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Autore: SailorDisney    06/12/2011    1 recensioni
Anno cosmico 4072.
Quadrante gamma. Settore 4.
Quartier generale protezione universo.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Buzz Lightyear, Jessie, Woody
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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7.

 
Nel frattempo, Jessie continuava a gridare. “BUZZ!! DOVE SEI FINITO?! GRRR… APPENE ESCO DI QUI IO…” capì di essere sola e che nessuno la poteva sentire. Si arrese e cominciò a girare per la stanza.

-Beh.. non c’è nulla da fare. Almeno do un’occhiata in giro... – pensò. –E questo cos’è? Un diario di bordo?- disse avvicinandosi ad un piccolo palmare. Lo accese senza pensarci due volte.

Sullo schermo comparì l’immagine di Buzz. La registrazione risaliva alla sera prima.

So che dovrei utilizzare il diario personale di bordo per registrare gli avvenimenti rilevanti della missione. Ma non riesco a pensare ad altro. Ad altro che a lei… si interruppe per un attimo. Come faccio a memorizzare coordinate o addirittura escogitare un piano contro Zurg? Quando mi fermo a riflettere su qualsiasi cosa, mi compare il suo viso. E’ come se… Silenzio.Ad esempio, poco fa. L’ho vista dormire beata, per un attimo mi sono sentito in dovere di proteggere i suoi meravigliosi sogni. Altro che universo… comincio a pensare che è qualcos altro che devo difendere. E non mi importa cosa ne penserà lei, è così dolcemente orgogliosa. Sarà il mio obiettivo, il mio meraviglioso obiettivo. Adesso il mio letto sarà inebriato dal suo profumo. Non vedo l’ora di andare a dormire.. Sorrise allo schermo, pensando a quello che aveva detto.

Il cuore di Jessie sobbalzò. Il suo respiro si era fermato per quel breve lasso di tempo.

Hmm.. devo ricordarmi di cancellare questa imbarazzantissima confessione!!! .. probabilmente quando uno dice così, per ironia del destino il videolog in questione è già stato ascoltato. Meno male che domani c’è lo scontro con Zurg. Se dovesse finire male, mi eviterei di dover dare spiegazioni. Sorrise.Passo e chiudo.

La mano di Jessie tremava, mentre stringeva quell’ apparecchio. Non poteva crederci. Aveva sentito proprio bene? Allora Buzz provava qualcosa per lei e…

Jessie non stava capendo più nulla, era confusa. Posò l’oggetto metallico e cominciò a riflettere, sotto una doccia calda.

 
Woody e Buzz arrivarono al margine della città, deserta. E silenziosa. Nemmeno un’anima viva.

“Buzz.. proseguiamo ancora per un chilometro ad Est. Da lì saremo vicini al covo di Zurg.” Disse Woody.

“Si e poi…” Buzz si interruppe di colpo. Si sentiva osservato. “Sssh….”

Un piccolo robot saltò fuori da un vicolo, attaccandolo alle spalle.

“Argh!” gridò Buzz. Woody sparò in fretta con la pistola laser a quell’essere, che fece un balzo e schivò il colpo. Improvvisamente uscirono da ogni parte un centinaio di piccoli robot, che con i loro occhi rossi sul display puntarono le loro armi contro di loro.
Erano circondati.

“Buzz… e adesso che facciamo?!” chiese Woody guardandosi intorno terrorizzato.

“Quello per cui siamo stati addestrati….” Rispose Buzz mantenendo la calma.

Woody rispose con un sorriso furbo.

Entrambi spiccarono un salto in alto. Woody bombardò una serie di robot con il suo fucile plasmatico, provocando una serie di esplosioni a catena. Buzz prendeva la mira con il suo laser e sferrava un colpo dopo l’altro, facendo saltare in aria i piccoli fastidiosi avversari.

Fecero in breve piazza pulita, ma in lontananza ne videro arrivare degli altri.

“Woody! Sono troppi! E ce ne saranno sempre di più! Andiamo via!” Buzz fece cenno allo space ranger di seguirlo e si introdussero in una piccola stradina nascosta.

La moltitudine di robot passò dritta, non vedendoli. Quando si furono allontanati, Buzz e Woody uscirono dal nascondiglio.

“… l’abbiamo scampata bella.” Disse Woody facendo un respiro di sollievo.

“Già.. adesso arriva il peggio.” Rivolse lo sguardo all’alta torre, a pochi metri da loro. “Dobbiamo introdurci lì dentro.. Zurg si trova al piano più alto..”

“Bene.. allora diamoci una mossa!” Woody cominciò ad avvicinarsi furtivamente all’entrata, le porte scorrevoli si aprirono. “Beh.. è stato facile!” commentò.

Buzz dietro di lui, tentennava. “Hmm… mi sembra FIN TROPPO facile.” Disse poco convinto guardandosi attorno.

“Beh, per una volta la fortuna sembra essere dalla nostra parte no?!” disse Woody allegro.

