Un paio di giorni fa Vanessa Lengies (l'attrice che fa Sugar) ha twittato che lei ed Hemo si divertono un sacco a spulciare il fandom per leggere le storie di Sugar From The Future, l'ultima novità dei fans secondo i quali Sugar sarebbe la figlia di Santana e Brittany tornata nel passato per far mettere insieme le loro madri. La cosa è ovviamente degenerata nel giro di pochissimo, aggiungendo personaggi su personaggi che potrebbero essere i figli delle attuali coppie venuti dal futuro per tenere insieme i propri genitori.
Questa è la mia versione.
.Prologo.
1. Amore Perduto.
Sebastian uscì dall'edificio portandosi un paio di occhiali scuri sul viso, si sistemò la tracolla sulla spalla e scese in silenzio i gradini di fronte e sé per dirigersi alla propria macchina. Era una bellissima giornata di sole, il brusio confuso degli studenti per la fine delle lezioni faceva da sottofondo nel parcheggio e il week end era alle porte.
Con un'andatura ciondolante si diresse al proprio veicolo per trovare appoggiata alla portiera della macchina una ragazza con i capelli scuri e un basco rosso in testa, intenta a leggere un libro.
Sebastian sorrise e le si avvicinò in silenzio, fino a che non fu a un paio di passi da lei, schiarendosi la gola per attirare la sua attenzione.
La ragazza alzò lo sguardo dal libro e lo guardò con un sorriso. “Finalmente sei uscito, pensavo di doverti aspettare all'infinito.”
“Buon pomeriggio anche a te dolcezza, come stai?” Lui rise, alzando gli occhiali per sistemarseli tra i capelli spettinati.
Lei sbuffò, abituata troppo bene alle maniere del suo migliore amico. “Male, e comunque sì, ciao.”
Sebastian aggrottò un sopracciglio. “Come potrebbe andare male a una delle menti più brillanti del campus? E' perchè non ti daranno la lode con la terza laurea?”
Si appoggiò di fianco a lei alla macchina mentre la ragazza metteva il libro nella borsa e un'espressione tesa le si delineava sul suo volto.
“Mamma ha avuto un altro attacco.”
L'ironia nelle parole di Sebastian scomparve, il sorriso scemò dalle sue labbra per lasciare spazio a un'espressione più che preoccupata e si apprestò ad avvolgere il braccio intorno alle spalle dell'amica. “Di nuovo?”
“Sì, la depressione si sta facendo sempre più acuta e non... non so cosa fare.”
Sebastian si morse il labbro e sospirò, stringendola in un abbraccio. “Dai, vedrai che andrà bene, non devi essere così tragica. Si sistemerà.”
“Sì, e starà bene fino al prossimo mese, e poi? Poi avrà un altro attacco e cercherà di ingoiarsi un altro flacone di pillole antidepressive. E' già tanto se me la fanno vedere adesso, figuriamoci se dovesse tentarlo di nuovo.”
“Mi dispiace tesoro.” Sebastian la strinse forte a sé, con un groppo alla gola e il fiato corto. Conosceva i disturbi della madre della sua migliore amica, e il fatto che andasse sempre peggio era sempre più devastante per lei, anche se era un genio e nel giro di pochi mesi avrebbe preso la sua terza laurea in campo scientifico.
“Cosa stiamo aspettando ancora? Dai, ti porto alla clinica.” Sciolse l'abbraccio per cominciare a cercare le chiavi della macchina in tasca, ma un sospirò lo fermò.
“Secondo te chi stiamo aspettando?” Lei lo guardò con un sorriso e uno sguardo che lui conosceva bene.
La risposta alla sua domanda arrivo un secondo dopo, quando una voce un po' gracchiante giunse alle loro orecchie.
“Sebbie! Harmony!”
Entrambi si voltarono quasi allo stesso tempo per venire travolti dall'abbraccio da una ragazza che nonostante fosse piccola e minuta aveva la portata di un uragano. Ma in fondo con Sugar era sempre così.
