INTRO:Finalmente il finale.
Ciao a tutti!
Siamo infine giunti all'ultimo capitolo (questa volta sul serio nd Ragnarok79)
della mia prima ff e devo ringraziare veramente tutti! più di 50 commenti e un
cospicuo numero di letture sono un traguardo totalmente inatteso!
Spero di poter leggere ancora i vostri commenti alle mie prossime fic... a
partire da "Il risveglio del MALE"
Ora è però il caso di lasciarvi leggere il capitolo in santa pace... Buona
lettura!
Capitolo extra 2
Inuyasha stava tentando disperatamente di evitare gli attacchi dell’avversario,
cercando, nel contempo, di aggirarlo per colpirlo non frontalmente, ma il demone
non sembrava disposto a dargli tregua
Al termine di quella pioggia di bombe energetiche, l’hanyou si ritrovò a terra
dolorante, mentre Ryukotsusei si avvicinava deridendolo.
Il mezzo demone si tirò su un po’ a fatica e si lanciò nuovamente all’attacco,
ma venne fermato da una zampata dello youkai che lo schiantò contro una parete
rocciosa.
Nell’urto, Tessaiga sfuggì di mano ad Inuyasha: la prima si conficcò nel terreno
nel mezzo della stretta valle, mentre lui si schiantò al suolo poco distante. L’hanyou
stese il braccio per tentare di recuperarla, conscio di dover evitare ad ogni
costo la trasformazione, ma un ennesimo assalto del demone lo tramortì
scaraventandolo lontano dalla sua preziosa katana.
Proprio in quel momento sopraggiunsero gli altri che non poterono non rimanere
esterrefatti nell’osservare il demone drago.
“Che delusione… deve essere già morto” valutò Ryukotsusei osservando il corpo
inerme di Inuyasha riverso al suolo, venendo però sorpreso da un’inaspettata
emissione di aura demoniaca. “E adesso che succede??”
“Evidentemente non sei stato nemmeno capace di morire… rimedierò io…” Affermò il
demone avanzando lentamente, senza badare al fatto di schiacciare Tessaiga sotto
il suo corpo.
Come se stesse avvertendo l’avvicinarsi del pericolo l’influsso del sangue
demoniaco si fece più evidente, accelerando la trasformazione, mentre lo youki
di Inuyasha si faceva sempre più intenso.
“Inuyasha non impugna più Tessaiga!” gridò Shippo sporgendosi dalla mucca di
Totosai, aggrappato alla spalla di Kagome.
“Inuyasha… ti prego svegliati… INUYASHA!!” gridò a sua volta la ragazza
disperata “[Inuyasha… non lasciarmi…]”
La voce di Kagome fu come una sveglia per il mezzo demone che improvvisamente
spalancò gli occhi vermigli. Alzandosi velocemente, Inuyasha mostrò del tutto il
suo terrificante aspetto da demone, pronto ad ingaggiare nuovamente battaglia.
Ryukotsusei lo osservò compiaciuto “Bene… il tuo sangue demoniaco si è
risvegliato… questo significa che potrò divertirmi ancora un po’!”
Per tutta risposta, l’hanyou scattò in avanti e prendendo completamente di
sorpresa l’avversario, gli assestò un’artigliata a metà del lungo collo,
provocandogli una ferita da cui, seppur per breve tempo, schizzò copioso il
sangue del drago.
“Inuyasha!! Torna in te… Inuyasha!!” Kagome gridava, ben sapendo che se il mezzo
demone avesse continuato a combattere in forma demoniaca, non sarebbe mai
riuscito ad alleggerire Tessaiga e dunque sarebbe stato condannato a continuare
a trasformarsi, fino a quando il sangue del padre non lo avesse trasformato
definitivamente in una bestia sanguinaria: questo lei proprio non poteva
accettarlo, non poteva perderlo!
“Piccola canaglia… vedi di non montarti la testa!” esclamò alterato Ryukotsusei,
scagliando un altro globo di energia direttamente contro il mezzo demone.
