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Autore: mikilily    06/12/2011    3 recensioni
La prima Flashfic, non so come è venuta. Siate clementi.
Parla dell'amore immaturo e di quello maturo, di una donna e due uomini diversi e due prospettive che la sua vita può prendere restando con uno o scegliendo l'altro.
Vi invito a leggerla e magari recensirla che fa sempre piacere.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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L'amore immaturo dice: ti amo perché ho bisogno di te. L'amore maturo dice: ho bisogno di te perché ti amo.

(Erich Fromm).

 

L’amore che strana parola, che strano sentimento.

Strano e pericoloso.

Strano perché non capisci cosa ti attende, tutto evolve e cambia all’improvviso puoi essere dotto e intelligente ma quando l’amore ti colpisce niente resta come prima.

Tu cambi con lui.

Sbagli e cresci, soffri e patisci.

Ed era proprio per amore che Hermione soffriva.

Soffriva a causa di quell’immaturo che aveva sposato e come al suo solito, aveva trovato di meglio da fare che passare con lei la sera del loro anniversario.

 Il meglio era una partita di quidditch tra colleghi, ex Grifondoro contro ex Serpeverde. Tutto per Ron Weasley era più interessante di sua moglie, da  quando cinque anni prima si erano sposati l’amore e la passione era scemata o forse non vi era mai stata. L’affetto che li legava e che avvolte li lega ancora, aveva lasciato il posto al menefreghismo e a delle scapatele che Hermione curiosa come poche aveva scoperto.

Dannata curiosità, pensava tra se.

L’aveva affrontato, avevano litigato ma alla fine forse per non dare scandalo o solo per non far soffrire il suo cuore aveva perdonato suo marito.

Giustificazioni che a mente fredda, lasciavano a desiderare ma che Hermione lasciò scivolar via per non soffrire, non soffrire ancora di più.

Ma nulla cambiò, il loro rapporto era sempre più logoro sempre più in bilico e il colpo di grazia non venne dall’ennesima storiella di Ron ma dalla corte serrata che un collega faceva ad Hermione da settimane, mesi.

Collega che oltre ad essere affascinante e intelligente era anche bello e misteriosamente libero.

Aveva un solo piccolissimo difetto, difetto che a paragone con i suoi mille pregi passerebbe in secondo piano se lei non si chiamasse Hermione Granger e lui Draco Malfoy.

Ecco forse il difetto non era proprio impercettibile, ma i suoi modi, i suoi sorrisi, le sue mille premure la stavano ammaliando e quella frase che ogni giorno allegava alle rose che le recapitava in ufficio la confondevano, la lusingavano.

La destabilizzavano.

Ho bisogno di te perché ti amo, diceva e quella frase giorno per giorno la avvicinava a lui.

L’avvicinava all’amore, quello vero, quello maturo, quello comprensivo, che ammette gli sbagli che non cerca sostegno e comprensione per esserci ma che cresce, evolve , si rafforza.

Ogni giorno, sempre di più la sua mente e il suo cuore si avvicinavano a Draco e scacciavano Ron.

Fino a quando Ron non divenne solo un ricordo e Draco la realtà.

 Il vero amore, quello maturo quello che dura per sempre.

   
 
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