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Autore: Luli87    02/12/2011    9 recensioni
“Per favore, per favore non farlo. Ti restituisco i soldi, eccoli, ma non farlo, ti prego.”
Parole inutili, estreme, che una vittima inginocchiata a terra, disperata, grida a pieni polmoni prima dell’ultimo respiro. Una pistola, un colpo secco, un proiettile in pieno cuore.
Genere: Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Capitolo 1
“Ti ucciderà per questo, lo sai vero?”
 
“Per favore, per favore non farlo. Ti restituisco i soldi, eccoli, ma non farlo, ti prego.”
Parole inutili, estreme, che una vittima inginocchiata a terra, disperata, grida a pieni polmoni prima dell’ultimo respiro. Una pistola, un colpo secco, un proiettile in pieno cuore.
 
Ore 6.40, NY.
Castle si osservò a lungo davanti allo specchio quella mattina. Non aveva aspettato il suono della sveglia, non serviva:  aveva trascorso una notte quasi insonne, accanto alla donna più bella del mondo, almeno ai suoi occhi, e non poteva non essere di ottimo umore. Il party della sera prima era stato perfetto: l’anteprima del film basato sul suo secondo romanzo, Naked Heat, era stata divina. Una festa di tutto rispetto, una manovra commerciale davvero ben riuscita, critici cinematografici che non avrebbe mai sperato si erano presentati complimentandosi con lui per i favolosi romanzi di successo che aveva pubblicato basandosi sulla migliore detective di New York. Inoltre, come se non fosse stato abbastanza, gli era stato proposto un quarto libro: Paula ne era stata entusiasta e Castle… Beh, lui non avrebbe mai potuto rinunciare ad un progetto simile!
E come ciliegina sulla torta, come non sorridere al ricordo del post serata, della sua donna, dei suoi sorrisi, del suo abbraccio, del suo “sì”.
 