Convinto di aver annientato l’avversario il demone rise soddisfatto, trovandosi
totalmente impreparato quando Inuyasha contrattaccò, facendolo prima
indietreggiare e poi crollare a terra. In quel modo Inuyasha ottenne un altro
importante, per quanto non ricercato, risultato: Tessaiga, che fino a qualche
istante prima era sparita sotto il corpo di Ryukotsusei, ora campeggiava nel
mezzo del campo di battaglia conficcata nel terreno.
“Dobbiamo andarcene…” affermò preoccupato Totosai, mentre spronava la sua mucca
ad allontanarsi.
“Cosa?!?! Dovremmo abbandonarlo qui?? Perché??” strillò Kagome, contraria a
quell’idea, non capendo le motivazioni del fabbro.
“Perché Inuyasha in questo momento è un demone assetato di sangue… potrebbe
attaccare persino noi!” rispose Myoga anticipando quelle cha sarebbero state
sicuramente le parole di Totosai.
“No!! Non mi interessa!! Io non lo lascerò da solo!! Se voi volete andarvene…
lasciatemi qui!!” Kagome era furiosa e scuoteva insistentemente il vecchio
demone davanti a lei, il quale invece cercava di calmarla e bloccarla in qualche
modo.
Kagome si agitò talmente tanto, che improvvisamente, sporgendosi troppo, cadde
dalla mucca demonica, precipitando nel vuoto.
“Kagome!!” gridarono tutti tentando in vano di raggiungerla, mentre lei chiamava
con forza un unico nome: “INUYASHA!!”
Quel grido fece scattare come una molla nel mezzo demone, rimasto immobile ad
osservare l’avversario a terra. Si voltò vedendo la ragazza precipitare e senza
saper nemmeno il perché, sfruttando tutta la sua velocità e agilità demoniaca,
l’afferrò al volo e, stringendosela al petto, con una serie di balzi, scalò un
alto costone, portandola di fatto in un luogo sicuro.
Kagome aprì gli occhi, serrati fino a prima per la paura, solo quando il suo
misterioso salvatore si fu fermato e si trovò ad osservare i lineamenti del suo
mezzo demone. “Inu… Inuyasha…” disse timidamente, mentre sentiva su di lei lo
sguardo inquisitorio di lui, che non riusciva, ormai praticamente privo di
raziocinio, a spiegare quello che era stato un vero e proprio istinto: perché si
trovava lì fermo con quella ningen tra le braccia? Perché l’aveva salvata??
Improvvisamente, la percezione di un movimento nella valle sottostante lo
strappò da quell’immobilità: Inuyasha mollò di botto Kagome facendola cadere a
terra malamente. Indietreggiò con passi incerti senza tuttavia smettere di
fissarla, poi si voltò di scatto e saltò giù, ritornando al campo di battaglia.
L’hanyou era fermo, sul fondo di quella valle, teatro dello scontro con
Ryukotsusei, ad osservare proprio quest’ultimo che lentamente si riprendeva dal
suo ultimo assalto. Lo avrebbe volentieri attaccato per non lasciargli tregua,
ma c’era un che di strano, che aveva iniziato ad avvertire nel momento in cui
aveva protetto quella ningen: ora sentiva un richiamo, una forza misteriosa lo
stava chiamando e qualcosa dentro di lui gli imponeva di non ignorare questo
fatto.
Quasi senza volerlo, incapace di rendersi conto di ciò che gli accadeva, si
mosse verso la katana, con un incedere lento, come se ogni passo fosse il
risultato di una tremenda battaglia combattuta nei più oscuri recessi del suo
animo.
Quella spada: era sicuro che fosse lei a chiamarlo, ma il motivo o il
significato di quell’arma per lui rimanevano un mistero. L’unica cosa ormai
chiara era la necessità di raggiungerla.
“Guardate… Inuyasha… è come se stesse tentando di recuperare Tessaiga nonostante
la trasformazione!!” Fece notare ai compagni Miroku, dopo aver recuperato Kagome.
“[Incredibile… quel ragazzo sta combattendo contro il suo stesso sangue di
demone pur di raggiungere il suo obiettivo… È così forte la volontà della tua
anima Inuyasha??]”pensò stupito Totosai nel vedere quella scena.
