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Autore: ItalianELF    02/12/2011    0 recensioni
'Beyond the borders of true love' è la mia prima storia in assoluto ed ha come protagonista il mio membro dei Super Junior preferito: Eunhyuk. Questa storia è incentrato su come vedo il 'vero amore'. Caricherò i primi capitoli molto velocemente per darvi la possibilità di leggere di più. Chiedo perdono se ci saranno errori di battitura o grammaticali. Spero di ricevere recensioni positive ma saranno ben accette anche quelle negative che aiutano sempre di più ma, per favore, siate clementi. Grazie in anticipo per il tempo che spendere nel leggere questa storia.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eunhyuk
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Ripresi in mano la mia vita, facendo le cose che facevo prima dell’incidente. Iniziai a seguire i corsi insieme e Noemi, Christian ed altri amici che conobbi qualche anno fa all’Università. La sera uscivo con loro, mi veniva a prendere Christian e mi riaccompagnava lui. Ormai la mia macchina era distrutta e, inoltre, avevo ancora un po’ paura di guidarla. Sapevo che prima o poi dovevo superare quella paura ma ancora non mi sentivo pronta.
Al ritorno da una serata in un discopub , Christian mi riaccompagnò, come sempre, a casa. Aprii la porta per scendere, ma mi trattenne afferrandomi per il polso “Domani abbiamo pensato di rivolgerci in agenzia per organizzare il viaggio. Vieni anche tu?”
 “E’ ovvio che verrò con voi domani”. Risposi senza esitazione. “Chiederò a Noemi se può passare a prendermi. Non ho ancora voglia di guidare…”.
“Non chiederlo a lei, ci sono io”. Mi interruppe e mi guardò fisso negli occhi. Uno sguardo che non avevo mai visto prima e la presa si faceva sempre più forte’Ma che ha?’ pensai.
 “Ok! Dimmi verso che ora passerai!”
“Ci vediamo alle 10.00. Non fare tardi, sai quanto diventa isterica Noemi se arriviamo in ritardo. Al viaggio, si aggiungeranno anche Roberto e Valeria”. 
“Sarò puntuale! Notte” risposi uscendo di corsa dalla sua macchina, liberandomi dalla sua presa. Mi sentivo in imbarazzo dopo quello sguardo e non riuscivo a sostenere l’atmosfera che si stava creando. Salii in camera e mi preparai per la notte. Mi addormentai subito a causa della stanchezza.
 
Nuovo giorno. Era una giornata soleggiata e iniziava a far più caldo rispetto alla settimana scorsa. L’estate si stava avvicinando.
“Aaaah, mare. Ho voglia di mare” dissi guardando il cielo azzurro e stiracchiando le braccia.
“Credo che l’estate la passeremo in Corea. Non vedo l’ora..” disse Christian. Non pensai più alla sera precedente e al suo strano comportamente. Stavamo raggiungendo Noemi in agenzia. Stavolta, come promesso, ero puntuale. Avevo paura della spaventosa trasformazione di Noemi…meglio non farla arrabbiare. Finalmente, giungemmo al posto stabilito. Roberto e Valeria ci stavano aspettando insieme a Noemi. Entrammo in agenzia e prenotammo il biglietto di sola andata per la Corea. Avevamo tutti intenzione di lavorare lì nel periodo estivo per perfezionarci nel lingua coreana e non sapevamo ancora quando ritornare a casa, così decidemmo di acquistare il biglietto aereo di sola andata.
Uscimmo dall’agenzia tutti raggianti ed entusiasti. “Coreaaaa, aspettami!” urlò Valeria. “Potrò incontrare i Super Junior, i Big Bang, i JYJ..”. Noemi sprizzava felicità da tutti i pori. Non vedeva l’ora di incontrare i suoi gruppi preferiti. “Ancora con questa storia? Hai bisogno di cure, amica mia” rispose Christian.
“Non ho ancora visto un video dei Super Junior. Credo che, prima di partire, dovrò guardarne almeno uno, così, se riuscirò a riconoscerli, potrò chiamarti per farteli incontrare….o forse no. Me lo terrei per me” dissi in modo sarcastico. Mi piaceva farla arrabbiare e, infatti, riuscii nell’intento. “CHE COSA?! Non osare farlo! Inoltre, lasciami Leeteuk, Siwon, Taeyang, Junsu, Donghae, Kwon…”
“FRENA! Cosa sono tutte queste parole? Stai per caso recitando un incantesimo?” dissi, interrompendo quella sua lista di nomi strani. Mi sorprendeva il fatto che se li ricordasse tutti.
“Scema, sono i membri che mi piacciono di più” disse Noemi quasi scocciata. “Oggi, guarderò un loro video su youtube così capirò cosa ti piace di loro” Volevo risollevarla in qualche modo. Notavo che aveva desiderio di poter condividere la sua passione con qualcuno ma non trovava complici. “Lo sapevo!!!” sbuffò Christian avviandosi alla macchina.