“Che bello vedervi!” La nuova arrivata sciolse quell'abbraccio forzato fra i tre e saltò prima al collo di Sebastian per un bacio sulla guancia, e poi si aggrappò al braccio di Harmony, con un sorriso a trentadue denti e sbattendo le ciglia.
“Non vi aspettavo, cosa ci fate qui? Seb non mi aspetta mai per darmi uno strappo a casa, ha sempre qualche ragazzino da portarsi dietro, e tu sei sempre troppo impegnata a studiare formule.” I due ragazzi fecero una risata leggera, incantati come al solito dall'ingenuità di Sugar. Era difficile affrontare argomenti complicati con lei, c'era sempre la paura che non capisse le allusioni e dovessero spiegarle le cose più e più volte, aggiungendo sconforto e dispiacere alla cosa.
Sebastian lanciò un'occhiata ad Harmony e le fece segno con la testa mentre apriva la macchina e faceva il giro per salire dal lato del guidatore. Lei sospirò per poi rivolgersi affranta all'amica.
“Tesoro, mamma sta male di nuovo. Seb adesso ci porta in ospedale, tua mamma è già lì che ci aspetta, l'ho sentita poco fa.”
Come era successo poco prima per Sebastian, il sorriso sulle labbra di Sugar scomparve e i suoi occhi si riempirono di preoccupazione e dispiacere. Senza dire nulla le si avvinghiò al collo di Harmony per stringerla in un abbraccio, mentre le guance di entrambe si rigavano di lacrime.
“Vedrai che andrà tutto bene, se mamma è là sicuramente sta meglio.” disse la ragazza sciogliendo l'abbraccio per poi fare segno all'amica di salire in macchina.
Lei annuì e prese posto al suo fianco nel sedile davanti.
“Veramente quel sedile è per una persona sola.” lo sbuffo infastidito di Sebastian non venne neanche ascoltato dalle due ragazze, che alzarono gli occhi al cielo, come tutte le volte che lui si lamentava che non potevano stare in due davanti e Sugar appoggiò la testa sulla spalla dell'amica per poi prenderle la mano e stringerla.
E per quella volta Sebastian non si lamentò più di tanto, sebbene fu lui a interrompere quel silenzio calmo e tranquillo che si era andato a formare poco dopo la loro partenza.
“Ma è successo ancora per quella cosa là?”
Nessuno ebbe bisogno che spiegasse a cosa si riferiva, Harmony sospirò e Sugar le strinse ancora di più la mano.
“Sì, sempre per quella ragazza di un migliaio di anni fa di cui non vuole parlarmi. Ma ho fatto delle ricerche, dovrebbe essere una con cui andava insieme al liceo.”
“Gran bella cotta.” mormorò Sebastian portandosi una mano davanti alla bocca.
“Già, che tra l'altro secondo me è l'altra mia madre.”
In macchina cadde il silenzio e i due ragazzi si voltarono entrambi più che scioccati verso Harmony.
“Sei seria?”
“Sì, Sug. Tutto torna, mamma è innamorata di questa ragazza che evidentemente l'ha rifiutata, decide di avere me con la F-47, solo che la depressione che sperava passasse avendo in un qualche modo una parte di lei sempre con sè, ovvero io, è rimasta ed è peggiorata.”
Sebastian e Sugar si scambiarono uno sguardo un po' confuso, prima che lei ebbe il coraggio di dire qualcosa.
“Tesoro, io ti voglio bene, ma non ti sembra di parlare un po' sopra le righe? Insomma, so benissimo che tutti noi vorremmo conoscere il nostro altro genitore, ma non... non ti sembra di dire una cosa troppo da film?”
Il tono di Sugar era cauto, come se non credesse davvero a quello che l'amica le aveva appena detto.
“Io dico che potrebbe essere così, perchè sennò mamma starebbe sempre così depressa? E' una fotografa di successo, o meglio... lo era prima di queste continue crisi, ha me, tua mamma e un alto paio di amici. Cosa potrebbe desiderare di più se non l'amore della sua vita che non l'ha voluta quando era giovane?”
Sugar aprì la bocca per rispondere, ma Sebastian fu più veloce di lei.
