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Autore: irene862    07/12/2011    1 recensioni
Seguito di:
- dolce e delicata come il miele
- red line
Raccolta: Momenti di vita tra Gerard e Sophie
Dal quinto capitolo:
Lei cominciò a ridacchiare. Eravamo sedute sul divano, una di fronte all’altra.
“Non so proprio dove, quando e perché tu abbia deciso di fargli proprio quel regalo. Che piano strampalato!“
“Hey, mi hai aiutato tu a metterlo in pratica, non dimenticarlo. Anzi sono sicura che senza il tuo preziosissimo aiuto non ci sarei mai riuscita.”
“Mhm … forse. Comunque è bellissima! Mi piace molto. “ rispose lei sorridendo contenta
“Si, è stupenda! E sono contenta di regalargliela”
“E dell’altro regalo? Gli hai detto qualcosa?”
“Ma no, sei matta? Lo conosci, se glielo avessi detto si sarebbe precipitato qui sul momento lasciando baracca e burattini. Tu, mia madre e mio fratello siete gli unici a saperlo”
“Si, hai ragione. Sarebbe impazzito e avrebbe abbandonato set e film mandando a rotoli il suo contratto.”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dolce e delicata come il miele'
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Dolce e delicata come il miele - Last time - Al mare

Al mare!

 

 

 

 

 

 

“Tu vestita così non esci!”

Ero ancora in cima alle scale, in procinto di scendere, quando il suo tono di voce mi fece abbassare gli occhi verso di lui. Non mi ero accorta che fosse ai piedi della scala ad attendermi.

Più mi guardava e più scuoteva la testa.

“Come dici?” gli domandai ricominciando a scendere

“Ho detto che tu non uscirai vestita in quella maniera!” ribadì lui

Per un momento rimasi perplessa dopodiché mi guardai con attenzione.

Indossavo un copricostume rosso fragola e infradito nere, in testa inforcavo gli occhiali da sole.

Cosa c’è che non andava nel mio abbigliamento? Vuoi vedere che mi sono sporcata e non me ne sono accorta?

O magari è strappata da qualche parte?

No, nessuna macchia.  Nessun buco o strappo.

Alzando lo sguardo su di lui diedi voce ai miei pensieri.

“Cos’ha che non va il modo in cui sono vestita?” domandai finendo di scendere le scale

“Beh, è proprio questo il punto. Non sei abbastanza vestita, Soph! “ replicò lui come se la cosa fosse ovvia

“Gerard, ma che stai dicendo? Stiamo andando al mare. E’ normale che io abbia addosso solo il costume e il copricostume. “

“Questo non è un copricostume “ dichiarò lui prendendo un lembo del mio prendisole “Non capisco perché lo chiamino copricostume dato che non copre nulla. E’ un fazzolettino!”

“Cosa dovrei indossare? Impermeabile e doposci? Non essere assurdo non stiamo mica andando a sciare.” risposi cercando di aggirarlo per poter uscire

“Io non sono affatto assurdo Sophie e …” la sua frase venne interrotta dal suono del campanello

Tirando un sospiro di sollievo, corsi alla porta e l’aprì velocemente.

“Ciao bambolina!” mi salutò allegro Jared

Al suo seguirono i saluti di Susy, Chris e George.

Ormai facevano tutti coppia. Susy con George e Chris con Jared.

Con un sorriso allegro salutai e abbracciai tutti.

Continuavo a pensare che parte del merito, per il fatto che quelle due coppie si fossero formate, fosse anche mio.

Con un gesto cerimonioso li invitai ad entrare, chiudendo poi la porta.

Gerard ci aspettava in salotto con un sguardo corrucciato sul viso e parecchio musone.

Sbuffai infastidita.

“Allora siete pronti? Possiamo andare?” domandò George guardando prima me e poi Gerard

“Si”

“No”

Le nostre voci si sovrapposero. Avevamo risposto nel medesimo istante.

Mi voltai a guardarlo e lo stesso fece lui.

“Siamo pronti” dissi a denti stretti fissandolo

“No, invece! Non puoi uscire così … sei mezza nuda!” ribatté lui con tono serissimo senza distogliere lo sguardo dal mio

“Mezza nuda?” domandò Susy

“Oh per l’amor del cielo Gerard … finiscila! Voglio andare al mare e non ho intenzione di cambiarmi perché tu hai deciso così!” ribattei arrabbiata

“Perché non può uscire? Cos’ha? Sta male?” domandò Chris a Gerard avvicinandosi a me

Mi tastò la fronte con la mano e scosse il capo negativamente

“Certo che non sto male. Non sono malata! Gerard è convinto che non possa uscire vestita così. Secondo lui sono troppo poco vestita!” risposi stizzita

Era assurdo.

