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Autore: Kgm92    01/12/2011    1 recensioni
Ed sobbalzò:- Envy, Lust, ma cos…- il giovane alchimista non fece nemmeno
in tempo ad alzarsi in piedi per cercare di difendersi che l’Invidia lo
aveva già immobilizzato.
Ed cercò di divincolarsi, ma non riuscì ad evitare che gli artigli di Lust
gli trapassassero la spalla. [...] L’ultima cosa che vide prima di perdere
completamente conoscenza furono le unghie della Lussuria impregnate del
suo sangue.
Capitolo 3 corretto!
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Elric, Envy, Pride, Roy Mustang, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi con il solito capitolo settimanale! Questa volta lo pubblico di giovedì perchè questo week end sono a Roma a fare un giretto e non avrò la possibilità di connettermi ad internet!^^
Grazie come sempre a tutti quelli che mi seguono o che leggono e basta. Vi adoro!^^
Ciau!
Kgm92

-Acciaio, Acciaio, svegliati! EDWARD!- Ed aprì gli occhi, assonnato, e vide il faccione di Mustang sopra di sé.
-Colonnello! Cosa sta facendo!- strillò.
-Non è il momento di fare gli spiritosi. Mi ha chiamato il tenente Hawkeye, gli homunculus stanno attaccando l’ospedale militare! Lì ci sono ricoverati tutti gli alchimisti di stato e la maggior parte dei militari “ribelli”.-
-Cosa? Così presto?- esclamò Ed schizzando in piedi e vestendosi come un razzo.
-Ed, c’è un’altra cosa.. a guidarli ci sono il Comandante Supremo, Wrath, e..-
-Forza colonnello, finisca la frase! Non mi lasci sulle spine!-
-..e Pride.-
 
Il volto di Pride era inespressivo: attaccava, feriva e uccideva come un esperto carnefice.
Nessuno avrebbe immaginato quale sofferenza provasse l’homunculus ogni volta che era costretto ad uccidere una faccia conosciuta, o almeno che i ricordi di Ed conoscevano.
Non aveva potuto fare altrimenti, aveva dovuto accettare di prendere parte al massacro: gli homunculus lo avevano in pugno.
Pride però non si era arreso: stava aspettando il momento più opportuno per ribellarsi e uccidere i suoi fratelli. Ogni tanto volgeva lo sguardo verso di loro, ma non appena lo faceva tutte le loro mani scattavano dove avevano nascosto una scatolina contenente la boccetta di sangue, pronti ad aprirla per renderlo inoffensivo.
Ormai erano all’interno dell’ospedale e le difese dell’esercito erano assolutamente inefficaci; solo una donna riuscì a tenergli testa: si nascondeva nell’ombra, cambiave sempre posizione e poi sparava, senza farsi vedere: ogni suo colpo andava a segno e se fossero loro fossero stati umani sarebbero stati sterminti in un istante.
I suoi proiettili però, stranamente, evitavano di colpire Pride in punti vitali e l’homunculus, inconsciamente, sapeva perfettamente l’identità di quel formidabile cecchino.
Pride aveva ormai capito lo schema di attacca del tenente Hawkeye e così, sfruttando il fatto che si trovava solo con Sloth e Lust, escogitò un piano. I due homunculus si trovavano ancora in balia dei proiettili e così passò all'azione: si mosse veloce, aveva calcolato da dove la donna avrebbe sparato quella volta. Prese Sloth per un braccio e con una mossa fulminea indirizzo il suo uroboro nella direzione precisa del colpo.
Avvenne tutto in un attimo: un colpo di fucile e l’energumeno cadde a terra morto. La risposta di Lust fu però altrettanto fulminea: la donna estrasse la boccettina e ne verso il contenuto in testa a Pride, che barcollò per qualche secondo per poi cadere esausto ai suoi piedi.
Lust gli puntò gli artigli in direzione della gola:-Tu, sporco traditore! Ora il Padre non è qui per salvarti.. gli dirò che sei morto per le troppe ferite subite, ma questa volta è veramente giunta la tua ora!-
Pride non la ascoltava, era concentrato a seguire gli spostamenti del cecchino, che si muoveva furtivamente nel buio: poco prima che Lust gli trapassasse la trache, sorrise: un altro colpo di fucile ruppe il silenzio e Lust cadde accanto al compagno, con un foro di proiettile esattamente in mezzo al seno.
 
