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Autore: Tharon    01/12/2011    0 recensioni
Inserire accenno alla trama della storia (breve riassunto o anticipazione) e/o citazione dal testo. No linguaggio SMS, No tutto maiuscolo, No Spoiler! NON C'E' BISOGNO DELL'HTML PER ANDARE A CAPO IN QUESTA INTRODUZIONE.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E va bene. Sono qui, davanti a questo computer e lo guardo aspettando che riesca a vomitare tutto quello ciò che mi formicola nella testa. Che schifo di inizio; lo so. Ne ho fatti di migliori e sinceramente potevo anche impegnarmi un pochino di più, ma sapete, ho davvero troppe cose per la testa. O forse no; in realtà non ho assolutamente nulla nella testa. Mi volto, guardo il muro, cerco una risposta al di là del vetro nero della finestra, cerco il mio criceto nella gabbietta; no non c'è nemmeno lui. Forse anche lui ha capito che è meglio starmi alla larga. Sono a luce spenta; non mi ricordo quale grande autore del passato abbia detto che a luce spenta i pensieri escono più facilmente dalla testa. Forse perchè non riescono più a capire quale sia il limite tra il dentro e il fuori e svolazzano spensierati a destra e a manca. Spensieratezza.. Bah..
Facciamola breve. Sto morendo; non fisicamente ovvio. Ma io dentro non ho più nulla e sono passate davvero poche ore dalla notizia. Sapete quando passate una giornata assolutamente noiosa e vi sentite come dei morti? Come se già foste sotto terra. Niente al mondo potrebbe distogliervi da quello stato di noia e provate delle sensazioni stupide, anche un pò che si annullano fra loro del tipo "non voglio fare niente" e allo stesso tempo "magari ci fosse qualcosa che mi rendesse felice". Ecco; io in questo momento mi trovo proprio in questa situazione. E sapete perchè? Perchè oggi qualcuno è riuscito a farmi capire quanto sono un coglione. Sinceramente non so ancora come riuscirò a rendere l'idea della "mancanza" scrivendo su un foglio di Word. Alla fine se davvero dovessi rappresentare la mancanza non dovrei proprio scrivere nulla perchè ciò "mancherebbe" alla vista di un ipotetico ascoltatore. Quali sono le sensazioni che provo ora? Ah, bella domanda. Proprio una bella domanda. Proviamo a metterci un secondo a pensare. Guardiamoci dentro, perlustriamo il fondo della nostra anima finchè con le unghie non raschiamo il fondo di questo contenitore. Sento la mancanza.. Devo proprio ammetterlo. avete presente quei post da depressi su Facebook in cui c'è scritto "senti la mancanza di una persona quando non puoi più averla con te"? Benissimo dopo una vita passata a sbeffeggiare e criticare quei despressi, ora devo ammettere che hanno sempre avuto ragione. E' proprio la "mancanza" forse che mi sta distruggendo. Mi mancano i continui messaggi, mi mancano le chiamate, mi mancano i sorrisi, le carezze, anche un messaggio con scritto "ti amo". Beh, se ancora non lo avete capito, oggi, anzi, poche ore fa, la mia ragazza mi ha lasciato. Si lo so già che qualcuno adesso chiuderà la pagina per andare a cercare una storia più emozionante, più bella, magari in più puntate. Fatelo! Ma vi perdereste i miei pensieri. E su che cosa si basa la nostra vita se non suoi pensieri. Forse penserete "Si è lasciato con una ragazza, ne troverà un'altra!". Ed è proprio qui che vi sbagliate. O meglio, forse avete ragione, ne troverò un'altra probabilmente, ma non avrò mai dalla nuova ragazza quello che avevo da lei. Lo so, lo dicono tutti: "la mia ragazza è unica". Ma forse è proprio vero. Dopo 1 anno e un mese credo di avere avuto la possibilità di conoscerla davvero nel profondo, fino al midollo. Conosco tutto di lei: come si muove, come si veste, come parla, che cosa dice quando parla. Saprei riconoscerla tra mille. E io che avevo tutto che cosa ho fatto? Ho fatto una stronzata. Ho buttato via tutto questo tempo che ho impegnato nel dimostrarle quello che sono, se valgo qualcosa, e se vale la pena di stare con me.. Mi sono sempre criticato su ogni ambito, da quello fisico fino a quello caratteriale; e quasi mai ho trovato la forza di dire a me stesso "Andrea, dai che vali qualcosa". Ogni volta che cercavo di migliorare e di spingere me stesso verso l'alto, subito combinavo qualcosa. E anche questa volta ho nascosto alla persona più importante che avevo la verità. Le ho nascosto che parlavo con un'altra ragazza. Lei non lo sapeva. E, come è giusto che sia, non la ha presa troppo bene. Cosa devo fare per riaverla? Come posso dimostrarle il mio amore? Come posso dimostrarle che può fidarsi di me? Qualunque cosa io dica non vale niente. Oramai il danno è fatto. Non vuole vedermi, non vuole sentirmi. Non  mi risponde ai messaggi. E io sono qui a piangere di fronte a questo cazzo di computer sperando che non sia la fine. Ho sempre temuto che sarebbe arrivato questo momento. Il giorno in cui lei si sarebbe stufata di stare dietro a un ragazzo come me. Sono molto particolare, solo una santa riuscirebbe a stare con me. E lei lo era; aveva accettato la lunga lista dei miei difetti e in ogniuno era riuscita a trovare un pregio. I primi giorni che stavamo assieme la sera ci telefonavamo e io le elencavo tutti i miei difetti; lei in cambio riusciva a trovare una spiegazione valida al mio difetto, e lo trasformava in pregio.. E lei mi mandava messaggi per ricordarmi quanto mi amava, e quanto la amavo.. Lei mi coccolava quando ero giu e lei festeggiava con me quando ero felice.. Lei sorrideva e mi apriva il cuore e mi baciava come nessuna aveva mai fatto.. Io ho avuto altre ragazze prima di lei, ma lei è stata la prima per la quale l'espressione "ti amo" aveva davvero un senso. Ogni volta che le ho detto ti amo dal 15 novembre del 2010 al primo dicembre 2011, provavo un brivido inspiegabile.. E quando partivo piangevo perchè non potevo vederla.. E quando litigavamo morivo perchè si allontanava da me.. E ora mi trovo con in mano il mio cuore nero spaccato a metà, e le mie lacrime ci cadono sopra. Ma un cuore nero potrà mai ritornare come prima? Il male potrà staccarsi come per magia? Riuscirò a far vivere un sogno a lei? Non lo so.. Non mi merita. Non merita un ragazzo che le ha sempre fatto del male. E che ha fatto molto di peggio. Il sogno di rivedela non si spegnerà più. Ma in lei forse si è già spento.. e le sue amiche gioiscono in questo, sono felici. Mi fa piacere.. E forse hanno ragione. Forse davvero le ho rovinato la vita vincolandola alle mie idee settecentesche. Forse sbagliavo; forse ho sbagliato in tutto. Forse sono proprio sbagliato io. E non riesco più ad andare avanti.. Accendo la luce. sulla scrivania si è formata una piccola pozza di lacrime.. E' riapparso il criceto.. Ho sete. Nemmeno l'acqua è più buona. Voglio andare a letto ma non riesco senza il suo messaggio e senza le nostre "conversazioni serali". Aspetterò sveglio finchè non deciderà se sono davvero il ragazzo giusto per lei.. E se mai riaccadrà.. beh.. 
  
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