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Autore: anonimaG    03/12/2011    4 recensioni
Dal capitolo 11:
Sono sopra di lui e lui mi sta guardando.
Mi leva il ciuffo di capelli da davanti gli occhi e ride.
-Che c’è?-.
-Sei imbranata. Mi piace.
Mi sposto da sopra il suo corpo e rotolo pure io a terra.
Lui si gira verso di me e mi viene sopra.
Gli tocco una guancia e rido.
-Che c’è?
-Mi fai sorridere. Mi piace.
Leggete la mia FF e spero vi piaccia e se recensite per dirmi com'è mi fate anche più felice ^.^
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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   Sono in chiesa.
Che palle.
Finalmente il prete pronuncia quel “La messa è finita, andate in pace” che mi mette allegria.
Vado verso l’uscita ma mi sento bloccare una mano.
Mi giro e vedo Cristopher con la chitarra in mano.
-Ti va di venire a casa mia oggi?
Ci penso su qualche minuto.
-Si ma visto che tra un po’ è ora di pranzo facciamo per poco-. Sembriamo due fidanzati solo con una piccola differenza: non lo siamo.
Questa scena sarebbe dovuta essere coronata da un bellissimo bacio.
Dico a Cristopher che lo aspetto fuori.
Ludovica è fuori che fuma una sigaretta.
Cazzo quanto mi sta antipatica, voglio vendicarmi per il bigliettino che gli ha messo in tasca due giorni fa.
-Senti un po’ tu; chi cazzo ti credi di essere?-. M’impunto verso lei.
-Ma chi ti credi di essere tu? Che cosa vuoi?-. Risponde buttando fuori il fumo dalla bocca.
-Il bigliettino di due giorni fa…
-Gelosa eh?-. Ride, dal nervosismo le prendo la sigaretta che ha in mano, gliela butto a terra e per finire gliela spengo con il tacco.
-Lasciami in pace, a me di Cristopher non me ne frega niente, sono stata innamorata di lui da quando avevo otto anni, ma adesso mi sono rotta di aspettarlo, adesso mi piace Mattew-. Si gira e fa l’occhiolino ad un ragazzo che sorride imbarazzato, deve essere Mattew:- Io ho messo il bigliettino solo perché me l’aveva chiesto Alex, lui è un rompi palle quando ci si mette-.
Alex che stronzo.
Cammino verso Alex che è appoggiato nel muretto dall’altra parte della chiesa circondato dagli amici, mi guarda soddisfatto.
Lo prendo per il colletto della camicetta.
-Non provare mai più a farmi degli scherzi del genere.
Lui non fa nulla, ride.
Dopo un po’ inizia a parlare.
-Delle ricche come te qua non c’entrano niente… Avevo anche pensato di portarti a letto e poi spezzarti il cuore, ma con questo carattere di merda forse ci ripenso… Peccato perché avevi un bellissimo corpo-. Mi sfiora il seno e scende con la mano.
Gli do uno schiaffo e mi allontano.
-Ehi pupa non fare così! Se ti arrabbi tanto il tuo bel faccino si rovina-. Urla Alex mentre me ne vado.
   Cristopher esce e io gli corro incontro abbracciandolo.
Mi rifugio tra le sue braccia.
-Che succede?-. Mi chiede preoccupato.
-Niente… Ora andiamo-. Lui mi sorride e andiamo a casa sua.
Arrivati lui prende le chiavi e apre.
-Cristopher sei… Bea!!!-. La donna è sorpresa di vedermi, forse è la madre, anzi sono più che convinta che sia la madre.
Mi abbraccia. Perché tutta questa confidenza?
-Come sei diventata grande, è naturale che tu non mi conosca, io ero la migliore amica di tua madre, anzi amica d’infanzia.
-Era?
-Oh dammi del tu tesoro.
Mi fa sedere al tavolo.
Cristopher è anche incuriosito da tutto ciò e si siede di fianco a me.
-Io “ero” perché quando si è messa con tuo padre… Oh, forse è meglio che non ti parli male di tua madre.
-Tranquilla, anche io parlo male di lei-. Rido per sdrammatizzare un po’.
-Quando si è messa con tuo padre me lo aveva detto e io le avevo consigliato di non starci insieme perché così feriva sua sorella. Lei si è arrabbiata e non ha voluto più parlarmi, è una persona molto suscettibile-. Cazzo mia madre doveva essere proprio innamorata per rinunciare alla sua famiglia e alla sua migliore amica.
-Si ci era messa solo per i soldi, lui era nuovo nel paese e aveva ereditato un azienda così...
Ok, non era innamorata ma solo cattiva.
-Wow-. Commento.
-E tu che ci fai qua?-. Mi chiede la madre di Cristopher.
-E’ una storia lunga: ho rotto un vaso a scuola con la mia bottiglietta perché volevo colpire una mia compagna e il preside si è arrabbiato così ha chiamato mia madre che a sua volta si è arrabbiata con me e mi ha mandato qua-. Finisco il mio discorso con un sorriso imbarazzato.
Cristopher mi guarda sbalordito e pure la madre.
-Ora dovrei andare…-. Dico guardando l’orologio e dirigendomi verso l’uscita.
Cristopher mi chiede se voglio il suo accompagnamento ma io gli rispondo di no.
 
   È pomeriggio.
Christian è venuto a trovarmi ed adesso è disteso nel mio letto senza il mio permesso.
Lo lascio stare là e mi distendo di fianco a lui appoggiando la mia testa nel suo petto.
-Quand’è che fai il quindici anni nanerottolo?
-Tra una settimana, perché me lo chiedi?
-No così, solo per sapere. Non so quasi niente di te… A proposito come va con quella ragazza?
-Insomma diciamo che va bene.
-Tu lo sai che devi essere solo te stesso?
-Si ma lei è impassibile.
-Vuol dire che non ti merita, lasciala stare-. Consiglio.
-Ma andando avanti di questo passo non piacerò a nessuno!
Mi siedo sul letto e gli do uno schiaffo, lui è stupito e offeso.
-Perché??
-Non devi dire mai dire questo! Se non piacerai a nessuno non importa, ma tu non devi cambiare mai! Devi essere te stesso! E se proprio devi cambiare è in meglio come… Come cambiare abbigliamento-. Ironizzo, lui ride :- Non è vero che non piaci a nessuno, a me piaci e se avessi qualche anno in meno…-. Lui ride e mi scompiglia i capelli.
-Si e se io avrei qualche anno in più…-. Rido io sta volta.
-Senti un po’, tu sei amico con Cristopher?-. Cerco di cambiare discorso.
-Si, insomma, con lui passo un po’ del mio tempo.
-Che mi sai dire di lui?-. Chiedo impertinente.
-Mm… Suona la chitarra, ha un debole per te, odia con tutto il suo cuore Alex, gli piace Michael Jackson…
-Michael Jackson???-. Mi si accende una lampadina.
Chiamo subito Aurora.
Lei è una grande fan di Michael Jackson.
-Pronto?
-Auri, mi serve un tuo aiuto, sai che io non so molto del grande Michael…
-Michael!!!-. La sento urlare:- Dimmi pure!!
-Conosci una canzone che si chiama… The way you coso… The way you…-. Non mi viene in testa quel cavolo di titolo!!! Che rabbia.
All’improvviso Aurora e Christian ripetono insieme:-The way you make me feel!!
Sii! Giusto! 
   
 
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