Riza corse accanto all’homunculus dai capelli biondi; Mustang le aveva comunicato quello che stava succedendo, ma la vista di quell’essere così simile ad Ed la metteva comunque a disagio.
Pride, questo era il nome che aveva usato il colonnello, giaceva a terra ansimante, con i capelli sporchi di sangue.
-Pride, sei tu Pride?-
-Si.. toglimi.. questa cosa.. di dosso.- ansimò l’homunculus indicando il liquido rosso.
-Si, certo. Ma devi venire con me, ce la fai ad alzarti?-
Pride si limitò a fare una smorfia di disappunto, che il tenente prese per un no. Così sollevò di peso il ragazzo, gli fece avvolgere il braccio intorno alle sue spalle e lo portò in un bagno poco distante.
Non appena si fu ripulito completamente riacquistò tutta la sua forza e la sua sicurezza:-Grazie, sono in debito.- mormorò -Lei è il cagnolino di Mustang, non è vero? L’ho vista da lontano al funerale di Alphonse.-
Riza non raccolse la provocazione, era abituata a certi commenti:-Si, sono il tenente Hawkeye.- rispose seria – Se posso permettermi, che cosa ti è successo prima?-
Pride non fece in tempo a rispondere che una voce li raggiunse dal fondo del corridoio:-Tenente! Pride, state bene? Gli homunculus stanno facendo una carneficina, ma in tutta questa confusione abbiamo comunque riconosciuto gli spari.. erano troppo sistematici per essere di un militare qualunque.-
-Colonnello, maggiore Hughes, Edward!- esclamò la donna –Io sto bene, ma è qualcun altro che ci deve delle spiegazioni.- concluse rivolgendosi all’homunculus.
Quattro paia di occhi indagatori si spostarono su Pride che fu costretto a raccontare ogni cosa per filo e per segno:-.. ed ecco come mi hanno preso.. è il tuo sangue, piccoletto.-
Edward era sorpreso, ma non così tanto come gli altri: avendo compiuto una trasmutazione umana e avendo avuto a che fare per molto tempo con gli homunculus si aspettava qualcosa del genere.
-Ricordatevi: ogni homunuculus, compreso il Padre, ne ha una boccetta: non potrò combatterli finché non gliel’avrete presa, o il mio sarà solo un suicidio inutile.- disse duro Pride –Adesso andiamo, Envy, Wrath e il Padre stanno dando spettacolo nell’altra ala dell’ospedale.
Corsero a perdifiato attraverso tutta la palazzina finché non cominciarono a vedere una distesa interminabile di morti e seppero di essere sulla strada giusta.
Cominciarono ad avanzare più cauti di stanza in stanza: non si sentiva alcun rumore, tutti i pazienti erano stati uccisi.
Improvvisamente sentirono un urlo provenire dal fondo di un corridoio seguito immediatamente da molti altri: gli homunculus dovevano aver trovato un consistente gruppo di militari che si erano nascosti in uno dei tanti locali dell'edificio.
Per qualche istante tornò il silenzio, dopodichè quella calma surreale fu rotta da urla, grida e strilli di dolore e paura; Ed e Mustang scattarono all’unisono, mentre Pride si nascose, attendendo il momento buono per uscire allo scoperto.
Hughes e il tenente, come stabilito, andarono in soccorso dei feriti e li allontanarono dalla battaglia.
I due alchimisti riuscirono a cogliere di sorpresa sia Envy che il Comandante Supremo: grazie alle indicazioni di Pride sapevano esattamente dove i due tenevano nascoste le boccette e così, grazie ad una piccola trasmutazione e ad un getto di fuoco ben indirizzato, riuscirono a distruggere entrambi i contenitori.
Il Padre invece non si fece cogliere alla sprovvista e schivò prontamente l’attacco.
Pride capì che era arrivato il suo momento: Ed si era avvicinato al Padre e, come avevano concordato, facendo ricorso al suo straordinario potere di creazione, rinchiuse i due in una gabbia di cemento.
Ora poteva combattere indisturbato con Envy e Wrath.
Saltò fuori dal nascondiglio e, con una lancia in pugno, trafisse Envy dritto nello stomaco:-Ciao fratellino, da quanto tempo!- disse mentre un ghigno malvagio si dipingeva sul suo volto.

  
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