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Autore: EveHallow    02/12/2011    0 recensioni
AGGIORNATA !!!! La mia Primissima sull'era dei Malandrini!!!!! Spero che piaccia ^_^ !!!!! Nel Primo capitolo ci saranno delle new entry e poi un personaggio di nostra conoscenza e la sua amica ^_^ !!! E una che tratta il dramma, il dolore e più avanti la felicità!
Recensite please !!! mi serve qualche parere ^_^ !!!!!
Genere: Drammatico, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio, Severus Piton, Sirius Black
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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L’iniziazione                                                                                        (Capitolo 1)
 
 
Quando le Porte del Tempo erano ancora chiuse …
Quando nessuno s’interrogava sul proprio futuro …
Quando Tutto ha avuto inizio …
 
Non si sanno quali siano i disegni del Tempo …
Ma nel Passato.. Ci si Può Tuffare!
 
Un Tuffo Nel Passato !
 
Solo Chi Conosce il Passato, Comprende il Presente e Prevede il Futuro!
 
 
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Miriam                                                                                         (Epoca Del Medioevo)
 
- MIRIAM! - strillo una vecchia strega dall’aspetto tozzo, incamminandosi tra gli alberi con la bacchetta sguainata come fosse una spada.
- Dove si sarà cacciata … quella specie di rana?! - continuo la strega camminando con passo svelto, lasciandosi alle spalle una vecchia capanna in fumo..
- MIRIAM!!!! - urlo ancora.
 
- Uffa … - si lamentò una ragazzina dai lunghi capelli neri, con gli occhi verdi scintillanti di terrore e allo stesso tempo malizia.
 
Miriam, di appena sette anni, aveva lunghi capelli neri fino alla vita, lisci, e occhi verde elettrico smeraldo, come quelli di un gatto, e, un carattere birbante che non era da meno..
Nata nel 1962 fu spedita nel medioevo per punizione, dopo uno scherzo molto crudele ai danni di un’altra ragazzina.
 
- Resterò qui finche non si sarà calmata - penso consciamente la bimba arrampicatosi ad un albero.
 
- ECCOTI FINALMENTE!!! Dove credi di scappare delinquente?!! Cadi!! - Urlò la strega puntando la bacchetta contro la piccola Miriam, arrampicata sul ramo, che automaticamente si spezzò e la butto a terra.
 
- DISGRAZIATA! Che cosa hai fatto alla mia pozione?! - ringhio Rachele (la strega) stringendo la bacchetta rabbia.
 
- N … Niente, giuro! Sono sempre stata qui! Non ho fatto niente! - Mormorò la piccola ridendo sotto i baffi e fingendo una voce del tutto melliflua e innocente.
 
- NIENTE, EH?? E come lo spieghi quel DISASTRO?? - sbraito indicando la capanna in fumo e automaticamente tirando la bambina per i capelli.
 
- AHI! Lasciami! Non è stata colpa mia!! Sull’orlo delle lacrime per il dolore.
 
- Certo, come No !! È stata colpa del gatto, Vero ??? MUOVITI SCARAFAGGIO !!!! Disse che non rabbia e lasciando i capelli della bambina per fronteggiarla inginocchiata a terra dall’alto in basso con tutta la sua statura.
 
- Ne ho abbastanza di Te e dei tuoi dispetti! Un po’ di bastonate ti faranno bene! Gli urlò in faccia.
 
- NO!! Pietà! - disse riparandosi il volto con le mani.
 
Automaticamente la mano con cui Rachele puntava la Bacchetta si congelo, lasciando essa perplessa.
 
- OH NO!! Di Nuovo! -  si lagnò con veemenza - MAGIA SPONTANEA! Ecco cosa ti salva! -
-Non la scamperai per sempre! Anche se hai dei poteri, non sei ancora una strega come me!- Urlò dietro la bimba che se la dava a gambe.
 
 
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Rose                                                                                        (Epoca del Futuro)
 
In un tempo lontano e futuro
All’ombra di un albero privo di foglie
Sotto la Luna Piena i cui raggi erano coperti dalle nuvole
Una congrega si univa in cerchio, tutti incappucciati con un mantello nero che strisciava sul terreno …
 
L’unica Persona a volto scoperto era una ragazzina 
Rose
Capelli lunghi neri mossi, occhi azzurri blu chiari, nonostante la sua giovane età undicenne, si notava un’intraprendenza come poche, una malizia e una cattiveria cresciuta all’ombra dei suoi occhi limpidi da angelo.. 
 
