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Autore: Oswin12    03/12/2011    0 recensioni
"(...) inciampai, andando a sbattere contro qualcuno. Sentii due braccia forti prendermi al volo e aprendo gli occhi vidi un mantello nero, accompagnato da vestiti neri e scarpe dello stesso colore. Alzai lo sguardo e trovai due occhi neri e penetranti che mi scrutavano, incorniciati da capelli corvini. Era il professor Piton. (...)"
Dedicata a tutti quelli che, come me, adorano il misterioso insegnante di Pozioni e hanno maledetto la Rowling per il suo destino ingiusto.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Eccomi qua! Lo so, ci ho messo una vita ad aggiornare...non uccidetemi!!! Sono stata molto (troppo) impegnata con la scuola e quindi...ma sono riuscita a tirarmi abbastanza insieme per scrivere gli ultimi due capitoli della prima parte! Allora...buona lettura! :D



Capitolo 15 : La battaglia
 
Fui svegliata da un bruciore tremendo all’avambraccio : il Marchio si era fatto più evidente che mai. Con orrore guardai fuori dalla finestra e vidi il Marchio Nero che brillava, minaccioso, nel cielo sopra Hogwarts. Afferrai la bacchetta e mi precipitai fuori. Vidi un fascio verde dirigersi verso di me e riuscii all’ultimo a scansarmi. Nei corridoi volavano incantesimi. La fatidica battaglia era iniziata.
Ovunque i mangiamorte combattevano contro gli Auror, che da mesi pattugliavano il castello, i professori e perfino contro studenti coraggiosi. Tra i tanti vidi Neville Paciock che cercava di scappare da un omone.
- Stupeficium ! – in un istante avevo scaraventato il mangiamorte dall’altra parte del corridoio.
- Neville stai bene ? –
- Sì professoressa…grazie… -
Gli sorrisi e mi misi a correre per il corridoio, diretta all’ufficio di Silente, ma svoltato l’angolo m’imbattei in Severus Piton.
- Severus ! –
- Luce ! Vai a ripararti, presto –
- Non ci penso nemmeno ! Dov’è Silente ? –
Esitò un attimo.
- Sulla torre di astronimia…con Draco –
Spalancai la bocca, spaventata, ma mi ripresi subito.
- Ti seguo –
Mi scoccò uno sguardo esitante, per poi riprendere a correre con me subito dietro. Salimmo le scale, ma quando mancarono pochi gradini mi prese per le spalle e mi spinse in un angolo, al riparo.
- Stai qui e aspetta – sussurrò. Il suo tono non ammetteva repliche.
Riprese a salire. Parecchio tempo dopo seppi che accanto a me, nascosto dal mantello invisibile, c’era Harry Potter. Allora credetti di essere sola quando Severus raggiunse i quattro mangiamorte, Draco e Silente.
- Abbiamo un problema, Piton – « Amycus ! Quel… » pensai, riconoscendolo – Il ragazzo non sembra in grado –
In quel momento Silente parlò.
- Severus… - quasi non lo riconobbi : stava supplicando ! Piton spinse da parte Malfoy e scrutò con duri lineamenti il vecchio preside.
- Severus…ti prego… -
Sapendo cosa significavano quelle parole, mi morsi le labbra a sangue. E Piton fece ciò che temevo.
- Avada Kedavra ! –
Un fascio verde mi abbagliò e un lacrima mi scese sulla guancia.
- Fuori di qui, sbrigatevi – ordinò Piton.
Quando mi videro lui mi afferrò per un polso.
- Giù quelle bacchette, lei è con me ! – e detto questo mi trascinò giù per le scale, con sé.
Correvamo nei corridoi, evitando gli incantesimi che volavano dappertutto, io, Severus e Draco. Nel prato passammo accanto alla capanna di Hagrid.
- Stupeficium ! – un bagliore rosso mi sfiorò la testa. Mi girai e vidi Harry.
- Corri Draco ! – urlò Severus.
Io non sapevo che fare. Il ragazzo provò a lanciare qualche incantesimo, ma il professore li parava tutti.
- Reagisci vigliacco ! – urlò Potter.
- Mi hai chiamato vigliacco Potter ? Tuo padre non mi attaccava mai se non erano quattro contro uno, mi chiedo come lo definiresti… -
Harry provò ancora ad alzare la bacchetta, ma l’altro lo scaraventò a terra. Un mangiamorte che correva verso di noi lanciò una Cruciatus sul ragazzo.
- No ! – ruggì Severus – Potter appartiene al Signore Oscuro –
Harry urlò di rabbia e alzandosi gridò contro di lui.
- Sectum… - non riuscì a finire l’incantesimo che si ritrovò per terra. Si rialzò e puntando la bacchetta provò a lanciare un incantesimo non verbale.
- No potter ! – gridò Severus. Ci fu un’esplosione e Harry fu scagliato al suolo. L’altro gli si avvicinò e sibilò, infuriato come non l’avevo mai visto.
