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Autore: Davithejoker    06/12/2011    3 recensioni
Cosa succederà dopo i fatti di Kh: Birth by Sleep e Kh: Re Coded alla storia di Kingdom Hearts? Riku e SOra sono partiti in viaggio per diventare maestri del Keyblade, e Kairi è rimasta alle Destiny Islands. Cosa farà? E come si evolverà la storia?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kairi, Riku, Sora, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Kingdom Hearts
Capitoli:
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Cap.4 “Time to Train”
 
Chiedo immensamente perdono per il grandissimo ritardo, ma tra computer in riparazione 2 settimane, Lucca Comics, mio padre ricoverato con zii che vengono a trovarmi e non lasciano tempo per il pc, non riuscivo a trovare un attimo per mettermi a scrivere. Però ho avuto tempo per riflettere e pensare ai prossimi capitoli, quindi ora devo solo scriverli.
 
Ecco a voi il quarto capitolo. Ci eravamo lasciati con una misteriosa figura che, alle spalle di Kairi, le aveva detto che era “giunta la sua ora”. Sarà un nemico che vuole ucciderla? Oppure altro? Vediamo di chi si tratta.
 
 
 
Kairi rimase impietrita sentendo quelle parole. Proprio ora che Sora e Riku erano partiti doveva comparire qualcuno a minacciarla? Magari era rimasto nascosto apposta, aspettando che i due partissero. Ma a Kairi però quella voce sembrava familiare. E oltretutto, pensandoci meglio, non le sembrava che il tono di voce usato fosse intimidatorio. Decise di farsi coraggio e girarsi.
 
Davanti a lei c’era King Mickey.
 
- Mickey! Cosa ci fai qui! Sora e Riku sono appena partiti, sei arrivato tardi... - disse Kairi, ma venne prontamente interrotta dal Re.
- So benissimo che sono partiti poco fa, ero nascosto. Loro non dovevano vedermi. - disse King Mickey, che si tolse il cappuccio del mantello che portava.
- In che senso? - disse Kairi, confusa.
- Non sono venuto qui per loro, mia cara..... ma per te! - disse King Mickey, serio e indicando la ragazza con un dito.
- Non capisco, cosa vorresti da me Mickey? - disse Kairi, ancora più confusa dopo aver sentito le parole pronunciate dal Re.
- Kairi, ti devo portare da una persona, per questo sono qui. - disse Mickey.
Kairi ancora non capiva.
- Chi vuole vedermi? E perché? - La ragazza tempestava di domande il povero Mickey, che però non sembrava infastidito da questo.
- Kairi cara, capisco la tua voglia di sapere, ma saprai tutto a tempo debito. - disse Mickey, sorridendo. - Fidati di me, ok? -
Kairi apparve titubante, ma decise di fidarsi del Re.
- Ok Mickey, dove dobbiamo andare? E come ci andremo? - disse Kairi.
- Oh, useremo questo! - disse Mickey, estraendo il Frammento di Stella. - Ci permetterà di andare nel mondo in cui dobbiamo recarci. Ora prendi la mia mano. -
- In che mondo dobbiamo andare? - disse Kairi, eccitata all’idea, mentre prendeva per mano King Mickey.
- Andiamo alla Torre Misteriosa. - disse King Mickey. - La dimora del mio Maestro, Yen Sid! -
 
 
 
