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Autore: Gea_Kristh    26/07/2006    3 recensioni
Lacrime, come fiamme roventi sulla pelle; dolore lancinante, frustrazione...
Un'anima che non ritrova se stessa; un'anima divenuta lo spettro di quel che era; un'anima che non crede più in nulla.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo secoli eccomi di nuovo a pubblicare qualcosa! Non aspettatevi nulla di che, questo è solo un esperimento.

Ma cosa avrà mai fatto Gea per essere talmente impegnata?! In realtà non importa a nessuno, ma io lo dico lo stesso: non considerando la mia attività di beta-reader, sto portando avanti varie fanfic, circa una decina. Ragionevolmente, io finché non le finisco non le pubblico. E sono ancora in alto mare! Ora vi lascio alla lettura, sperando che questo mezzo-delirio (il caldo fa male!) possa anche solo lontanamente essere di vostro gradimento.

Istanti di dolore

Sola.

Mi ritrovo ancora una volta a pensare che la mia vita non sia nulla.

Sola.

E’ solo una fantasia? Sei solo un sogno?

Sola.

No, tu sei reale. Sono io che non vivo più.

Sola.

Spettatrice della propria esistenza.

Sola.

Rapita da occhi che non vedrò più.

Sola.

Dove sei anima mia?

Sola.

Burattino privo di anima, io mi sveglierò ancora al sorgere di quel caldo sole.

Sola.

Ma a che scopo ormai?

Non ho risposta a questa domanda. Non so più chi sono. Che senso ha vivere una vita che non mi appartiene? Che cos’è che mi manca a tal punto da non permettermi più di respirare? Sono forse i tuoi occhi?

Placati cuore, smettila di correre come inseguendo una meta irraggiungibile. Placati, perché ormai non ha più senso. Lui non c’è. Lui non tornerà.

Non hai mantenuto la tua promessa. Non te lo perdonerei se fossi ancora accanto a me.

Cos’è questo dolore? Lacrime? Sì, io sto piangendo. Non lo facevo da tanto.

Ti ho visto partire verso l’eternità e non ti ho fermato. Perché? Potevo fare qualcosa per te?

Sento le schegge del mio cuore allontanarsi ancora più da me. E’ in frantumi, così come lo sono le speranze che ho di rivederti. Dove sei ora?

Respiro a fatica. Ti raggiungerò?

Corro. Non riesco a stare ferma.

Piango. Non vedo più nulla a causa delle lacrime.

Soffro. Un immenso dolore è rimasto a colmare la tua assenza.

Com’è straziante! Voglio solo stare con te!

Mi brucia la gola. L’aria fredda di un Dicembre indimenticabile mi sfiora la pelle. Ho freddo.

Tremo. Non è per il gelo.

Sospiro. Ho pietà di me stessa, di questo fantoccio che sono divenuta.

Urlo. Tento di farlo con tutto il cuore. Desidero  svuotarmi di questo dolore. Non ci riesco.

Crollo. Le ginocchia non mi sorreggono più.

E allora? Batto forte i pugni a terra. Mi fanno male. Tutto questo mi fa male.

Con quel poco di lucidità che mi rimane avverto che il candore della neve è stato deturpato sotto di me. Rosso. Vedo solo rosso ora. E’ il mio sangue, lo scorgi anche tu?

Ho paura. Il solo pensiero di non potermi più specchiare nelle tue iridi mi fa impazzire.

Le lacrime sono salate. Me ne rendo conto solo ora. Mi bagnano le labbra, mi rigano le guance di scie roventi.

Non c’è una parte di me che non soffra.

Sono stanca. Poggio la schiena a una panchina, ancora seduta a terra.

Ho sonno. Mi rannicchio su me stessa. Il freddo pare entrarmi nelle ossa. Non ho smesso di tremare.

So che non riuscirò a riposare. Il tuo ricordo mi tormenta. Ti vedo accanto a me. Stendo un braccio per toccarti, per toccare la tua bella pelle vellutata. Scompari, il mio cuore si frammenta ancora.

