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Autore: DeAnna     06/12/2011    6 recensioni
Maria Sanchez e Jasper Cullen , una coppia bellissima, una coppia perfetta...una coppia con un orribile segreto.
Maria, disturbata e autolesionista, usa un coltello per spingere Jasper verso un abisso di dolore.
Jasper , innamorato e disorientato, cocciuto e spaventato si lascia trascinare in una spirale di guai.
Carlisle, Esme, Emmett ed Edward fanno di tutto per recuperare il figlio ed il fratello che rischiano di perdere.
Dalla storia, 2° cap:
Maria si fermò davanti a lui e lo osservò con un ghigno infernale dipinto sul viso, prima di calare la lama sul proprio braccio e tagliarsi .
Jasper osservò le minuscole gocce di sangue che uscivano dalla ferita, come piccole perle scarlatte sulla pelle bruna della ragazza , con un misto di orrore e curiosità.
Sentì la nausea serrargli lo stomaco, ma non riuscì a muoversi.
E ancora:, 10° cap:
“Quello è il mio posto”
Una voce cristallina interruppe il suo riposo.
Jasper sollevò lo sguardo, schermando gli occhi con la mano e vide una specie di folletto,magrissima , dai tratti molto delicati. I suoi capelli erano neri corvini, corti e scompigliati * .
“Prego???”
“Questo è il mio posto : io vengo sempre qui, a pranzo o durante le pause.....”
Jasper si alzò.
“ Io sono Mary Alice Brandon, ma puoi chiamarmi Alice” disse lei tendendogli la mano, amichevolmente.
“Io mi chiamo Jasper ”
Nella storia ci sono anche gli altri Cullen: Edward, Emmett, Esme Rose, Bella ... Tutti umani!
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen, Jasper Hale, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Salveee!!! Come va?


Grazie come sempre a chi ha recensito anche il 23° cap (Orsacchiotta Potta Potta, Camilla L, Kikka Hale, Frego, BringerOfDevil, Anna71 e Prudence78 ) e a chiunque segua questa FF.


Spero che anche il cap 24 vi piaccia e che mi diciate che ve ne pare....


Ah, si....Devo dirvi che (ahimè!) ci avviciniamo velocemente alla fine della storia...Non manca tanto, ormai...


Buona lettura, a presto ! Baci, Dee



CAPITOLO 24




'Schiena dritta, petto in fuori e pancia in dentro Jasper! – disse Jasper a se stesso, come incoraggiamento – Sono la tua famiglia! Per quanto possano essere incazzati con te non ti uccideranno mica! Avanti! Non sei mai stato un coniglio !”



Erano tutti in salotto. Li spiò dalla finestra, non visto, per qualche secondo.



Edward e Carlisle facevano su e giù per la stanza misurandola da parte a parte con lunghe falcate, così simili nel atteggiamento da essere, quasi, buffi.


Emmett era seduto sul divano. I gomiti sulle ginocchia e le mani incrociate, perso in chissà quali riflessioni.


Solo Esme non era nella stanza.



Jasper infilò le mani in tasca, in cerca delle chiavi di casa. Sentì il freddo del coltello che era ancora lì e gli fece venire, inaspettatamente, un brivido lungo la schiena.


Lo ignorò, prese le chiavi, fece un lungo sospiro ed entrò in casa.



Si aspettava veramente tutto tranne quello che successe.



Edward fu il primo a vederlo.


Si trovarono faccia a faccia quando Jasper raggiunse il salotto.


Si fissarono per un attimo in silenzio, poi Edward borbottò “Sei tu..sei...qui...”



Emmett, decisamente meno discreto, appena lo vide, esclamò “Jazz!”



Esme li sentì e arrivò di corsa dalla cucina.


Si attaccò al figlio, soffocandolo, quasi, nel suo abbraccio, incurante del fatto che fosse bagnato fradicio.


Tesoro sei qui! - mormorò, senza allentare la stretta, intercalando le parole ai baci -

Ci hai fatto morire di paura! Come ti è saltato in mente di fare una cosa simile: sparire così! Sono felice che sia a casa! Stai bene? Non fare mai più una cosa del genere!”


Esme, felice per aver ritrovato il figlio minore, alternava rimproveri e coccole.



Mi dispiace mamma” sussurrò Jasper, il viso nascosto fra i capelli della madre.



Lo so che ti dispiace. Quello che conta è che ora tu sia qui” rispose lei.



Scusami” mormorò lui



Ma certo amore!” disse lei, dolcemente , senza smettere di accarezzarlo.