“Non illuderti ranger.. e tieni la mano sulla pistola..” lo ammonì Buzz.

Improvvisamente il pavimento cominciò a sollevarsi.

“Uh?! Ma che succede?!” Woody gridò mentre il terreno sotto di lui tremava.

Una pedana si staccò sollevandosi verso l’alto come un ascensore.

“Buzz!!! Che cosa facciamo?!” disse Woody guardando giù, mentre il piano dove si trovavano era sempre più lontano.

“E’ troppo tardi per saltare! Siamo troppo in alto! Questa è sicuramente opera di…”

La pedana si stabilizzò, fermandosi al piano più alto della torre. Davanti a loro una tenebrosa figura in nero, dal lungo mantello viola e una terrificante maschera robotica sul viso.

“…ZURG.” Completò la frase Buzz.

“Ci vediamo ancora Buzz Lightyear!” disse Zurg come se non fosse sorpreso di vederlo.

Woody e Buzz lo guardarono immobili. Valutarono la situazione, guardandosi attorno. Si trovavano in una grande stanza, fredda, oscura. Illuminata a tratti da una luce rossastra proveniente da computer, display, telecamere e altri ordigni tecnologici intorno a loro.

“Credevi davvero di accedere così alla mia fortezza?! Sapevo del tuo arrivo, non appena sei entrato nell’orbita del mio pianeta!! Mhuahuahua!!” Zurg rise di gusto.

“Questo non è il tuo pianeta! Lo hai rubato a dei poveri innocenti, che vivevano in pace prima del tuo arrivo!!!” rispose Buzz prontamente e senza timore.

“Già.. sconvolgo la vita di tutti, vero?” disse il malvagio essere robotico. “Anche se forse qualcuno aveva già sconvolto la tua..” Zurg premette un pulsante su un telecomando.

Dal soffitto venne fuori una gabbia dalle sbarre laser, dentro Jessie si dimenava furiosa.

Il cuore di Buzz si fermò.

“JESSIE!!!” gridò Woody vedendo la sorella imprigionata.

“WOODY! BUZZ!” gridò Jessie allungando un braccio fra le sbarre.

“…Lasciala andare subito, farabutto.” Disse Buzz senza perdere la calma, mentre le mani gli tremavano.

“MHUAHUAHUA!!” Zurg scoppiò nuovamente a ridere. “Dopo lo sforzo che ho fatto per catturarla? E’ una furia, lo sai?! MHUAHUA!!!”  si avvicinò alla gabbia. “Lo sai zuccherino però che sei proprio una delizia?” disse afferrandole il mento.

Jessie si scostò bruscamente.

Buzz non riusciva più a contenere la rabbia.

“Ma…” continuò Zurg. “Sono pronto a fare uno scambio…”

“Ti ascolto.” Disse Buzz serio.

“Vedi Lightyear..” disse avvicinandosi prendendolo dalla spalla. “In realtà non è mai esistita nessuna nuova arma sulla terra… è una voce fasulla messa in giro da… ME!”

Buzz lo guardava interrogativo, non capiva.

“E’ troppo tempo che mi sei tra i piedi e intralci i miei piani di dominio intergalattico… mi serviva un’esca alla qualche sapevo che avresti subito abboccato. MHUAHAUHAU!!!” si interruppe per ridere. “Ma.. non pensavo sarebbe stato così facile!”

“Stai dicendo che è me che vuoi?” chiese Buzz.

“Esattamente…” disse infido.

“Così sia allora, libera subito la ragazza.” Disse senza pensarci due volte.

“NO!! BUZZ CHE COSA STAI FACENDO?!” Jessie urlò dalla gabbia.

“OOOH! Che meraviglia!” esclamò Zurg “Ti unirai al mio esercito.. saremo invincibili..”

Zurg porse delle manette a Buzz.

“Prima liberala…” disse lui.

Zurg stava per premere un altro pulsante sul telecomando.

“Non sono stupido, space ranger. Indossa le manette, prima…” rispose il malvagio signore.

Buzz così fece, bloccando l’utilizzo della mani.

“MHUAHAUHUA!!! SEI MIOOOO!!!” gridò  Zurg entusiasta.

“Mantieni il patto adesso!” gridò Buzz. In quel momento due robot lo bloccarono dalle spalle, lo stesso fecero altri due con Woody. “Ehi! Che succede?!”

“Sei proprio un allocco… pensavi davvero che avrei lasciato andare due giovani prede, utilissimi per i miei esperimenti? .. mi servivano proprio due cavie! MHUAHUAHUA!!” Zurg voltò le spalle e si allontanò. “A presto Lightyear… goditi il soggiorno nelle miei prigioni, finchè non avrò deciso come eliminarti!!!” e scomparve nel buio.

“NOOO!!” mentre provava a dimenarsi, sentì una pressione sul collo. Forse una siringa. Poi il buio.

 
   
 
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