Videogiochi > Final Fantasy XII
Segui la storia  |       
Autore: Daistiny    04/12/2011    7 recensioni
Lei figlia di nessuno, figlia del deserto di Dalmasca, figlia delle sabbie e del vento... Il suo carattere e la sua bellezza superba degna del deserto la facevano subito distinguere per il suo nobile lignaggio.
Non si considerava nessuno, soltanto se stessa.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Al-Cid, Altro Personaggio, Ashe, Basch
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Oltre il vento e la sabbia..'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questioni  d'orgoglio 


Era appena passato un anno e Amaya guardava con aria pensierosa la sommità di quel cielo senza nuvole, in cui i sui pensieri correvano liberi. La ragazza se ne stava ad osservare il cielo dal balcone del palazzo del marchese Ondore IV.
Un' immensa villa con un gran parco . Un grande e fitto bosco che circondava la villa. Più che una villa, essa era un palazzo che da ben quattro generazioni ospitava i governatori di Buhjerba. Quel piccolo angolo di mondo era l' ideale per Amaya, una via di mezzo per la sua vita troppo complicata, combattuta tra i doveri e la sua brama d'avventure.
Era sempre stata una ribelle e stare ingabbiata non le piaceva, lei si sentiva al di sopra di tutto... nessuno poteva imprigionarla, ne era ben cosciente. Il suo sangue era diverso da quello di tutti, era il più nobile. Sacra era la terra dove lei camminava.
Ormai aveva scelto quella vita e tornare alla vita di prima era per lei improponibile... eppure, sua sorella, forse avrebbe gradito tanto riaverla al suo fianco. 
Era tardi, quello che era successo ad Aamya aveva cambiato il senso della sua vita.  Amaya  reputava  inutile ormai perdersi in vecchi ricordi... aveva cose più importanti a cui badare.
Tra meno di un mese ci sarebbe stata l'incoronazione di Ashe e la restaurazione del regno di Dalmasca, ma lei non ne voleva saperne nulla, riteneva che tutto ciò appartenesse ad un passato di cui non faceva più parte. Halim l'aveva più volte ripresa per la sua decisione ma più di tanto la giovane sapeva che il marchese non poteva imporsi, spettava solo a lei la decisione su  cosa fare della sua vita.
Quella decisione se esserci o non esserci, dopo l'ultimo attacco dell'impero e la caduta della "Fortezza dei cieli", aveva deciso di darsi alla macchia ed ora riapparire così come se nulla fosse d'avanti a gli occhi di sua sorella, lo riteneva una cosa illogica e senza senso.
La logica di Amaya riteneva che era più coerente starsene li senza creare ulteriori scompigli, non ci teneva più di tanto a dare spiegazioni.. e le seccava darle se glile l'avessero chieste. Sapeva fin troppo bene che sua sorella e gli altri  avrebbero fatto domande . Per  evitare tutto ciò, Amaya aveva deciso di partire per qualche tempo,per alcuni scavi,  presso il regno di Rozaria.
Nei territori rozariani Amaya era sempre ben accolta ed Al-Cid aveva sempre un occhio di riguardo nei suoi confronti, ciò nonostante Amaya si poneva nei suoi confronti in maniera fredda e distante, e per pochi frangenti la principessa che era in lei usciva fuori.
Al-Cid la trovava superba, divina... parola che doveva far attenzione ad usare se non voleva suscitare le ire delle sua ospite. L'uomo sapeva bene, quale carattere si ritrovava ad avere la sua amica.
Anche durante la visita di quest'ultima Al-Cid le chiese cosa avesse intenzione di fare se presentarsi o meno alla cerimonia di restaurazione, ma ogni volta la ragazza rimaneva sempre sul vago, ostile in ogni modo a Dalmasca.
-Si direbbe che l'astio che provi ancora non accenna a diminuire?- Le chiese l'uomo, ma Amaya gli lanciò un' occhiata infastidita e con una certa irritazione, gli rispose che aveva i suoi buoni motivi.
-Non è semplice... non è come prima... non ho nulla che mi lega a quella gente.. -
-Sempre su questi toni? Andiamo, principessa... lo sai bene che l'unico motivo che ti impedisce di prendere una decisione è l'orgoglio, ma lo sai pure tu. Miete più vittime l'orgoglio che la spada.-  Disse l'uomo guardando la ragazza.
Al-Cid aveva centrato in pieno la questione, senza tante parole la ragazza rimase silenziosa dando le spalle al nobile rozariano.. non sapeva cosa dirgli... per la prima volta non sapeva cosa fare.
Non temeva sua sorella temeva ben altri. Aveva tenuto per sè un ultimo segreto solo in tre ne erano a conoscenza: lei, Halim e Al-Cid.
Il nobile principe rozariano il segreto della sua amica, aveva giurato sul suo nome di non proferire parola alcuna con nessuno su tale faccenda. Gli unici motivi per cui Amaya e Al-Cid si incontravano erano per visita di cortesia , per chiedere consigli o pareri.
La donna salutò il nobile amico prima di fare rotta verso Buhjerba, la visita non aveva sortito gli aspetti sperati e Amaya aveva sempre più dubbi al riguardo. La verità è che aveva paura di incrociare lo sguardo di lui.. dal quale era fuggita... ci sarebbe stato anche lui alla cerimonia di restaurazione, aveva paura di affrontarlo e di confessargli il sui segreti.
La principessa aveva pregato suo zio e il principe Al-Cid di non rivelare mai l'esistenza dei due principi... li aveva affidati alle cure dei due uomini affinchè crescessero come gente del loro rango, fra i migliori.
Lei che figlia di nessuno, figlia del deserto Dalmasca, figlia delle sabbie e del vento... il suo carattere e la sua bellezza superba degna del deserto... la facevano subito distinguere per il suo nobile lignaggio.
Non si considerava nessuno.. soltanto se stessa.
.
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy XII / Vai alla pagina dell'autore: Daistiny