- Tu hai il coraggio di usare i miei incantesimi contro di me, Potter ? Sì, sono stato io a inventarli…io, il Principe Mezzosangue ! E tu rivolti le mie invenzioni contro di me, come il tuo schifoso padre ? –
- Mi uccida allora – ansimò il ragazzo – Mi uccida come ha ucciso lui, vigliacco… -
- NON CHIAMARMI VIGLIACCO ! – urlò Severus.
Un brivido di puro terrore mi scese lungo la schiena. Ma in quel momento vidi l’ippogrifo di Hagrid scagliarsi su di lui.
- SEVERUS !! – gridai. Lui cercò di allontanarlo, ma l’animale non demordeva.
- Scappa Severus ! Scappa ! –
Mi guardò, aspettando che lo seguissi, ma scossi la testa : dentro di me sentivo che non potevo andare con lui. Rimase a guardarmi ancora per un attimo e poi corse via. Le lacrime mi rigavano il volto, mentre lo vedevo attraversare i confini di Hogwarts e Smaterializzarsi.
Corsi verso Harry, affiancata subito da Hagrid, che trasportava sulla schiena Thor, il suo cane.
- Stai bene Harry ? – gli chiese.
- Sto bene – sussurrò lui – E tu ? –
- Figurati…mica basta questo a farmi fuori –
Lo sollevò da terra e io lo aiutai a riprendere l’equilibrio. Restai a guardare, mentre cercavano di spegnere le fiamme che lambivano la capanna del guardiacaccia.
- Silente l’aggiusterà in un baleno – commentò Hagrid. Io e Harry lo guardammo.
- Hagrid… -
- Ma cosa è successo ? Ha visto quei mangiamorte che scappavano dal castello, ma cosa diavolo ci faceva Piton con loro ? Ci stava correndo dietro ? –
Sentii una morsa allo stomaco, mentre Harry si sforzava di parlare.
- Ha…Hagrid, ha ucciso… -
- Ucciso ? Piton ha ucciso ? Ma cos’è che dici Harry ? –
Fu allora che capii che il ragazzo aveva visto tutto. Mi misi le mani sugli occhi, mentre le lacrime riprendevano a scorrere, silenziose.
- Silente – sussurrò Potter – Piton ha ucciso Silente –
Mi scappò un singhiozzo.
- Non dire storie – sbottò Hagrid.
- L’ho visto –
- Non è mica possibile –
- Io l’ho visto, Hagrid –
Ma lui continuava a squotere la testa e mentre borbottava che non era vero, io misi una mano sulla spalla del ragazzo.
- Harry… - ma lui si scostò, ricordandosi che c’ero anche io.
- Lei ! Anche lei ha visto ! Era con loro… -
- No Harry…non ero con loro… - provai a spiegare, mentre inzuppavo la veste di lacrime.
Lui mi guardò negli occhi e sembrò capire, almeno in parte, ciò che volevo dire. Ci avviammo tutti e tre verso il castello. Sotto la torre di astronomia si stava raggruppando un bel po’ di gente.
- Ma che guardano laggiù ? – chiese Hagrid – Che c’è sull’erba ? Vedete ? Proprio lì vicino alla torre ? Sotto al Marchio…non sarà mica che qualcuno è stato buttato… ? – Hagrid tacque.
Harry affrettò il passo e noi gli andammo dietro. Ci facemmo strada tra la folla e arrivammo davanti, là dove gli altri avevano lasciato uno spazio…là dove giaceva il corpo senza vita di Albus Silente.
Harry avanzò e gli si inginocchiò accanto.
Di fianco a me, la McGranitt alzò la bacchetta e un fascio di luce salì al cielo. Io la imitai subito e piano piano, tutti puntarono la propria bacchetta verso il Marchio Nero, ancora presente sopra di noi. Lentamente il cielo si schiarì e quando il Marchio di Voldemort sparì del tutto io mi sentì un pochino meglio.
Dopo un attimo, dalla folla si staccò Ginny Weasley, che prese Potter per mano e lo condusse via, aprendosi un varco tra le persone. Gli occhi di Harry erano lucidi.
Dopo qualche minuto Hagrid si avvicinò e prese il corpo di Silente tra le braccia. Grossi lacrimoni scendevano e bagnargli la barba, quando gli studenti e gli insegnanti si scostarono per farlo passare. La professoressa Sprite prese in mano la situazione e fece rientrare tutti i ragazzi nel castello, mentre Lumacorno si apprestava a informare il Ministero. Io aiutai la Sprite a condurre gli alunni nei rispettivi dormitori, per poi rifugiarmi nelle mie stanze. Andai alla finestra e guardai il cielo stellato, mentre il canto di una fenice riempiva la notte.


Dunque, dunque...non so voi ma ogni volta che leggo questo capitolo mi viene da piangere...Sev... ç.ç
Comunque...spero vi sia piaciuto! Se riesco posterò l'epilogo oggi stesso, ma tranquilli, l'ho già a scritto, quindi non dovrete (ancora) aspettare troppo!! 
  
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