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Autore: isidrinne    05/12/2011    2 recensioni
Ciascuno a turno, i due protagonisti principali della storia, Adam Lambert, cantante (ma va?) e Star Madison, ballerino, raccontano la loro storia fra alti e bassi (e non solo) con sullo sfondo le date del Glam Nation Live tour. Dedicata a uno dei miei due cantanti preferiti, è una storia a capitoli scritta utilizzando il metodo dell'alternate view, ovvero i due protagonisti principali (Adam e Star) raccontano a turno, capitolo per capitolo.
Postata inizialmente fra le originali in quanto i due protagonisti, tra cui un mio OC, sono sullo stesso piano a livello narrativo.
Genere: Erotico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Twink Twink Dancing Star 07

Twink twink dancing Star

by Isidrinne


È un periodo che sono di poche parole... ^^;
e quelle che ho le metto tutte nelle fiction, quindi vi lascio al

solito disclaimer:

non intendo dare né di Adam Lambert né degli altri membri della sua band citati una rappresentazione veritiera della loro personalità, e sentimenti e sensazioni qui descritte sono semplicemente frutto della mia immaginazione.
Non ho inoltre alcun scopo di lucro nell'utilizzare i loro nomi, né intendo ledere diritti degli aventi titolo già acquisiti!;

tre baci e

Have a nice reading! :D




Capitolo settimo: No more boundaries in between




Ultimo cambio dello show, che per i ballerini non è un vero e proprio cambio d’abito, mentre Adam si sta effettivamente togliendo alcuni degli indumenti per sostituirli con l’outfit per l’ultimo blocco di canzoni.

Nel retropalco, Terrance e Sasha sono impegnati a cinguettare quanto siano entusiasti per l’assolo in cui si dovranno esibire quando Adam li presenterà al pubblico e anche Brooke, l’inflessibile coreografa e “domatrice” di ballerini indisciplinati, non sta più nella pelle.

Star invece, ancora perso nei suoi ricordi, aggrappato alle corde vocali del suo capo che hanno lasciato un’impronta indelebile nel suo cuore, rimane in disparte,   vicino all’inseparabile zaino, intento solo a recuperare fiato e liquidi e asciugarsi il sudore di dosso con un asciugamano, dal lato opposto a quello in cui Adam si sta preparando, in silenzio, gli occhi socchiusi in uno sguardo pensieroso e assorto, fisso su chissà dove.

Proprio per lo stridente contrasto fra il ballerino Star e il resto dei suoi colleghi, il cantante Adam, e non solo, non riesce a fare a meno di ignorarlo, soffermandosi su quel fisico asciutto e nervoso che Star con gesti lenti stava detergendo dal sudore, catturando inesorabilmente lo sguardo di Adam il cantante.

E quando, terminata l’operazione, Star si volta verso di lui fissando il vuoto, i suoi   occhi smeraldini compiono nuovamente la loro magia catturando ogni fibra del cantante Adam, che a mala pena riesce ad impedire a Adam il frocio di prendere il sopravvento facendogli fare qualcosa di cui si sarebbe certamente pentito.

Ma il suo cuore gli restituisce con gli interessi il battito perso prima dell’inizio dello show, quando il suo sguardo aveva incrociato quello di Star, iniziando a pulsare all’impazzata nel suo petto, tanto da mozzargli il respiro quando apre bocca.

- Cazzo, Glamboy! Datti una calmata, o il fiato per cantare te lo scordi! -

Nel frattempo Star, chinatosi a prendere una bottiglietta d’acqua, ha iniziato a sorseggiarne il contenuto, lentamente, goccia dopo goccia, per non congestionarsi, creando in questo modo la più suggestiva visione di un giovane maschio allenato e nel fiore degli anni che possa essere concessa a un omo...

Il pomo d’adamo che sale e scende ritmicamente ad ogni sorso, delineato nella penombra, e la consapevolezza che sotto quelle folte ciglia scure socchiuse due smeraldi verdi della foresta pluviale più fitta brillano di luce propria incendiano i pensieri del cantante Adam… e non solo…

Anche Little Adam sgomita di prepotenza tra l’Adam cantante e quello professionista, facendosi sentire con fitte pungenti, e ora Adam il cantante professionista non ha più scuse, ma solo certezze: se Little Adam non è mai stato tanto piccolo nei suoi pensieri fino a questo momento, è ormai più che chiaro a tutti gli Adam che ha in testa che da ora in poi nel suo cuore si è accesa definitivamente una stella.


Un’occhiata di sbieco verso quello che per lui è il lato opposto del retropalco basta al ballerino Star per cogliere il capo Adam in flagrante mentre lo guarda in modo nient’affatto professionaìe.

- Oh non mi dire! - pensa fra sé leggermente scocciato - Ho fatto colpo un’altra volta! -

E di nuovo la mente ritorna, neurone dopo neurone, allo stesso modo in cui  goccia dopo goccia l’acqua raggiunge la sua gola, ai primi ingaggi, a quel primo ballerino che ha sostituito all’ultimo, proprio come adesso.