“Piccola canaglia… adesso mi hai veramente stancato… È ora di sparire per
sempre!!” tuonò Ryukotsusei, per poi sputare un proiettile di aura demoniaca che
saettò contro Inuyasha, il quale sembrava non essersi accorto di nulla.
“INUYASHA!!” Kagome rimase terrorizzata, vedendo la sfera di energia esplodere,
chiaro segno del suo impatto con il bersaglio. Stava quasi per iniziare a
piangere quando la sua attenzione fu catturata dalla voce di Shippo: “E quello
che cos’è??” Il piccolo kitsune stava indicando una specie di calotta di luce
azzurrina, che scomparendo lentamente rivelò la presenza del mezzo demone,
illeso, con in mano il fodero di Tessaiga.
Nello lo sconcerto generale, fu Totosai a spiegare cosa fosse successo “Ha usato
la barriera del fodero…”
“È vero… successe già nello scontro con i fratelli Raiju!” rammentò Shippo,
quasi a supportare l’affermazione del vecchio demone.
“Il problema è che il signorino Inuyasha non potrà proteggersi nuovamente così…
quel fodero non è indistruttibile!” Intervenne Myoga preoccupato per la piega
che stava prendendo il combattimento.
“Stavolta ti è andata bene!! Ma non funzionerà una seconda volta!!” affermò
Ryukotsusei attaccando un’altra volta.
A salvare da morte certa l’hanyou, intervenne Miroku che, a costo di uno sforzo
incredibile, riuscì a deviare la traiettoria del colpo del demone con il
vortice, di quel tanto che bastava per impedire che colpisse l’amico.
Mentre grossi blocchi di roccia cadevano al suolo frantumandosi, Inuyasha serrò
la mano intorno all’elsa di Tessaiga estraendola dal terreno. L’effetto di quel
gesto fu subito chiaro a Ryukotsusei, che percepì chiaramente lo youki
dell’avversario attenuarsi fino a scomparire, lasciando il posto alla consueta
aura di mezzo demone che caratterizzava Inuyasha.
“Maledetto… come hai osato nascondermi Tessaiga?!? Ma adesso ti sconfiggerò
trafiggendoti!!” sbottò Inuyasha, trasformando Tessaiga, che però gli appariva
ancora assai pesante.
“Sei proprio divertente… canaglia… Ti reggi a mala pena in piedi e quella spada
non è per niente affilata… e tu vorresti uccidere me?? Qui l’unico che morirà
sei tu!!” lo derise il demone, preparandosi a colpire.
Inuyasha fece forza sull’elsa per sollevare la pesante spada che
inaspettatamente iniziò a pulsare, mentre la lama emetteva un lieve bagliore,
lasciando interdetto l’hanyou che sentì Tessaiga alleggerirsi velocemente, fino
a diventare persino più leggera di quanto non ricordasse. La sventolò incredulo
quasi fosse una bandiera, brandendola con una sola mano, ignorando per qualche
istante il suo avversario.
“Guardate!! Inuyasha riesce a sollevare Tessaiga!!” Esultò Kagome felicissima
scuotendo per le spalle Totosai “Ma sì… ma sì… lo vedo da solo!!”
Inuyasha partì all’assalto del demone drago, che rispose con uno dei suo globi
energetici, che esplose proprio dove un attimo prima si trovava il mezzo demone.
Ryukotsusei, per la seconda volta, convinto di aver eliminato l’avversario
abbassò la guardia, trovandosi, un istante dopo, Tessaiga piantata quasi
interamente nel corpo a trafiggergli il cuore.
“Non… non è possibile…” Sussurrò incredulo finendo inevitabilmente per
sbilanciarsi all’indietro mentre Inuyasha estraeva la lama, ormai completamente
impregnata del sangue del demone.
“Tu… maledetta piccola canaglia… come hai osato ferire il mio magnifico corpo??
