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Autore: lynn12    26/07/2006    1 recensioni
Impossibile fuggire dall'amore, perchè è dentro di te...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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IF-cap 20

CAPITOLO 20 

Nonostante il consiglio del Professore e le proteste di Kaori, Ryo si rifiutò categoricamente di rimanere alla clinica almeno per una notte. Salutarono perciò il medico e Kazue e lasciarono la casa del Doc. Il sole era ormai basso all’orizzonte e la sua sferica forma si intravedeva appena tra gli alti grattacieli.

-Devo andare a riprendere la mia moto- le disse lui salendo in macchina

-Non se ne parla nemmeno- rispose lei categorica –È fuori discussione che io ti lasci salire su una moto nelle tue condizioni. Andiamo a casa mia. E non voglio sentire proteste, capito?-

-Agli ordini, signora- replicò Ryo divertito facendole il saluto militare –E poi, alla prospettiva di essere accudito da una bella infermiera come te, chi avrebbe mai il coraggio di lamentarsi?-

Kaori sospirò di fronte al suo sguardo luccicante di malizia.

-Non ci pensare neanche, caro mio. Il Professore ha detto che devi stare a riposo, perciò arrivati a casa cena e poi a dormire-

-Stai scherzando, vero?-

-Assolutamente, sono serissima. Il medico ha detto niente attività fisica per almeno un paio di giorni e quello che tu hai in mente si può classificare sotto questa categoria-

-Crudele!- le disse lui con espressione offesa e delusa

 

-Posso farti una domanda?- gli chiese Kaori ad un certo punto della cena

-Certo. Cosa vuoi sapere?- rispose Ryo

-È stato grazie a tuo zio Rei che sei diventato un agente governativo?-

-Non esattamente. Vedi, mio zio non si è mai sposato, né ha mai avuto figli, però, essendo l’unico parente rimastomi, alla morte dei miei genitori si è ritrovato dall’oggi al domani a doversi occupare di un sedicenne. Un sedicenne pieno di dolore e di rabbia oltretutto, perciò capisci che non era un compito facile. Così, per aiutarmi a superare la morte dei miei e liberarmi di tutta la sofferenza e il rancore che mi portavo dentro, Rei mi ha insegnato quello che sapeva fare meglio: combattere e sparare. Quello che non si aspettava è che io mi rivelassi così bravo e che mi piacesse così tanto-

Kaori ascoltava il racconto con attenzione, riuscendo quasi a vedere il ragazzino che Ryo era stato  crescere e diventare l’uomo che ora aveva davanti.

-Quindi non l’ha fatto perchè voleva che tu seguissi le sue orme...-

-No, anzi, quando gli ho detto che volevo diventare un agente governativo gli è quasi venuto un infarto- le disse lui con un mezzo sorriso –Lo zio Rei voleva che continuassi a studiare e che portassi avanti l’azienda di mio padre perchè sapeva che era questo che il fratello avrebbe voluto. E così, per convincerlo, gli ho promesso che avrei fatto entrambe le cose-

-Ma perchè hai deciso di fare l’agente governativo?-

-Non so bene come spiegartelo, ma...sentivo che quella era la mia strada. Fin da piccolo, ho sempre sentito parlare del lavoro di mio zio, di quanto lui fosse bravo in quello che faceva...Lui stesso qualche volta mi raccontava delle sue missioni...Ovviamente, io ne ero affascinato e, quando sono andato a vivere con lui e Rei mi ha insegnato tutto quello che sapeva, ho capito che non era solo un’ammirazione infantile, ma molto di più-

-E non ti bastava semplicemente fare il poliziotto? Ti ci vedrei con la divisa- fece Kaori con un sorriso

-Per fare il poliziotto devi sottostare a molte regole, devi seguire delle procedure...Tutte cose che non fanno per me. Come agente ho molta più libertà d’azione-

-E come hai conosciuto il Professore?-

-Diciamo che lavora per il governo...Lui e mio zio sono grandi amici e quando abbiamo bisogno di lui, il Doc è sempre pronto a darci una mano. Sai com’è, l’ospedale non è proprio il posto più adatto per mantenere l’anonimità-