I due scomparvero e iniziarono a viaggiare a zig zag nelle vie tra i mondi, fino a giungere nel prato antistante la torre.
- Sarai un po’ scombussolata dal viaggio, ma non abbiamo tempo di fermarci. Seguimi. - disse Mickey, conducendo la ragazza all’interno della torre.
I due iniziarono a salire le scale, fino a giungere di fronte a una porta, che il Re aprì. I due si trovarono in una stanza circolare, priva di decorazioni, con al centro una scrivania con un enorme sedia, alle cui spalle vi erano 4 finestre, 3 con forma di stelle, 1 con la forma di un quarto di luna.
In piedi, davanti alla finestra a forma di luna, di spalle, vi era un uomo molto alto, vestito di una tunica blu che gli arrivava fino al pavimento, dai capelli grigi e con in testa un cappello blu a punta, decorato di simboli del cielo quali stelle e luna. L’uomo si girò, mostrando un viso molto serio, e una lunga barba.
- Grazie per aver condotto la ragazza qui, Mickey. - disse l’uomo, mentre Mickey portava Kairi di fronte alla scrivania.
- Dovere, Maestro. - rispose Mickey, facendo un mezzo inchino.
L’uomo si avvicinò alla scrivania e si sedette alla sedia. Poi guardò Kairi, che sembrava visibilmente a disagio.
* Perché King Mickey mi ha portato qui? Cosa deve dirmi il maestro Yen Sid? Spero che non debba darmi brutte notizie, anche se Sora e Riku sono appena partiti, non credo possa averne dopo così poco tempo! Forse ho fatto qualcosa e lui vuole punirmi! Forse è per ciò che mi hanno raccontato! Forse lo ha già scoperto! * pensò Kairi, andando pian piano sempre di più nel panico, cercando però di non far notare nulla al maestro.
- Kairi, noto che hai un po’ di agitazione, ma ti chiedo di non preoccuparti e di sederti. - Detto ciò, Yen Sid schioccò le dita e una poltrona comparve dietro alla ragazza, che così potè sedersi e mettersi a suo agio. - Ce ne è una anche per te, mio caro Mickey. - E ne fece comparire un’altra.
- Non avrebbe dovuto disturbarsi, Maestro. - disse il Re, che comunque si sedette.
- Kairi, come ben saprai, io sono Yen Sid, e sono un Maestro del Keyblade. Sono io che ho chiamato 6 mesi fa i tuoi due amici, Sora e Riku, per fare in modo che diventassero Maestri del Keyblade, e loro stessi ti hanno raccontato il motivo, da quanto so... - disse Yen Sid.
Kairi si sentì un po’ a disagio.
- È colpa mia se me l’hanno rivelato! Sono stata io ad insistere! Loro non c’entrano! - disse Kairi, frettolosamente, per fare in modo che loro non venissero puniti.
- Non preoccuparti Kairi. - disse Mickey. - Sapevamo che te l’avrebbero detto. -
Kairi non capì.
- Sai, era nei nostri piani che i due ti parlassero. Sapevamo che non avrebbero potuto tenerti all’oscuro. Ci tengono molto a te. - disse l’anziano maestro.
- So che Sora e Riku tengono a me! Ma perché dite che tutto era nei vostri piani? Se volevate che me lo dicessero perché invece gli avete detto di non dirmelo? Sapevate che non vi avrebbero ascoltato, tanto valeva dirgli di dirmelo! - disse Kairi.
- Kairi, non capisci! - disse King Mickey, che si intromise nella conversazione. - Riku avrebbe sospettato se avessimo fatto come hai appena detto tu! È un ragazzo sveglio, e avrebbe sospettato qualcosa. Invece così non corriamo nessun rischio! -
- Ma di cosa avrebbero potuto sospettare! Non capisco più nulla! - disse la ragazza, mettendosi le mani tra i capelli.
- Ora calmati. Ti spiegherò tutto. - disse Yen Sid, molto calmo, e facendo capire alla ragazza che di lì a poco i suoi dubbi sarebbero stati sciolti.
Mickey sorrise. Sapeva cosa il suo maestro avrebbe detto, e si sedette di nuovo sulla sua poltrona, con le mani sui braccioli.