Quella sera la congrega delle streghe nere si era riunita per aggiungere tra loro una nuova strega: Rose
 
La Grande Oscura, affiancata da sua figlia, inizio a parlare, e con un cenno tutte le altri componenti del gruppo si drizzarono in ascolto, con rispetto e devozione, guardando di tanto in tanto la nuova arrivata.
 
- Come sapete Streghe Nere, la Nostra Congrega ha di recente perso un membro … -
- Essa ci fu tolta da un demone - continuò 
Poi guardo Rose e cosi fecero tutte le altre 
- Ma fortunatamente, abbiamo una giovane sostituta che ha intenzione di iniziare il cammino della magia nera!
 
Rose sorrise tra se e sé.
 
- Tracciate il cerchio magico - ordinò la Grande Oscura
- si, madre - risposerò le fattucchiere 
 
- Avvicinatevi al Cerchio, Rose - ordinò la Grande Oscura con la sua voce altera e austera
Rose si avvicino senza entrarvi, abbassò la testa e si lascio posare la bacchetta sul petto dalla Grande Oscura.
 
- Volete dunque accrescere Potere e Bellezza? - enunciò ad alta voce, pungendo forte sul petto di Rose
- Si! - disse Rosse convinta
- Volete cercare il sapere assoluto ? - enunciò nuovamente 
- Si! - disse Rose ancor più convinta di prima
- Figlia mia, fai bere alla novizia il nostro filtro - disse rivolgendosi ad una donna di grande bellezza.
Essa avvicinò una coppa d’oro alle labbra della giovane Rose e poi con le dita alzò il volto ancora inclinato verso il terreno.
Allora la Grande Oscura parlò nuovamente, e definire il giuramento di Rose.
- Dunque se siete convinta, entrate nel cerchio magico e rispondete di nuovo : Giurate Fedeltà alla Magia Nera ? - Guardandola negli occhi limpidi e cattivi contemporaneamente.
- Si! . Disse Rose muovendo all’interno del cerchio e continuando a fissare a sua volta gli occhi neri della Grande Oscura.
In quel momento tutte le streghe si inchinarono alla nuova arrivata.
- Bene! Streghe Nere, accogliamo chi vuole percorrere il nostro Nero Cammino Magico: Rose! - 
Le Fattucchiere Nere si accerchiarono intorno a Rose come dei corvi affamati, porgendole le mani e sussurrando - Benvenuta - - Benvenuta Rose -.
Infine la figlia della Grande Oscura , con un sorriso mellifluo le si avvicino e le disse - Che Le Tenebre Avvolgano Il Tuo Cuore! - . 
- Grazie, My Lady - come fosse un bel augurio.
- Non vi resta che ricevere gli strumenti del mestiere: - disse la Grande Oscura mentre tre fattucchiere portavano degli oggetti verso di loro.
- Il Pentacolo, simbolo della nostra congrega, segno della vostra appartenenza alla Congrega! -
E la prima delle tre avanzò, incorniciando il collo di Rose con una lunga cordicina dorata, con il medaglione rotondo d’oro e argento in cui era in rilievo una stella, una mezzaluna sotto la stella in argento e una piccola sfera al centro della stella in argento.
- Il Mantello, del colore della nostra Magia, per confondersi nel buio! - continuò.
E la seconda delle tre avanzò, coprendo le spalle di Rose con il mantello Nero di Velluto.
- E infine, la Bacchetta, indispensabile per una Strega, per poter controllare il vostro Potere e fare Incantesimi. - 
E l’ultima delle Tre le porse la Bacchetta tra le mani. 
- Grazie - disse Rose determinata e allo stesso tempo Gentile e Rispettosa verso tutte, senza lasciar trasparire la minima ombra di ansia e nervosismo e ingenuità, e comportandosi molto più matura di una ragazzina di undici anni.
 
Infine sopraggiunse la fredda voce della figlia della Grande Oscura - Vi Manca solo un tocco di classe Lady Rose - e con un cenno della bacchetta i miseri stracci di Rose vennero tramutati in un aderente vestito nero corto con bordini bordoux, calze velate nere, guanti neri, e stivali al ginocchio neri; Per finire dei Gioielli alle orecchie e un diadema d’oro .
 
- Rose, Lady Nerina, ossia mia figlia, sarà la vostra istruttrice, sarà lei che si occuperà della vostra educazione magica. -
Rose scambiò uno sguardo di intesa con quella donna, il cui nome era stato finora sconosciuto, e che comprendendolo aveva avuto modo di comprendere che persona poteva essere.
 