“Secondo me hai ragione, anche se è una cosa troppo da film. Insomma, è raro sentir parlare di amore, l'amore quello vero e non legato al sesso, anche se faccio fatica a crederci. Io non l'ho mai visto, però ne leggo tutti i giorni. I grandi poeti del passato ne hanno sempre parlato. Che l'Amore sia tutto quel che c'è, è tutto ciò che sappiamo dell'Amore.”
Harmony fece roteare gli occhi e diede una gomitata all'amica. “Lo sappiamo che studi lettere, non serve che ti metti a citare persone morte ogni volta che il caso è propizio!”
Le due ragazze risero per beccarsi un'occhiataccia da Sebastian. “Dite quello che volete, ma secondo me tua madre è così distrutta per l'amore che provava per quest'altra donna da non riuscire a dimenticarla. Secondo me è una gran cazzata e non ci credo, ma potrebbe essere davvero così. E toccami di nuovo Emily che spargo per tutto il campus la voce che ti piacciono solo ragazze così la smetti di fare la zoccola con quelli di legge.”
“Ehi!” Harmony lo guardò indignata. “Non faccio la zoccola! Sei tu quello che tiene il conto di quanti ragazzi si scopa la settimana!”
“Veramente tengo una lista di nomi per non confondermi, ma Emily non si tocca comunque.”
Sugar sospirò, mettendosi come tutte le volte in mezzo ai due litiganti.
“Stop the violence. Quindi mi state dicendo che c'entra una cosa come l'amore in tutta la storia della depressione?”
Sebastian lanciò un'ultima occhiataccia ad Harmony prima di tornare a guardare la strada. “Io dico di sì, leggo sempre di quanto l'amore possa uccidere. Cioè, forse potrebbe esistere, anche se mi sembra una cosa impossibile.”
Quelle parole sembrarono convincere anche Sugar, che infossò la testa nel giubbotto e sospirò.
“Ma voi ci pensate mai a chi è il vostro altro genitore?”
Harmony non rispose, cominciò a guardare fuori dal finestrino, pensando che sì, avrebbe voluto conoscere chi le aveva donato l'altra metà del suo patrimonio genetico, ma solo per insultarla pesantemente per il modo in cui aveva ridotto sua madre, per le occhiaie che aveva in volto, e per quel sorriso spento tenuto insieme solo da antidepressivi. Ma dirlo ad alta voce avrebbe causato ancora più sentimenti negativi all'interno della macchina, quindi decise di tenersi come al solito tutto per sé. Era forte, non aveva bisogno di esporsi così tanto.
Sebastian invece, non si fece tutti i problemi dell'amica.
“No, assolutamente no. Anche perchè se dovesse essere apprensivo la metà di quel rompipalle di mio padre credo li ucciderei entrambi.” Le due ragazze si voltarono verso Sebastian, che con un sospiro aveva parcheggiato la macchina e tirato fuori il cellulare che squillava dalla tasca.
“Ecco, visto? Ditemi voi che motivo c'è di chiamarmi ogni ora. Che palle.” il ragazzo sbuffò prima di portarsi il telefono all'orecchio.
“Pà, che c'è? Sì, vengo a cena ma arrivo un po' tardi. No è che sono in ospedale con Shu e Harm, no non cominciare a preoccuparti per favore. Quinn ha avuto un altro attacco, Santana è già qui e ho accompagnato io Harmony e Sugar. No non serve, no sul serio. Pà, sul serio. Ci vediamo dopo a casa, sì, cià.”
Il ragazzo chiuse la chiamata con un sospiro frustrato.
“Dovessi avere un padre e una madre del genere credo finirei in prigione.”
Le due ragazze sorrisero per poi scendere dalla macchina a braccetto e dirigersi verso l'edificio bianco che distava pochi metri da loro.
Sebastian le seguì, strascicando i piedi e pensando intensamente alle parole delle sue migliori amiche.