- Kairi. - disse Yen Sid. - Ora, come i tuoi amici ti hanno spiegato, due vecchi nemici sono ritornati ancora per cercare di far sprofondare tutti i mondi nella più completa oscurità. I tuoi amici sono partiti per fermarli, e il loro allenamento per diventare maestri era atto a migliorarli per permettergli di affrontare questa minaccia. Ma io e Mickey, nei sei mesi in cui loro due erano nel viaggio d’allenamento, abbiamo scoperto un’altra minaccia, forse ancora più grave. -
Kairi in quel momento era più attenta che mai alle parole del maestro.
- Nei vari mondi si stanno aprendo dei varchi oscuri, senza sapere chi sia il responsabile di questo fatto. Per ora non avevano fatto danni, ma come volevasi dimostrare non abbiamo dovuto aspettare molto per vedere le prime vittime. Credo che vedendo questo video anche tu capirai la gravità della situazione. - detto ciò, con un gesto Yen Sid fece aprire una fessura nel soffitto da cui scese uno schermo, che, appena arrivò all’altezza della testa di Yen Sid, si fermò e si accese.
Le immagini mostravano scene di alcuni mondi, tra i quali si notarono Radiant Garden, Twilight Town, l’Olimpo, in cui comparivano dei varchi, senza però fare danni, né essere notati dalla gente. Poi però Kairi vide una scena svoltasi nelle Destiny Islands: l’entrata nel varco da parte di Tidus, Wakka e Selphie. In quel momento saltò in piedi dalla poltrona.
- Io quei 3 ragazzi li conosco, vengono a scuola con me! Sono miei amici! - disse la ragazza, sconvolta alla visione di quelle immagini.
- Lo sappiamo, e devo dirti che secondo noi non saranno l’unico caso. È probabile che altri verranno presi e trasportati in mondi diversi. - disse Yen Sid, mentre con la mano destra si accarezzava la barba.
- Dobbiamo fare qualcosa! I miei amici sono in pericolo! - disse Kairi, presa dal panico, e iniziando ad alzare la voce.
- Kairi calmati! - disse King Mickey, seriamente e senza alzarsi dalla sedia. - Sappiamo già cosa fare! -
Kairi non capì perché King Mickey fosse così calmo.
- Ma se Sora e Riku non ne sono a conoscenza, chi andrà a salvarli?! Tu devi essere pronto all’azione in ogni momento, per questo avete reso Sora e Riku Maestri, per avere due persone in giro tra i mondi in grado di fronteggiare i pericoli! E ora nessuno può andare in aiuto di queste persone che vengono risucchiate dai varchi oscuri! - disse Kairi.
- Calma! - urlò Yen Sid. In quel momento Kairi si irrigidì completamente dalla paura causatagli dall’urlo dell’anziano maestro. Dopo ciò, il maestro ricominciò a parlare come se niente fosse.
- La situazione è come l’hai vista. Come hai detto tu, Sora e Riku hanno le loro missioni, e Mickey è l’unico Maestro disponibile. Parlando con lui, però, ci siamo resi conto che c’è una soluzione plausibile che non intaccherebbe la missione del mio giovane allievo. Era molto contento di accettare questo compromesso. -
- Cosa intende dire? - disse Kairi, guardando dapprima l’anziano maestro, e poi Mickey, che sorrideva.
- Per questa missione abbiamo bisogno di un maestro... - disse Yen Sid.
- Che non sia Mickey, questo lo so. Ma allora chi? - disse Kairi.
- Non hai nessuno in mente? - domandò Yen Sid. - Dovrebbe poter utilizzare il Keyblade, essere una persona coraggiosa e vogliosa di aiutare Sora e Riku. -
- Ma chi sa usare il Keyblade a questo mondo oltre a loro due?? Io non ho incontrato molta gente, a parte Mickey... - detto ciò Kairi abbassò la testa e guardò Mickey, che la guardava sorridendo. Poi il Re fece un cenno col capo alla ragazza, nella direzione in cui si trovava Yen Sid. Kairi girò la sua testa verso l’anziano maestro.
Yen Sid la stava osservando. Kairi poi con la coda dell’occhio guardò di nuovo Mickey, che ora osservava di nuovo lei. La ragazza ripensò alle parole di Yen Sid a testa bassa. Poi ebbe un sussulto, guardando in direzione del maestro, incredula.
 
