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Autore: Unknown Amos    05/12/2011    1 recensioni
Divertente; morirei dalla voglia di vedere la sua faccia se scoprisse che ho sprecato pensieri, tempo ed inchiostro per scrivere una Flashfic su quello che mi sta facendo patire. Meglio che non ci pensi altrimenti smonto tutto.
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Riflessioni di un piovoso lunedì di dicembre sotto le note di "Running Up that Hill" di Kate Bush.
"Sono satura di illusioni, un'altra di troppo e rischierei di svuotarmi di ogni vibrazione e di diventare impermeabile ad ogni sollecitazione umana.
E non voglio che questo accada, per due semplici motivi: non gioverebbe alla mia scrittura e, seppur mi impedirebbe di provare il dolore, scongiurerebbe anche la probabilità di essere inondata da una pazza felicità.
Sì. In Amore soffrire, farmi male, ferirlo fa parte della condizione umana.
Lo si vede anche dalla Natura; non puoi pretendere l'Estate senza prima non aver superato l'Inverno, non puoi aspettare l'Alba se non attraversi la notte.
Se solo potessi fare un patto con Dio... lo scongiurerei di far arrivare la mia – di Primavera, la mia – di Alba.
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccovi qui una - non troppo - disperante riflessione pseudo-romantica; non sono brava con queste cose, sono i primi esperimenti auto-riflessivi che produco e che non spingano il circondario al suicidio.

Abbiate pietà.

Cheers,

Pau.


P.S.= Se non l'aveste intuito l'allegra canzoncina di sfondo è "Running Up That Hill" di Kate Bush. Se poi siete masochisti e nostalgici degli anni Novanta almeno quanto me, suggerisco l'ascolto di tale canzone performata da una certa Tori Amos.

Una certa.

, sono sarcastica.

 

 

 

 



Se solo potessi fare un patto con Dio...

 

 

So much hate for the ones we love? 
Tell me, we both matter, don't we? 
You, you and me. 
you and me, won't be unhappy. 

Se solo potessi fare un patto con Dio...

Gli chiederei le ragioni che mi portano ad amare incondizionatamente lui, così opposto a me, così insopportabile.

Non capisco il colore dei suoi occhi – talmente scuri da nascondere la direzione dello sguardo – così come non comprendo, perché, perché mi sento così fragile.

Relegare la mia intera felicità fra le mani di un ragazzino è pericoloso come giocare con il fuoco essendo fradici di alcool, relegare la mia allegria fra le sue dita magre e affusolate è terribile ma è stupendo per il banalissimo fatto che quando mi accoglie, mi guarda, mi parla, ogni mio battito –  ogni mio pensiero –   si moltiplica all'infinito.

 È un'iperbole di sentimenti.

Può farmi scoppiare di una beatitudine immensa alla minima attenzione come può farmi gelare nel mio parco d'inverno col misero tocco dedicato ad un'altra.

And if I only could, 
make a deal with God, 
And get him to swap our places, 
Be running up that road, 
Be running up that hill, 
Be running up that building, 
if I only could, oh...

 

Se solo potessi fare un patto con Dio... risalirei quella collina.

Oh sì se lo farei.

Se qualcuno mi desse la prova che anch'egli prova quel meraviglioso dolore che mi invade quando parlo di lui, che non sono l'unica fra noi a sperare di vederlo tutte le mattine, tutti i minuti, prenderei il primo treno per dove abita e lo rincorrerei fino a casa sua.

Se qualcuno mi desse ciò di cui ho bisogno non risalirei una collina, scalerei direttamente l'Everest, a mani nude e con Kate Bush nelle orecchie.

 

Come on, baby, c'mon, c'mon darling, 
Let me steal this moment from you now. 
Come on, angel, c'mon, c'mon, darling, 
Let's exchange the experience

 

Se solo potessi fare un patto con Dio... supplicherei il Signore di non farmi soffrire.

Ne ho avuto abbastanza di ingannarmi, davvero.

Sono satura di illusioni, un'altra di troppo e rischierei di svuotarmi di ogni vibrazione e di diventare impermeabile ad ogni sollecitazione umana.

E non voglio che questo accada, per due semplici motivi: non gioverebbe alla mia scrittura e, seppur mi impedirebbe di provare il dolore, scongiurerebbe anche la probabilità di essere inondata da una pazza felicità.

Sì. In Amore soffrire, farmi male, ferirlo fa parte della condizione umana.

Lo si vede anche dalla Natura; non puoi pretendere l'Estate senza prima non aver superato l'Inverno, non puoi aspettare l'Alba se non attraversi la notte.

 

Se solo potessi fare un patto con Dio... lo scongiurerei di far arrivare la mia – di Primavera, la mia – di Alba.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


   
 
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