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Autore: MrBadCath    02/12/2011    5 recensioni
Come tributo alla morte di Freddie abbiamo deciso di non optare per il solito dramma con Roger o David che si gettano sul cadavere in lacrime, ma di proporre qualcosa di divertente, qualcosa più nello stile di vita del nostro Mercury. Vivo. Divertente. Stravagante. Grandioso.
Ed ecco a voi QueenWeek, una serie di sette racconti noti, rivisitati da noi in forma di flashfic. Sette modi per riavere Freddie in vita qui con noi. Come strappare l'idolo alla morte.
Felice anniversario di morte, Freddie. Alla tua salute.
Ed ecco a voi la programmazione della Sagra di Freddie:
giovedì 24/11/2011 – La Bella Addormentata nel Bosco
venerdì 2/12/2011- Biancaneve
sabato 10/12/2011 - Pinocchio
domenica 18/12/2011 - Twilight
lunedì 26/12/2011- Pocahontas
martedì 3/1/2012– Harry Potter
mercoledì 11/1/2012– Cappuccetto Rosso
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Si scambiarono uno sguardo intristito.
Effettivamente andava tolto.
Il cartello con scritto 'casa dei sette nani' era piuttosto fuori luogo, oramai. Sì, c'erano dei nani. Cath era uno di quelli. Bassa, col profilo piuttosto goffo e l'aria di un vero brontolo. MrB., beh, neanche lei era troppo alta, e così anche Midori: dopotutto erano due cuccioli. Poi iniziavano i problemi: partendo da un batterista biondo occhi azzurri e continuando due bassisti, di cui uno un po' stempiato, si arrivava a nientepopòdimenoche Brian May, il chitarrista, tutto tranne che un nano.
«Questa scritta deve sparire.» asserì il ricciolo, contrariato, e Staffell gli diede man forte.
«Sì, ma come facciamo a toglierla?» domandò Taylor «Quell'idiota integrale della Cath lo ha verniciato con inchiostro indelebile, dovremmo estirpare il palo da terra...»
«Stavi dicendo?» domandò la sopracitata ragazza, anzi, la nana, appena giunta sulla porta.
«Io? Ricordavo agli altri quanto sia forte il sentimento che mi lega a te e a questo bellissimo cartello, che fa parte del nostro patrimonio storico e culturale...»
«E l'idiota sarebbe lei?» chiese indecisa MrB. «Insomma che stiamo aspettando tutti qui? Abbiamo un funerale, oggi.»
In effetti era così.
I nani avevano ospitato per un po' di tempo una graziosa, per così dire, fanciulla, ma per una serie di circostanze quali ad esempio che la casa dei sette nani era piuttosto una casa di piacere, che una piccola costruzione dentro un fungo (modello Puffi) come si è soliti immaginare, la sfortunata ospite aveva contratto l'aids ed era morta nell'arco di pochi giorni.
«Si è fatto tutti i sette nani, che si aspettava? Tutti quei rapporti a rischio...» commentò May con disapprovazione.
«Te l'ho detto, per me gliel'ha attaccato Cath...» confabulò Deacon, che ancora non aveva parlato, stupendo tutta la platea «Alla fin fine è quella che ha due figlie sulle spalle e più esperienza di tutti noi.»
«Ma quando mai...» rise MrB.
«Un po' di rispetto, c'è un morto!» batté i piedi Midori
«Ha ragione» commentò Taylor, sistemando gli occhiali da sole sul naso con modestia.
La fanciulla riposava in una specie di bara di cristallo che i nani avevano comprato su Ebay e che si erano fatti mandare appositamente dai Nani dalla Giamaica. La morte sembrava non aver avuto il sopravvento sulla sua bellezza: i denti un po' torti, i baffi, la tutina da scena ancora tutta attillata.
«Brian, tu sei il più anziano di noi... e anche il più alto. Se vuoi dire due parole...»
Ma da quella via, proprio da quella via, spuntò un prode cavaliere a bordo di un cavallo bianco, insomma, tutto infighettato... e già dopo questo Cath, MrB. e Midori avevano visto in lui una preda da divorare. Quando il gentiluomo scese da cavallo si ricredettero subito.
«No, grazie, non si compra niente» disse prevenuto Taylor, esaminando con rancore l'espressione e gli abiti da kebabbaro che contraddistinguevano il nostro nobile principe.
«Non volevo vendervi niente, sono qui perché ho sentito di una principessa addormentata di un sonno profondo che verrà destata da un prode cavaliere, che poi sarei io. Il mio nome è Hutton, Jim Hutton...»
«Sì, come no, e io sono Tim Staffell, quello che ha scritto il Soundtrack del Trenino Thomas» commentò sarcastico il bassista più anziano.
«Papà, tu sei Tim Staffell, e hai realmente scritto il Soundtrack del Trenino Thomas» commentò Midori, passandogli una mano sulla spalla.
«Lo so, lo so» sbuffò lui.
«Ma sei sicuro che lo vuoi baciare?» domandò MrB., poi precisò «Voglio dire: è morto.»
«Farò un tentativo:» spiegò «prima di oggi ho baciato la testa di Santa Caterina da Siena, la mummia di Tutankhamon e non vi dico neanche quanti ranocchi. Quindi mi sento pronto.»
«Contento te...»
La principessa sdraiata nella sua meravigliosa lettiga (ma no, chiamiamola pure con il suo nome, nella sua meravigliosa bara) di cristallo sembrava avvolta in uno stato di morte più simile a quello della famosa Giulietta, del famoso Romeo, del famoso Shakespeare. Le labbra non avevano ancora perso il loro color rosa maialino e benché meno i baffi la loro tinta pece. Freddie, la dama più bella del reame, giaceva, beh, non molto immobile per la verità.
«Si sta... oh mio Dio, si sta succhiando...» esclamò Cath, sconvolta, coprendo gli occhi delle sue due figlie «Si sta succhiando il pollice! Mi ci è voluta una vita per farle smettere, speriamo che non riprendano con questa brutta abitudine...»
Il temerario Jim, forte delle sue esperienze con mummie e rospi, si fece coraggio ed estrasse il pollice dalla bocca di Freddie. Quindi sfiorò le sue labbra con le sue e la principessa si svegliò di soprassalto.
«Oddio, non facciamo scherzi, chi è questo? Altro giro altra corsa?» gridò il frontman, facendo ribaltare il suo contenitore e lui al suo interno
«Freddie, va tutto bene, sei solo morto, poi ti abbiamo messo in questo fantastico sarcofago, è arrivato il kebabbaro, ti ha baciato e d'improvviso sei resuscitato, allora hai pensato bene di distruggere la tua bara che avevamo ordinato su Ebay... ed eccoci qui» riepilogo Taylor.
«Se ti pare poco...»
«No, non dico questo... solo che ora ci starebbe bene un vissero tutti felici e contenti.»

Il copyright della trama originale è dei Fratelli Grimm.
   
 
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