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Autore: Hiren    02/12/2011    4 recensioni
Lo conosceva bene, cercava sempre di fare tutto da solo, anche se in modo disastroso, anche se era una frana. E sapeva pure che quando prendeva una decisione... «Per favore, insegnami a cucinare!» ...diveniva irremovibile.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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- Love is Sacrifice



Nemmeno lui poteva credere a quello che stava vedendo. Lì immobile con in mano una tazza di caffè, si vede entrare dalla porta un Sasuke sporco di terra in viso e con i bei capelli corvini ricoperti di fogliame. E tra le braccia, una specie di fagotto.

Superato lo stupore iniziale, appoggiò la tazza sul tavolo e gli si avvicinò. «...? Sas'ke ma... che cosa hai fatto!? Sei ferito?» cominciò poi a passargli una mano fra i capelli per rimetterlo in ordine e l'altra a controllare che fosse tutto a posto. «Sto bene dobe, sto bene.» gli confermò allontanandolo da sè. «E allora cos-» «Nyan!» … «Mh?» Guardava Sasuke per cercare di capire, ma Naruto non era ancora riuscito a collegare. Nel frattempo il compagno si era seduto su una delle poltroncine presenti e al biondo che «Sbaglio o era un “Nyan” quello?» ghignò appena, aprendo la coperta che stringeva fra le braccia.

Un piccolo gatto dal pelo nero se ne stava lì tremante e impaurito.

«Cos'è quello!?» «...Non sai nemmeno più riconoscere un gatto adesso?» «S-sai bene che non intendevo quello! Che ci fa qui?!» «...»

Poco prima, durante la solita passeggiata che l'Uchiha si dedicava, aveva visto quel gatto su di un albero. Arrampicarsi e portarlo in salvo non sarebbe stato esattamente il genere di Sasuke, se non fosse che ormai erano giorni che quel gatto era lì. Lo vedeva molto spesso per le vie adiacenti casa loro, sapeva che non apparteneva a nessuno, e quando quel giorno aveva impoccato quella strada per andare a comprare farina e tutto il necessario, lo aveva ritrovato sempre su quell'albero. Era evidentemente in difficoltà, tanto da smuovere l'anima del ragazzo che si decise quasi di impulso a salire sull'albero per farlo scendere. Una volta tornato a terra con il gatto fra le braccia, non sentendosela di lasciarlo così ridotto in quel vicolo abbandonato, raccolse una coperta e ce lo avvolse.

«Ed eccoci qui.» terminò il moro. Naruto sentiva come una sensazione di deja vu “Sta roba l'ho già letta in qualche manga...” pensò. Sasuke era completamente preso dal gatto e con lo sguardo assorto, il biondino gli si avvicinò diffidente. «Maaa è nera o è sporca? Perchè davvero, non si capisce.» l'altro alzò lo sguardo «...Ma fai sul serio? Però hai ragione, deve essere lavata. Pensi di riuscire a scaldare un po' di latte mentre il gli faccio un bagno?» Naruto sbuffo e fece segno di lasciar fare a lui. Arrivato ai fornelli si arrestò d'un tratto. Aveva appena realizzato.

Non avrà intenzione di tenerlo... vero?”

 

Nel frattempo, nel bagno Sasuke era in non poca difficoltà. Mai provato a fare il bagno ad un gatto? Un'esperienza alquanto esasperante. Se si conta che il gatto è anche randagio... si deve star divertendo parecchio il povero Uchiha.

«Fermo! ...Ho detto fermo!» cercava di convincerlo. «Nyaaan!» peccato che anche la creaturina avesse un bel caratterino. Il biondo, sentendo miagolare e altri strani rumori, mise il latte a terra in un piattino e si diresse in bagno.

«AHAHAHAH! Teme, ma che cosa fai?» «Non fare l'idiota, aiutami!» «...eh? Aspetta, ho un'idea! Non muoverti tornò subito!» …poco dopo, Naruto si ripresentò in bagno con in mano una macchina fotografica e scattò una foto prendendo di sorpresa il ragazzo. «Dobe!» l'improvvisato fotografo ridendo a più non posso si dileguò in un battere di ciglia, mentre Sasuke, che era più bagnato e pieno di schiuma del gatto stesso che portava fra le braccia, cominciò a rincorrerlo.

«Fermati dobe! Ridammi quella macchina, ora.» gli ordinò con voce ferma. «Nyan Nyan.» gli fece Naruto, scuotendo la testa. Sapeva che questo lo innervosiva da morire e si divertiva come non mai vederlo cercare di trattenersi dall'ammazzarlo. Un piacere insolito, il suo. Un giorno Sasuke lo avrebbe ammazzato sul serio. Sempre con tutto l'amore possibile, ovviamente.

«Ho detto fermo!» «...Non funziona con un gatto, come vuoi che funzioni con me?» gli faceva notare il più piccolo mentre continuavano a correre per tutta casa. Questo portò Sasuke a rallentare gradualmente fino a fermarsi. Sollevò il gatto e dopo averlo fissato negli occhi si girò portandoselo di nuovo sul petto. «Vieni Nya-chan, è ora di cena.» «...Come l'hai chiamato?» «Vuoi dire “chiamata”. E' una femmina.» «Oh.»