Si lamentava sempre di quanto suo padre fosse apprensivo, ma non avrebbe mai cambiato nulla del suo modo burbero e nervoso. Avrebbe voluto conoscere sua madre, o chi comunque aveva donato l'altra metà del patrimonio genetico per la F-47, ma sapeva che non sarebbe mai successo e lui di certo non sarebbe mai andato a chiederlo a suo padre. In fondo erano tutti figli della F-47, lui Sugar ed Harmony, come quasi l'80% della loro generazione. Non erano i primi e non sarebbero stati neanche gli ultimi a vivere con un genitore solo, quindi poteva benissimo mettersi il cuore in pace.
Trovare la camera di Quinn fu facile, ormai le infermiere conoscevano bene Harmony, e quando entrarono nella piccola stanzetta bianca non rimasero sorpresi nel vedere che era seduta sul letto a gambe incrociate che parlava fitto fitto con Santana.
Appena entrarono nella stanza le due ragazze si lanciarono tra le braccia delle madri, che le accolsero con un grande sorriso, persino Quinn che aveva le braccia piene di fasciature e tubi. Sebastian le guardò dalla base del letto, in attesa che le due donne riempissero di baci e abbracci anche lui, anche perchè i tre ragazzi erano cresciuti insieme, e Santana, Quinn e suo padre erano amici fin dalle superiori.
Erano come una grande famiglia, una famiglia un po' strana perchè l'amore che provavano gli uni per gli altri era solo ed esclusivamente un amore fraterno e innocente, ma dopotutto sapevano che nessuno sarebbe mai stato solo e abbandonato a se stesso.
Quando Santana e Quinn ebbero finito di abbracciarlo e spupazzarlo, si sedette su una delle sedie accanto al letto con Sugar sulle gambe, intento a lisciarle i lunghi capelli color del miele.
Sebbene Quinn avesse un sorriso estremamente ampio sul volto, Sebastian notò benissimo la preoccupazione sul viso di Harmony, ed era consapevole del fatto che l'amica stesse rimuginando sulla conversazione che avevano avuto poco prima in macchina e sull'amore che stava scombussolando così silenziosamente la vita di Quinn. E nel vedere la preoccupazione sul suo volto non potè fare a meno di pensare che forse Quinn non era l'unica ad essersi rivolta alla F-47 per avere una copia di un amore perduto. Sebbene quella storia dell'amore perduto poco lo convincesse.
Si voltò verso Santana, guardò attentamente l'espressione che faceva mentre raccontava un aneddoto divertente di quando erano al liceo riguardo alla vendita di pasticcini, ma nel momento in cui si voltò verso di lui riuscì a cogliere qualcosa in quelle iridi castane.
Era la stessa tristezza che c'era nel sorriso di Quinn.
Sconcertato da tutti quei pensieri e quei ragionamenti, cercò di pensare ad altro, di distrarsi da quelle considerazioni che sembravano così sbagliate e soprattutto senza un fondo logico.
Cominciò a stuzzicare Santana, facendo quello che era il loro gioco preferito, lanciandosi insulti velati fino a che uno dei due non si arrendeva, che era solitamente lui.
Infatti anche quella volta fu lui a dichiararsi sconfitto quando la suoneria del suo cellulare si fece sentire dalla tasca dei suoi pantaloni.
Con un sospiro fece alzare Sugar dalle gambe e salutò le amiche e le rispettive madri.
“Scusatemi ma devo scappare, ho un padre apprensivo da uccidere.”
Le quattro ragazze scoppiarono in una risata, ma prima che riuscisse a lasciare la stanza la voce di Santana catturò la sua attenzione per poi farlo ridere di gusto.
“Ehi, damerino, dì a quel disgraziato che chiami padre di non provare più a darmi buca alle serate del martedì. Un Dave Karofsky che mi dava buca al liceo basta e avanza!”
Fareste bene eh, perchè io non ho assolutamente idea da dove venga questa cosa. Sul serio, non ne ho idea, e il bello è che non avrei neanche il tempo di postare una storia del genere perchè questo è un periodo tremendamente incasinato e non so quando riuscirò a trovare il tempo per dormire, figuriamoci per scrivere.
Per quanto riguarda i personaggi, purtroppo Sugar e Harmony non sono presenti nella lista, per cui ho preferito segnarle come Brittany/Santana e Quinn/Rachel. Tanto lo so che avete capito che si tratta di loro LOL