-Accidenti...Mi sembra la trama di un film!- esclamò Kaori, poi, tornando seria, fece:-Senti, so che magari non puoi parlarne, ma come mai questa organizzazione, la Union Teope, ce l’ha con te?-

-No, è meglio se ne parliamo, invece. Riguarda anche te- replicò Ryo scuro in volto

-Che vuoi dire?-

-Come ti ho già detto, la Union Teope si è da poco riformata qui in Giappone e a capo di tutto sta Alejandro Ramirez, fratello di Hector Ramirez, che controllava l’organizzazione negli Stati Uniti...e che io ho ucciso. Senza contare il fatto che mi sono infiltrato per mandarli tutti in galera-

-Oh, allora capisco perchè ce l’hanno con te. Ma ancora non vedo come centro io tutto questo...-

-Alejandro Ramirez non vuole solo vedermi morto, la sua vendetta sarà molto più subdola. L’attentato dell’altro giorno al Cat’s Eyes non era rivolto solo a me, era rivolto a tutti i miei amici...e in particolare a te-

-Vuoi dire che se la prenderanno con me e con gli altri per arrivare a te?-

-Proprio così. Perciò da questo momento in poi voglio che non ti allontani da me neanche per un secondo, capito?-

-Perché non ti rivolgi alla polizia?-

-Per il momento è meglio di no. Meno persone sanno di me e meglio è-

-Neanche Hideyuki?-

-Maki è tuo fratello, perciò ovviamente puoi parlarne con lui se vuoi-

-Mmh...No, non voglio rovinargli la luna di miele facendolo preoccupare. Gliene parlerò quando tornerà...- Kaori si alzò da tavola e cominciò a sparecchiare -Senti, io comincio ad essere stanca, che ne dici di andare a dormire?-

Una luce calda si accese nello sguardo di Ryo.

-C’è qualche speranza che tu abbia cambiato idea riguardo a...ehm...l’attività fisica?-

-Ma sei proprio incorreggibile!- sospirò Kaori –Possibile che tu non sia in grado di resistere per una notte?-

-Sono un uomo, piccola- replicò lui con un sorriso sensuale

-Beh, mi dispiace, ma dovrai frenare i tuoi impulsi perchè io intendo dormire!-

-E va bene...Posso almeno sperare di dormire nello stesso letto con te?-

-Sì, questo posso concedertelo- gli sorrise lei

Un’ora dopo, dopo essersi cambiata in bagno, Kaori raggiunse Ryo, che si era già coricato, vestita con la sua abituale tenuta da notte estiva: una vecchia maglietta dell’accademia di polizia di suo fratello. Nonostante l’indumento le fosse largo e sformato, non era molto lungo e le arrivava appena a metà coscia.

-Eh no, questo è giocare sporco- esclamò Ryo vedendola

-Cosa vuoi dire? Che ho fatto?- gli chiese Kaori non capendo il perchè della sua agitazione

-Non puoi venire a letto con solo quella addosso!-

-Stai parlando di questa maglietta? Ma se è di tre taglie più grande!-

-A parte il fatto che questo scatena ancora di più la mia fantasia, visto che immagino benissimo quello che è nascosto, quella maglietta è troppo corta-

-Vuoi farmi credere che basta la vista delle mie gambe a...ehm...farti perdere la testa?- gli chiese Kaori stupita

-Mi chiedi se la vista delle tue affusolate, conturbanti e lunghissime gambe basta a farmi eccitare? Vuoi veramente che ti risponda?- replicò Ryo malizioso

Lei rise infilandosi sotto le lenzuola accanto a lui.

-E io che ho sempre creduto di essere troppo alta...-

-No, tu sei perfetta così.  E poi, se fossi più bassa, sai che fatica chinarsi ogni volta per baciarti? Mi verrebbe il mal di schiena- scherzò lui sfiorandole le labbra con le proprie

Kaori si accoccolò contro di lui, circondandogli la vita con le braccia, attenta però a non schiacciargli la ferita.