 
 
- Kairi, insieme a Mickey abbiamo deciso che tu sarai la prossima Maestra del Keyblade! -
 
 
 
Kairi cadde sulla poltrona posta dietro di lei. Non credeva a quello che gli aveva appena detto l’anziano maestro. Guardò in direzione di Mickey per avere una conferma che fosse tutto uno scherzo, che fosse tutto falso. Ma il Re la guardava sorridente.
- È tutto vero? - disse la ragazza, disperata.
King Mickey annuì, con il suo solito sorriso.
Kairi sprofondò ancora di più nella poltrona.
* Io? Una Maestra del Keyblade? È impossibile! Come posso io fare qualcosa? * pensò la ragazza.
- So che è la notizia ti ha sconvolto, cara Kairi, ma devi crederci. Tu diventerai una Maestra del Keyblade, proprio come Sora, Riku e Mickey, e potrai dare loro una mano. - disse Yen Sid.
La ragazza non sapeva cosa dire. Da una parte era felicissima di aver sentito che sarebbe stata d’aiuto ai suoi amici, ma da un’altra era incredula, ed era piena di dubbi: avrebbe dovuto combattere, viaggiare tra i mondi, avrebbe rischiato la vita. Cercava in ogni modo un appiglio per sfatare la teoria per cui lei potesse diventare una Maestra, ma non trovava niente da dire. Poi, però le venne in mente una cosa molto importante, e non sapeva perchè non ci avesse pensato prima.
- Aspettate un secondo! Dovrei poter evocare il Keyblade, ma io non lo so fare! Quello che ho usato quando Riku mi è venuto in aiuto mi è stato dato da lui, non l’ho evocato io! - disse la ragazza, alzandosi dalla sedia, e guardando prima l’anziano maestro, poi Mickey, e ripetendo questo movimento della testa in cerca di risposte che confermassero quello che aveva appena detto.
Ma Mickey abbassò la testa, e fece un cenno di disappunto col capo.
- Kairi, ti sbagli. - disse, per poi alzare la testa. - Solo i Prescelti del Keyblade possono adoperarne uno! Coloro che non lo sono, appena lo agitano lo vedono scomparire dalla loro mano. Mentre tu lo hai utilizzato, quindi devi solo imparare ad evocarlo. -
Kairi si sedette di nuovo sulla sedia. Abbassò la testa, senza mostrare il proprio volto ai due.
- Kairi, posso capire che tu sia un po’ scombussolata in questo momento, ma dovresti essere felice! Potrai aiutarci, viaggiare tra mondi bellissimi, conoscere nuove persone. Certo, ci sono anche risvolti negativi, ma... - disse Mickey, che però venne interrotto da un singhiozzo della ragazza.
- Cos’hai Kairi? - chiese Yen Sid. - Hai sempre voluto aiutare i tuoi amici, e ora che ne hai l’occasione non vuoi farlo? Forse le tue erano solo parole, perché sapevi che non sarebbe mai stato possibile, ma ora che puoi dimostrare il tutto con i fatti, ti tiri indietro; hai forse paura? Non credi che anche loro la prima volta avessero paura? Ma loro hanno un obiettivo, vanno avanti perché sanno che devono farlo per proteggere i mondi e le persone a loro care, i loro amici. La scelta, ora, deve essere tua. Se deciderai di non volerlo fare, fai pure. Ricorda però che sia io che Mickey, e credo anche i tuoi amici, vorremmo che tu decida ciò che credi meglio per te. -
Mickey non intervenne durante il discorso di Yen Sid, perché sapeva che l’anziano Maestro stava dicendo quelle cose per il bene di Kairi.
La ragazza continuava a guardare verso il basso. Passarono molti secondi, che per Mickey e Yen Sid potevano sembrare pochi, ma per Kairi probabilmente erano un’eternità; la ragazza poi avvicinò il braccio destro al viso, e lo mosse davanti ad esso come se si stesse asciugando delle lacrime.
Poi alzò il volto.
Mickey rimase stupito, mentre Yen Sid sorrise, compiaciuto.
Gli occhi della ragazza ardevano di passione, e mostravano la sua convinzione.
- Accetto di diventare Maestra del Keyblade! - disse Kairi. - Ma prima devo fare una cosa! -
 
 
 
- Kairi, ricordati che dobbiamo allenarci. Quindi cerca di non metterci troppo. - disse Mickey.
- Lo so, cercherò di essere la più veloce possibile. Voglio solo avvisarli... - disse la ragazza, voltandosi e incamminandosi verso la porta di casa sua.
 
 
 
