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Autore: ivi87    04/12/2011    10 recensioni
“Non andare..” sussurrò sua figlia.
Rick restò in silenzio, concentrato sulla ragazzina.
“Non tornare al distretto. Per favore..” riuscì a dire prima che gli occhi le diventassero lucidi.
nuova storia, nuova avventura.
Castle accetta la richiesta della figlia. Riuscirà a stare lontano da Kate? E se venisse a conoscenza di qualcosa di sconvolgente e pericoloso per Kate?
Buona lettura a tutte!! ;D
Genere: Azione, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett, Quasi tutti, Rick Castle
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quarta stagione
Capitoli:
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# L’amara verità

 

 

Martha era davvero molto stanca quella sera.

Aveva studiato un copione molto difficile e occuparsi della scuola di recitazione le richiedeva un sacco di energie.

Non si accorse della strana atmosfera che si era creata mentre salutava Kate.

Quella cara ragazza le piaceva tantissimo!

Era giusta per suo figlio.

A proposito: ma stava ancora chiuso nello studio?

Benedetto figliolo, con una fidanzata del genere lui pensa a scrivere!?!

Alzò gli occhi al cielo, sconsolata, e si versò un ultimo bicchiere d’acqua prima di andare a dormire.

Dopo aver bevuto e riposto il bicchiere al suo posto, passò davanti allo studio e piano piano sbirciò all’interno.

Lo vide addormentato sulla scrivania in una posizione sicuramente scomoda.

“Richard non faresti meglio ad andare a letto?” disse posandogli una mano sulla spalla.

L’uomo non si mosse. Martha spazientita scosse un po’ più forte la spalla.

Rick si svegliò di soprassalto.

“Scusa figliolo ma non vorrei che ti si bloccasse la schiena in quella posizione” si giustificò subito sua madre.

“Capisco, un infarto invece è meglio..”

“Invece di fare lo spiritoso avresti potuto portare fuori a cena quella poveretta, se n’è andata via subito pur di lasciarti riposare!”

Rick ancora intontito non capì “Madre di che stai parlando?” rispose massaggiandosi il volto.

Le carte davanti a se lo riportarono subito alla realtà.

Si era addormentato studiando un piano d’azione.

“Sto dicendo che la tua ragazza, dopo tutta la fatica che hai fatto per conquistarla, si meriterebbe un trattamento migliore! Due giorni che state insieme e già ti trova moribondo in poltrona!”

Ancora confuso, stentò a crederci “Kate è stata qui?” guardò velocemente il cellulare.

Mancava poco alle ventitre. Si ricordò che avrebbe dovuto chiamarla per la buonanotte.

“Qualcosa non va? È passata per un saluto non mi sembra la fine del mondo..”

Fissò intensamente i fogli sulla sua scrivania. Sembravano essere nell’esatta posizione in cui li aveva lasciati.

“E’ la fine del mondo! E’ entrata qui?”

Martha lo vide sconvolto ed esitò a rispondere.

Rick si alzò di scatto in piedi “Dannazione, mamma, Kate è entrata qui dentro?!!!”

Con la coda dell’occhio vide qualcosa di bianco in terra, a fianco della scrivania.

La riconobbe subito.

“V-Voleva solo salutarti..” balbettò la donna prima di vederlo chinarsi per raccogliere qualcosa.

Quando vide di cosa si trattava la strinse istintivamente tra le mani, accartocciandola.

Capì che Kate aveva letto la lettera di Montgomery e chissà cos’altro.

“Quanto tempo è passato?” chiese con foga.

“Non saprei Richard io...direi una mezz’ora...”

Mezz’ora. Kate aveva solo mezz’ora di vantaggio. Poteva raggiungerla.

Arraffò tutti i documenti e li ripose al sicuro in cassaforte. Poi provò a chiamarla.

Se era a casa sua, sarebbe corso da lei.

Nemmeno riusciva ad immaginare in quale stato l’avrebbe trovata.