Non che facesse tanta differenza, ma dare un nome ad un animale significa che si è intenzionati a tenerlo. Tralasciando l'odio di Naruto per i gatti -o forse sarebbe meglio dire l'odio dei gatti per Naruto- non aveva mai visto Sasuke fare qualcosa di così improvviso e fuori programma, tanto da non sapere se esserne felice o il contrario.

 

La sera, si misero entrambi seduti sul divano e la gatta arrivò spedita verso di loro saltando sulle gambe del moro, dove poco dopo si addormentò. Ora era bella e profumata, con il pelo lucente, nulla a che vedere con prima. «Sas'ke hai fatto colpo! Sembra proprio che tu le piaccia.» «A quanto pare.» «Uhm...» Naruto si allontanò un po' cercando di guardarli meglio. «...Che c'è?» «No niente, pensavo che ti somiglia.» ...Non lo poteva sapere ancora ma per una volta il dobe ci prese in pieno. Non possedevano solo la stessa tinta di occhi e di chioma, ma anche lo stesso carattere impossibile.

«... No, non ci credo. Sasuke! Vieni qui presto!» la voce allarmata dell'Uzumaki era rara da sentire. Pochi secondi e il moro lasciando quello che stava facendo accorse in suo soccorso. (?)

«Cosa è successo?» «No dico, guarda! Guarda!» Naruto aveva fra le mani e agitava una delle sue solite felpe color arancio. «Mh... e allora?» «Teme! Guarda meglio!» e in effetti guardando meglio... sfilacciata, era interamente rovinata. Irrecuperabile. «Era una delle miei preferite! Gatta maledetta! Dov'è? Dov'e!?» «Calma dobe, calma.» «Come posso calmarmi!? Lo ha fatto a posta! Ci sono così tante maglie in giro... perchè proprio la mia? Perchè?» si chiedeva disperato. «E' la più ridicola, anche un gatto riconosce uno sgorbio quando ne vede uno.» gli rispose l'altro nel modo più serio possibile. Che lo avesse fatto di proposito era una cosa abbastanza surreale, ma Naruto era convinto che l'odio che provava verso quel gatto fosse reciproco. E non solo... A quella risposta di Sasuke, il biondino cominciò a lanciargli tutti gli indumenti che gli capitavano sotto mano, e in breve ebbe inizio una battaglia. Non durò molto però che, mentre si apprestava ad alzare un maglione da terra, Naruto vi trovò sotto Nya-chan che dormiva beata. Era adorabile, sì, ma per colpa sua finivano sempre o per litigare, o per fare cosa strane. Per i litigi beh, come già accennato, le loro non erano vere litigate dato che alla fine si divertivano la maggior parte delle volte e poi in 2 secondi tornava tutto come prima, ma per le cose strane...

Naruto era convinto che a Nya-chan piacesse Sasuke, ma tanto. Tanto da ingaggiare vere lotte per qualsiasi cosa. Quando si sedevano sul divano per vedere un film, il gatto si prendeva lo spazio fra lui e il moro chiedendo di essere coccolata. Naruto, da parte sua, cercava di avvicinarsi a lui il più possibile e godersi il film, ma quando lo faceva il gatto miagolava infastidito, e la risposta di Sasuke era sempre la stessa «Dai dobe, è solo un gatto.» -solo un gatto-? Stava di fatto che perdeva ogni volta. Anche quando la beccava a rifarsi le unghie sul tappeto, appena la sgridava lei scappava subito da Sasuke, quasi sapesse che l'avrebbe difesa. Lui allora la prendeva in braccio e «Dobe, è solo un gatto, è normale per lui. Te ne comprerò un altro di tappeto.» questo sfiniva il povero biondino. «Non è questo il punto!» finiva sempre per ripetergli. Ormai era quasi una barzelletta. Sasuke gli permetteva di fare di tutto, tranne una cosa. Salire sul letto.

 

...Ma, era inutile. Nya-chan si sedeva sul comodino e li fissava per tutta la notte.

“Questo gatto è... cioè, non è possibile che sia un gatto! Non è mica normale! Che ho fatto di male? Quegli occhi neri mi mettono a disagio...”

 

Tremendamente a disagio, e appena solo sfiorava il suo teme... «Nyan!» ...ecco lei che come una specie di suocera l'ammoniva di tenere le mani a posto. Ma si poteva continuare così?

 

L'indomani «Teme, dobbiamo parlare.» gli disse guardandolo negli occhi. «Di cosa esattamente?» «Di lei, non si può continuare così!» ammise, indicando la gatta che stava ora accarezzando.