Kairi entrò in casa. Il sindaco era come al solito seduto al tavolo con il giornale in mano, mentre la moglie stava pulendo i piatti. Kairi era sulla porta della cucina, guardando in basso; la moglie del Sindaco le venne incontro, abbracciandola, ed era contenta di vederla tutta intera.
- Cara, ma cosa ti è successo? Meno male che sembri stare bene... - disse la signora, che era stata preoccupata tutta la sera.
- Però vorrei sapere dove sei stata tutto il pomeriggio. - disse il Sindaco, abbassando il suo giornale. - Meno male che questa sparizione è stata breve, oppure devi dirci qualcosa? -
Kairi sapeva che il Sindaco capiva le cose in fretta, era una sua dote particolare. Come avrebbe potuto dirgli tutte quelle cose, senza però rilevare particolari, come aveva chiesto Yen Sid?
- In effetti, devo dirvi qualcosa. - disse Kairi. - Devo andare via per un po’ di tempo, non so quanto, ma è una cosa importante, e devo partire subito. - Era stata decisa, senza cercare di dare spiegazioni.
- Ma cosa stai dicendo, cara? Perché devi andare? Senza preavviso poi! - disse la signora, visibilmente scossa dalla notizia, e pareva non volerla lasciare andare.
- C’entra per caso con le altre due tue sparizioni? - disse il Sindaco, guardandola negli occhi.
Kairi fece un cenno di assenso con la testa.
- Si, ma... - Kairi però non riuscì a dare spiegazioni, perché la signora le prese un braccio, piangendo e implorandola a restare.
- Vedi, è stata così le due volte che sei scomparsa. Ti vede come una figlia, e non può lasciarti andare senza sapere nulla. - disse il Sindaco, ora spostandosi dal tavolo e avvicinandosi alla ragazza. - Eppure tu non ti degni, dopo 3 anni, di darci spiegazioni. Ti abbiamo accolta in casa, ti abbiamo sfamato, ma ci doni molti dispiaceri. Sia chiaro che senza spiegazioni io non ti farò uscire da questa casa. Non voglio vedere mia moglie soffrire ancora. -
Kairi capì solo in quel momento che la signora tenesse a lei ancor più di quanto lei potesse immaginare. Però il Sindaco ora la ostacolava.
- Io devo andare! Devo farlo per aiutare i miei amici e tantissime altre persone! È una missione pericolosa, ma devo farlo per tutti! Anche per voi due.... Mamma! Papà! - disse Kairi, e dai suoi occhi iniziarono a scendere delle lacrime.
In quel momento la signora lasciò il braccio di Kairi e continuò a piangere, ma ora il suo pianto era diverso, ora scendevano sul suo viso solo lacrime di gioia.
Il Sindaco si avvicinò alla ragazza.
- Puoi andare. Io e tua madre staremo qui ad aspettarti. Voglio solo dirti che dovrai tornare a tutti i costi e raccontarci per filo e per segno ciò che avrai fatto, e anche delle due sparizioni precedenti. - E si girò verso la moglie, facendola alzare.
Kairi fece un inchino per ringraziare il Sindaco e sembrava avviarsi verso l’uscita, quando però si fermò.
- Perché tutto d’un tratto questo cambio d’idea? Credevo volesse fermarmi a tutti i costi. - disse Kairi.
Il Sindaco diede le spalle a Kairi.
- In tanti anni, ci hai sempre chiamato “signore” e “signora”. Sono contento che ora ci reputi una vera famiglia. -
Kairi mise le mani davanti al volto per trattenere le lacrime.
- Grazie mille, non vi deluderò. - disse, correndo fuori dalla casa, e raggiungendo l’orecchiuto amico che l’aveva portata lì.
- Mickey, andiamo subito ad iniziare l’allenamento! - disse, con le lacrime ormai asciugate.
Mickey le prese il polso e attivò il Frammento di Stella, trasformando i due in una scia di luce che si saprò verso il cielo notturno.
 
 
 
Il Sindaco chiuse la tenda dopo aver assistito alla scena.
- La nostra Kairi è cresciuta, vero caro? - disse la moglie.
- Si, davvero. - Dagli occhi del sindaco iniziarono a scendere delle lacrime. - Torna sana e salva, figliola! -
 
 
 
Kairi e Mickey si trovavano in una sala d’allenamento. Mickey aveva preferito far riposare Kairi, così che il giorno dopo potesse essere in forma smagliante per iniziare l’allenamento.
- La prima cosa che dobbiamo fare, e il più velocemente possibile, è evocare l’arma principale di un Keyblade Holder, il Keyblade, appunto! - disse Mickey. - Tu però non l’hai mai fatto, e quindi ti insegnerò le basi. -
- Capito. - disse Kairi. Era conscia del fatto che l’unico Keyblade che lei ha usato le era stato donato da Riku, e che non sapeva nulla di come evocarne uno vero.
- Ora, un Keyblade Holder per evocare un Keyblade la prima volta deve pensare intensamente al motivo per cui vuole evocare il Keyblade e come vorrà utilizzarlo in futuro. Deve essere un pensiero sincero, deciso, e soprattutto importante. - disse Mickey.
Kairi guardò stranita il Re.
- Ehm... potresti spiegarti meglio? - domandò Kairi. - Sinceramente... non ci ho capito un’acca! -
- È una cosa difficile da spiegare a voce. Ti farò una dimostrazione pratica. - disse Mickey.
Detto ciò, mise la mano destra davanti a se e iniziò a inspirare, chiudendo gli occhi.
- In questo momento devi concentrarti al massimo. Poi devi far confluire tutte le forze del corpo nel braccio, evocando il Keyblade! - Detto questo Mickey aprì gli occhi ed evocò il suo Keyblade: la Catena Regale D.
La lama era d’orata, e vicino alla guardia argentea la base era di colore rosso; l’elsa della spada era marrone, mentre il Keyholder era d’orato, con alla fine il simbolo del Re.
- Il tuo Keyblade è molto bello, e immagino molto forte. - disse Kairi.
Mickey lo portò davanti al viso e lo guardò. Poi lo abbassò e disse: - Sto cercando di evolverlo, ma è più difficile del previsto. -
- Evolverlo? Si può evolvere un Keyblade? Mi insegnerai anche questo? - disse Kairi, molto curiosa.
- Meglio iniziare a evocarne uno! Penseremo a questo dopo! - disse Mickey, facendo sparire il Keyblade.
- Hai ragione... - disse Kairi, sentendosi molto imbarazzata.
 