Il profumo di bacon stava invadendo il corridoio. Che tesoro Alexis, stava preparando la colazione per tutti. Castle decise di non farsi la barba, spuntava appena, era perfetta così. Si lavò il volto, sistemò il ciuffo ribelle che cadeva sulla propria fronte e, ammirandosi ancora allo specchio, sussurrò appena: “Sei divino!”
Uscì dal bagno e corse per le scale, raggiungendo sua figlia in cucina.
“Tesoro, già in piedi?” le chiese, abbracciandola da dietro, mentre lei era intenta a sbattere le uova in padella.
“Buongiorno papà, dormito bene stanotte?”
“Magnificamente, mai stato meglio!”
Alexis sorrise, felice per suo padre. Sapeva che la serata precedente era stata perfetta ed era molto fiera di lui. Il lavoro, la famiglia, l’amore, stava girando tutto per il verso giusto.
Un rumore di chiavi nella serratura li fece voltare entrambi verso la porta d’ingresso.
“Buongiorno miei cari!” esclamò Martha, entrando e togliendosi gli occhiali da sole con fare divino. “Oh Richard! Richard caro! I giornali parlano tutti di te stamattina! Articoli meravigliosi! Non so a chi tu ti sia rivolto, ma la festa di ieri è stata apprezzata da tutti! Recensioni stupende, guarda tu stesso!” disse, appoggiando una pila di giornali freschi di stampa sul tavolo. “Sarà un successo mondiale, non c’è che dire! E, in particolare, riguardo al post serata, non vi siete accorti dei paparazzi vero?” aggiunse, mostrando al figlio la prima pagina di un giornale di pettegolezzi e strizzando l’occhiolino, “Vi hanno seguiti!”.
Rick afferrò velocissimo il giornale e ammirò il suo sogno diventato realtà nella fotografia che brillava in copertina: lui e la sua Kate, abbracciati, sovrastati da un titolo in caratteri cubitali “Lo scrittore e la sua musa prossimi alle nozze.”
Alexis corse alle spalle del padre, curiosa di vedere l’articolo in questione.
“Oh cielo, ma non ti lasciano mai un attimo di privacy! Cosa dirà Kate dell’articolo?” chiese pensierosa.
“Spero lo scopra il più tardi possibile. Lei odia che la sua vita privata venga pubblicizzata così…” ammise lo scrittore, preoccupato, intento a leggere l’articolo. Sì, era preoccupato per la reazione di Kate ma ormai era fatta, erano ufficialmente fidanzati, prima o poi la detective avrebbe dovuto accettare quegli attimi di celebrità che il cognome Castle le avrebbe portato.
“A proposito, dov’è la futura signora Castle?” li interruppe Martha.
“Dormiva così bene che non ho voluto svegliarla.” Rispose Castle, sorridendo al pensiero della sua donna sdraiata nel proprio letto.
“Tu non volevi svegliarmi, ma questo profumo è irresistibile!”
Kate comparve in cima alle scale. Indossava una tuta lunga, blu scuro, decisamente troppo larga per lei: stretta al massimo in vita e fin troppo abbondante sulle spalle, tanto che le maniche nascondevano completamente le sue braccia esili. Ma si sa, quando ci si dimentica il pigiama a casa, o si dorme nudi o ci si deve far prestare i vestiti da qualcuno. E di certo Richard Castle non aveva la sua stessa taglia.
Tirandosi su le maniche, scendendo dalle scale, attirò su di sé gli occhi di tutti, compresi i suoi. Più che su di sé, sarebbe corretto dire sul suo anulare: sul dito brillava uno splendido anello.
“Oh buongiorno cara!” le corse incontro Martha, abbracciandola calorosamente. “Sono così felice che tu abbia accettato la proposta di Richard! Certo avrebbe dovuto fartela molto tempo fa ma si sa, il mio ragazzo fatica a trovare le parole nelle situazioni importanti!” esclamò.
Kate ricambiò l’abbraccio e con lo sguardo incrociò gli occhi felici di Castle.
“Dormito bene Kate?” chiese Alexis.
“Moltissimo, grazie. Wow, hai preparato tutto tu?” chiese la donna, osservando la succulenta colazione che la ragazza aveva attentamente presentato sul tavolo: bacon, uova, caffè, toast.
Alexis si sciolse dall’abbraccio del padre per versare una tazza di caffè alla detective, per poi porgergliela gentilmente: “Devo fare una buona impressione sulla futura moglie di mio padre!”
Kate prese la tazza e ne annusò l’aroma delizioso: “Alexis, non ne hai bisogno! Sei più matura di tuo padre! Il che è tutto dire! E per quanto so di te, sei una figlia perfetta!”
Rick si sentì un po’ offeso: “Ehi, questa complicità femminile contro di me? Dovrò abituarmici vero?”
Kate ed Alexis annuirono contemporaneamente, scambiandosi uno sguardo d’intesa.
“Mia figlia sarà anche più matura di me, cara la mia Kate, ma ricordati” le disse lo scrittore sfiorandole il naso con un dito, “hai accettato di sposarmi, per cui mi dovrai accettare per quello che sono!”
Prima che Kate potesse rispondere “Io ti amo per quello che sei!”, il suo cellulare suonò furioso. Brutto segno, soprattutto a quell’ora del mattino.
La donna corse al piano di sopra, per recuperare l’oggetto e rispondere alla chiamata. Intanto, Martha afferrò il giornale dalle mani di Richard e sorrise sussurrandogli: “Ti ucciderà per questo articolo, lo sai vero?”
“Sì, solo se lo leggerà!” rispose sicuro lui, afferrando il giornale e nascondendolo in un cassetto. Alexis scosse la testa: “Papà, lo sai che succederà. È una detective, ricordi?”
Prima che potesse risponderle, Kate comparve di nuovo sulle scale: “Non abbiamo tempo per il caffè Castle! C’è stato un omicidio, dobbiamo andare!” disse ad alta voce, richiamando lo scrittore.
“Certe abitudini dovranno cambiare” commentò Alexis a bassa voce, delusa per non poter gustare la colazione tutti insieme, con calma.
“Non succederà mai, lo sai vero?” le rispose Castle, alzandosi e afferrando un pezzo di toast, baciandola sulla guancia, per poi dirigersi velocemente verso il bagno: aveva poco tempo.
Nell’allontanarsi però, fece in tempo a vedere Martha riaprire il cassetto, afferrare il giornale e, mostrandoglielo,  la vide imitare una pistola con la mano, per poi sparargli contro da lontano.
Il concetto era chiaro. Ma un omicidio li stava attendendo.  
  
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