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Autore: _L_Black_    06/12/2011    1 recensioni
Sappiamo che Ginny conobbe Michael Corner al Ballo del Ceppo
Che cosa accadde?
Piccola One-Shot su come si sono conosciuti la tenera Grifoncella e il giovane Corvo
"Alzai lo sguardo e lo vidi, un ragazzo dai capelli piuttosto lunghi lisci, occhi color nocciola e mi guardava, arrossii non volendo e lui ridacchiò nel vedermi imbarazzata per così poco.
Continuai a ballare con gli occhi fissi su di lui, ci fissavamo a vicenda, lui era appoggiato al muro con le mani in tasca."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Gioco di sguardi in una sera d'inverno


Era la sera del 24 dicembre, la vigilia di Natale, quell’anno però, non tornai a casa dove mamma e papà ci aspettavano con i regali, quell’anno rimasi a Hogwarts per il Ballo del Ceppo. L’anno del Torneo Tremaghi.
Appena ci dissero del ballo, la mia speranza che Harry mi avrebbe invitata si fece sempre più forte e per notti e notti sognai quel momento tanto sperato.
Invece ad invitarmi non fu lui, ma Neville Paciock. Dovetti accettare, d’altronde mancava poco al ballo e se Harry non mi avrebbe invitata, sarei rimasta sola in camera...a piangere.
Quella sera mi iniziai a preparare due ore prima, doccia, capelli, scarpe, trucco...tutto doveva essere perfetto per la mia prima serata di gala.
Neville mi aspettava alla fine della scalinata del dormitorio femminile assieme ad altri ragazzi, Hermione mi aiutò con i capelli, mi fece uno chignon non troppo alto e lasciò una ciocca davanti per poi arricciare quella ciocca. Era così strano lasciarsi pettinare da Hermione...insomma, lei era Hermione, la sola ragazza che parlava con il suo Harry.
Appena Hermione finì con i capelli, m’infilai il mio vestito azzurro che mamma aveva cucito apposta per me, era davvero troppo bello per essere stato creato da una madre come la mia.
Mi feci aiutare da Hermione per la zip e appena Hermione se ne andò, mi guardai allo specchio.
I miei capelli rossi solitamente lisci e sciolti erano raccolti in un modo che non mi sembrava possibile essere io, il vestito azzurro pastello ricadeva sulle mie esili forme come se mi l’avevano disegnato su di me e le perline blu del vestito, facevano risaltare i miei occhi.
Feci un sospiro e m’infilai le scarpe, fuori la neve cadeva lentamente e si posava sul suolo così dolcemente che sembrava quasi surreale, come se si sarebbe sciolta il giorno dopo, come se voleva regalare una serata magica agli studenti.
Feci un respiro profondo e uscii per dirigermi fuori, dove c’era Neville.
Quasi tutti erano già andati nella Sala Grande appositamente addobbata, rimanevano solo Neville, Seamus e Colin Canon.
Appena scesi, sembrò che il fiato dei tre ragazzi si era perso per chissà quale via. Sorrisi tra me e mi avvicinai a Neville.
-Buonasera, penso che lei aspetti me- dissi come se non lo conoscessi.
Lui si limitò ad annuire, forse mi aveva preso sul serio senza capire la mia battuta. Ci avviammo nella Sala Grande dove tutte le tre scuole si erano radunate, la Sala era quasi irriconoscibile, era bellissima, tutta bianca con qualche ghirlanda qua e la.
Appena il ballo iniziò, vidi i quattro campioni ballare, Fleur era sicura di sé, come Viktor, Harry e Cedric invece, erano un po’ impacciati, ma non erano poi così male. Dopo un po’ tutti gli studenti si misero a ballare, i primi fummo proprio io e Neville, quest’ultimo non era affatto impacciato come gli altri ragazzi, era così sicuro di sé, non sembrava neanche Neville.
Dopo qualche minuto, la soave musica classica fece spazio a un moderno rock.
Scatenarsi era impossibile.
Lavanda Brown urlava a ritmo di musica mentre io mi limitavo a ondeggiare lentamente o freneticamente, dipendeva dalla canzone. Ondeggiavo ad occhi chiusi, forse perché era più eccitante, potevo sentire meglio le parole delle canzoni.
 