 
 
Kairi iniziò ad allenarsi, ripetendo i movimenti che aveva visto fare dal Re, solo che per quanto ci provasse, non otteneva alcun risultato. Non sentiva alcuna forza fluire in lei, e soprattutto non capiva come concentrarsi. Si lasciò cadere a terra, finendo in una posizione quasi come fosse inginocchiata.
- Mickey, è una cosa impossibile! - disse Kairi.
- Ci stai provando da solo 15 minuti, Kairi! Io ci ho messo una settimana a imparare a evocare il Keyblade a comando! - disse Mickey, sorridendo.
- Così tanto?! Devi aiutarmi! Non capisco come concentrarmi al massimo!
È difficile senza sapere cosa fare! - si lamentò Kairi, ma senza esagerare.
- Devi semplicemente concentrarti! È facile quando hai capito come fare! - le rispose il Re.
- Fammi un esempio! Così capirò meglio e non mi lagnerò più! Io mi sto impegnando perché voglio andare ad aiutare i miei amici! - urlò Kairi.
Il Re sospirò. Poi si avvicinò alla ragazza e la aiutò a rialzarsi.
- Capisco come ti senti, anche io voglio andare al più presto ad aiutare Sora e Riku a salvare i mondi, a proteggere il mio regno, ma non puoi andare allo sbaraglio. - le spiegò Mickey, che poi ritornò dove era prima.
- Per concentrarti al meglio, devi pensare al motivo per cui vuoi evocare il Keyblade. Concentra i tuoi pensieri su quello e cerca di visualizzare il Keyblade nella tua mano, senza pensare alla forma precisa. Devi solo concentrarti su cosa ti sta spingendo a intraprendere questa missione, i veri motivi che ti spingono a combattere. Devi essere decisa, il tuo cuore e la tua mente devono essere vuoti, calmi e concentrati su ciò che davvero tu vuoi. - disse Mickey.
- Grazie mille, Mickey, credo di aver capito! - disse Kairi, con un sorriso sincero stampato sul volto.
La ragazza mise la mano destra protesa davanti a se e chiuse gli occhi, iniziando a concentrarsi.
* Cosa mi spinge a combattere? È ovvio, aiutare i miei amici, Sora e Riku! Ma è davvero solo questo che mi spinge a combattere? Io voglio aiutarli, non voglio essere una palla al piede come le altre volte. Devo farcela, in modo che non si preoccupino per me. * Pensò Kairi. Ma questo sembrava non bastare, non sentiva niente, e il Keyblade non compariva.
Mickey intanto si girò.
- Ce la puoi fare, io mi allontano per un momento. - disse, e poi iniziò a incamminarsi verso le scale, poste di fronte a lui.
* Cos’è che mi ha detto prima? Lui combatte per proteggere il suo regno... probabilmente è solo frenato da me, dovrà passare tempo a osservarmi finchè non avrò evocato il Keyblade, per poi dovermi allenare. Se mi dicesse che la cosa non lo entusiasma, non gli darei torto. Lui vuole proteggere le persone a lui care, e io lo freno. Vorrei farcela in fretta per non essergli di peso... vorrei farcela per aiutarlo a proteggere il suo regno... vorrei aiutare i miei amici a proteggere tutti i mondi... vorrei diventare forte per proteggere io loro... vorrei... vorrei... vorrei farlo anche per i miei genitori adottivi, per le Destiny Islands...* In quel momento Kairi iniziò a sentire fluire dentro di lei una forza sconosciuta...
 