- Bene. Rose , oggi iniziate una Nuova Vita ! - Disse Infine la Grande Oscura, prima di congedarla definitivamente per quella sera, ma prima aggiunse puntandogli un dito - Non Vi Converrà Deludermi. - 
 
È così, quella notte, in un lontano tempo futuro, non ancora avvenuto alla nostra epoca,all‘ombra di un ramo ormai sfoglio da secoli, sulla collina del Sabba, Rose s’incammino nel Nero percorso … Ma questo è solo l’inizio.
 
 
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Severus                                                                                        (Epoca Dei Malandrini)
 
- Tunia, guarda. Guarda cosa so fare!! -.
Petunia si guardò intorno. Il parco era giochi era deserto a parte loro e, Severus, anche se loro non ne erano a conoscenza. Lily raccolse un fiore dal cespuglio dietro il quale era nascosto Severus. Petunia si avvicinò, dibattuta tra la curiosità e la disapprovazione. Lily aspettò che la sorella guardasse bene, poi tese la mano aperta. Il fiore apriva e chiudeva i petali come una bizzarra ostrica con molte valve.
- Smettila! - strillo Petunia.
- Mica ti fa male - obiettò Lily, ma poi chiuse la mano sul bocciolo e lo getto di nuovo a terra.
- Non è giusto - protestò Petunia. - Come fai? - domandò, con un chiaro tono di desiderio. 
Lily scrollo le spalle , avrebbe voluto dire che non lo sapeva, ma in fondo sapeva tutto.
- MOSTRO - le urlo contro Petunia, come se sapesse pure lei, Lily si allontano bruscamente dalla sorella. - LO DIRO ALLA MAMMA, SEI UN MOSTRO - Lily aveva capito che sua sorella provava gelosia, la comprendeva, tuttavia questo le diede una sensazione piacevole e allo stesso tempo di dolore.. Sapeva che qualcosa li avrebbe separate … Lily in quel momento parlava con gli occhi. - SEI UN MOSTRO, SEI UN MOSTRO - continuò arrabbiata Petunia di fronte l’espressione di Lily.
In quel momento Severus che si era trattenuto dall’uscire allo scoperto si alzo dal cespuglio e guardo con aria di sfida Petunia, quasi con disprezzo.
A quello sguardo Petunia si bloccò, guardando prima lo sconosciuto, Severus, e poi la sorella.
Nemmeno Lily lo conosceva, a primo impatto ebbe un po’ di paura dal ragazzino, era vestito in modo misero: jeans troppo corti, un cappotto logoro e troppo grande per essere suo e una camicia che sembrava un grembiule da cucina. Era pallido, con le guance leggermente rosate, piccolo e nervoso.. Doveva essere della sua stessa età.. Voleva rassicurarsi guardandolo negli occhi, ma non ci riuscì.
- Tu sei una strega - disse il ragazzino spaventato ma allo stesso tempo naturale.
- Non è una cosa carina da dire - ribatté Lily offesa, in fondo sapeva che era la verità, ma quel termine la infastidì, la fece sentire proprio come la chiamo pochi secondi fa Petunia, un mostro.
- No!! - esclamo Severus - non e una cosa brutta essere una strega, cioè, non c’è niente di male, anche mia mamma è una strega e io sono un mago - disse paonazzo. 
La risata di Petunia fu come una doccia fredda.
- Un mago! - strillò sarcastica, rinfrancata dopo lo spavento per l’improvvisa apparizione. - Io so benissimo chi sei. Sei il figlio dei Piton! Abitano giù Spinner’s End, vicino al fiume - spiegò a Lily con il tono come se stesse parlando della peste. - Perché ci stai spiando? -
- Non vi spio.. Non te comunque, babbana. - disse sprezzante a Petunia.
Anche se lei non capì il significato della parola, non poteva fraintenderne il tono, e cosa avrebbe potuto significare. - Lily, su, andiamo via! - ordinò senza concedere a Severus una risposta.
 
Severus, le guardò allontanarsi.. Girò i tacchi e si avviò verso la via di casa con amara delusione.. Era da molto che aspettava quel momento. Voleva avere qualcuno con cui passare le giornate, un amico, o amica, così come gli diceva sempre la nonna ogni volta che lo vedeva, solo, in casa.. - devi trovarti un amichetto Severus, non puoi stare sempre dentro la tana, e poi sai che mamma e papà.. - in quel momento la voce della nonna che rimbombava nella sua testa si fermò; non voleva ascoltare quello che mamma e papà avevano, lo sapeva gia fin troppo bene. 
Arrivò davanti la porta di casa, stava per avanzare verso il vecchio cancello quando indugiò sulla soglia ripensando a qualche giorno fa’, non aveva fatto in tempo a mettere la testa dentro la casa, che qualcosa lo trapassò a velocità per fracassarsi contro il muro d’ingresso, appena dieci centimetri distante da lui. 
Si volto dalla parte opposta del muro, e vide sua madre con un livido in faccia seduta sul vecchio sofà e suo padre che si aggirava intorno a lei e tutta la stanza come un lupo affamato.
Avrebbe voluto intervenire anche con un semplice buonasera per calmare le acque, ma suo padre lo anticipò con la destrezza di un caporale, ringhiandogli come un cane - VATTENE IN CAMERA TUA - .Spaventato dall’urlo filò di soppiatto per il corridoio cercando di essere il meno visibile possibile, ma suo padre lo squadrò da capo a piedi con un misto di rabbia e odio.
 
