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Autore: Lady Anael    03/12/2011    1 recensioni
Una giovane giornalista Irlandese aiuterà i fratelli Winchester a risolvere un nuovo caso, e farà un'incontro che cambierà il corso della sua vita. Recensite, ma siate buoni!!!!!!
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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L'impala nera si ferma dolcemente di fronte all'ingresso del St.Joseph Hospital and Medical Centre.

Respiro a fondo prima di afferrare la maniglia.

Sarò qui ad aspettarti” mi dice Dean con dolcezza accarezzando l'altra mano ancora appoggiata al lato del sedile.

Scuoto il capo mentre un sorriso tirato si apre sul mio viso.

Non ho mai avuto così tanta paura in vita mia. Mai. Questa è la quarta risonanza che faccio, ed in ognuna delle precedenti è sempre stata evidenziata una progressione di malattia. Non so davvero che cosa aspettarmi.

Vorrei scappare, vorrei fingere che tutto vada bene e nascondermi in qualche luogo sperduto a morire in pace, senza pesare su i miei famigliari e sui miei amici.

Il mio battito accelera ed un'intensa nausea mi assale.

In oltre, Nick non si è più fatto vedere. Dopo essere scomparso davanti ai miei occhi sei giorni fa, non ho più avuto sue notizie.

Da un lato la cosa mi fa davvero male, perché, sebbene fatichi ad ammetterlo dopo il nostro ultimo incontro, i miei sentimenti nei suoi confronti sono davvero forti, dall'altro lato non avrei saputo come reagire, non avrei saputo come comportarmi con lui dati i nuovi sviluppi.

Ho preferito tacere l'accaduto a Sam e Dean, non ho voluto metterli in allarme. In fin dei conti, qualsiasi creatura si nasconda dietro a Nick, non è sicuramente nulla di pericoloso, nulla per cui valga la pena scomodare i fratelli Winchester.

Stringo la mano di Dean prima di scendere, e mentre salgo le scale non lascio mai la presa dal mio pendente. Forse è questa l'oscurità a cui sono destinata. Una prematura morte.

Quando ritorno in auto, dopo tre ore di attesa, lui mi fissa con aria interrogativa attendendo una mia reazione.

Non appena richiudo la portiera alle mie spalle, le lacrime cominciano a rigare il mio viso, trascinandosi dietro buona parte del mascara. Dapprima è un pianto sommesso, poi si fa via via più intenso, ed il mio corpo viene scosso dai singhiozzi.

Vedo il suo volto triste e preoccupato, Dean tenta di essere forte ma scorgo i suoi occhi farsi lucidi senza però concedersi il lusso di piangere.

Toglie dalle mie mani la busta contenente il referto e fa per leggerla, ma le mie parole lo fermano.

E' sparito” mormoro.

Resta con la busta a mezz'aria e mi fissa con occhi sgranati.

Cosa?”

Il tumore, è sparito” ripeto lentamente.

L'espressione sul suo viso è un misto di incredulità e gioia e le sue mani tremano leggermente mentre posa la busta sul sedile posteriore.

Sono guarita” esclamo sorridendo tra le lacrime.

Ci abbracciamo, e per alcuni minuti mi lascia piangere, rispettando i miei spazi, lascia che mi goda la gioia di questo momento. Poi mi chiede spiegazioni al riguardo, ma io, come i medici che mi hanno avuta in cura, non so dare una spiegazione logica alla cosa. La gente li chiama miracoli, ma io, sinceramente non ci credo.

Per quanto io sia stata estremamente fortunata, trovo che siano ingiusti e crudeli.

Ma oggi è il mio giorno, oggi la vita ha ripreso significato, oggi rinasco.

Basta piangere” esclamo tamponandomi gli occhi con un fazzolettino di carta.

Pensiamo a cose più serie”

Sicura?” mi chiede perplesso.

Certo! Voglio riprendermi la mia vita, voglio rimettermi al lavoro” esclamo con un sorriso tentando di ricompormi.

Ieri mi ha detto che avete individuato il tramite di Lucifero qui in città” continuo poi.

Dean annuisce serio.

Si, si nasconde in un luogo chiamato The Mill, un vecchio mulino abbandonato a Tempe, nell'area industriale, ben protetto dai suoi tirapiedi”

Hai idea del perché sia qui?” chiedo con una punta di preoccupazione.

Non lo sappiamo ancora, ma Sam ci sta lavorando in questo momento” mi dice allacciandosi la cintura di sicurezza.