Jasper godette per qualche secondo la sensazione di sentirsi ancora, come un bambino, al sicuro e protetto da qualsiasi cosa tra le braccia della mamma, poi la allontanò gentilmente.



Si voltò verso suo padre.


Carlisle lo fissò e Jasper sbatté le palpebre, ma sostenne lo sguardo come un adulto.



Lo so che sei arrabbiato. Me lo merito. - disse, poi frugò nella tasca della giacca ed estrasse il coltello. Lo tenne volutamente sul palmo della mano in modo che tutta la famiglia potesse vederlo - L'ho portato con me, ma quando l'ho aperto...ho capito che non sarebbe servito a nulla. Ero arrabbiato,ma sapevo che tagliarmi non mi avrebbe fatto sentire meglio, non a lungo....Non volevo farvi preoccupare. Avevo solo bisogno di stare un po' da solo e..... Papà puoi tenermi in punizione per tutto il tempo che vuoi, ma prima dimmi che capisci e che mi perdoni”



Carlisle strinse a sé il figlio.


Capisco e sono fiero di te” disse, abbracciandolo forte.



Jasper lo osservò incredulo. “Tu cosa?” chiese.



Sono fiero di te – ribadì suo padre – fiero che tu non abbia usato il coltello, che sia tornato qui...e non sei l'unico che ha sbagliato. Mi spiace di averti dato quello schiaffo. Ho fatto esattamente la stessa cosa per cui ti stavo rimproverando. Ho perso il controllo. Quindi io ti perdono. Sono tuo padre e sarò sempre dalla tua parte, ma tu? Puoi perdonare me ? ”



Jasper non disse nemmeno una parola, certo che se avesse parlato si sarebbe sciolto in lacrime, come una femminuccia,assentì.



Era bello, dopotutto, essere a casa e farsi coccolare un po'...Ok, non l'avrebbe ammesso ad alta voce, ma dopo tutto quello che era successo....andava meglio così...



Edward si schiarì la voce , per richiamare l'attenzione.


Bhè...ecco...si....Io...credo” balbettò, ma Emmett lo interruppe, dandogli una spinta.



Andiamo fratellino, ammettilo che i rimorsi ti stavano uccidendo! - esclamò rivolto a Edward – ti si leggeva in faccia!”



Edward gli fece gli occhiacci e lo rimproverò gentilmente Esme, sorridendo a entrambi: “Emmett! - poi aggiunse - Credo che abbiate avuto tutti una pessima giornata...Forse potrei preparare una cioccolata per tutti. Nei film funziona così, no? Le famiglie fanno la pace e vivono felici e contente davanti alla cioccolata calda...”



Le risate furono interrotte dagli starnuti di Jasper.


Oh Santo Cielo! Sei bagnato come un pulcino! - esclamò Esme, rendendosi conto in quel momento che il figlio era zuppo e aveva bagnato anche loro – Ok. Facciamo così. Tu ti cambi e io preparo cioccolata per tutti”



Io chiamerò Charlie...” precisò Carlisle.



Jasper, che si dirigeva verso la porta, si voltò.

Avete chiamato la polizia?” chiese, preoccupato.




No – lo tranquillizzò suo padre – ho chiamato il mio amico Charlie, non lo Sceriffo Swan”



Jasper sospirò e si ritrovò a pensare 'Speriamo che la cosa non crei dei guai ad Alice...'



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Rose fece non poca fatica ad impedire ad Alice di saltare giù dalla macchina prima ancora che Bella parcheggiasse il suo pickup.



Hei Ali! Vuoi farti male!” esclamò Bella.



No, certo che no sciocchina! - rispose, gaia, Alice – e se voi due dite una sola parola a chiunque su quello che è successo io vi odierò per sempre!”



Sai bene che non lo faremo mai!” rispose Rose.



Nessuno significa,esattamente, N-E-S-S-U-N-O ! Nemmeno Edward e Emmett devono sapere nulla!” precisò Alice.



Uffa Ali, cominci ad essere noiosa! -replicò Rose – sappiamo cosa significa nessuno!”



Lo so, ragazze, scusatemi, non voglio litigare con voi....Sono solo....Oh non lo so nemmeno io come sto...cos'ho...” balbettò Alice, arrossendo lievemente.



Rose e Bella si guardarono, divertite.



Io immagino di sapere cosa ti prende cugina – disse Bella, sorridendo - Hai preso un virus che si chiama Jasper Cullen ! ”



Rose non riuscì a trattenere una schietta risata.