Stasera le cose sarebbero andati diversamente - fesso una volta, ma due volte NO! - penso fra se e sé. Guardò la casa e poi fece il giro fino ad arrivare alla parte opposta, dove vi si trovava un entrata secondaria.
Si avvicinò silenziosamente e provò ad aprirla. - NO CACCHIO, PROPRIO STASERA L’HA CHIUSA !! - pensò Severus. - pazienza.. Vorrà dire che subirò l’ira del lupo - si rassegnò Severus, mentre tornava davanti alla porta si accorse che un edera si rampicante arrivava proprio nel balconcino della sua stanza. La tastò. Sembra resistente, almeno per lui.. 
Così si arrampicò. Con un tuffo nel cuore era riuscito a evitare le occhiatacce di suo padre e le urla.. Almeno per via diretta, per il resto sapendo che lui era fuori, visto che non l’avevano visto rientrare, le urla si sentivano dal piano inferiore, ed erano molto elevate.
In genere non era nel suo stile ficcare il naso nei fatti dei suoi genitori, ma questa volta, voleva sapere che cos’era il dibattito di tante discussioni. 
Si avvicinò alla scala e ascoltò..
- Quella COSA deve ANDARSENE. Hai capito, HAI CAPITO EILLEN? -
- Ma dove lo vuoi mandare, è solo …… - 
- MANDALO DA TUA MADRE -
- Da mia madre, ma è nostro figlio!!! Tobias ! - la voce si incrinò dal pianto.
- NO, E TUO FIGLIO. E COME TE, E UGUALE E IDENTICO A TE.. NON PUO ESSERE MIO FIGLIO… IO NON LO VOGLIO QUA, DEVE ANDARSENE. -
- Ma che cosa stai dicendo? - - tu vuoi che io mandi via nostro figlio eh? Mia madre non lo può tenere, e, anche se potesse io non lo gli e lo darei, e mio figlio e giusto che cresce con me. -
- CRESCA CON TE, E CHE RAZZA DI VITA GLI VUOI DARE TU IN QUESTO BUCO DIMENTICATO DA DIO, E POI TU PARLI DI AMORE DI MAMMA, TU PROPRIO TU? DOVE SONO MIRIAM E ROSE ADESSO EH? LE NOSTRE BAMBINE DOVE SONO FINITE? - 
- NON provare a sminuirmi con questa storia Tobias, le bambine stanno a Parigi, io NON MI FIDO DI TE. Sei un Porco, un Depravato, un Maiale, chi mi dice che come Rose e Miriam cresceranno tu non gli metterai le mani addosso, come hai fatto con mia nipote QUALCHE ANNO FA‘. -
- TUA NIPOTE E UNA BUGIARDA EILLEN, NON PROVARE A DIRMI PORCO ECC ECC A ME.. - si fermò un attimo, la sua voce era da animale, sembrava un ringhio disumano, mischiato di dolore, rabbia, sofferenza; si sentì il rumore di bottiglie, stava bevendo; poi proseguì a voce più bassa, come se attorno a loro ci fossero altre 3000 persone che ascoltassero.. Ma si capi ciò che disse ugualmente. - Si Eillen è proprio una bugiarda , come lo sei TU. -.
- Ma che cosa vuoi dire ? - disse Eillen con la voce rotta dalla disperazione.
- Tu …… dove sono le nostre figlie eh ? DOVE LE HAI NASCOSTE ? -
- Ma cos’è sei ubriaco Tobias ? -
- Eh, si ubriaco certo.. Ho telefonato a Parigi : Rose e Miriam non sono lì, non li vedono da sei mesi.. Sei una BUGIARDA.. -
- È tu sei un’irresponsabile, ti ricordi cosa e successa l’ultima volta ? -
- CHE COSA SAREBBE SUCCESSO ? -
- Ero andata a fare la spesa, portandomi dietro Miriam, e lasciandoti Rose a pulire casa e Severus ancora piccolo.. A TE li avevo lasciati, ma tu hai avuto la brillante idea di chiamare i tuoi amici, ubriachi quanto te e.. -
- NO …. NON E ASSOLUTAMENTE VERO, BUGIARDA, IO NON HO MAI TOCCATO ROSE -
- E LO STESSO TOBIAS, io l’avevo lasciata a te, e tu l’hai data in pasto a quell’uomo senz’onore del tuo amico, dov’era suo padre quando URLAVA , BASTARDO? DOV’ER.. -
- non è vero, a me Rose mi vuole bene, e gli e ne voglio pure io.. PERCHE L’HAI MANDATA VIA? PERCHE? E MIRIAM CHE CENTRAVA? -
- perché non volevo che mia figlia avesse un altro trauma psicologico per causa tua, e Miriam con te avrebbe fatto la sua stessa esperienza, meglio dove stanno adesso, TU NON LI AVVICINERAI PIU LE BAMBINE -
- SE GLI SUCCEDERA’ QUALCOSA , NON TI PERDONERO’ MAI. MAIIII. - è con questa frase si udì un forte tonfo alla porta d’ingresso, suo padre era andato via, lasciando la mamma in singhiozzi.
Severus non capì nulla, tranne che da suo padre era considerato una cosa, un oggetto da mettere in scatola e spedire molto lontano. E delle sue sorelle a dir poco niente, pero effettivamente loro gli avevano dato un mezzo per contattarle, poteva anche fargli una chiamata.. 
Nel sentire sua madre piangere disperata gli caddero le lacrime pure a lui, ma non osò avvicinarsi a lei, avrebbe potuto prenderla male..
Così si avvio nella sua stanza e si chiuse a chiave, e dormì.
 
