Nota: *tossisce* ok morivo dalla voglia di scrivere di Narcissa e Lucius, anche se qui non fa molto lol
In effetti forse Lucius avrebbe potuto anche essere in "servizio" dato che è la notte della morte dei Potter, ma io credo che Voldemort non abbia riferito a nessuno il giorno preciso in cui avrebbe agito. A parte forse Severus, ma non ci giurerei.
Beh insomma, non è un granchè.. ma è questo xdd spero piaccia^^Doveva esser per un contest, ma ho cambiato idea
Non fare rumore
La donna spostò la testa sul guanciale, la mano meccanicamente posata sul petto del marito che le giaceva a fianco.
Un vagito ruppe il silenzio, forte come un colpo di cannone, e istintivamente la donna si mise a sedere sul letto, il cuore che le batteva pazzamente nel petto.
A giudicare dalle sue movenze silenziose però, la donna sembrava calma, persino fredda. Solo gli occhi tradivano una certa preoccupazione. Lo sguardo le si posò sulla sagoma dell'uomo sdraiato accanto a lei: era ancora addormentato .
Poteva essere più fortunata? Suo marito era un uomo pieno di fascino.
Quanto avrebbe desiderato che
fosse stato sveglio in quel momento.
Si
infilò la vestaglia rabbrividendo: la stoffa sottile pareva
ghiacciata contro la pelle nuda.Agitò la bacchetta verso la porta, per poi varcarla e chiudersela piano alle spalle. La stanza attigua alla camera da letto padronale era altrettanto lussuosa, ma la donna sembrò non accorgersene. Si avvicinò in fretta al lettino da cui provenivano i vagiti.
Normalmente avrebbe incaricato un elfo domestico. Sorrise nel vedere il bambino calmarsi e rivolgerle un sorriso non appena scorse il suo volto.
" Eccomi, tesoro, la mamma è qui" disse dolcemente al piccolo, prendendolo in braccio e sedendosi sulla poltrona che si trovava lì vicino. Quante ore trascorse a tenerlo tra le braccia, circondata dagli elfi che si facevano in quattro per aiutarla. Quella notte però non li chiamò, voleva il suo bambino tutto per sè.
" Come cresci in fretta, caro, sono sicura che quando andrai a Hogwarts spezzerai mille cuori.." La voce della donna era dolce, ma allo stesso tempo amara: il suo piccolo pargolo che le sorrideva tanto innocentemente, presto sarebbe cresciuto e non avrebbe più avuto bisogno di lei.
Una lacrima perlacea scivolò sulla sua guancia e Narcissa l'asciugò in fretta, sorridendo al suo piccolo: di certo da grande sarebbe diventato bello come Lucius, prometteva bene fin da quand'era nato. Gli baciò il nasino con affetto, e madre e figlio risero insieme.
La donna osservò la luna coperta dalle nuvole: c'era qualcosa di strano quella notte. Forse la routine di madre le stava facendo dimenticare che ci fosse una vita anche fuori dai bisogni di Draco: lei e Lucius non avevano voluto recarsi dagli amici per festeggiare Halloween, e Narcissa notò che quello era già il secondo anno che accadeva. Sorrise nuovamente a Draco e lo posò nel lettino: gli occhi del piccolo si stavano chudendo, poteva tornare a dormire.
" Buona notte tesoro, non fare rumore altrimenti sveglierai papà" gli disse sfiorandogli la fronte con le labbra, prima di allontanarsi il più silenziosamente possibile chiudendo la porta della stanza alle sue spalle.
In silenzio riguadagnò il proprio posto nel letto matrimoniale. Apparentemente non era cambiato nulla da quando si era alzata, ma le bastò sentire la vestaglia scivolare lungo il corpo per capire. Sorrise a Lucius che si era mosso nella penombra e si lasciò nuovamente stregare dal suo indiscutibile fascino.
L'aveva
già detto che era una donna fortunata?