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Autore: eenkeli    27/07/2006    5 recensioni
La storia è ambientata alla fine del primo libro della trilogia di Paolini ed è incentrata sul personaggio di Murtagh. Una volta catturato dagli Urgali che fine spetterà al giovane? Riuscirà a liberarsi o tornerà nuovamente prigionero di Galbatorix?
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Murtagh
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ecco l'ultimo capitolo ^^

Un bacione a Sele che ha letto il primo capitolo ed è stata così gentile da lasciarmi un commento ^^ Grazie

“Bentornato a casa” disse Galbatorix con un ghigno

Il giovane strinse i pugni fino a farsi male, odiando con tutto il cuore quell’uomo spietato che gli stava di fronte.

“Murtagh, Murtagh.. dopo tutto quello che ho fatto per te” cominciò il Re avanzando di qualche passo “come hai potuto ripagarmi in questo modo? Fuggendo ed alleandoti con i Varden?”

Murtagh indietreggiò fino a battere la schiena contro la finestra, incapace di rispondere.

Cosa ne sarebbe stato ora di lui?

Fissò Galbatorix indeciso sul da farsi.. aveva intenzione di ucciderlo?

E allora perché i gemelli lo avevano portato fino ad Uru’Baen?

“E dire che io nutro da sempre una grande stima per te” continuò Galba

torix ignorando la reazione di Murtagh “ma dato che tu non collabori dovrò ricorrere alle maniere forti”

“Che cosa volete da me?!” domandò lui di botto

Doveva.. aveva bisogno di sapere perché tutto questo stava succedendo proprio a lui.

Cosa si aspettava che facesse?

Che lottasse contro i Varden? Che uccidesse Eragon?

Un sorriso apparve sul volto del Re che fissava il giovane come fosse un topo in trappola “Voglio il tuo aiuto mi pare logico”

“Io non vi aiuterò mai” sibilò Murtagh in risposta

Lo sguardo di Galbatorix divenne improvvisamente severo, il suo viso era come una maschera di granito “Mai? Questo è da vedere.”

Murtagh deglutì spaventato.. lo avrebbero torturato e costretto a rivelare dove si nascondevano i Varden?

Lui non voleva tradire Eragon ma..

“Sei il figlio di un mio amico, non voglio farti del male” riprese Galbatorix con il suo tipico tono ammaliatore “sei giovane e capisco che forse tutto questo ti abbia spaventato ma i Varden non sono come sembrano, loro vogliono solo far del male alla popolazione e..”

“TU MENTI!” Murtagh strinse i pugni con rabbia cercando di trattenersi. Aveva una gran voglia di saltargli addosso ma sapeva benissimo che non aveva possibilità di vittoria.

“Loro ti hanno ingannato” disse Galbatorix con sempre meno indulgenza, era come se non si aspettasse tutta questa resistenza da parte del giovane.

“No tu mi hai ingannato” ringhiò Murtagh “il tuo regno perfetto era solo una scusa, tu sei un tiranno e non ti importa niente della gente che vive ad Alagaesia!”

Sul volto di Galbatorix si dipinse un’espressione furente “Credi di essere importante per i Varden? Per loro eri solo un inutile peso! Figlio di un Rinnegato” disse calzando a dovere le ultime parole “Chi mai ti darebbe fiducia? Loro ti odiano Murtagh, come odiavano tuo padre, non ci sarà mai posto per te assieme a gente simile”

Murtagh fissò il Re con espressione ferita, odiava ammetterlo ma sapeva che Galbatorix non aveva tutti i torti.

I Varden lo avevano incarcerato solo perché lui era il figlio di Morzan, e lo avevano liberato magari con la speranza che morisse in battaglia..

“Nessuno verrà a salvarti” mormorò l’imperatore come indovinando i suoi pensieri “Per i Varden eri solo un peso. E’ questo il tuo posto Murtagh. Questa la tua casa”.

Galbatorix rivolse un ultimo sguardo a Murtagh prima di alzare i tacchi e uscire dalla stanza, lasciando il giovane in preda allo sconforto.

“Nessuno…” sussurrò Murtagh fissando fuori dalla finestra dove ora imperversava un forte temporale.

L’acqua cadeva forte battendo contro il vetro quasi come volesse romperlo, ed in quello stato d’animo Murtagh fu quasi certo che anche il cielo ora stesse piangendo, che anche lui potesse sentire il suo dolore.

“Nessuno verrà a salvarmi” concluse accasciandosi sul letto e chiudendo gli occhi, una lacrima solitaria gli attraversò una guancia sparendo tra i capelli scuri.

Era solo, di nuovo solo.

  
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