Completamente assurdo!

Era geloso, lo sapevo. Ma ora stava esagerando!

“Cioè, guardatela!” replicò lui punto sul vivo riferendosi ai nostri amici “Questo fazzolettino non le copre braccia, né spalle, né gambe e lascia una porzione esageratamente abbondante di cosce completamente scoperta. Converrete con me che è impensabile che esca così”

“Io non ci vedo nulla di male” dichiarò Jared guardandomi seguito poi dall’annuire di George

E così fecero gli altri

“Si nemmeno io. “ annunciarono Susy e Chris

“Ma come? Cioè … si vede troppo … e non mi va!” ribatté lui

“Ed io allora cosa dovrei dire?” domandò ironico Jared guardando di sbieco la sua fidanzata

Chris indossava shorts neri cortissimi, che potevano passare benissimo per delle mutande un po’ grandi, ed un top arancione che le lasciava la schiena completamente scoperta e che le arrivava appena sotto il seno. Occhiali da sole e zoccoletti in legno ai piedi completavano il suo vestiario.

Quando mi voltai a guardarla era leggermente appoggiata con un fianco al divano del salotto e la vidi sbuffare alle parole del suo uomo.

Le sorrisi e lei fece lo stesso.

“E …  e la fai uscire in quella maniera?” domandò Gerard all’amico

Quello in risposta alzò le spalle con fare rassegnato ma la risposta venne proprio da Chris

“Anzitutto non mi fa uscire lui. Esco da sola! Non ho bisogno del suo permesso per uscire vestita nella maniera che più mi aggrada. Secondo punto dove credi di andare? Stiamo andando al mare e non al museo del Louvre a visitare la mostra di Van Gogh! Terzo ed ultimo punto: io amo Jared e gli sono fedele. Il mio abbigliamento dice poco e niente di quelli che sono i miei valori. Se qualcuno si avvicinasse mostrando interesse, chiarirei subito la situazione dicendogli che sono felicemente innamorata! Tutto qui. Quindi, dato che sono sicurissima che Sophie non ti abbia mai dato modo di non fidarti di lei, ti consiglierei di finirla con questa pagliacciata che le e ci stai propinando!” e con una scrollata di spalle si voltò per poi uscire in giardino.

Subito Jared ne seguì l’esempio e dietro anche Susy poi seguito anche da George che si allontanò dando una pacca sulla spalla di Gerard.

Non mi voltai nemmeno a guardarlo. Avevo le lacrime agli occhi ed ero furiosa.

Le parola di Chris mi avevano scossa e sapevo che lo stesso valeva per lui.

Sentì le sue dita accarezzarmi dolcemente il collo.

“Mi dispiace”

“Già, come ogni volta!” ribattei dura scrollandomi di dosso la sua mano “Cazzo Gerard, sono stanca! E’ sempre la stessa storia. Ti ho mai dato motivo di non fidarti di me? O altro?!?” domandai rabbiosa

“No, amore … certo che no” rispose lui colpito

“E allora smettila! Dovrei essere io quella dispotica-ossessiva che ti controlla in ogni momento, soprattutto dati i tuoi precedenti!”

Il suo viso perse colore e divenne pallido. Fece un passo indietro come colpito in pieno petto dalle mie parole.

Sapevo di averlo ferito e avrei voluto non farlo, anche perché lo avevo perdonato. Ma la fiducia era la base di ogni rapporto ed io mi fidavo di lui.

Per lui,  a quanto pare, non era la stessa cosa.

“Io mi fido ciecamente di te. E vorrei che per te fosse lo stesso. Ti amo. Ti amo da impazzire e lo sai. Non potrei mai fare nulla che mi portasse a ferirti.” aggiunsi con più calma

Lui annuì e con passo esitante si avvicinò a me.

Allungò una mano verso il mio viso e vedendomi immobile mi abbracciò di getto. Mi strinse a lui con forza. Mi accarezzò i capelli con gesti lenti e ripetuti.

“Io mi fido di te. Solo … non mi fido degli altri.” riprese dopo qualche minuto

“Stronzate! A te non deve interessare degli altri, né di ciò che dicono. Devi pensare a me. E’ il mio comportamento, le mie azioni e le mie parole che devi ascoltare, osservare e di cui ti devi fidare!”