Ti ucciderò per questo!!” Urlò furibondo Ryukotsusei iniziando a sputare i suoi
proiettili di energia ad un ritmo incredibile pur di riuscire a colpire Inuyasha.
Il mezzo demone, dopo aver abilmente evitato tutti gli assalti, tentò di
contrattaccare venendo però sbattuto violentemente contro un costone da un
movimento della coda del demone drago, che sorrise compiaciuto nel vedere
l’avversario in difficoltà.
“Maledizione… il suo corpo è molto resistente…” Osservò Inuyasha rialzandosi,
indeciso sul come poter affrontare quello scontro.
“Te l’ho già detto con quel giocattolo spuntato che ti ostini a brandire, non
potrai mai impensierirmi!”
“Taci!! Per me non avrebbe alcun senso combattere senza Tessaiga!”
“[Se solo potessi usare la cicatrice… del vento?!?!” Rifletté lui, iniziando
improvvisamente a sentire l’odore familiare della corrente demoniaca della
spada. Si girò ad osservare la katana incredulo, notando come intorno alla lama
di questa, si stesse avvolgendo qualcosa di molto simile allo squarcio che si
creava quando due aure demoniache si scontravano, ma la cosa più incredibile era
che lui ora era in grado di vedere tutto ciò! “[Ma che diavolo succede??]”
“Muori… Canaglia!!!” Urlò Ryukotsusei, attaccando per l’ennesima volta.
“Lo vedremo! Kaze no Kizu!!” Inuyasha per tutta risposta sfoderò il suo colpo
migliore, la cui onda d’urto, non solo annullò l’attacco avversario, ma investì
in pieno il demone drago.
“Lo ha sconfitto!!” Esclamò quasi incredulo Miroku
“Incredibile…” Aggiunse Sango.
“Avete visto Inuyasha ce l’ha fatta!!” Gioì Kagome rischiando di finire un’altra
volta di sotto.
“Che ne dici Totosai??” Domandò l’hanyou al fabbro come per avere una sua
esplicita approvazione per i suoi progressi.
“Ben fatto Inuyasha… ho apprezzato molto… ma credo che sia presto per cantar
vittoria!” Quell’affermazione del demone attirò su di sé gli sguardi
interrogativi del resto del gruppo.
A fugare ogni perplessità in relazione alle parole di Totosai ci pensò
Ryukotsusei che, rimasto pressoché illeso dall’attacco subito, si ergeva
nuovamente in tutta la sua grandezza, mentre il suo youki si espandeva in
maniera preoccupante.
“Tu… piccola canaglia… è tutto qui quello che sai fare?? Ora ti mostrerò la vera
potenza di Ryukotsusei… Addio!!” Esclamò, iniziando a generare una sfera di aura
demoniaca che in breve superò di gran lunga per dimensioni le precedenti.
“Scappa Inuyasha… non puoi affrontarlo!! Lui ora farà sul serio… Hai ottenuto il
tuo obiettivo… accontentati!!” sbraitò il vecchio fabbro, rivolgendosi poi
preoccupato a Sango “Dobbiamo allontanarci di qui… o verremo coinvolti”
“Non dire sciocchezze Totosai… e poi Ryukotsusei ha una gran voglia di
combattere!”
“Sai Ryukotsusei… io in fin dei conti non aspettavo che uno come te… se di
sconfiggerò… vorrà dire che sono diventato più forte di mio padre!!” Aggiunse il
mezzo demone partendo all’attacco, mentre lo youkai drago scagliava il suo colpo
mortale e Kirara e il bovino demoniaco si portavano a una distanza di sicurezza.
Inuyasha puntò dritto contro il globo di energia, conscio di non poterlo
aggirare e deciso quindi a tagliarlo in due pur di farsi strada verso il suo
nemico. Improvvisamente notò l’aura di Tessaiga turbinare mentre si scontrava
con quella del colpo dell’avversario e da un punto preciso provenire un odore
come di bruciato “[Colpirò lì!!]” Pensò, prima di scagliare il fendente, che
ebbe l’effetto di creare un’infinità di gorghi in cui l’energia di Tessaiga e
quella di Ryukotsusei si fondevano e che vagando per il campo di battaglia
iniziarono a fare a pezzi il coriaceo corpo del demone. “NOOO!! Non è possibile…
ha fatto a pezzi il mio corpo più resistente dell’acciaio!!” Gridò quest’ultimo
prima di sparire completamente.