Si sveglio nel silenzio più totale. Girovagò un po’ per casa in cerca di una metà, ma non trovo nulla da fare, a parte ripulire tutto ciò che c’era di rotto dalla sera precedente.. Piatti, bicchieri, bottiglie, perfino il vaso che aveva regalato la nonna. Finito di pulire si avvio al parco sperando che potesse rivederla …
Lei non c’era, forse dopo averlo visto aveva deciso di non tornare più al parco giochi, pur di non incontrarlo. Provò una nota di rammarico, si sedette sull’altalena e comincio a dondolarsi, e guardare il cielo, come se parlasse … 
Gli piaceva dondolarsi, gli faceva dimenticare tutte le apprensioni.. Lo faceva stare bene.. 
- Ciao - . Immediatamente si fermò e si voltò per vedere chi aveva alle spalle. Era Lily Evans, la ragazzina con cui aveva tanto desiderato fare amicizia, e gli stava sorridendo. Cercò di essere più gentile e rilassato di ieri e ricambio il sorriso . - Ciao - disse scendendo dall’altalena. - Come stai ? - chiese Lily. - io bene, grazie. Mi dispiace per ieri, non volevo offender..cioè spaventarti.. Cioè.. Volevo dirti cioè.. - non sapeva nemmeno lui cosa avrebbe voluto dirgli. - Non ti preoccupare - sorrise Lily rassicurante - In effetti ho sempre saputo di avere qualcosa di diverso… ma tu sei sempre solo? - chiese incuriosita. - Si, non conosco molte persone oltre la mia famiglia, come esseri magici, e mi viene male a stare con persone babbane, ti prendono per pazzo - Lily si avvicino un poco fino a sedersi alla dondola. - che significa babbana? - . - sono persone normali, privi di poteri magici, anche mio papà e un babbano.
- Severus ?- disse Lily . - Si? - accentuando un piccolo sorriso - Hai un nome particolare ! - esclamo Lily . - Ma non tra i più belli - affermo sarcastico - Perché? Mia madre dice sempre che tutti i nomi hanno un fascino .-
 
Da quel giorno passarono anni, fino al loro undicesimo compleanno, che avrebbe iniziato con una nuova vita a Settembre, nella scuola di Hogwarts.
 
 
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Moire                                                                                        (Fuori dal Tempo e Dallo Spazio)
 
Fuori dal Tempo e dallo Spazio…
 
Senza Abitanti e Consistenza…
 
Può esistere un luogo così ?
 
Un luogo che Non È…
 
L’Oscuro Rifugio di Chi Non dovrebbe Esistere…
 
L’Oscuro Rifugio di una Demone!
 
Quante energie… 
 
Qaunte anime….
 
Quante PREDE!
 
 
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Spero Abbiate Gradito Questo Tuffo nel Tempo…..
 
Il Resto…. è Storia
 
È continuerà !!!!
 
 
 
  
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