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Autore: comeasyouare    06/12/2011    2 recensioni
Il clima freddo di Novembre, si fa' sentire anche nella calda Huntington Beach. L'aria fresca della sera colpisce dispettosa il viso della giovane ragazza dalla maglietta tagliuzzata dei Guns 'n Roses e con una sigaretta mezza consumata tra le labbra. Con cautela, si avvicina alle sue spalle l'uomo dei suoi sogni: l'uomo dai capelli neri in aria e t-shirt nera con uno scollo a V che mette in mostra una parte di una frase dolorosa del tatuaggio: FoREVer. L'uomo che per tutta la sua adolescenza ha guardato da lontano sperando che, un giorno, la notasse tra la folla di qualche concerto o solo per le strade della città. L'uomo, che corrisponde al nome di Brian Haner, copre gli occhi della ragazza dai capelli rossi con le sue mani fredde, ogni volta che si trova al suo fianco lui capisce che è lei, la donna della sua vita.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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02. Opposites don't attract. «



Gira e rigira nel letto, sente qualcosa di fastidioso che la circonda. Un braccio, un po' troppo esile per essere quello di Brian. Si gira di nuovo e apre gli occhi, trovandosi davanti Corey con la sua chioma bionda così maledettamente perfetta anche dopo essersi svegliato la mattina. In quel ragazzo è tutto fin troppo perfetto e ordinato, il contrario di Joey. Sbuffa e sposta il braccio con pochissima delicatezza, affrettandosi ad andare al piano di sotto. Lei è convinta di essersi addormentata con accanto Brian e, trovarsi Corey al posto suo, l'ha fatta innervosire parecchio già di prima mattina.

Appena scende le scale, non può credere ai suoi occhi: sul tavolo di legno chiaro apparecchiato perfettamente, c'è una tazza di caffè fumante, cornetti di ogni tipo e persino pastarelle. Si strofina gli occhi e sbatte le palpebre più volte trovandosi davanti la stessa scena. Che fosse stato proprio Corey? No, assolutamente no, per quanto fosse perfettino e ordinato non sarebbe mai stato i grado di preparare una colazione così.
Titubante, si avvicina e solleva la tazza di caffè che la stava chiamando pregandola di bere. Sotto di esso, trova un bigliettino con una calligrafia un po' disordinata con su scritto:
Buongiorno tesoro, spero tu abbia dormito bene. Sono scappato via appena ho sentito la serratura di casa tua aprirsi, ma ho voluto farti una sorpresa mentre quell'idiota del tuo fidanzato stava già dormendo in piedi. Tutto questo, è per te piccola mia.
P.s. Esatto, Synyster Gates sa' cucinare!
Rilegge il bigliettino circa quattro volte con un sorriso sulle labbra. Allunga una mano verso il cornetto alla crema mettendosi seduta sul bancone della cucina vicino al lavello, il cornetto è favoloso. Dall'espressione di Joey, si nota la sua felicità ma anche sorpresa, Brian aveva preparato la crema per riempire i cornetti e preparato tutto per lei. Proprio in quel momento, si chiede per quale motivo stesse ancora con Corey; Corey che ha sempre da ridire sui suoi numerosi tatuaggi, Corey che ha da ridire sui suoi amici che considera drogati solo per i capelli lunghi e un po' spettinati, Corey che non vuole che lei fumi o beva alcool, oppure che non vada alle feste. Una suora, si doveva far suora a questo punto.
Gli opposti si attraggono, dicono spesso, ma non sempre è così: questo opposto, le stava mandando in isteria ed è convintissima che quella frase sia una vera cazzata. Lentamente, stava impazzendo per mano sua, è arrivata più che al limite della pazienza. Ci manca davvero poco, quando quel momento arriverà, sa che si arrabbierà come non mai. Ma, in un certo senso, ha paura di trovarsi sola. Lei ha una una paura fottuta di restare sola ed essere abbandonata da tutti, perché l'ha provata la solitudine. E così subisce quel rompiscatole ogni giorno, seguendo la sua maledettissima routine, che lei odia.
«Buongiorno amore!!» parli del diavolo..
Si avvicina con un gran sorrisone dando un bacio sulle labbra alla ragazza che, prontamente, gira la testa a destra facendo finta di leggere il calendario appeso al frigorifero con un'orrenda calamita gialla e verde, beccandosi uno schifoso bacio sulla guancia. Lo saluta con un cenno della mano, sbadigliando, bevendo rapidamente il caffè per non stare altro tempo accanto a quel tizio che dovrebbe chiamare amore, tesoro o con altri stupidi nomignoli.