Inuyasha, affaticato dalla lunga battaglia, si mise in ginocchio, mentre
osservava felice Tessaiga, la cui lama poggiava a terra, ma l’elsa era ancora
ben stretta tra le sue mani. Non aveva ben capito cosa fosse successo, ma ora
sapeva di poter scatenare una forza ben maggiore del Kaze no Kizu.
“INUYASHA!!” Kagome balzò giù dalla mucca di Totosai prima ancora che questa
avesse toccato terra, scattando in avanti per correre dal suo hanyou: dove
l’avesse trovato tanto coraggio e agilità non lo sapeva nemmeno lei e non le
importava neanche: ora voleva solo riabbracciarlo e scrivere la parola fine a
quella brutta avventura, iniziando così un nuovo bellissimo capitolo della loro
storia.
Inuyasha, perso nei suoi pensieri, si accorse tardi dell’arrivo della ragazza,
la quale senza pensarci troppo gli si lanciò addosso, in stile placcaggio di
football americano, con il risultato di ritrovarsi sdraiata sul povero hanyou,
steso a terra e dolorante per la botta ricevuta.
Lui stava quasi per urlargli dietro ogni epiteto negativo possibile, quando
avvertì chiaramente l’odore delle lacrime di lei “Inuyasha… Inuyasha… ho avuto
tanta paura… paura di non rivederti mai più…” Disse con voce rotta dai
singhiozzi.
“Ora siamo di nuovo insieme… e io non ti lascerò mai più…” Le sussurrò
abbracciandola per confortarla.
“Me lo prometti?” Gli chiese speranzosa guardandolo dritto negli occhi e
vedendolo annuire sorridente, si strinse maggiormente a lui, per gustare al
meglio quel piacevole tepore che il suo abbraccio le trasmetteva.
L’atmosfera romantica che si era creata, fu rovinata dall’arrivo del resto del
gruppo.
“Devo farti i miei complimenti Inuyasha… non avrei mai creduto tu potessi usare
il Bakuryuuha!” Esclamò soddisfatto il vecchio fabbro.
“Il Baku… che cosa??” Chiese perplesso Inuyasha mettendosi a sedere, continuando
però a stringere Kagome a sé.
“Il Bakuryuuha… il colpo che hai usato per sconfiggere Ryukotsusei! Non dirmi
che lo hai eseguito per caso!!” Rispose, mentre il dubbio che l’hanyou non si
rendesse minimamente conto di ciò che era avvenuto, si faceva sempre più
insistentemente strada nella sua mente.
“Beh… io ho solo colpito dove ho sentito puzza di bruciato…” In quel momento, il
dubbio di Totosai si tramutò in una certezza, constatando tuttavia che l’hanyou,
saltando completamente la teoria, era già arrivato a comprendere il metodo
pratico per scagliare il micidiale attacco di Tessaiga e così, con molta calma,
gli spiegò ogni cosa, lasciandolo stupefatto.
“Questa faccenda non poteva finire meglio: riesco a maneggiare Tessaiga… posso
usare il Kaze no Kizu quando voglio… e ho imparato un nuovo micidiale attacco!!”
Esclamò contento mentre si avviava fuori da quella valle maledetta, fissando la
sua attenzione su Kagome che gli camminava affianco tenendogli la mano. “[…E
finalmente non devo più nascondere ciò che provo per te… qualcosa più forte
persino del mio sangue di demone… Il mio amore per te… Kagome!]”
FINE!
Ok... ci siamo arrivati a sfornare un lieto fine :-) Spero sia stato di vostro
gradimento!!
Torno a ringraziare chi ha commentato l'ultimo capitolo ovvero: Luchia nanami e
marysq92... UN GRAZIE grosso come un centro commerciale giapponese!! :-)
A presto!
Ragnarok79