Questa fanfiction è dedicata a Iris, che mi ha aiutata a revisionare la storia aggiungendo correzioni. 
Grazie. 
Ti voglio bene piccola Nargilla. 

HALO

Song by Beyoncè

 
pairing: Daphne/Blaise
 

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Remember those walls I built ?
Well baby, they’re tumbling down
and they didn’t even put a fight,
they didn’t even make a sound.
 
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Ricordi quelle mura che avevo costruito ?
Bene tesoro, stanno cadendo
e non hanno nemmeno provocato una lotta,
non hanno nemmeno fatto rumore.
 
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Daphne Greengrass. Purosangue. Serpeverde.
Non ho utilizzato due parole per descrivermi, ho semplicemente utilizzato le parole che vengono in mente alle persone quando sentono il mio nome, o almeno quelle che non cadono nel volgare.
Gelida.
Si, lo sono ed è vero; se nessuno avrà accesso al mio cuore nessuno ne rimarrà vittima, io per prima.
L’amore è un imbroglio, rende vulnerabili e mi basterebbe fare un passo falso per precipitare dall’alto piedistallo che mi sono creata in tutto questo tempo.
Ma ahimè anch’io ho un cuore, rinchiuso negli angoli più remoti del mio animo, e quando un giorno non lo trovai più, fu quello il giorno in cui compresi di essere innamorata.
Daphne Greengrass innamorata; era un fatto che andava tenuto nascosto, ma ancora oggi so fin troppo bene che se mi si guarda negli occhi il segreto scivola via, si rivela agli altri da sé.

“Andiamo ai Tre Manici di Scopa a scaldarci ?” mi chiede Draco gentilmente. Oggi è sabato ed abbiamo l’uscita libera a Hogsmeade.

 “Si andiamo, qui si gela” rispondo sfregando le mani fra loro.

Pansy è in punizione con la McGranitt, Theodore ha una riunione con il suo club letterario e Blaise… dov’è Blaise ? Sarà in chissà quale bar con qualche sua nuova preda.

E così sono qui, a passare il pomeriggio con il mio migliore amico, come non succedeva da troppo tempo.

Entriamo nella locanda e prendiamo posto a un tavolino nell’angolo vicino alle finestre: come sempre, è molto affollato e mentre attraversiamo il pub lanciamo un’occhiata di disgusto a Potty, Lenticchia e la Mezzosangue: dio mio, quei tre sono sempre più ridicoli.

Mi metto comoda nella mia poltroncina e mi accorgo che sto ancora pensando a Blaise; un moto violento di gelosia si impossessa del mio stomaco e mi porta a fare una smorfia che a Draco non sfugge:

“Se ti stai chiedendo se Blaise è a scaldare il suo corpo su quella di un’altra ragazza lascia perdere: è in camera a dormire, da solo.”

Mi ridesto di soprassalto e i miei pensieri cominciano ad agitarsi. Quanto sono stupida: come ho potuto pensare anche solo per un istante di riuscire a tener nascosta una cosa simile a Draco Malfoy ? Non tutto è perduto … forse.

“Cosa ti fa pensare che io stia pensando a Blaise ? E comunque saranno affari suoi di come impiega la sua noia” ci ho provato, ma sarà tutto inutile; cerco di mantenere lo sguardo altro come sempre ma mi rendo conto che comincia ad essermi difficile.

“Daphne, veramente pensavi di riuscire a tenere nascosta a me, Draco Malfoy, una cosa del genere? Stai per caso insultando la mia intelligenza ?”

“Io non sto tenendo nascosto niente a nessuno Draco” andrà male. Lui sa.

“A te piace Blaise. Anzi, riformulo la frase: tu sei innamorata di Blaise.” conclude con un ghigno soddisfatto. Scommetto che non poteva chiedere di meglio, se non incastrare Daphne Greengrass su un argomento tanto delicato e proibito.

Colpita e affondata Daphne, a che serve negare ormai ?

“Glielo dirai Draco ?” domando con voce tremante: nessuno deve sapere, nessuno ! Tantomeno Blaise.

Draco da un sorso alla sua cioccolata calda con tutta la calma del mondo

“Ora mi offendo Daph: potrei mai tradire la tua fiducia ?” risponde con sguardo severo. Ha ragione, non lo farebbe mai; noi Serpeverde teniamo molto alla reciproca fiducia, in particolare se si tratta di amici.

“Scusa” dico colpevole ma non abbasso lo sguardo.

“Tranquilla, dev’essere stato un brutto colpo per te dopotutto. Daphne-cuore-di-ghiaccio, Daphne-senza-sentimenti o come ti chiamano, innamorata.” Mi dice accarezzandomi la mano. Sorseggiamo per un po’ le nostre cioccolate in silenzio, ognuno assorto nei propri pensieri, poi d’un tratto, con estrema nonchalance Draco riprende:

“Comunque non c’è bisogno che glielo dica: lo sa già.”

Sono paralizzata. Intorno a me tutto si offusca, cerco di riprendermi in fretta ma in realtà non so quanto tempo sia passato.

“CHE COSA ?!” urlo addosso a Draco, rovesciandomi addosso la tazza e attirando parecchi sguardi, fra cui quelli del Trio dei Miracoli. Comincio a balbettare frasi sconnesse, Draco mantiene sempre quella sua calma snervante e io sono ancora in piedi, con la faccia sconvolta e tutta la cioccolata nella maglia.

Dopo troppo tempo mi rimetto a sedere e con voce controllata e cauta domando:

“Chi gliel’ha detto ?” Draco accavalla le gambe e di stiracchia.

“Nessuno, l’ha capito da solo.”