 
 
Mentre Mickey si avvicinava alle scale, vide da esse scendere il Maestro Yen Sid.
- Mickey, come va la tua allieva? - disse il Maestro, con le braccia conserte.
- Bè, gli ho spiegato i fondamentali, ora deve solo impegnarsi per evocare il suo Keyblade.- rispose Mickey.
- E quanto pensi ci vorrà? - chiese il Maestro.
- Bè, voglio essere sincero: secondo me ci vorranno almeno 20 giorni, se non un mese. - disse Mickey, amareggiato. - Gli ho spiegato semplicemente le cose, ma è difficile evocarlo dal nulla... -
- Ne sei davvero certo, Mickey? - disse Yen Sid sorridendo e massaggiandosi la barba con la mano, mentre guardava oltre il piccolo topo.
Mickey ebbe la sensazione di doversi voltare. Si girò di scatto e rimase stupito.
Intorno a Kairi c’era un cerchio di luce, e sembrava che ci fosse un vento sotto i piedi di Kairi, perché i suoi capelli erano mossi verso l’alto. Kairi stava facendo fluire potere dal suo corpo al suolo.
- Kairi! - urlò King Mickey.
La ragazza perse la concentrazione un secondo e ci fu un’esplosione di luce, tanto che King Mickey dovette mettersi una mano davanti agli occhi e girare la testa per non rimanere accecato. Sparita la luce guardò verso il Maestro Yen Sid, che invece pareva non aver risentito della luce, e sorrideva. Mickey allora guardò Kairi.
La ragazza era seduta, ma ora impugnava nella mano destra un Keyblade: esso aveva un manico particolare, la cui parte sinistra sembrava un’onda, mentre la parte destra era una radice che sale sulla lama arancione e rossa, che ricorda il tramonto, fino ad arrivare in cima per formare i denti del Keyblade, con alcuni fiori colorati; il Keyholder ha la forma di un frutto di Paopu, collegato all’impugnatura tramite una corda rossa.
- Ho evocato il Keyblade che mi prestò Riku l’atra volta! - disse Kairi, alzandosi in piedi, piena di felicità, e abbracciando Mickey. - È grazie ai tuoi consigli se ce l’ho fatta così presto! -
- Quel Keyblade si chiama Fatalità. - disse Yen Sid, avvicinandosi alla ragazza. - E credo sia adatto a una portatrice dell’elemento Luce. -
- Fatalità.... Elemento Luce hai detto? I portatori del Keyblade hanno degli elementi? E questo è il mio? - disse la ragazza, stupita, lasciando il Re e alzandosi in piedi, sempre impugnando la sua arma.
- Si, ma non ti dirò gli elementi degli altri, li scoprirai da sola... o te li dirà Mickey. - disse Yen Sid a Kairi. Poi guardò Mickey. - Ora puoi iniziare ad allenare la tua allieva. - E detto ciò si girò e tornò su per le scale.
- Kairi, ora inizieremo il nostro allenamento. - disse Mickey, seriamente.
- Prima posso farti una domanda? - disse la ragazza.
- Dipende. Non ti dirò gli elementi dei tuoi amici. - disse Mickey.
- Non è quello. Sora e Riku hanno iniziato due viaggi diversi. Come mai? Qual è la loro missione? - chiese la ragazza.
- Ora non posso risponderti. Però ti prometto che ti risponderò alla fine del nostro allenamento. - disse Mickey. - E ora preparati! - E detto questo evocò il suo Keyblade.
- Ok, Maestro! - disse Kairi.
 