Respiro a fondo. Poggio la fronte alle ginocchia. Ho finito le lacrime. Mi bruciano gli occhi.

Poi…

Rido. Non riesco a fare altro che ridere. Sì, perché questo deve essere solo un brutto scherzo. Nulla è reale. Continuo a ridere, nervosa.

Le risa si trasformano piano in singhiozzi. E’ un pianto isterico il mio. Non ho lacrime, ma brividi e singhiozzi, spasimi di un dolore non solo fisico, non smettono di scuotermi fin nel profondo. Proprio lì, dove custodivo un’anima che non sono più sicura di avere. Te la donai assieme al mio cuore. L’hai portata via.

E’ calata la notte. Non mi muovo da questa posizione da quelli che potrebbero essere minuti, ore, giorni. Ho perso la cognizione del tempo.

Un ultimo, flebile, gemito e poi… smetto di pensare. Basta. Il mondo tace attorno a me. Taccio anch’io.

Non posso negarmi di alzare lo sguardo verso il firmamento. Verso di te.

Non ci sono stelle, non si vede nemmeno la Luna. Non è una sorpresa per me.

Sorrido.

Ma ho freddo, sonno, fame. Mi brucia il petto, mi bruciano gli occhi, mi brucia la gola, e anche le guance. Sto male. Le mani mi provocano fitte di dolore. Ma hanno smesso di sanguinare.

Questa notte sarà per te. Vivrò nel tuo ricordo ancora fino all’alba. Penserò a te, a tutti i momenti che abbiamo vissuto.

Poi… chi lo sa. Non smetterò mai di soffrire per la tua perdita.

Amore mio, sei stato il mio sole. Amore mio, non ti dimenticherò. Amore mio…

Poche ultime stille mi solcano il viso.

Forse…

Non vorresti vedermi così.

Ti amo, angelo. Ti amerò sempre.

Ma forse non è ora per me di smettere di vivere.

Una piccola stella si è accesa nel cielo buio. Sorrido, con le mie ultime forze.

No, non è ancora ora.




Ebbene, eccomi di nuovo qui.

Questa breve one-shot è nata in realtà da una sfida. La presenterò in attesa di giudizio questa Domenica, e speriamo bene! In realtà l'ho scritta di getto, quindi non so se avrà mai qualche possibilità. In fondo a partecipare saremo in tre.

Le introspettive non sono il mio genere, come penso si sia capito. Non mi piace questa "storia", ma ho bisogno di un parere. Mi sono detta allora: perché non pubblicarla, così magari qualche poveretto la commenta?

 

Per ultima cosa approfitto per ringraziare tutti quelli che hanno mai letto, e magari anche commentato, una mia storia.

Anche se mi rendo conto che questo non è il luogo più adatto, ecco le risposte alle recensioni delle mie one-shot.

Per la fanfic "Due occhi più azzurri del cielo":

Kwet: grazie mille! E' sempre un piacere sentirsi dire cose del genere!

Ivory: Grazie anche a te!

Dama Gilraen: grazie per aver recensito la fanfic, in effetti mi è stato molto utile. Il finale non lascia spazio a un seguito, è vero, ma non è stata pensata per essere una storia lunga, quella. Un saluto!

 

Per la fanfic "Ambra nera":

Sailormeila: grazie mille per i complimenti, ma non penso che farò un sequel. Quella fanfic una volta aveva una fine diversa, non l'avevo mai conclusa veramente. Preferisco così! Un saluto anche a te!

Kwet: di nuovo grazie mille!

 

Per la fanfic "I loro cuori battevano all'unisono":

Luana80: ho semplicemente espresso la mia idea di Chibiusa! Grazie mille!

Seyenne: detti da te questi compimenti suonano ancora più belli! Sei una della mie autrici preferite!

Alice:P: non so se ne scriverò altre su Sailor Moon, ma è molto probabile! Un grazie anche a te!

Djali: Wow, un commento tutto nuovo! Ho visto questa recensione solo ora! Che bello! Grazie grazie grazie!

 

Alla prossima,

Gea Kristh


   
 
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