Ritornai a casa, posai la borsa e accesi il computer.  Desideravo vedere i Super Junior, volevo ascoltare la loro canzone e dare un volto a quelle voci. Avviai internet e inserì il sito di youtube. Nel motore di ricerca, scrissi ‘Super Junior endless moment’. Scorrevo la lunga lista di video e cliccai sul video live. “Ma quanti sono?!” fu il primo pensiero. Non avevo mai visto un gruppo così numeroso. Cantavano sul palco. Il video si vedeva male ma restai a guardare in silenzio. Amavo quella canzone. “Che belle voci” commentai.  Guardai i loro volti, non riuscivo a distinguerli. Passai ad un altro video “Bona..che?” Il titolo di questo video aveva attirato la mia curiosità. “Bonamana”Cliccai su play e il video partì.
Wow, che musica energica”. Sembravano diversi dal video precedente. Non riuscivo a collegare il volto di qualcuno a quello che avevo visto prima. Erano tutti diversi in questo video. Notai anche che ne erano di meno, non capivo il motivo. Ballavano divinamente, la musica mi aveva conquistata.
“Che bei ragazzi”. Capii in quel momento a cosa si riferiva Noemi quando li descriveva ‘gli uomini più belli che avesse mai visto in vita sua’. Avrei voluti indicare il più bello del gruppo se solo fossi riuscita a riconoscerli e se solo ci fosse stato, fra loro, uno più bello degli altri. Tutti coordinati, le voci che si univano senza stonare. Un vero talento. Scaricai le canzoni sul mio Ipod, mi mettevano di buon umore ascoltarli cantare.
Proseguivo le mie giornate tra sport, studio e uscite serali con i miei amici, contando i giorni che mancavano alla partenza.
Arrivò il giorno della tanto attesa partenza per la Corea. Salutai i miei genitori e mio fratello con un forte abbraccio. I miei, erano contrari della mia partenza. Avevano paura di cosa sarebbe successo in una città che non conoscevo. Ma non potevo rinunciarci. Quell’incidente mi aveva fatta capire quanto fosse breve la vita, desideravo viverla”. Ti chiameremo ogni giorno, quindi tieni il cellulare acceso e non farci preoccupare” disse mio padre.
“Tranquilli” risposi. Mi avviai all’aeroporto. Con me, avevo 2 grosse valigie, un beauty case e una borsa. Mi ero portata tutto il necessario. Anzi, mi correggo. Mi ero portata TUTTO.
Raggiunsi il resto del gruppo. Ognuno aveva le proprie valigie ma notai che ero l’unica ad aver esagerato col carico. Christian mi aiutò nel trasportare le mie valigie. Ultimamente, lo vedevo molto più premuroso nei miei riguardi. Mi aiutava in tutto e mi accompagnava ovunque.
Prendemmo posto sull’aereo. Io, Noemi e Valeria ci sedemmo vicine, mentre Christian e Roberto erano dietro di noi. Ero tutta eccitata, quasi non riuscivo a credere che stavo raggiungendo la Corea del Sud. Avevamo preso il volo diretto. Ci volevano 11 ore per arrivare. Parlavamo di quanto eravamo contente di questo viaggio. Neomi e Christian iniziarono con i loro battibecchi che facevano ridere tutti. Valeria raccontava della sua cotta per un ragazzo della facoltà di Medicina. Roberto parlava con Christian di auto e motociclette.
“Ho visto il video dei Super Junior” dissi a Noemi, aprendo un nuovo argomento. Christian ammutolì per un istante Roberto. Cercava di ascoltare.
“DAVVERO?? Allora? Che te ne pare? Chi ti piace? Come ti sembrano?”,avanzò Noemi con le sue domande. ‘E’ un interrogatorio?’ pensai. Era tutta euforica e aspettava che rispondessi alle sue domande. “Sono davvero belli come mi raccontavi e..”. “Smettetela!” sbottò irritato Christian “Mi state annoiando con questa storia da bambine. Sembrate delle depravate”.
“Depra..che??Ma come ti permetti di giudicare in questo modo. Modera il linguaggio e nascondi la tua evidente e stupida gelosia”, ribatté Noemi. Si era arrabbiata parecchio e non le dava torto. Di quel termine, ero anch’io infastidita ma restai in silenzio, non mi andava di dire anche la mia, avrei acceso ancor di più gli animi. Inoltre, ci stavano guardando tutti. Christian si voltò dall’altro lato sbuffando. Calò il silenzio.
Decisi di riposarmi un po’ visto che la sera precedente non ero riuscita a dormir bene perché ero tutta eccitata per questo viaggio.
  
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