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Autore: Lelenu    02/12/2011    3 recensioni
Serie di shot basate su ciò che accade e ci è lecito sapere dei Robsten. Ovviamente il tutto ampliato dalla mia fervida fantasia!
Dalla TERZA shoot:" “Spunk, amore e Rob?? Spunk, amore e Rob? Sai come mi definirei in questo momento?? Quel gran coglione che ha la donna mezza nuda su GQ!!”
Lo dico sgarbatamente. Ferocemente. E le faccio male…"
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Salve gente. Son tornata con una nuova shot, dopo un casino di tempo.

Beh non dico niente e vi lascio direttamente a questa cavolata qui va U_U

Non temere, noi ci apparteniamo

“Wow!”

“Già..”

C’era solo quella parola capace di descrivere i momenti appena passati: Wow!

“Da quanti secoli non facevamo del sano sesso in una casa vera e non in una camera d’albergo?”

Non ricevetti una risposta da parte sua, ma un semplice sospiro felice e appagato, mentre si metteva a pancia a in giù, con la testa appoggiata alla sua mano destra.

Era stato sconvolgente!

Assolutamente perfetto e pazzesco. Ogni nostro contatto faceva vibrare le nostre ossa e i nostri sensi. Ogni singola parte del mio corpo combaciava perfettamente con il suo.

Eravamo perfettamente compatibili sessualmente!

Non che non lo sapessi. Ma le ultime 4 ore chiuse in questa a casa a Notting Hill, me ne avevano dato un ulteriore conferma.

Mi girai anche io a pancia in giù e ponendo la mia testa sul cuscino chiusi gli occhi, cercando di riprendere fiato lentamente.

Dio che cos’era? Cos’era quel meraviglioso gesto che mi stuzzicava come un leggero soffio di vento?

Mi stava sfiorando dall’inizio della colonna vertebrale, giù fino alle natiche; per poi risalire.


Mi sfiorava lentamente.


Mi sfiorava dolcemente.


Mi sfiorava come se fossi la cosa più preziosa al mondo.


Mi sfiorava con devozione.


Mi sfiorava con Amore.


Quell’Amore con la “A” maiuscola, capace di distruggerti e ricostruirti in un niente. Quell’Amore che ti toglie il fiato.


“Sai che dobbiamo parlare vero?”

Mmmmmm… Non poteva starsi zitto e continuare a farmi rilassare in quel modo così sublime?


“Dopo.. dopo, amore..”

“E’ già dopo….”

Era già dopo? Mhm, se lo diceva lui!

Presi un respiro profondo e alzai il viso per guardarlo in quegli color del cielo.


“Spara!”

Si mise a sedere con le braccia incrociate e prese a fissarmi incessantemente. Mi faceva preoccupare quando faceva così.

Il suo viso era fin troppo serio. I suoi due fanali blu erano fin troppo profondi e stavo davvero rischiando di perdermi lì dentro!

Mi misi a sedere di fronte a lui e presi le sue mani tra le mie.

“Rob che succede?”

“Ci hai ripensato vero?”

Eh? Oddio era lui che non mi aveva ancora detto di cosa parlava o ero io così inebriata dal sesso precedente, da non capire il suo discorso?

“Amore.. perdonami, però non capisco di cosa tu stia parlando…”


Con uno scatto improvviso mi afferra la mano sinistra e me la mette davanti agli occhi.

“Parlo di questo!”


Ah.

Quello.


“Parlo del fatto che dopo un anno, questo benedettissimo solitario te lo vedo al suo posto solo quando siamo a casa.”

Primo colpo.


“Parlo del fatto che dopo un anno non lo abbiamo ancora detto ai nostri genitori.”

Secondo colpo.


“Parlo del fatto che dopo un anno non abbiamo ancora scelto una data.”

Terzo colpo.


“Parlo del fatto che… si insomma.. forse speravo che alla premiere qui a Londra lo avresti indossato.. non lo so.. ci pensavo da un po’.. c’ho pensato così tanto che me ne ero convinto…”

Quarto colpo: lo avevo deluso!