                                                                                              You can dance, you can jive, having the time, of you life
 
Puoi ballare, puoi scatenarti, goderti la tua vita
 
Alzai lo sguardo e lo vidi, un ragazzo dai capelli piuttosto lunghi lisci, occhi color nocciola e mi guardava, arrossii non volendo e lui ridacchiò nel vedermi imbarazzata per così poco.
Continuai a ballare con gli occhi fissi su di lui, ci fissavamo a vicenda, lui era appoggiato al muro con le mani in tasca.
Neville stava parlando con Hannah Abbott e forse era così che doveva andare, io sola senza né Harry, né Neville...eppure quel ragazzo mi guardava e la voglia di avvicinarmi era così grande che non potei fare a meno di avvicinarmi mentre continuavo a ballare, facevo un passo ogni canzone, speravo che lui si avvicinasse...o forse cercavo le parole adatte da dirgli.
-Si chiama Michael- mi disse una ragazza accanto a me.
Mi voltai verso di lei, Luna ‘Lunatica’ Lovegood guardava il ragazzo di nome Michael e mi lanciava occhiate innamorate, come se aveva capito il nostro flirt già da molto tempo.
-è di Corvonero- disse con aria svagata.
-Oh- dissi voltandomi verso Michael che continuava a guardarmi.
Gli sorrisi, incapace di trattenermi.
Luna non disse altro, mi spinse ed io finii a pochi passi da lui.
Fu lui ad avvicinarsi e in quell’istante dove lo vedevo avanzare verso di me, sentii come se il cuore mi stava lasciando. Si fermò davanti a me e mi guardò, fece un sorrisetto ed io ricambiai arrossendo un po’.
Lui mi porse la mano e fece un leggero inchino mentre continuava a guardarmi negli occhi, l’afferrai continuando il nostro gioco di sguardi.
Forse qualcuno ci aveva sentito, o visto, così ebbe la brillante idea di mettere un lento solo per noi, ci avvicinammo esitanti, gli misi le braccia intorno al collo dolcemente mentre lui mi cinse la vita con le braccia delicatamente.
 
Will we ever say the worlds we’re feeling
Reach out underneath and tear down all the walls
Will we ever have oui happy ending?
 

                                                                                Diremo mai le parole che stiamo sentendo? 
                                                                                ci raggiungeremo in profondità 
                                                                                e butteremo giù tutti i muri 
                                                                                avremo mai il nostro lieto fine? 

 
 
Ballammo la canzone in silenzio, ci limitavamo a guardarci negli occhi sorridendo. Tutto intorno a noi era come scomparso, c’eravamo solo io e il mio bel tenebroso che non avevo mai visto per la scuola, forse perché c’era sempre stato Harry per me.
Quando la canzone finì, lui mi guardò e si staccò da me guardandomi negli occhi.
-Sono Michael- disse facendo un mezzo sorriso.
 
Oh la sua voce...si, mi piace davvero quel caldo suono
 
-Ginny- risposi sorridendo.
Lui fece un sorriso più aperto e si avvicinò di nuovo per ballare la canzone che era iniziata.
Ballammo assieme per tutta la sera, fino a quando tutti se ne andarono.
Lui mi accompagnò davanti al quadro della Signora Grassa e si voltò verso di me sorridendo.
 
Oh, quel suo sorriso.
 
-Ti posso rivedere?- chiese esitante.
Sorrisi, sperando che pronunciasse quelle parole. –Si...si. Che ne dici di domani?- chiesi trattenendo la mia felicità.
Lui sorrise e mi baciò il dorso della mano che non aveva mai lasciato. –Mi va benissimo, domani alle 9.00 in Sala Grande- e se ne andò.
Sorrisi e iniziai a saltellare, mi voltai verso il quadro che mi guardava sorridendo, forse aveva capito tutto.
-Guazzabuglio- dissi quasi urlando.
-Prego- disse il quadro mentre si apriva.
Entrai nella Sala e corsi nella mia stanza. Mi buttai sul letto sorridendo.
 
Si, l’avrei rivisto.
  
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