 
- Il vestito sarà Blu! -
- Assolutamente no, sarà Verde! -
- Ho detto Rosso! -
- Decidetevi! - disse la voce del Re.
- Ha ragione! Ora facciamo il miglior vestito di sempre! - dissero le tre fate.
I due uscirono dalla stanza guardaroba di Yen Sid per presentarsi nello studio del Maestro.
Kairi aveva un nuovo vestito, sulla base di quello che indossava prima. Il colore era passato da rosa a rosso; indossava però dei copri gomiti abbastanza lunghi blu, e aveva due nuovi bracciali ai polsi, uno bianco al polso destro, e uno giallo a quello sinistro. Il cappuccio era però viola esternamente e rosa internamente. Vicino alla spalla destra aveva un pezzo rotondo di armatura.
Mickey poi passò a Kairi un mantello, e ne aveva uno anche per se.
Il modello era come quello dell’organizzazione, solo che il colore era diverso: era di un color grigio, né troppo chiaro né troppo scuro, che non risaltasse molto, con le cerniere nere.
- Ha alcuni poteri dei vecchi mantelli dell’organizzazione. - disse Mickey. - I cappucci, se indossati, ci permettono di nascondere il nostro volto cosicché gli altri non ci scoprano. Oltretutto, ci permetteranno di muoverci tra i mondi senza Gummyship, questo perchè ho fatto mettere nella stoffa un po’ di polvere procurata dal frammento di stella. -
- Bene. - disse Kairi.
Yen Sid poi si avvicinò ai due, che si erano messi i mantelli addosso e li stavano allacciando.
- Kairi, Mickey, non ho molto da dirvi. In queste due settimane di allenamento intenso avete capito quale sarà la vostra missione, che non è da meno delle missioni degli altri due maestri. Ricordatevi che loro non devono sapere che voi siete in viaggio, per questo avete i mantelli. Cercate di limitare al massimo i vostri contatti nei mondi che visiteranno anche loro. - disse Yen Sid, per poi guardare il suo ex-allievo. - Prima di andarvene però, devo dire a Mickey di procedere con l’investitura. -
Mickey fece un sobbalzo, e così anche Kairi.
- L’investitura? Io? - disse Mickey. - Perché io? Non ne sono degno... -
- Mickey, smettila. Tu sei un Maestro e puoi investire altri possessori del Keyblade del titolo di Maestro. Hai allenato tu questa ragazza, e proprio tu mi hai detto che ha fatto enormi miglioramenti in pochissimo tempo, quindi è giusto che sia tu a farlo. -
Mickey annuì e si girò verso Kairi, che era ancora sorpresa dalla notizia appena appresa dal Maestro Yen Sid.
- Mickey.... ma io... - Kairi tentò di dire qualcosa ma Mickey la interruppe.
- Inginocchiati e evoca il tuo Keyblade. - disse. E detto ciò evocò il Keyblade e lo alzò verso l’alto. Kairi obbedì e abbassò lo sguardo.
- Con l’autorità conferitami, nominò te, Kairi, Maestra del Keyblade - detto ciò toccò il Keyblade della ragazza col suo. - di elemento Luce. -
Kairi si alzò e ringraziò Mickey e il Maestro Yen Sid. Poi lei e il Re salutarono l’anziano maestro e uscirono dalla porta dello studio del Maestro, avviandosi giù per le scale.
 
 
- Mickey, ora posso sapere le missioni di Sora e Riku come ti avevo chiesto prima che iniziassimo gli allenamenti? - chiese Kairi, mentre scendevano la scalinata.
- Te lo avevo promesso, quindi te lo dirò. Ti sei allenata bene e seriamente, meriti di saperlo. - disse Mickey.
- Grazie... - disse Kairi, che rimase un attimo imbarazzata per i complimenti fatti dal Re.
- Sora deve cercare di fermare Xemnas e nel contempo girare tra i mondi per avvertire i suoi amici del nuovo pericolo. Prima di questo, però, credo passerà a salutare un paio di amici speciali.... - disse il Re, sorridendo nel finale.
- E Riku invece? Mi è parso strano... - disse Kairi, un po’ preoccupata per l’amico.
Mickey abbassò la testa.
- Riku ha una missione molto difficile, perché deve controllare dei mondi particolari... - disse il Re.
- In che senso particolari? Sono pericolosi? - la ragazza divenne ancora più preoccupata.
- Sono particolari perché... Riku è andato nel Regno dell’Oscurità. -
 
 
 
Una scoperta che fa rabbrividire. Cosa sarà andato a fare Riku nel Regno dell’Oscurità? E Sora dove sarà andato? E dove andranno Kairi e il Re?
 
 
 
Un capitolo che ho stravolto un paio di volte prima di finirlo così. Kairi diventa Maestra, ma non si sa che allenamento abbia fatto con Mickey. Ho poi voluto insinuarvi il dubbio: quale dei tre personaggi verrà preso in considerazione nel prossimo capitolo? Scrivete nelle recensioni chi credete comparirà, e anche come vi è sembrato questo capitolo!
 
Voglio ringraziare chi ha recensito questo capitolo:
-  IxIoN96: ci ho messo un po’ per alcuni problemi, ma alla fine il capitolo è arrivato. Spero ti piaccia, e cercherò di non metterci molto per il prossimo, che inizierò a scrivere già da oggi.
-  JhonSavor : ti ho tenuto sulle spine senza rivelarti nulla al telefono, e spero ti piacerà. Non c’è molta azione, ma perché è un cap di passaggio, vech! E comunque continuo a non far vedere patata a Riku, come piace a te XD
- Kairi 24:finalmente ho postato, e il prossimo spero di non metterci troppo dato che è già tutto nella mia mente. Spero ti sia piaciuto anche questo!
 
 
Ringrazio anche chi la ha messe tra le preferite:
- Kairi 24
 
E chi tra le seguite:
- JhonSavor
- Kh fan
 
Al prossimo capitolo, “stay tuned” e...Recensite!!!!
  
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