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Autore: V a l y    27/07/2006    12 recensioni
Storia nata da una vecchia fantasia dell'autrice per una coppia fuori dalla norma. Due ragazzi che avendo in comune la stessa causa si ritrovano insieme: il rosso e la cinese. Tengo veramente tanto a questa storia, sarei felicissima se magari mi aiutaste con commenti e consigli *.*
CAPITOLO 30. [Quella mattina, la famosa domenica successiva alla notte di baldoria nel quale le ragazze del passaggio a livello erano andate a trovare i balordi del covo dell’est, non fu niente di tutto questo a svegliare prematuramente Xiaoyu. Non erano stati gli schiamazzi, la musica, lo sferragliamento di nuove casse di liquori che venivano strusciate di peso sulla ghiaia. Fu lo strano, inusuale suono prolungato del clacson di un camion, un rumore assolutamente sconosciuto alla clausura della periferia est da ogni attività urbana.]
EDIT. Al solito ho inserito un'illustrazione fatta da me dopo aver aggiornato la fic. La trovate a inizio capitolo 30!
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hwoarang, Ling Xiaoyu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nel portare la mano al di sopra delle sopracciglia, per permettere agli occhi ottenebrati dal sudore di vedere nuovamente, percepì un tipo di liquido diverso dalla diaforesi. Un rivolo di sangue gli attraversò la fronte posandosi sull'incavo dell'occhio destro. La vista gli si annebbiò di nuovo, stavolta per un mancamento di energie. Tutto era successo per colpa di un ragazzo più simile a un demone che a un essere umano.
Davanti a lui si trovava il Diavolo in persona.
Ma Hwoarang avrebbe affrontato anche Satana purché non fosse ferito il suo onore. Si riasciugò la fronte e balzò con ferocia sull'avversario.
Bastò poco tempo, qualche minuto: il ragazzo fu catapultato di nuovo a terra e stavolta non si rialzò più.
Udì solamente un'ultima frase prima di un completo collasso:
“Il nostro capo! Il nostro capo è stato sconfitto!”

In un altro momento di un altro luogo, una piccola ragazza stava svogliatamente ascoltando un'ininterrotta lezione d'Inglese di un professore liceale. Due ciuffi da bambina le adornavano i capelli facendola sembrare più giovane dell'età che aveva. La piccola Ling aspettava un tempo che non trascorreva mai, l'ora di fine lezione era appena cominciata e già sentiva il bisogno di una pausa. Neppure scarabocchiare sul quaderno le faceva utile. Sbadigliò. Spostò lo sguardo sul banco di un assente, poi iniziò a pensare.
“Jin è di nuovo andato in presidenza...”
Jin Kazama, famoso per la sua vita solitaria e per avere un carattere altrettanto asociale. Chi avrebbe pensato che aveva suscitato l'interesse di un tipo di persona come Xiaoyu, diametralmente opposta?
Tutto successe un giorno come tanti.
Durante un discorso qualunque con gli amici, emerse inaspettatamente Jin Kazama come soggetto. Non si ricordava né come né perché, ma Xiaoyu fu incuriosita da un solo fatto: appassionato di karate e professionista di arti marziali. Quello stesso giorno tentò di avvicinarsi al bel tenebroso, bloccandosi spesso e pensando a ciò che doveva dire o fare. Non era da lei, perché al contrario di Jin la piccola cinesina era conosciuta da tutti per la sua euforia e solarità. Comportandosi con naturalezza riusciva ad accaparrarsi la simpatia degli altri.
Ma Jin Kazama non rientrava tra gli altri. Jin era Jin.
Ciò che lei provava inizialmente non era amore; semplice e unica ammirazione nei confronti di un karateka professionista. Ma in amore fu presto trasformato. Bastò poco: un inaspettato e breve sorriso da parte della persona più fredda del mondo, a parere degli altri. C'era chi vociferava di Jin descrivendolo come un assassino senza rimorsi, chi diceva non provasse nessun sentimento se non l'astio che lo aiutava ogni giorno negli allenamenti di karate come uno stimolo alternativo alla semplice passione.
“Chi dice così non ha mai visto un suo sorriso,” pensò Xiaoyu.
Quello stesso sorriso che, chissà come, la fece invaghire.
Tra un pensiero e l'altro, tra uno sbadiglio e l'altro, la campanella di fine ora si fece sentire; l'agognata ora di ricreazione era arrivata.

