Villa Burromuerto, parte 1
L'attesa è snervante, tra poco Burromuerto dovrebbe venirmi a prendere... ma ci sta mettendo troppo tempo.
E se gli fosse successo qualcosa? Un incidente stradale? Un infarto? Un malore?
... Bhè, sarebbe fantastico!
Solo che se fosse così, non potrei applicare la mia vendetta n° 407, e sarebbe una tragedia. Io voglio che sia la vendetta più bella del mondo!
Un attimo, solo un piccolo frammento di secondo. Sento una macchina parcheggiare davanti al palazzo; così mi precipito subito alla grande finestra e chi esce dalla macchina tutto bel vestito? Indovinate.
LUI!
Si sta aggiustando bene la giacca color carbone, e alla taschina sulla destra della giacca, ha un fazzoletto rosso ben piegato. A quanto pare crede che sia una bella serata eh?
Non credo!
Esattamente dopo due secondi, AL suona al mio campanello. Mi avvicino per rispondere, ma qualcosa mi dice di non farlo. Così, suona nuovamente, ma questa volta mi decido e rispondo.
- Chi è? -
- Chica scendi, sono io, Alejandro! -
- D'accordo. -
Sbatto il citofono con violenza alla cornetta. Prendo la borsetta e scendo con calma le scale, riflettendo su come potrebbe andare la serata. Bene? O forse da schifo?
Schifo quanto Gwen! sicuramente... per conquistarmi dovrebbe uccidersi!
Apro così, il portone di vetro e vedo lui che mi sorride, con la sua solita faccia da ebete.
In seguito si gira e avvinghia il suo braccio al mio. Sono a braccietto con un idiota. Secondo me vuole solo farsi vedere dai passanti, che ci guardano sbalorditi.
Io non ho neanche voglia di staccare il mio braccio dal suo. Non perchè mi piace, ma... perché fa freddo, e lui è così caldo. Ma solo ed esclusivamente per questo motivo!
A staccarsi e lui, ma mi apre la porta della macchina per farmi accomodare. Voltandomi mi siedo sul sedile di fianco al suo, mentre vedo lui che fa il giro e si mette al posto di guida.
Sbatte la porta, ma non accende la macchina.
Stiamo in silenzio per circa venti secondi.
- Ma ti vuoi muovere? Sto congelando! -
- Volevo solo farmi dire questo! -
E sorride ancora con la faccia da ebete. Ne ho abbastanza di quel sorriso. Cerca forse di sedurmi? Ovvio!
Dopo un lungo viaggio in macchina nell'assoluto silenzio, Heather ed Alejandro, giungono a destinazione. La Villa Burromuerto. Una villa bianca, con un cancello enorme. Appena entrati in casa, un'atmosfera caliente gli dava il benvenuto. Le luci erano gialle, attaccate ad ogni parete, poi sulla sinistra c'era una grande televisione con un divano color crema davanti ad essa, sulla sinistra un grandissimo tavolo d'ebano pieno di qualsiasi cibo. Alejandro fece sedere Heather, non a capo tavola. Sarebbero stati troppo distanti, quindi...
- Tu siederai qui. - Dice indicando la sedia di fronte alla sua.
- Come? No no no, io voglio sedermi a capo tavola! -
- Non ho preparato a capo tavola. -
- ... E va bene! -
Che seccatura. Deve per forza vedermi così vicino?
Con gentilezza mi tira indietro la sedia e mi fa accomodare, poi accende le tre candele davanti a me e infine si accomoda anche lui alzandosi le maniche.
- Scusa ma i tuoi fratelli e i tuoi genitori non mangiano? -
- Sono usciti per una lunga gita. Torneranno tra un mesetto. -
- Capisco... -
- Serviti pure! Fai come se fossi a casa tua. -
Prendo un coltello e una forchetta e comicio a tagliare un grosso pezzo di carne affumicata. Lo assaggio.
- Mhh, Ottimo. Sempre meglio del Gazsacho. -
Alejandro, come sempre, esplode in una grossa risata. E sembra non smettere.
Come si permette, odio quando ridono di me, poi che cosa ho detto? Gli ho fatto anche un complimento!
- Oh, por favor... Chica, si dice Gazpacho! con la P! -
- Scusa se ho sbagliato! Sai, mi faceva schifo! -
- Comunque grazie del complimento sulla mia cucina... me l'ha insegnata mia zia Paula. -
- Molto buono... -
Stacco infine l'ultimo pezzo di carne e me lo gusto, davvero ottimo! Strano a dirsi... gli sto facendo troppi comlimenti!
Mi pulisco la bocca con il tovagliolo e poi riposo le posate sul piatto... sono sazia.
- Io basta Al, sono a posto. -
- Ma il dessert, c'è il gelato alla fragola! -
- No grazie! -
Mi alzo e mi siedo sul divano. So che alzarsi a tavola mentre gli altri stanno ancora mangiando è maleducazione, ma non mi importa!
Si alza anche lui e va vicino al caminetto accendendolo, dopo, si avvicina alla televisione e inserisce un DVD.
- Che film è? -
- I passi dell'amore. -
- Mai visto! -
- Lo vedremo insieme chica. -
Con un battito di mani spegne tutte le luci, e un lumetto si accende sul davolino, creando un'atmosfera davvero intima...
Eccomi di nuovo... la prima parte è un po' lagnosa... la seconda vi prometto che sarà splendida!
Vi ringrazio tutti di cuore. Alla prossima!
Arrivederci!