“…Io…Rob, senti…”

“No senti tu: se non vuoi, se ci hai ripensato o se pensi che magari dire “sì” sia stato prematuro, ti prego dimmelo! Te ne prego. Perché ti amo da impazzire ma stare in questo specie di limbo mi ucide. Ci sto già da un anno e preferirei uscirne.”


Stava male. Ci stava male da un anno.

E io non me ne ero accorta.

Era strano il suo sguardo. Per la prima volta da quando lo conoscevo non riuscivo a scandagliare una per una le sue emozioni.

Di una cosa ero certe.  Ci soffriva già da un bel po’ ed era scoppiato proprio ora.


“Io.. Io non ho ripensato ad un bel niente! Voglio sposarti. Certo che voglio! Ma che ti passa per le testa, eh?”

Presi la sua testa fra le mie mani come a fargli entrare meglio il concetto nel cervello.

Lui era mio. Io ero sua.

E col matrimonio sarebbe stato solo tutto più ufficiale. Certo che volevo sposarlo!

Solo che…

Solo che non sapevo nemmeno io perché aveva rimandato involontariamente tutte queste cose.


“Mi spieghi allora perché dopo un anno sembra che non sia cambiato niente? Dio, questa cosa mi fa impazzire!”

Si gettò repentinamente con la testa sul cuscino coprendosi gli occhi con le mani, come per non farli schizzare fuori dalle palpebre.

Non era possibile.

Lo avevo fatto soffrire per un anno. E, cosa peggiore, non me ne ero accorta.

Bravo Rob. Dopo questa meriti davvero l’oscar per il miglior attore!

Dio, che casino!


Mi misi a cavalcioni su di lui e facendo forza sui suoi polsi lo obbligai a scoprirsi gli occhi.

“Andiamo, guardami Rob!Ho detto guardami!!”

Fissò i suoi occhi nei miei e per quello che mi sembrò il minuto più lungo della mia esistenza, restammo a fissarci in silenzio.

Gli carezzavo dolcemente il viso mentre ancora non mi capacitavo del fatto che per davvero avevo ignorato per un intero anno quel mio “Sì”.

“Mi dispiace…” sussurò.

A lui dispiaceva? E di cosa? Di avere una pessima fidanzata come me?

“Scusa non dovevo reagire così… io.. è solo che ho così tanta paura di perderti e che qualcuno ti porti via da me…”

“Non hai bisogno di una firma su un pezzo di carta o di una fede per farmi legare totalmente a te! Sono già legata indissolubilmente a te con un doppio filo d’acciaio!”

Alzò debolmente la sua mano sinistra e mi sfiorò le labbra impercettibilmente proprio quando io gli baciai i polpastrelli.


“Ti amo…” anche questo era poco più di un sussurro e non riuscì a trattenermi dall’avvicinarmi al suo viso e baciarlo sugli occhi, sugli zigomi.. sulle labbra.

“Natale….”

“Natale, cosa?” Mi chiese confuso…

“A Natale lo diremo a tutti…”

Si, Natale era perfetto!


“Kristen, se ancora non vuoi io posso…”

“Pattinson non avrai mica paura di affrontare Mr Stewart adesso!”


Ed eccolo. Eccolo il mio sorriso sghembo preferito che arrivava.

Lo amavo da impazzire e lo avrei amato per sempre. Aspettare non aveva più senso.

Immediatamente mi prese per i fianchi e chissà come mi fece finire sotto di lui

Mi baciò con incredibile dolcezza.


“Andrà bene?”

“Cosa? Dirlo a mio padre?”


Sorriso muovendo la testa in segno di “no”

“Andrà bene il matrimonio tra noi?”

Dio, quanto era dolce ed indifeso quando faceva così?


“Non temere, noi ci apparteniamo” dissi come se fosse la cosa più scontata del mondo.


Rise leggermente, entrando ancora una volta dentro me per poi sussurrarmi all’orecchio con voce roca:

“Mmmm mi sa che non sono più l’unico a citare un certo libro”


“Zitto e soddisfa la tua futura moglie,baby”.

 

  
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