di aver sconfitto il kishin, di aver onorato Maka, ma cantare vittoria troppo presto fu il loro errore, il colpo aveva messo fuori gioco il mostro per un brevissimo periodo di tempo, ed infatti passati un paio di minuti il nemico si riprese
-Che diamine?!- disse Black Star, ritrovandosi il mostro ancora vivo dopo quel colpo
-Black Star..attento!- disse lo shinigami, anche se attento doveva essere lui, poichè fu il primo ad essere colpito, gli artigli lo allontanarono quanto bastava, mentre Black Star fu colpito da una gomitata al volto, perdendo la presa su Tsubaki, ancora nel corpo del nemico, il manico della buki afferrato dal kishin, e la spada lanciata verso il corvino, che fu trafitto anche lui come prima il mostro.

Era la fine, non sarebbero riusciti, Francoforte sarebbe stata la loro tomba, come Sun City per Maka, il trio che sconfisse il kishin Asura sarebbe morto circa due anni dopo, il kishin osservava i due nemici attorno a loro, decidendo chi colpire mortalmente per primo, ma furono fortunati, una figura incappucciata intervenne per conto loro, salvandoli

-Deboli...- commentò la figura, osservando i ragazzi feriti in una sola volta dal kishin, tutti videro in quella una semplice figura incapucciata, il volto coperto, nient'altro, ma fu Tsubaki ad intravedere qualcosa di meglio, due ribini brillavano all'altezza degli occhi, la sua mente sembrò condurre direttamente a l'unica persona che aveva incontrato ed aveva gli occhi rosso cremisi, ma non poteva essere, non sapeva se crederci, non sapeva se era realtà o uno scherzo della mente.

-So- disse la ragazza, ma un getto di sangue nero la zittì all'istante, pronto ad investirla se solo non fosse stato per Black Star, che la tirò di lato, in modo da salvarla, i cinque, quindi, da diretti combattenti diventarono spettatori di uno scontro singolare, dove sembrava che il kishin conoscesse il suo nemico, e conosceva già chi avrebbe vinto, come un cane, infatti, iniziò a guaire, osservando il nemico incapucciato dal basso verso l'alto, dalla postura eretta su due zampe si inginocchiò, andando a porre gli arti anteriori a terra, esattamente come un cane, continuava a guaire.

-Inutile...debole...- disse la figura, avvicinandosi sempre di più, non si lasciava fermare dai guaiti, anzi, si avvicinava sempre di più, finchè non colpì con un calcio il muso del kishin, facendolo andare a terra, i guaiti continuavano, ma la figura sembrava non sentire, continuando a lamentarsi della scarsa forza del nemico, con la mano prese il collo, sollevandolo, s'intravedeva la pelle scura su quella nera, ma sparì subito dopo sotto il mantello, dopo che il mostro fu ferito da una falce nera e bianca, e lanciato via, andando a sbattere contro il muro di un palazzo.

-Ancora in piedi?...ringrazia il sengue nero- il tono di voce era come infastidito da quella figura, da quel mostro che non sapeva neanche come mai era ancora vivo dopo essere stato trafitto dalla falce, il tono di una persona che ormai non aveva nulla da perdere. La manica del mantello si alzò, mentre il kishin iniziava a contorcersi, come se qualcosa dall'interno lo stava uccidendo, qualcosa di sicuramente doloroso, la pelle del nemico iniziò a fumare, come se fosse in uno stato di corrosione, nervi, muscoli, organi interni, tutto stava bruciando, tutto stava scomparendo, mentre iniziava a lasciar posto ad un liquido nero, che fluttuò dopo che il kishin scomparì del tutto. Con un gesto della mano, il sangue nero si infilò nella manica, andandosi a depositare in chissà quale posto sotto quel mantello nero. Un combattimento durato ore, era terminato in pochissimi minuti.

La figura adesso sembrò sospirare, osservando in un punto immaginario, per poi voltarsi verso i ragazzi, rimasti in silenzio per tutta la durata del breve combattimento, sembrava stesse per dire qualcosa, quando Black Star lo interruppe.

-Chi sei tu? non abbiamo chiesto il tuo aiuto...-
-Black Star, non ti ricordi di me?-

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Beh, diciamo che le vostre intuizioni erano tutte giuste, anzi giustissime.
Per quanto riguarda la scrittura, non so se va bene, ho controllato, spero di non aver lasciato qualche errore
A giovedì prossimo
Carcar93