Quindi tenteremo di entrare la dentro?” il mio sguardo contrariato riassume chiaramente il mio pensiero

Vedremo come organizzarci. Non sarà facile”

E pensi che se ne vada in giro tranquillo per la città, nel frattempo?” chiedo ancora.

Potrebbe. In fin dei conti nessuno a parte noi conosce la sua identità” dice allargando le braccia.

Ed io come potrei riconoscerlo?”

Lui armeggia per un'attimo con la tasca posteriore dei jeans e poi ne estrae il cellulare.

Siamo riusciti a scattare una foto del suo tramite” mi dice premendo alcuni tasti “E' lui”

Mi porge il cellulare.

Il respiro mi si mozza, come se d'improvviso tutta l'aria fosse venuta a mancare, il mio cuore incomincia a battere sempre più forte e le mani mi tremano così tanto da obbligarmi ad appoggiare il telefono sulle mie ginocchia.

Lui mi rivolge un'occhiata perplessa, senza intuire cosa ha scatenato la mia reazione.

Nick” è l'unica cosa che riesco a mormorare.

Dean afferra il telefono e mi scuote per una spalla.

Lui è quel Nick?” mi chiede, anche se la sua frase suona più come un'esclamazione.

Non rispondo, sento le forze abbandonarmi ed appoggio il capo al poggiatesta.

Respiro a fondo tentando di calmarmi, poi tutto diventa chiaro.

Lui parla, ma non riesco a comprendere la maggior parte del suo discorso. L'unica cosa su cui riesco a focalizzare i miei pensieri sono le mani di Nick che si posano leggere sul mio capo appena prima di sparire.

Io...” balbetto “Lui... mi ha... guarita” le parole scivolano con difficoltà.

Cosa?” chiede incredulo.

Mercoledì e venuto a casa mia chiedendo spiegazioni riguardo al tumore, io non gli avevo detto nulla... poi mi ha toccato la testa, mi ha dato un bacio in fronte... ed è sparito” sussurro senza riuscire a smettere di tremare “Ed ora, il cancro è sparito. Mi ha salvata. Lucifero mi ha salvata”

Nascondo la testa tra le mani senza nemmeno riuscire a piangere, Dean non parla, ma il suo sguardo e carico di rabbia.

Mette in moto l'auto e si dirige verso casa mia. Durante il tragitto regna il silenzio.

Quando si ferma, dopo quello che mi pare un tempo infinito, mi giro verso di lui e gli prendo le mani tra le mie.

Pagherà anche per quello che ti ha fatto” esclama con voce carica di risentimento.

Mi ha guarita, Dean” sussurro senza lasciarlo “Mi ha aiutata. Non mi importa quello che è”

Lui mi fissa come fossi una pazza.

Non sai quello che dici. Non è una cosa su cui scherzare. Ti userà e ti ucciderà”

Ti sbagli” rispondo “Forse non lo rivedrò mai più, ma io gli sarò per sempre grata. Perché avrebbe dovuto guarirmi per poi uccidermi” scuoto il capo “No, non è come credi”

Sragioni” esclama liberandosi dalla mia presa “Quello che ami non esiste, è una menzogna”

La sua affermazione fa male. Ma non perché ha parlato di menzogne.

Lui ha compreso meglio di me i miei stessi sentimenti, e fa male.

Io amo colui che ho conosciuto, non ho mai avuto ragione di dubitare o di temere per la mia incolumità” gli dico giungendo le mani all'altezza del cuore.

Vedo la rabbia che lo scuote e comprendo perfettamente quanto si complesso riuscire anche solo a concepire quello che sento.

Eppure in me è tutto molto chiaro.

Ti prego, non ucciderlo” sussurro, la mia supplica esce dalle mie labbra involontaria.

Lui non risponde, ma so che non si fermerà davanti a nulla, non saranno le mie parole a cambiare le sue idee. Non saranno i miei sentimenti a cambiare il corso delle cose.

Rientro in casa, lascio cadere a terra la giacca e la borsetta, calcio via le scarpe e mi lascio sprofondare nel divano.

Mi raggomitolo su me stessa tentando di cercare conforto nel sonno, ma l'unica cosa che riesco a fare è piangere. Non piango per lo shock della scoperta, piango perché so che mai più rivedrò i suoi occhi azzurri come il mare, e mai più portò stringermi a lui, sentendomi completa.