«Già di cattivo umore, tesoro?» un velo di ironia nella sua voce, mentre addenta una ciambella. Lei si stacca dalla tazzina e se la rigira tra le mani senza prestare davvero attenzione a quello che dice il ragazzo, blaterando sulla colazione abbondante molto sospetta. Ma che cazzo sei, un detective?
«Mi sono svegliata presto e ho preparato tutto per me e sì, sono di cattivo umore.» questo è un chiaro segno che vuole essere lasciata in pace, ma il biondo non pare capire nonostante gli anni che si conoscono. Oppure si diverte a darle fastidio e beccarsi "vaffanculo" e insulti vari.
«Sempre di cattivo umore, che ci sto a fare con una ragazza noiosa come te.» borbotta mettendosi seduto iniziando a leggere un giornale con degli fasdisiosi occhialetti sopra il naso marroncini. Ogni mattina legge quel cazzo di giornale per informarsi cosa accade di nuovo in America, rimanendo ore e ore in quella posizione.
Lei alza prima un sopracciglio, facendo un mezzo sorriso, mordendosi il labbro inferiore trattenendosi nel non ridergli in faccia.
«O forse sei tu quello moscio?» vorrebbe aggiungere in tutti i sensi di "moscio", ma le sarebbe venuto da ridere perché, ormai lo conosce come un libro aperto, si sarebbe fatto pippe mentali. «E mollami, se non ti vado bene.» paff, le paroline magiche, le aveva dette; lei, da una parte, non vedeva l'ora che la mollasse e scomparisse dalla sua vita per sempre. Non lo aveva mai detto proprio per quella dannata paura di rimaner sola, ma all'ultimo minuto ha capito che ha l'appoggio degli amici e della madre. Già, la madre, non vede l'ora che si lascino. Considera Corey un vero imbecille e pure la povera figlia, che, fino adesso, non trovava i coglioni per sbatterlo fuori di casa.
«Allora prepara le valige e vattene.» abbassa il giornale e la guarda divertito, la sfida. Joey scuote la testa, raccogliendola, mettendo la tazzina dentro il lavandino.
«Qui ti sbagli, dolcezza, questa qui è casa mia. Quello che deve sloggiare se tu.» parla tranquillamente, non si scompone, è decisa in quello che sta facendo ed è ancora più decisa solo al pensiero di poter dedicarsi solo ed esclusivamente a Brian. Corey ride e chiude il giornare scuotendo la testa, poggiando le braccia sul tavolo, continuando a sorridere come un'ebete.
«Cacciami via tu. Non hai le palle di farlo.»
Seguono alcuni secondi di silenzio, nel mentre Joey si stava stiracchiando e Corey la guardava con aria altezzosa, sicuro che non l'avrebbe cacciato via. Un po' troppo sicuro di sé, perché Joey, senza dire una parola, si diresse nella camera da letto alla ricerca della valigia del ragazzo. Una valigia a dir poco oscena, come del resto tutti gli oggetti che appartengono a Corey, una bruttissima valigia verde bottiglia che sembra vecchia anni. Con espressione disgustata, ci infila dentro tutte le cianfrusaie del suo ormai ex-ragazzo tornando al piano di sotto sorridente, con la valigia in mano.
«Perfetto, questa è la tua valigia e quella lì - indica con un sorriso divertito la porta d'ingresso - è la porta da dove puoi uscire. Immagino che tu conosca la strada, no?»
Lo stupido sorrisino del biondo scompare in un batter d'occhio, al suo posto si disegna un'espressione di rabbia, appiattendo gli occhi in due fessure guardando in cagnesco la rossa. Con rabbia, strappa dalle mani di lei la valigia ed usce, a grandi passi, ringhiando e urlando ai quattro venti che avrebbe pagato pegno per questo. Lei intanto fa oscillare la mano a destra e a sinistra in segno di saluto, chiudendo la porta non appena fosse uscito.
La leggerezza. Joey sentie la leggerezza sullo stomaco, quell'enorme masso che la sciacciava l'ha finalmente spostato. La spina nel fianco dell'intera adolescenza è ormai fuori dalla sua vita. Occasione perfetta per una festa stile Vengeance. Prima di tutto, però, deve avvertire la sua migliore amica, colei che conosce da quando era piccolina: Crystal, conosciuta da tutti come Cris. Una graziosissima ragazza dalla pelle olivastra, capelli neri e mossi che le cadevano delicatamente sulle spalle, la ragazza dagli occhi nocciola che brillavano di felicità ogni qualvolta che la si guardava. Lei, la dolce e timida Cris, che per Joey è come una sorella.
Compone in numero in men che non si dica, sentendolo squillare una, due volte, finché la voce allegra della ragazza all'altro capo del telefono si fa' sentire.