 

 

Kate entrò nel suo appartamento come una furia sbattendo, la porta.

Girò a vuoto per il soggiorno lanciando tutto ciò che le capitasse a tiro.

Era così confusa. Letteralmente seppellita dai mille pensieri che le vorticavano in testa.

Sopraffatta dalla verità.

Ora sapeva. Dopo un’intera vita trascorsa nell’oscurità, ignara di tutto, ora sapeva.

Dalla confusione che regnava nel suo cervello emersero quelli che erano i punti fondamentali su cui poteva basarsi.

Sapeva il nome del responsabile della morte della madre.

Sapeva dove trovarlo.

Sapeva che doveva vendicare sia Johanna, sia Roy.

Sapeva che Castle le aveva mentito.

Quest’ultima certezza le fece più male di quanto avrebbe mai potuto immaginare.

Si era esposta, aveva abbattuto il muro, l’aveva lasciato entrare. Per cosa?

Per essere tradita dopo un giorno soltanto?

La rabbia la accecò scaraventando a terra il vaso con le rose che lui le aveva portato la sera precedente.

Calpestando i fiori si diresse decisa in camera recuperando le sue due pistole e il coltellino da legare alla caviglia. Uscì di corsa non badando ai vicini che, sul pianerottolo, si chiedevano chi era a fare tutto quel rumore.

Aveva appena cominciato a piovere quando avviò il motore.

In auto da soli pochi minuti sentì il cellulare squillare.

CASTLE lampeggiò sul display.

Rispose d’istinto. La rabbia che aveva dentro andava sfogata.

“Come hai potuto farlo?” domandò a denti stretti.

“Kate, ascoltami, non è come credi!”

“So quello che ho visto Rick! Tu lo sapevi! LO SAPEVI!” strinse il volante così forte da farsi venire le nocche completamente bianche.

“Solo da questa mattina, io... Kate dimmi dove sei, ti prego non fare sciocchezze!”

“Non sono una bambina, sono armata dalla testa ai piedi e so quello che faccio”

“No, Kate, non lo sai! È per questo che non sono riuscito a dirtelo!”

“No, Rick, non me l’hai detto perché sei uno stronzo!” le lacrime gli offuscarono rapidamente la vista.

Gettò il telefono sul sedile accanto e con entrambe le mani sterzò violentemente per rientrare nella corsia giusta.

Rick ignorò l’insulto “Sei a casa? Arrivo subito” poi lo stridere degli pneumatici si udì nel cellulare.

“Stai guidando? Kate? Kate rispondimi!”

Una volta ripreso il controllo dell’auto si asciugò gli occhi con una mano e poi riprese il telefono.

“Kate? Stai bene?”

“Sto bene. Ho da fare ora. Ho una questione da risolvere!” fece per riattaccare ma lo sentì pronunciare il nome di Montgomery.

“So che hai letto la lettera di Montgomery, non voleva che tu lo affrontassi, perché non capisci Kate? Non sei lucida! Quando si tratta di tua madre perdi completamente la testa!”

“Avrebbe dovuto mandarli a me quei documenti! Avrebbe dovuto dirmi il nome quella notte nell’hangar!” urlò, nuovamente tra le lacrime.

“Ti prego, accosta! Fermati, vengo con te, aspettami!” la supplicò Castle, mentre mandava velocemente una e-mail per poi precipitarsi in soggiorno in cerca delle chiavi dell’auto.

“Hai già fatto abbastanza!” rispose sprezzante riagganciando e staccando la batteria del telefono.

 

 

“Maledizione Kate!!” sbottò una volta caduta la linea.

Martha si sentiva tremendamente in colpa “Dove sta andando Richard?”

“Sta andando a farsi ammazzare!” rispose secco con le chiavi in mano e con un piede già fuori dalla porta.

 

 

Fermò l’auto sotto l’edificio principale di tutta la città. Pioveva a dirotto ormai

Alzo lo sguardo sulle numerose vetrate scure. Il cielo nero si rifletteva su di esse.