Piango fino a quando gli occhi non mi fanno male, fino a quando la testa sembra scoppiare, fino a quando una mano non si posa, gentile, sui miei capelli.

Sollevo appena il capo. Nick è seduto accanto a me e mi accarezza dolcemente.

Il suo sguardo e triste ed i suoi occhi spenti.

Dean mi ha detto...” incomincio senza però trovare la forza di terminare la frase.

Vorresti che fossi qualcun altro?” mi chiede senza mai smettere di far scorrere la mano sui miei capelli.

Vorrei dirgli di si, vorrei dirgli che desidererei una vita normale con un'uomo normale, che vorrei che tutto fosse più semplice. Ma mentirei.

No” mormoro “Non mi importa quello che sei. Io ti ho conosciuto così e...”

Mi zittisce appoggiando un dito sulle mie labbra.

Non sai quel che dici” mi dice con voce bassa e fredda.

Invece lo so, lo so perfettamente.

Io so quello che sento” sussurro “E tu lo sai?” chiedo mettendo la mano su suo petto, all'altezza del cuore.

Per un'attimo temo di non percepire alcuna vibrazione, poi tiro un sospiro di sollievo nel sentirlo battere.

Scivolo sul divano chiudendo la distanza tra i nostri corpi e mi stringo a lui, dopo un'istante di esitazione ricambia l'abbraccio, ed io mi rilasso nel suo calore.

Temevo di non rivederti mai più” mormoro prima di sfiorargli la guancia con un bacio.

Lui prende il mio viso tra le mani ed appoggia le labbra sulle mie.

Per la prima volta bacio Lucifero, non Nick, e nulla è paragonabile a questo istante. Nessun sentimento mai, è stato così intenso, mai mi sono sentita così viva, così felice.

Nelle tenebre della disperazione, nell'assurdità di questa mia vita, lui è il mio respiro, lui è la mia luce.

Devo andare” mi dice quando le nostre labbra si separano “Ma tornerò”

Lo stringo a me ancora una volta, invano sperando che non mi abbandoni, ma so che cose più alte, ed a me sconosciute, lo chiamano. C'è una guerra in atto, ed io non so su quale fronte schierarmi.

So però che, se fossi costretta a compiere una scelta, sarebbe quella di restargli a fianco.

Nessuno capirà e nessuno mi appoggerà, ma sono disposta a tutto, e forse, un giorno i miei più profondi desideri, quelli che ora non riesco nemmeno ad ammettere a me stessa si avvereranno, ed avrò la vita che desidero.

Ed io sarò qui ad aspettarti” rispondo con un sorriso.

Ci stringiamo ancora e poi lui e così com'è comparso, scompare nel nulla.

 

 

 

 

 

La mia vita non è mai stata semplice, ho sempre dovuto lottare per guadagnarmi le cose. Sono sempre stata una donna razionale, nulla mi ha mai influenzata. Eppure una parte di me sapeva, sapeva che qualcosa sarebbe accaduto.

Ho sofferto, ho creduto che nulla avrebbe più avuto significato nella mia vita, ho pensato molte volte di lasciarmi tutto alla spalle e fuggire dalla realtà, ma nel momento di maggior oscurità è arrivato un'angelo, un'angelo caduto, per salvarmi.

Il mio cuore mi parla, sussurra frasi d'amore e di comprensione, mi spinge verso di lui. Ed io lo guardo, osservo i suoi occhi azzurri e non vedo altro che un'uomo ferito, solo.

Dividerò la mia vita con l'occulto, è vero, ma non lo temo. Per quanto tutto questo esuli dalla comprensione e dalla logica dei più, io sono felice, e lo risceglierei mille volte, pur sapendo di chi si tratta.

Non credo che per questo brucerò all'inferno, no, non credo proprio.

Attenderò il suo ritorno, stupidamente in ansia, sebbene non ce ne sia il minimo bisogno. Sopporterò questa guerra.

Vivrò.

 

 

 

 

'Sí an ghealach, mall san oíche. 'Sí an ghrian, Fán liom go deo

 

E' la Luna, tardi nella notte. E' il Sole, resta con me per sempre




Eccoci qui, la mia follia è terminata. Io mi sono divertita molto a scrivere questa piccola storiella, e spero vivamente che voi vi siate, allo stesso, modo divertiti a leggerla.
Sarò felice di leggere le vostre eventuali recensioni.
Un'abbraccio.
Anael

  
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