Alice fece loro un buffa linguaccia e, tutte e tre, entrarono a scuola.



Alice sentì le gambe molli e dovette sforzarsi di non piangere quando Emmett e Edward, da soli, si avvicinarono a salutarle.


Lanciò un'occhiataccia alle amiche per scongiurare ogni loro domanda, ma quando non notò che Jasper non era nemmeno in classe cominciò a preoccuparsi seriamente e raggiunse quasi il panico quando vide che, a mensa, c'erano solo Emmett, Edward, Rose e Bella.



Si sedette fra Emmett e Bella.



Alice...io e Edward dobbiamo senz'altro ringraziarti...” disse il ragazzo.



Lei li guardò. “Non capisco cosa vuoi dire” rispose, sinceramente stupita.



Emmett rise, di gusto. Fu Edward a spiegarle.



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Esme e Carlisle erano andati a dormire, lasciando i figli in salotto.



Vado a prendere una coca” dichiarò Emmett, alzandosi dalla poltrona in cui era sprofondato.



Emm aveva ragione, prima” cominciò Edward, sollevando gli occhi verso Jasper che era sdraiato sul divano, avvolto in una coperta.



Edward, invece, era seduto sul folto tappeto di sua madre.



Jasper non parlò.



Sono stato uno stronzo egoista – dichiarò - ma sono contento che....si....insomma....che sia andato tutto bene....”




Jasper non rispondeva, quindi suo fratello insistette “Jazz sei sveglio?”



Ho baciato Alice”


Poche parole, poco più che sussurrate.



Emmett, fermo sulla soglia fece un fischio “E bravo il fratellino! Allora non sei completamente stupido!” disse, ridacchiando.



Aveva portato le coche e un'enorme ciotola di popcorn.



Non sei divertente fratellone!” ribatté Jasper, sconsolato.



Jazz non tutte le donne sono come Maria... - gli disse Edward – ed ora ti chiedo doppiamente scusa. Non avrei dovuto chiederti di stare lontano da lei”



Ed piantala! Non ti devi scusare!” sbottò Jasper



Si invece!” insistette Edward



Ok. Scuse accettate. Ma avresti dovuto legarmi e tenermi lontano da lei!” replicò Jasper, sedendosi e prendendo una coca.



Oh andiamo Jazz! Com'è stato?” chiese Emmett, tra una manciata e l'altra di popcorn.



Sei disgustoso!” esclamò Edward



Senti Jazz, persino San Edward è rimasto affascinato da una di quelle ragazze, quindi non starlo a sentire! - rispose Emmett, ignorando l'insulto – quella ragazzina è una meraviglia!”



Jasper si avvolse la coperta intorno alle spalle, sbuffò, ma poi sorrise.




Edward, per rifarsi di Emmett, gli lanciava addosso qualche popcorn.



Ed piantala! Jazz dai rispondi!” dichiarò Emm, chiaramente felice per il fratello minore.



Non ti riguarda Emm! É personale!” esclamò finalmente Jasper.



Noooo! Non ci credo!b Stai diventando rosso!” sghignazzò Emmett.



Non è vero!” replicò Jazz, un po' risentito.



Uhmmm....detesto dare ragione allo scimmione, fratellino, ma ha ragione....” concordò Edward, vendicandosi del “San Edward”.



Jasper si alzò e guardandosi allo specchio vide che i fratelli avevano ragione. Aveva un colorito acceso e gli occhi lucidi...

Si toccò la fronte col dorso della mano.


Ops....era caldo.....



Penso di avere la febbre” ammise.




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Così ora il piccoletto è a casa con la febbre” concluse, alla fine del racconto.



Aveva sorvolato un po', ma le ragazze ora sapevano che Jasper era tornato sano e salvo e che in Casa Cullen l'atmosfera era di nuovo normale.



Wow! - esclamò Bella – quindi la tua punizione è annullata?”



Edward storse il naso, prima di rispondere “Amore ho detto che in Casa Cullen le cose sono tornate normali non che mio padre, preso da un impeto di bontà, ha dimenticato tutto. Il preside Jones gli ha detto che sospenderci sarebbe stato farci un favore e che non voleva che Emmett avesse una nota di biasimo nel suo ultimo anno di liceo, ragion per cui riteneva più efficace trattenerci a scuola per un'ora in più per tutta la prossima settimana. Quindi....”



Io credo che a Jasper farebbe piacere se gli facessi una visita” suggerì Emmett, rivolto ad Alice, ignorando le occhiatacce di Edward.








































































  
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