Harry Potter, 'Castelli di carte' di FairyFrida su EFP Fanfiction

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Castelli di carte

- Sirius! Sei cattivo!
Hai appena fatto crollare il suo castello di carte. Fanti e regine si spargono in disordine sul tavolo della sala comune, tu ridacchi e lei ha gli occhi lucidi.
Siete entrambi al primo anno. Il tuo è stato un gioco infantile, da bambini, ma Marlene c'è rimasta male. Era importante per lei quel castello, anche se tu non puoi saperlo.
Era il castello dove lei vorrebbe andare a vivere insieme a te, quando sarete grandi.
Tu sarai il re, e lei la tua regina.

Sei al quarto anno quando stai scendendo alle serre e ti accorgi che Marlene ti guarda. Ti guarda e poi abbassa gli occhi sulle sue calze, ti guarda e poi subito arrossisce.
Dentro di te esulti. Sei così potente e bellissimo che anche Marlene McKinnon ha ceduto al tuo fascino e ora non può resisterti.
Ma tu affretti il passo, non hai voglia di sorbirti le farfalle nello stomaco di una ragazzina.
Se posso, ti odierò, Marlene. Se no, ti amerò contro voglia.¹

Il giorno di San Valentino del vostro sesto anno è il più freddo che tu riesca a ricordare. Sulla neve ancora fresca si è formata una spessa crosta ghiacciata e gli studenti si scambiano Cioccocalderoni con il ripieno al Whisky per riscaldarsi.
Marlene ti consegna un pacchetto subito dopo colazione, e tu lo rifiuti.
Per l'ennesima volta hai spazzato via il suo bel castello di carte. Oggi però sotto il cumulo di assi e due di picche ci hai fatto finire anche il suo cuore, spezzato.

Quando il vecchio Malocchio Moody ti nomina membro dell'Ordine della Fenice e ti chiede di giurare, Marlene è vicino a te. Le rivolgi un'occhiata furtiva e ti viene in mente un solo aggettivo per descriverla: fiera. Le spalle dritte, lo sguardo fisso davanti a sé, Marlene è una delle streghe più capaci che tu conosca: ti sorprendi a pensare che se avesse deciso di servire Voldemort sarebbe già la sua luogotenente più preziosa. E invece ha scelto l'Ordine, dimostrandosi più coraggiosa di quanto avresti immaginato. Forse, l'amerai davvero.

Quel dannatissimo giorno di fine ottobre del 1980² Marlene piange piano in un angolo del Quartier Generale, si abbraccia le ginocchia e ti sembra così piccola e indifesa che pensi che anche nel tuo minuscolo divano non occuperebbe neanche un cuscino.
Questa volta non la ignori. Ti accucci accanto a lei e le cingi le spalle con fare protettivo. Lei non solleva neanche lo sguardo, sa che sei tu. Ti avvolge la vita con un braccio e bagna il tuo petto con le sue lacrime.
È così vicina che riesci a sentire il suo profumo. Sa di candele e di muschio.
Una dea silvana.

Il maniero dei McKinnon ti è sempre piaciuto. Con i suoi leoni in pietra grigia, il salice piangente, la fontana, ti è sempre sembrato diverso da tutte le altre residenze abitate da famiglie facoltose. L'avresti definito accogliente, caldo.
Oggi no.
E ti rendi conto che d'ora in poi sarà così per sempre, da questo momento non riuscirai più a visualizzare il maniero dei McKinnon senza quel fottutissimo Marchio Nero che dalla loggia del secondo piano si protende verso il cielo. Così verde, così oscuro.
Ti precipiti dentro senza nemmeno inviare l'ordine al tuo cervello, le gambe si muovono da sole, corrono, oltrepassano l'ingresso, poi il salone, incespicano nelle scale. Dietro di te senti gli Auror che procedono più cauti, forse temono che ci sia qualche Mangiamorte al pianoterreno, pronto a tendere un'imboscata. Non te ne frega niente, sinceramente, scopri che tutto ciò di cui ti importa ormai è non perdere Marlene, trovarla ancora viva.
Viva.
Perché deve essere vivo quel corpo accasciato contro una parete del corridoio, deve respirare ancora, nonostante i capelli spettinati sul volto, le gambe innaturalmente piegate, la bacchetta che penzola da una mano che ormai non ha più forze. Ti chini su di lei, le raccogli le ciocche scomposte dietro le orecchie e le sollevi il viso.
I suoi begli occhi grigi sono angosciosamente sbarrati, la sua pelle è fredda, il suo torace immobile. Morta, perduta, addio per sempre.
Gridi, Sirius, le tue labbra si deformano in un urlo straziante e subito James è dietro di te, percepisci la sua presenza alle tue spalle ma non ti volti, vuoi restare solo con lei.
Ti rendi conto che avresti potuto amarla, che lei sarebbe stata la sola ed unica ragazza di cui avresti potuto innamorarti. Di cui ti stavi innamorando.
Perché tu amavi Marlene, ma eri troppo presuntuoso per rendertene conto, per accettarlo. Che cretino, Sirius.
Il castello di carte è crollato di nuovo, questa volta definitivamente.
Ma oggi sotto le macerie ci sei tu, tu e il tuo stramaledettissimo dolore.

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¹: citazione da Ovidio: "T'odierò, se posso. Se no, t'amero contro voglia".

²: giorno in cui ho immaginato che vengano massacrati i fratelli Prewett. Ho supposto che fosse il 1980, visto che Marlene, Sirius e compagnia bella dovrebbero essere entrati a far parte dell'Ordine nel 1978 (appena terminata Hogwarts) e quindi immagino che sia stato più o meno in quegli anni che coloro che hanno perso la vita durante la Prima Guerra Magica siano stati uccisi.

frida's corner ~

Questa mia piccola creatura ha partecipato a L'unico e solo 'Multifandom Contest' indetto da FataFaby89 sul forum di EFP classificandosi prima e aggiudicandosi addirittura il Premio Stile *__________*

Sono molto fiera di questa storia viva la modestia!, devo dire che l'ho iniziata per gioco, ma poi mi ci sono affezionata veramente ^^ Quindi spero che vi piaccia, perchè ci tengo ♥

E ci tengo anche a ringraziare di nuovo Faby, per essere stata una giudiciA meravigliosa, e per aver creduto così tanto nelle mie storie :D Grazie, davvero ♥

frida ^^