«Nya-chan? Perchè, che problemi ti da?» ...nella sua mente ripeteva a sé stesso di restare calmo. D'altronde, era solo con lui che ce l'aveva, Sasuke poteva essersene non accorto. Ma lui adorava quel animale, Naruto era convinto che in un qualche modo, ci si rispecchiava, perciò ne aveva tanta cura. Che da quando l'avevano in casa, lui aveva cominciato a sorridere più spesso e cambiare anche se di poco, molti aspetti del suo carattere. Quindi...

“...Se non si può continuare così, cosa dovrei fare?”

«...problemi? Uhm, no, a parte tutte le maglie che mi ha stracciato, il divano e i tappeti rovinati, le piante e gli oggetti che puntualmente fa cadere da mensole e scaffali, l'acqua della ciotola che fa rovesciare di continuo, il fatto che ormai possa avvicinarmi a te solo mentre dorme, sì, certo, tutto normale. Se non fosse stato per te, l'avrei messa fuori dalla porta il primo giorno!» terminò ansimando.

“Accidenti! E menomale che dovevo stare calmo...”

Sasuke lo squadrò per bene, resistette per un po' e poi scoppiò a ridere. [Che per gli Uchiha sarebbe tipo un paio di secondi di risata.] «Ci hai messo più tempo del previsto.» … «C-come? Che vuoi dire!?» «Volevo vedere quanto tempo resistevi a questa situazione.» «C-co-cosa!?»

 

Il moro aveva ben pensato di mettere a la prova la pazienza del suo dobe coccolando e viziando la nuova arrivata quasi 24 ore su 24 davanti a lui. L'espressione che gli appariva sul volto ogni qual volta si rivolgeva a lei con nomignoli imbarazzanti, era la cosa che adorava di più. Però, sapendo quanto detestasse i felini -tanto quasi le verdure-, il fatto che avesse resistito così tanto per lui...

 

«Ammettilo che eri geloso.» gli sussurrò ad un orecchio. «...Ma che dici! E' lei che è gelosa di me!» gli urlò quasi a stonarlo «...Ma dai.» «E io che resistevo tanto per te... Sei un bastardo!» «Grazie per il complimento.» gli sorrise soddisfatto. Ma l'altro non riusciva ancora a credere a quelle settimane d'inferno che erano passate solo per un motivo come quello. «Guarda che sono serio! Ma anche prima eri così?! Mi chiedo, che cosa sbaglio con te? Mah...» rassegnato, si portò una mano al viso. «In effetti c'è qualcosa che sbagli...» quella rivelazione fece illuminare il viso di Naruto che si portò di fronte all'altro stringendo i pugni. «Allora c'è! Cos'è? Se me lo dici posso rimediare!» fissò speranzoso le labbra del compagno aspettando una risposta. «L'unico errore che tu possa commettere. Quello di alimentare il mio amore.» «...eh?»

 

Un bacio improvviso poi, distrusse ogni speranza del biondo di riuscire a capirci qualcosa. Si aspettava una risposta seria, lui. Ma anche se ci fosse e Sasuke se ne accorgesse, probabilmente se ne uscirebbe con -Sicuro è che non è colpa mia, me hai scelto e me ti tieni.- o qualcosa del genere.

 

Più tardi, in camera da letto...

«Mmm... A-aspetta Sas'ke, Nya-chan è... ah? Non... non c'è?!» «...Credi che se gli avessi ordinato di uscire non lo avrebbe fatto?» «Tutte quelle volte allora... perchè non h-» «...Faceva parte del gioco.» «...Mh, sì, proprio un gran bastardo.»
Il gatto non fu più un problema, ma quella notte Naruto decise che d'ora in poi avrebbe venduto cara la propria pelle.

 


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°Fuori onda°

H.: "Awww solo immaginare Naruto che combatte con un gatto per l'amore di Sasuke... ahahah X°D mi fa morir dal ridere. Non so quante volte mi sono fermata solo per immaginare per bene tutto tutto."
N.: "Tsk... perchè mi fai fare sempre cose imbarazzanti!?"
H.: "Mh... non so, direi che mi viene narutale. Mi ispiri. E non solo a me mi sa..."
N.: "M-ma..."
S.: "Ha ragione, è un piacere a cui è difficile rinunciare."
H.: "Già... ah, Naru-chan, che mi dici della foto?"
N.: "Mh, intendi questa?"  *mostra foto*
S.: "C-credevo di averla presa! Da dove..."
N.: "Eheh, sapessi."
H.: "Naru-chan, te la compro per qualsiasi cifra! Avrei qualcuno a cui regalarla."  *annuisce*
N.: "Beh..."  *ci pensa*
S.:  *sguardo omicida*
N.: "...Mh."
H.:" Beh, mentre tu decidi, io ringrazio la mia teme di cui avete avuto l'onore di leggere molte frasi e espressioni abituali. E vorrei anche ringraziare la mia Nya-chan che grazie al suo modo di scrivere e a un suo suggerimento mi ha dato ispirazione per questa Special Edition dedicata a un particolare episodio della vita dei due protagonisti. E' stato praticamente un apri e chiudi parentesi, perciò a presto alla prossima :3"

  
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