Quando lessi il giornale, quel giorno, stetti parecchi minuti a pensare. Quella stupida ragazzina credeva che non avessi capito il tuo messaggio. Per un attimo ci ho pensato anche io. Per un attimo ho sperato che non fosse vero, che tu non avessi veramente intenzione di tenerci separati per così tanto tempo.

Ma poi, poi la verità mi è piombata addosso, e ho dovuto accettarla. Non ci saremmo rivisti dopo tre semplici giorni. Sarebbero dovuti passare due anni, due interminabili anni.

A quel pensiero la mia forza di volontà vacillò e quasi cedette. Due anni erano troppi!

Ma poi, la facilità con cui eravamo stati sconfitti a Sabaody, e la grande battaglia che tu avevi appena affrontato, mi diedero la spinta necessaria per andare a supplicare Mihawk di allenarmi.

E così, dopo due anni mi ritrovo di nuovo qui, il primo dei nove a tornare. Tze, sembra assurdo ma è così, io Zoro, l’uomo con il minor senso dell’orientamento sulla faccia della terra, è stato il primo ad arrivare a Sabaody.

Sogghigno al boccale di birra che sto bevendo; la verità e che non vedo l’ora di riverivi, tutti quanti. Già, compreso quello stupido damerino con il sopracciglio arrotolato. Ma soprattutto Rufy, non vedo l’ora di rivedere te.

È da sempre che tra me e te c’è un legame diverso da quello che hai con gli altri e tutti se ne sono accorti e lo hanno accettato.

Rufy, ti prego, non farmi attendere troppo e sbrigati ad arrivare qui, perché non vedo l’ora di rivederti!

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Finalmente! Finalmente, finalmente, finalmente! Non posso fare a meno di ripeterlo. Siamo di nuovo tutti insieme, a bordo della Sunny, la nostra amata Sunny e stiamo festeggiando il nostro ricongiungimento.

Tracanno il terzo boccale di birra,  mi soffermo a guardare il fondo del bicchiere ormai vuoto. E alla fine pèrendo una decisione; ti cerco con lo sguardo e incrocio i tuoi occhi. Ti faccio un cenno impercettibile, ma tu capisci ugualmente e annuisci lievemente.

Dopodichè mi alzo e vado dall’altra parte della nave e mi appoggio al parapetto, aspettandoti.

Per fortuna non devo attendere molto perché pochi minuti dopo sento i tuoi passi lungo il ponte e, subito dopo, le tue braccia che si stringono intorno alla mia vita e la tua testa che si poggia sulla mia schiena.

Rimaniamo così per diversi minuti, finalmente soli, godendoci il leggero contatto che c’è fra di noi.

“Mi sei mancato tanto.” Mi dici, staccandoti da me. Mi volto per osservarti; nell’aspetto non sei cambiato molto, a parte la cicatrice a forma di x che ora hai sul petto, e anche il tuo carattere sembra uguale a quello di prima. Ma c’è qualcosa, una leggera sfumatura che ti rende diverso. Non so definire cosa sia, ma sicuramente ti rende più maturo Rufy.

“Zoro?” mi chiami. Io scuoto la testa, scacciando qualsiasi pensiero e ti afferro di slancio, poggiandoti un delicato bacio sulle labbra. Bacio che passa da delicato a passionale non appena sento le tue labbra dischiudersi, permettendo alla mia lingua di impossessarsi della tua.

Ci separiamo a malincuore, quando il bisogno d’aria si fa impellente. Ti cingo i fianchi con le braccia e appoggio la mia fronte alla tua.

“Ti amo, Rufy.” Ti dico.

Tu sorridi.

“Ti amo anche io!”

 

ANGOLO AUTRICE

Buonsalve a tutti!! Dunque, parto dicendo che questa FF non mi convince per nulla! Spero che a qualcuno piacerà e magari vorrà anche recensirla!!

Bè che dire oltre al fatto che adoro Rufy e Zoro insieme? Ah si…recensite vi preggooooo!!!!

Un saluto a tutti! Sesshy