“Hai ragione … e mi dispiace. Il fatto che altri possano guardarti, fare certi pensieri su di te o addirittura toccarti mi manda fuori di testa. E’ che ti amo così tanto che solo al pensiero di poterti perdere … io, lo sai, morirei!” continuò lui

“Questo non succederà … ma tu devi fidarti di me.”

Mi allontanai da lui con lentezza. Presi il suo viso tra le mani e avvicinandolo al mio gli dissi “Io ti amo e mi fido di te. Ho scelto te, anzi ci siamo scelti. Non potrei mai farti del male. Mai!”

Lui mi strinse ancora di più a se, quasi fino a farmi male. Quando le nostre labbra si incontrarono chiusi gli occhi e mi lasciai andare al suo tocco e alla sua presa.

Ero sua e lo sarei stata sempre.

“Appartengo a te e voglio solo te. Ti amo moltissimo. Amo solo te” rispose lui come se avesse letto i miei pensieri

Restammo abbracciati finché non salimmo tutti in auto.

Gli altri avevano capito e ci avevano preceduto in spiaggia e fu infatti proprio lì che li ritrovammo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Allora, avete chiarito?” mi chiese Susy quando mi sdraiai accanto a lei e a Chris

“Si, abbiamo parlato e ha capito” risposi con un sorriso

“Beh, menomale. Ogni volta quel teatrino … e che palle!” intervenne Chris sollevando gli occhiali e guardandomi

“Non fare tante storie, perché è successa la stessa cosa tra te e Jared quando io e George siamo venuti a prendervi!” ribatté Susy alzando un sopracciglio

Avevo appena finito di stendere l’asciugamano quando quelle parole raggiunsero anche me

“Cosa?” domandai colpita

“Certo! E non sai che storie … lei che voleva uscire solo con una minigonna, molto molto, molto mini devo ammetterlo e l’altro che si sbracciava e urlava in giro per casa per obbligarla a mettersi qualcosa di più coprente addosso. Una baraonda insomma!”

“Ma davvero?” domandai guardandola con un sorrisino sarcastico

Chris per tutta risposta alzò le spalle con noncuranza.

Poi sollevandosi di colpo puntò lo sguardo a qualche metro da noi. Assottigliò gli occhi riducendoli a due fessure e assottigliò le labbra in gesto stizzito. Sia io sia Susy ci voltammo a guardare nella stessa direzione.

I nostri rispettivi fidanzati erano in acqua circondati da almeno una decina di ochette sgambettanti che ridevano, lanciando gridolini estasiati quando venivano schizzate per sbaglio dai ragazzi.

Senza smettere di fissare il mio lui, mi alzai e con gesti lenti ed esageratamente maliziosi cominciai a togliermi il copricostume. Lanciai le ciabatte lontano e mi sciolsi i capelli facendoli ricadere sulle spalle.

Le altre capendo al volo lo scopo dei miei gesti, cominciarono a ridacchiare e mi diedero manforte. Entrambe erano già in costume, Chris si alzò subito seguita da Susy. Si scrollarono di dosso la sabbia velocemente, Chris si scompigliò i corti capelli con modi delicati e gettando gli occhiali da sole sull’asciugamano cominciò ad avviarsi verso la riva. Susy la imitò alla perfezione scuotendo la chioma in maniera sensuale e sistemandosi meglio il costume addosso.

Io le seguì subito dopo.

Sapevamo già come comportarci.

Ignorare i tre galletti (e le loro galline!) sedendoci sul bagnasciuga. Fare finta di non vederli. Ignorarli senza badare alla loro presenza li mandava in bestia!

Infatti, come da programma, arrivarono a “imporre” la loro presenza  con uno scossone che non mi fece capire più nulla.

Gerard odiava essere ignorato, in special modo da me, e per vendicarsi mi aveva preso di peso e mi aveva gettato in acqua.

Quando riemersi lo feci boccheggiando. Lui nuotava sicuro e quando mi raggiunse lo vidi sogghignare.

Poco più in là notai anche Susy e Chris. Avevano subito lo stesso trattamento.

Era vicinissimo a me e mi sorrideva malizioso. L’acqua era alta ed io mi appolippai a lui cingendogli le braccia al collo e le gambe alla vita.

Lui mi strinse a se e sorrise ancora di più

“Gelosa, amore mio?” mi soffiò lui a pochi centimetri dalla mia bocca

“Io? Assolutamente no!” replicai decisa

“Bugiarda!”

Il suo bacio dolce e salato mi evitò di rispondere.

Avrei mentito e lo sapevo!

 

  
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