Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Norberta_    04/12/2011    3 recensioni
One-shot nata da un attacco di romanticismo e scritta nel giro di mezz'ora. Non avrei mai immaginato di scrivere su questi due, ma è successo.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una notte magica

Quell’abito era troppo stretto, la soffocava. Era stata sua madre a comprarglielo e lei lo odiava ancora di più per questo. Quella stanza era troppo stretta, la soffocava. C’era troppa gente, troppi sguardi curiosi, troppi occhi indagatori. Odiava sentirsi osservata. Narcissa fece vorticare pigramente il liquido nel suo bicchiere, poi alzò il viso e osservò la sala illuminata e piena di colori accecanti. Era un turbinio di gioielli e frivolezze, di superficialità e di finte buone maniere. Narcissa non si sentiva parte di quel mondo in cui era stata trascinata con la forza. Si avvicinò alla finestra che dava sul cortile: era una notte di luna piena, l’aria era immobile, una civetta spiccò il volo da un albero lì vicino. La ragazza concentrò lo sguardo sul suo riflesso: i duri lineamenti del suo viso le conferivano un’aria altezzosa, i piccoli boccoli di un biondo quasi bianco erano stati fermati in una crocchia elegante e i suoi occhi grigi sembravano poter penetrare un muro di mattoni. Sentì le lacrime salirle agli occhi e le ricacciò indietro con forza. “I Black non piangono mai”. Quante volte aveva sentito quelle parole uscire dalla bocca di sua madre? Eppure più di una notte l’aveva sentita piangere nella stanza dei suoi genitori, con il viso immerso nella federa di seta del cuscino, e ogni volta aveva ripetuto a se stessa che non avrebbe mai pianto per un uomo. Narcissa sorseggiò il suo Idromele socchiudendo gli occhi; le voci e la musica attorno a lei arrivavano ovattati, come se fosse chiusa in una boccia di vetro. Si costrinse a non pensare al motivo per il quale sua madre l’aveva costretta a indossare quell’abito e l’aveva condotta a quella maledetta festa. La settimana prima aveva compiuto diciotto anni: era arrivato il momento, ormai era una donna, doveva affrontare le sua responsabilità nei confronti della sua famiglia. Narcissa chiuse gli occhi e respirò lentamente. All’improvviso la musica, i colori e le voci le arrivarono con tutta forza e si sentì sopraffatta. Vide la sua mano dalla pelle diafana tremare leggermente. Le lacrime che aveva abilmente nascosto poco prima si ripresentarono bruscamente e la ragazza non poté evitare che una lacrima le rigasse la guancia.
- Va tutto bene?
Narcissa si voltò: un ragazzo alto, con i capelli dello stesso colore dei suoi e un’aria fiera la guardava interrogativo. Con la mano le porgeva un fazzoletto ricamato di verde e d’argento.
- Sto benissimo. – rispose allontanando bruscamente il fazzoletto, ma gli occhi del ragazzo l’avevano incantata e non riuscì a spostare lo sguardo. Tutto attorno parve scomparire di nuovo e Narcissa vide il ragazzo sorriderle. La risata particolarmente acuta di una donna al suo fianco la riportò alla realtà e la ragazza ritornò a osservare la sala piena di coppie che danzavano al ritmo di una musica allegra e spensierata.
- Il mio nome è Lucius Malfoy. – il ragazzo si presentò. Lei lo guardò e poi gli prese educatamente la mano. Lucius gliela baciò dolcemente e le sorrise di nuovo.
– Tu devi essere Narcissa, la figlia di Cygnus Black. – riprese il ragazzo e lei annuì, guardandolo in modo imperscrutabile. – Mi concedi questo ballo?
                                                                                                                        *
Narcissa era sdraiata nel suo letto a baldacchino, avvolta da una camicia da notte color rosa antico. L’abito che aveva odiato fino a poche ore prima era appeso all’anta dell’armadio aperta e ora lei lo osservava, sorridendo. Aveva ballato tutta la sera con Lucius Malfoy e si era anche divertita. Non si sarebbe mai aspettata una conclusione del genere della serata, ma non poteva fingere di non aver provato qualcosa mentre il ragazzo la conduceva deciso lungo la pista da ballo. Si era sentita protetta da quelle mani forti e calde che le stringevano la vita e, mentre danzavano, ogni sguardo e ogni contatto le avevano provocato mille emozioni diverse. Quando alla fine lui l’aveva salutata con un leggero bacio sulla guancia, si era sentita avvampare e un brivido le era salito dalla punta dei piedi, lungo tutta la spina dorsale, per arrivare infine alla punta dei capelli. Quella notte non sentì sua madre piangere e per una volta fu felice di essere una Black.


 
NdA: sì, è vero, Narcissa e Lucius in realtà si conoscevano già dai tempi della scuola..però dai, concedetemi questa “licenza poetica”XD 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Norberta_