Il coreografo era un russo attempato ma in forma e non ha mai fatto mistero di preferirlo al titolare, forse per motivi non esattamente artistici, ma ha sempre curato la sua preparazione sulla coreografia più degli altri sostituti.

E quando l’occasione per sostituire il protagonista con lui si è presentata, non gli è parso vero…

Era stato grandioso, quella sera, sul palcoscenico, e anche dopo…

Star ricorda ancora il sapore di quell’uomo, un misto di muschio e sale, e il peso del suo petto di adulto premere sulla sua schiena mentre con le braccia lo attirava a sé nel culmine del piacere; ricorda quanto era stato affettuoso dopo, e per i giorni successivi…

«Alt, Star!» si impone un ritorno alla realtà brusco, ma obbligatorio per non commettere gli stessi errori «Piantala di pensare che con lui potrebbe…»

«Strut, ragazzi! Forza, in posizione!»

“Mamma“ Brooke non poteva essere più provvidenziale nel chiamare il chi è di scena, visto che, perso nei suoi ricordi, Star nemmeno si era accorto che la prima canzone dell’ultimo blocco stava per finire…

Ultima coreografia prima dell’assolo e poi… Music Again e finalmente If I Had You…

Chissà quanto consapevolmente, Star mette tutta la sua abilità di ballerino in quell’assolo, e l’impostazione classica ricevuta, al servizio di un solo pensiero: impressionare il capo… Perché ormai anche la voce di Adam il cantante ha compiuto il misfatto di legarlo a filo doppio a Adam l’uomo… che lo sappia o meno, che lo voglia oppure no…

E, come se ce ne fosse stato bisogno, colpisce nel segno: Adam, ormai già perso dietro a quegli occhi di smeraldo, capitola definitivamente di fronte alle pirouettes di quel folletto color cioccolato al latte.


Aftershow, il giorno dopo…

E dopo bagordi e gozzoviglie in giro per Wilkes-Barre, si torna in albergo a recuperare lo stress del primo show.

Ma chi sembra non accusare stanchezza è proprio il capo, Adam Lambert, che continua a riversare oceani di parole entusiastiche e piene di euforia su chiunque, aria compresa, si trovi nel raggio di un paio di metri da lui.

Per evitare di essere investiti dall’uragano Adam che non sta più nella pelle, Sia Star che Raja si tengono a debita distanza, commentandone il modo di fare.

In realtà, e più Raja a parlare rivelando una sincera preoccupazione per il ragazzone californiano, che secondo lei sarebbe più giusto chiamare bambinone mai cresciuto, con un meraviglioso giocattolo in mano.

«Ma guardalo! Sembra fatto di ferro, tutto d’un pezzo e caricato a molla!…» esclama sconsolata «Domani si replica, e quanto alcool è riuscito a mandare giù?… Troppo! Speriamo di avere una buona scorta di caffé tra i viveri nel tourbus… Ah… e anche di limoni…» alludendo al cocktail di succo di limone e pepe di Cayenna che fa così tanto bene all’ugola.

Star osserva Raja (ormai di Sutan si sono perse le tracce senza possibilità di ritrovarle) preoccuparsi di quel ragazzone cresciuto fin troppo bene che “cresciuto” non lo sembra per niente, quando si lascia andare all’euforia di uno show, e non può fare a meno di pensare a quanto somigli a quel coreografo, ingenuo e infantile, quasi, quando si infatuava di un bel faccino…

«Ehi! Che fai lì impalato?… Dai, vieni a festeggiare!»

La voce di Adam il pazzo scatenato ferisce le orecchie di Star in un modo così dolce da sembrargli mieloso, rendendo però Little Star così felice di essere oggetto dell’attenzione del capo, da fargli dimenticare per un attimo ogni dolore passato, presente e possibile…

«Festeggiare?!» lo sbeffeggia impietosamente ridendo spensierato sotto gli occhi di una Raja ormai rassegnata ad essere l’unica saggia del gruppo «Ma se bisogna spremere te per ottenere una goccia di alcool… Spugna!!!».


E  alla fine dei bagordi, il capo Adam e il ballerino Star, nessuno dei due del tutto sobrio, a braccetto, tornano all’hotel e salgono al piano continuando a ridere di ogni minima scemenza che esce dalle loro bocche, oppure anche, semplicemente guardandosi in faccia.

Non sono del tutto sobri, ma, almeno Adam, non è neppure del tutto fradicio, perché, appena arrivati a destinazione, è il primo ad insistere per accompagnare in stanza e mettere a letto uno Star sicuramente più stordito di lui dai fumi dell’alcool.

E, dopo un lungo istante di contemplazione estatica di quel corpo solo parzialmente coperto dalle lenzuola, osa l’inosabile, arrivando a sfiorare con i polpastrelli quelle lunghe, folte ciglia che nascondono alla vista il prezioso tesoro di smeraldi degli occhi di Star, che in questo momento è solo un cucciolo indifeso agli occhi di ogni Adam che possa venirgli in mente, e gli sfiora una guancia con le labbra, prima di uscire dalla stanza scuotendo la testa sconsolato.




   
 
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