“E allora cosa aspetti a dichiararti?”
Sentendosi dire ciò dall'amica, Xiaoyu sputò il succo che stava bevendo.
“Ma sei matta?! No che non lo farò!”
Si ricompose e si spianò la gonna. Gli occhi interrogativi della compagna chiedevano spiegazione, che presto fu data:
“Avanti, Miharu, ti pare che io possa dichiararmi dopo averci parlato solo qualche volta? Forse neanche si ricorda di me...”
“Be', sei tu che hai subito perso la testa per lui...”
La cinese sbuffò imbronciata. Xiaoyu non credeva al colpo di fulmine, eppure, dopo aver conosciuto Jin, aveva dovuto ricredersi. Lasciando altre questioni da parte, la cinese ritornò al discorso iniziale:
“Credo che la cosa migliore da fare sia chiacchierare un po' di più con lui. Magari devo prima diventare sua amica!”
“Lo penso anch'io!” rispose prontamente Miharu, poi si avvicinò alla compagna per sussurrarle all'orecchio, portando il palmo a fianco alla bocca:
“E poi credo che la miglior partner per un tipo come lui sia una ragazza che faccia altrettanto arti marziali!”
Xiaoyu arrossì lievemente, senza nascondere un tenero sorriso di felicità.
Terminarono di botto i loro discorsi, ma non perché fossero finiti. La causa principale fu un rumore assordante oltre i cancelli della scuola, somigliante al ringhiare di una tigre, che man mano si avvicinava sempre più alle loro orecchie. Le due si affacciarono sulla ringhiera della terrazza per colmare la loro curiosità.
Dal suolo del giardino si era alzato un enorme polverone e il frastuono cessò del tutto. Quando anche il pulviscolo svanì, gli occhi delle due studentesse poterono finalmente vedere. Un ragazzo della loro età, all'incirca, sedeva su un'enorme moto, la causa di tutto quel baccano. Si tolse gli occhiali da corsa e cercò qualcosa con lo sguardo. Pantaloni di pelle, cintura con borchie, guanti da motociclista... possedeva tutto l'occorrente per sembrare un bullo di strada.
In seguito, si scoprì che quel bullo era niente di meno che il capo di una banda di malviventi.
Esasperato da una ricerca di poco successo, il ragazzo dai capelli rossi decise di usare altri mezzi più efficaci:
“Jin Kazama, dove ti nascondi?!”
Quell'assordante urlo fece sussultare la ragazza con i codini. Un tipo poco voluto come Jin cercato da ben due persone contemporaneamente, era qualcosa di decisamente fuori dal comune. Ma se le intenzioni della ragazza erano più che buone, si poteva dire che quelle del ragazzo fossero tutt'altra cosa. Questo lo si capiva subito, guardandolo negli occhi. In più, osservando la sua gamba destra, potevi accorgerti di un tic che la teneva costantemente in movimento. Era sicuramente un tipo poco paziente, infatti non mancò di ripetere ulteriormente la stessa frase, con un tono di voce più alto:
“JIN KAZAMA, DOVE TI NASCONDI?!”
E stavolta l'urlo lo udirono tutti, proprio tutti. Presto fu che l'agognato Jin uscì nel giardino della scuola. Tra i due ragazzi non ci furono parole. Solo sguardi. Poi movimenti. Bruschi movimenti.
Quel giorno, Ling Xiaoyu assistette insieme a tutta la scuola allo spettacolo di arti marziali più fantasmagorico di tutti i tempi.






















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Hola gente!
Questa è la prima fanfiction su Tekken, un gioco che personalmente adoro e di cui mi ero completamente dimenticata, fino a quando oggi non ho giocato per la prima volta al 5. E' stato uno spettacolo *_*
Mi è tornato in mente il sentimento per quel gioco e, in più, qualche vecchia fantasia per una certa coppia... ^///^ so che è un po' stramba, ma è comunque una coppia che adoro con tutto il cuore. Tra i due, nel gioco, non ci son state occasioni di palare, né di conoscersi... e so che vi chiederete da quale ragione mi sia venuta in mente questo duo... io rispondo che non lo so xD ma ricordo che quando ero alle medie fantasticavo su loro due insieme a un mio amico :P
E poi una fanfiction è fatta apposta perché l'autore ci scriva tutto ciò che vuole, no? ^^
Il racconto è ambientato un po' prima del Tekken 3, la prima volta che i tre combattono insieme.
Vi prego di lasciarmi qualche consiglio... è sempre incoraggiante avere consigli per continuare la storia!
  
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