-Ti amo- gli disse con un sospiro di soddisfazione mentre chiudeva gli occhi

-Anch’io ti amo, piccola- fece Ryo stringendola contro di se

Pochi minuti dopo, sentì che il suo respiro si era fatto regolare. La guardò dormire tra le sue braccia illuminata dai raggi della luna. Sembrava un angelo...il suo angelo...Era incredibile come il semplice fatto di averla accanto a lui, stretta contro il suo corpo, bastasse ad appagarlo e a donargli un senso di serenità mai provato. E ora che Kaori era a conoscenza di tutta la verità, niente avrebbe più potuto dividerli...Nemmeno la Union Teope. L’avrebbe protetta anche a costo della vita, quei bastardi non sarebbero riusciti a toccarla. E con questa promessa nel cuore, anche Ryo si lasciò accogliere tra le braccia di Morfeo.

 

La mattina dopo, furono svegliati dallo squillo del campanello. Doveva essere molto presto perchè il sole non era ancora caldo.

-Mmh...Ma chi può essere a quest’ora?- borbottò Kaori lanciando un’occhiata alla sveglia –Sono solo le sette. Uffa, proprio oggi che mi sono presa un giorno di ferie!-

-Resta qui. Vado io- le disse Ryo alzandosi

Afferrò i suoi pantaloni e li infilò in fretta, poi si diresse verso la porta scalzo e a petto nudo. Guardando attraverso lo spioncino, vide che si trattava di Eriko. Questa fu alquanto sorpresa di trovarselo davanti.

-Saeba? Cosa ci fai tu qui?- esclamò la stilista

Poi, però, vedendo che era mezzo nudo e con la faccia assonnata, aggiunse con un sorriso malizioso:

-Lascia perdere, non c’è bisogno che mi rispondi. Che hai fatto al fianco?-

-Eriko, si può sapere cosa ci fai qui a quest’ora?- le chiese lui burbero

-Sono passata a vedere come stava Kaori. Dopo che ve ne siete andati dallo studio fotografico ieri, non sono più riuscita a mettermi in contatto con lei-

-Come vedi sto bene, Eri- intervenne la voce di Kaori, che era comparsa in quel momento

-Sì, lo vedo- le rispose l’amica ammiccando in direzione di Ryo –A proposito, sono passata anche per consegnarti queste- aggiunse poi estraendo una voluminosa busta dalla sua borsa

-Cosa sono?- le chiese Kaori prendendola

-Le foto che hai fatto ieri. Un mio amico è riuscito a stamparmele in tempo record, quelle sono le tue copie-

-Grazie, ma non potevi passare ad un’ora più decente?-

-No, sto correndo alla boutique perchè oggi ho un sacco di cose da fare. E poi ero curiosa di sapere se tu e Ryo vi eravate chiariti, ma ora non ho più alcun dubbio al riguardo-

Kaori, imbarazzata, accompagnò Eriko alla porta.

-Ti chiamo uno di questi giorni, Eri-

Eriko rivolse un’ultima occhiata a Ryo.

-Sbaglierò, ma ho come l’impressione che lui voglia tenerti tutta per se-

-Non lasciarti ingannare da Ryo. Fa il duro, ma in realtà è più tenero di un orsacchiotto di peluche-

Ryo si accigliò. Un orsacchiotto di peluche? Lui?

-Arrivederci, Saeba. E mi raccomando, non strapazzarmela troppo!- esclamò la stilista prima di chiudere la porta dietro di se

Lui borbottò qualcosa in risposta, poi si voltò verso Kaori.

-Cos’è che sarei io? Un orsacchiotto di peluche?- le chiese minaccioso

-Perchè? Non ti piace il paragone?- replicò lei maliziosa –Guarda che io adoro gli orsacchiotti di peluche, sono così teneri e carini...-

A quelle parole, l’espressione di Ryo si oscurò ancora di più. Con uno scatto felino, l’afferrò e se la caricò su una spalla. Kaori lanciò un grido di sorpresa.