«Ehi Cris, la vuoi sentire una notizia strepitosa? Ho sbattuto fuori di casa Corey.» probabilmente Cris sta bevendo, il rumore è simile a quello di quando si sputa l'acqua da qualche parte, seguiti da tre colpi di tosse. L'ha davvero colta di sorpresa, questa notizia.
«Dici sul serio?! Joey è fantastico! Oh, quando lo saprà Matt.. E quando lo saprà Brian!» il tono di voce è molto alto, così tanto che Joey allontana di poco il telefono dall'orecchio, ridendo, perché la immagina ballare per casa in mutande "Welcome to the Jungle". Oppure Matt è lì, a sbaciucchiarselo dalla felicità, mentre lui la guarda sorpreso e curioso, curioso di sapere cosa c'è ti danto sensazionale.
Chi è Matt? Oh, ma è ovvio, Mr. Shadows, il vocalist. La storia tra i due dura da un anno o poco più, ormai, da circa tre mesi ripete a Cris che vorrebbe mollare la sua cara mogliettina Valary per star con lei. Cosa che non fa', infondo lui teme quella donna. Lei, in passato, ha fatto molto per lui, e lui cosa fa'? La lascia? Non gli pare giusto, ma non è nemmeno giusto raccontare cazzate la povera Cris.
Pensandoci bene, è andata meglio ad Elle. Zacky, proprio quello, lasciò Gena sull'altare dicendole chiaro e tondo che aveva l'amante da un pezzo e che non l'amava, correndo alla fine da Elle chiedendole di sposarlo. E ora, sono sposati appunto da due mesi, la coppia più bella mai vista al mondo: sembrano due bambini, quando discutono fanno pace immediatamente e si coccolano per scusarsi. Sono dolcissimi, solo a vederli vien voglia di sorridere. E poi Elle è una ragazza bellissima: ha dei bellissimi occhi nocciola, delle labbra un po' fine e rosee piegate sempre in un sorriso dolcissimo, i capelli rosso scuro che lascia sciolti e come capitano e le lentiggini sul piccolo naso che la fanno sembrare una bambina.
Joey scuote la testa, riportata nella realtà dalla voce preoccupata dell'amica. E' rimasta immersa nei suo pensieri in silenzio per un bel po' di tempo.
«Lo sapranno tutti molto presto, qui ci vuole una bella festa alla Sevenfold!» esclama ridendo, salendo le scale per arrivare nalla camera da letto e mettendosi davanti all'armadio, decidendo cosa indossare.
«Tutti a casa Vengeance! Ci penso io a chiamare Zacky, oppure Ellina, tu intanto preparati e poi ti invio un messaggio con l'ora stabilita.» Joey ride di nuovo tirando fuori dall'armadio una canottiera lunga dei Nirvana e dei semplici leggings neri. Si siede sul letto guardandosi i piedini, uno scarso trentasei, mentre l'amica parlava con Matt, appunto, della festa da organizzare. Una lucetta si accende sopra la testa della rossa, che va' a pensare alla cosa più importante: l'alcool.
«La spesa alcolica, chi la fa'?» seguono alcuni secondi di silenzio e poi una breve risata dei due all'altro capo del telefono.
«Brian è ovvio, lascia fare a noi, tu vai al lavoro!» questo è Matt che rivoleva per sé la sua ragazza, perciò Joey annuisce salutando i due lasciandoli consumare il loro amore. Dopo aver lanciato indietro il telefono, si dirige in bagno dove si fa' una lunga doccia rilassante. Il getto fresco dell'acqua, la fa' rabbrividire per un attimo, poi si abitua e si rilassa lasciandosi cullare dal getto che le pizzica la schiena tatuata. Esce dal bagno in intimo, fischiettando un motivetto a caso mentre si veste. Si infila i soliti stivali neri rovinati e si pettina i capelli lisci e rossi con la spazzola, disegnando con una matita degli occhi una sottile linea su entrambe le palpebre. Prende dal comodino la pellicola da sviluppare, la infila dentro la tracolla nera e si dirige in macchina, dove l'accende e mette in moto verso lo studio fotografico.
Non vede l'ora che il giorno dia spazio alla sera per dare inizio ai festeggiamenti, curiosa di sapere che faccia avrebbe fatto Brian dopo averlo saputo.



Buona sera, sono stata veloce eh? Non capita mai, credo sia la prima volta. Spero non l'ultima. :3
Capitolo numero due di cacca, la mia autostima è a zero ma continuo comunque a pubblicare capitoli.
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate voi, ora non so cos'altro aggiungere.. Boh, per me è cipolla. <3
Vado via, alla prossima gente.
Rox/Second heartbeat. (Sì, ho cambiato nick. *ç*)
  
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