A quell’ora sarebbe dovuto essere semplicemente un palazzo deserto ma la luce accesa in uno degli uffici le fece capire immediatamente a quale piano salire.

Con tutti i casini che scoppiavano a New York era normale che stesse ancora lavorando. Peccato che quella sera avrebbe fatto meglio a starsene a casa, pensò Kate.

Con i suoi attrezzi scassinò la serratura della porta sul retro.

All’interno non c’era anima viva. Trovò le scale e, pistola alla mano, salì velocemente fino all’ultimo piano.

Una serie di scrivanie vuote la accolsero. Fece qualche passo e poi vide una lama di luce provenire da dietro la porta in fondo alla stanza.

Doveva essere il suo ufficio. Quello che dava sulla strada e che aveva visto poco fa.

Si avvicinò cauta serrando con forza la pistola e lasciando chiazze d’acque dietro di sé.

Arrivò alla porta e con un studiata lentezza afferrò la maniglia.

Esitò qualche secondo.

Avrebbe aperto la porta e lo avrebbe trovato seduto alla sua scrivania.

Tenendolo sotto tiro si sarebbe fatta raccontare tutto, per filo e per segno. E poi...

E poi l’avrebbe ucciso? Ne sarebbe stata capace? Sarebbe diventata un’assassina?

Non lo sapeva. Doveva guardarlo in faccia prima. Sentirlo implorare pietà. Poi avrebbe deciso.

Strinse la mano attorno alla maniglia e rapida la piegò, spalancando la porta.

Nello stesso istante una dolorosissima fitta al collo le bloccò ogni movimento.

Solo una voce udì prima di svenire.

“Forse non lo sai ma questo è l’edificio più videosorvegliato della città, bambolina!”

 

 

Castle sfrecciava per le vie della città, cercando di raggiungerla.

A quanto pare è vero che New York non dorme mai!

Suonò un paio di volte il clacson e prese a parolacce qualche furgone.

Stringeva terrorizzato il volante.

Se non era più a casa sua sapeva bene dove trovarla.

Aveva letto il nome del suo peggior nemico e c’era un unico posto in cui l’avrebbe potuto trovare a quest’ora. E lui lo sapeva bene.

Lo considerava un caro amico e sapeva delle sue abitudini.

In quel periodo di fermento poi c’era un sacco di lavoro da sbrigare.

No di sicuro non era già a casa. Era ancora in ufficio.

Doveva fare presto. Doveva raggiungerla!

Se le fosse successo qualcosa lui..

L’immagine di Kate stesa a terra sanguinante tornò a perseguitarlo.

Perché diamine non l’aveva voluto ascoltare!

Avrebbero risolto la situazione insieme. Avrebbero messo fine a quella storia una volta per tutte.

Avevano le prove, avevano il necessario per sbatterlo in galera a vita.

Bisognava solo incastrarlo! Ma no, lei doveva fare la vendicatrice solitaria!

Era arrabbiato. Era preoccupato. Era spaventato. Era deluso.

Ma l’avrebbe salvata. A costo della vita. 

 

 

 

Angolo dell’autrice:

 

Ragazze la fine è vicina. Pochi capitoli ancora e dovrò spuntare la casella 'completa', non so ancora quanti capitoli ma credo altri quattro.

Che dire, alcune di voi hanno capito chi è il ‘dragon’, altre non si sono pronunciate, ma io non posso dire nulla fino al prox capitolo dove, beh, si capirà per forza! xD

Non so se Marlowe ha già un piano per questo ‘dragon’ o se si deve ancora inventare tutto, ma secondo me (e almeno altre 3 girls) è fattibile che il mandante di tutto sia... ah, giusto, nn ve lo posso spoilerare così xD

Ne riparliamo al prox capitolo!!!

 

Un bacione e buona lettura a tutteeeeee ;D

 

Ivi87

   
 
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