-Ryo! Che stai facendo?- esclamò

-Adesso ti faccio vedere io se sono tenero e carino- fece lui avviandosi verso la camera da letto

-Ryo! La tua ferita!-

-La mia ferita sta benissimo- la lasciò cadere sul letto –Ora posso riprendere con l’attività fisica- aggiunse con un sorriso malizioso prima di sovrastarla con il proprio corpo

 

Due ore dopo, Ryo e Kaori erano stesi a letto, guardando le foto di lei e sgranocchiando i biscotti al cioccolato che Eriko le aveva portato il giorno prima. Lei indossava la camicia di Ryo, mentre lui aveva addosso solo i boxer e insieme commentavano le varie foto.

-Questa è quella che preferisco!- esclamò Kaori mostrandogli una fotografia che la ritraeva seduta su uno sgabello con indosso un completo di pelle e un’espressione inequivocabilmente provocante

Ryo si sentì trafiggere da una fitta di gelosia.

-Com’è riuscito il fotografo a farti assumere un’espressione del genere?-

-Mi ha detto di pensare all’uomo più sexy che conoscevo- Kaori prese un biscotto e ne staccò un morso, continuando a guardare le fotografie –Anche questa non è male- dichiarò porgendogli una fotografia nella quale indossava un lungo soprabito bianco, con un collo di morbida pelliccia che le sfiorava le guance

-Quale delle due prefe...-

-E chi sarebbe?- le domandò Ryo, completamente dimentico delle fotografie

-Chi sarebbe chi?- domandò lei

-L’uomo più sexy che conosci- replicò lui togliendole di mano le foto

Lei cercò di riprendersele.

-Non abbiamo ancora finito di guardarle!-

Ryo lasciò cadere a terra le fotografie, prede Kaori per le spalle e la spinse sul materasso.

-Chi sarebbe l’uomo più sexy che conosci?-

Lei rise e cercò di ribellarsi.

-Orlando Bloom-

-Davvero? E per quale motivo?-

-Evidentemente non hai mai visto “Le Crociate”, altrimenti non me lo chiederesti- rispose lei con un sorriso malizioso, mettendosi in bocca l’ultimo pezzetto di biscotto

-Vedo che hai qualche problema nel distinguere la differenza tra fantasia e realtà- insistette lui, spostandosi in modo da aderire meglio al suo corpo invitante –L’uomo più sexy che conosci non è Orlando Bloom-

-Ti dico di sì-

Lui le baciò le labbra sorridenti. Sapevano di biscotti. Poi alzò il capo.

-Non conosci Orlando Bloom. Per te è solo una fantasia-

-Beh, una fantasia molto sexy, però-

-Kaori...- fece lui minaccioso

-Non dirmi che sei geloso anche di Orlando Bloom?!- lo prese in giro lei

-Ti ho già detto che non lo conosci e non è lui l’uomo più sexy che conosci. Ammettilo, lo so che hai pensato a me mentre ti scattavano quella fotografia-

-Vorresti metterti in competizione con Orlando Bloom? Guarda che rischi di uscirne perdente-

-Ah sì? Beh, io non mi tiro mai indietro di fronte a una sfida- disse Ryo con un sorriso malizioso prima di chinarsi, aprirle la camicia e prenderle un capezzolo tra le labbra, leccandolo, stuzzicandolo e mordicchiandolo

-Allora? Chi è in vantaggio adesso?- le chiese quando la sentì gemere di piacere

-Mmh...Direi che siete ancora pari- rispose Kaori con un sorriso birichino non volendo dargliela vinta

Come risposta, la sua mano scese ad accarezzarle il ventre, fino a raggiungere il centro della sua femminilità.

-E ora?-

-Credo che lo superi di qualche punto- mormorò lei a fatica

Non ancora soddisfatto, Ryo fece scivolare un dito dentro di lei. Kaori gemette di piacere, chiudendo gli occhi.

-E ora?- ripeté lui

-D’accordo, sei l’uomo più sexy che conosco, hai vinto-

Soddisfatto, Ryo prese possesso della sua bocca, mentre scivolava dentro di lei.

 

 

  
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