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Autore: cydonianrioter    07/12/2011    4 recensioni
-Non me ne frega di San Valentino! Io ti amo tutti i giorni!-
its joshley all the way.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hayley Williams, Josh Farro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: Lo so, il fatto che abbia aggiornato così presto è scioccante anche per me. Anyway, in questi giorni mi sono accorta che leggero ascoltando la musica è molto più figo, quindi questa canzone (http://www.youtube.com/watch?v=TchfLYaiD8Ymi sembra quella giusta per la storia (se non volete che vi si chiuda la ff schiacciate sul link col tasto destro e selezionate 'apri link in un'altra scehda'). Buona lettura. Se recensite non vi cadono le mani :D

2. And just to get lost, in all my selfish thoughts



Non l'avevo detto a nessuno. Nemmeno a Dakotah, la mia fidata migliore amica. Nemmeno a Jeremy e a Taylor, i miei fratelli. Nemmeno a Chad, il mio ragazzo/orso partito per un tour europeo di due mesi giusto il giorno prima.
Non avevo detto a nessuno di aver rincontrato la tessera mancante del puzzle, quella che un tempo era l'unica a riuscere a completarmi. Ora, per ironia della sorte, c'era qualche problema tecnico, non in lui ovviamente, in me. I bordi della mia tessera erano decisamente troppo fragili e sbriciolati, mangiucchiati da tutto il dolore e dai rimpianti, impossibili da far combaciare con qualsiasi altro pezzo.
Non sapevo perchè l'avessi fatto, forse ero troppo codarda.
Non credo che lui l'avesse detto a qualcuno, non a Jenna, almeno.
Stavo seduta sul disordinato divano rosso di casa mia a strimpellare un po' con la vecchia chitarra che Justin mi aveva regalato qualche compleanno fa, mentre Taylor cantava All I Wanted, stonando apposta sugli acuti. Quel cambio di ruoli lo divertiva parecchio.
-Taylor, devo dirti una cosa- dissi a mezza voce, smettendo di punto in bianco di suonare.
-Dimmi tutto, Hayls. Sai che io per te ci sono sempre- rispose, appoggiandomi dolcemente la mano sul ginocchio.
Forse non avrei dovuto farlo. Non volevo rovinargli la giornata, non quella in cui avrebbe dovuto festeggiare -anche se in ritardo- il suo ventiduesimo compleanno. Eppure era più forte di me, non riuscivo a tenerlo nella mia testa. Sentivo il bisogno di urlarlo al mondo, sentivo il bisogno di dire a tutti che in qualche modo mi aveva perdonata, che eravamo tornati quelli di prima. 
Prima di rispondere feci un bel respiro, ripetendo a me stessa che era la cosa più giusta da fare.
-Ho incontrato Josh, ieri- sussurai timorosa, guardandomi le scarpe.
-Tu.. cosa?- esclamò sbalordito, scattando in piedi.
Mi alzai anche io, lasciando cadere con noncuranza la chitarra sul pavimento alla quale saltò una corda, e gli presi i polsi per impedirgli di fare qualunque cosa stupida, anche se ero perfettamente consapevole del fatto che non sarebbe servito a nulla, perchè era almeno cinque volte più forte, alto e pesante di me.
-Taylor, stai tranquillo- lo rassicurai, lasciandogli andare lentamente i polsi.
-Ti ha detto qualcosa di Zac?- domandò, sedendosi di nuovo per terra.
Già, Zac. All'improvviso mi sentii un'egoista. Pensavo sempre e solo a me stessa, sempre e solo a quello che la gente pensava della rottura di me e Josh. Certo, avevo visto Taylor piangere dopo l'abbandono, ma non avevo mai veramente realizzato quanto ci stesse male. Insomma, lui e Zac erano migliori amici e il legame che li univa era qualcosa di unico. Ma solo in quel momento mi resi conto di non riuscire a immaginare quanto dolore provasse.
E in più non avevo chiesto niente a Josh.
-No, non ha detto nulla- risposi dispiaciuta.
'Bugiarda, hai paura di ammettere che non ci hai pensato' stupida, stupida, stupida coscienza.
Una lacrima solitaria gli rigò il viso, e il mio cure si strinse a tal punto da rischiare di scomparire. Senza pensarci due volte gli gettai le braccia al collo e lo strinsi forte a me, come mai avevo fatto con qualcuno prima d'ora.
-Mi dispiace così tanto, T- scoppiai a piangere, la pressione mi aveva fatta crollare, di nuovo.
-Ehy, Hayls, non piangere piccola- mormorò nel mio orecchio, ricambiando la stretta.
Non risposi e dopo qualche minuto sciolse l'abbraccio e mi guardò fisso negli occhi.
-Non è colpa tua- disse deciso.
Ma si sbagliava, era tutta colpa mia se Josh e Zac se ne erano andati. Tutta colpa mia, del mio stupido egocentrismo e della mia mania volermi sempre mettere in mezzo a tutto. Era tutta colpa mia se Taylor in quel momento riusciva a stento a trattenere le lacrime. E non potevo sentirmi più in colpa.
-Si che è colpa mia e non osare contraddirmi-
-E invece ti contraddico! E' Josh che non sa cosa significhi la parola frontwoman, Hayls. Non sa come ci si sente ad essre Hayley Williams. Nessuno sa come ci si sente!- mi rassicurò invano. Stava solamente cercando di giustificare il mio comportamento.
-E perchè voi non ve ne siete andati?- chiesi disperata. Ma la mia domanda sembrava molto più un'accusa, suonava come un caparbio: 'Siete ancora qui? Via da i piedi, posso farcela anche da sola'. Stavo per iniziare a scusarmi ma Taylor parlò prima di me.
-Perchè noi non siamo gelosi! Perchè noi ti vogliamo bene e sappiamo che non lo fai apposta a metterti al centro di tutto, sono i media che lo fanno!- escalmò.
Per la prima volta da quando avevo iniziato a cantare e suonare in quella band qualcuno mi capiva. Per la prima volta una persona che non fosse il mio ragazzo decisamente troppo comprensivo mi dava ragione, cercando di mettersi nei miei panni. Guardai Taylor piena di gratitudine e un timido sorriso iniziò a spuntarmi sul volto, sostituendo le lacrime amare; come il sole che spunta da dietro i nuvoloni dopo una giorna di pioggia.
-Posso volerti bene?- domandai retorica.
-Ti voglio bene anche io bomba, non dimenticarlo mai- e mi prese di nuovo in quell'abbraccio stritolante che tanto mi piaceva.
-Chederò di Zac- promisi una volta tanto senza incrociare le dita dietro la schiena, perchè interessava anche a me sapere di lui. Per anni era stato il fratello che non avevo mai avuto e mi mancava da morire.
Passammo tutto il pomeriggio a parlare del più e del meno, di quello che avremmo fatto a Natale, ci accordammo per fare un regalo a Jeremy e Kat e ci scoprimmo a fantasticare su quanto sarebbe stato bello se avessero avuto un bimbo. Sfortunatamente non riuscii a fare ammettere a Taylor quanto gli piacesse la mia migliore amica, ma dopotutto avevo passato una bella giornata. Non potevo lamentarmi.
Quando Taylor mi lasciò sola controllai i messaggi sul telefono che avevo lasciato silenzioso tutto il giorno. Il risultato fu un'indifferenza che mi lasciò spiazzata per le cinque chiamate senza risposta di Chad e un colpo al cuore per un messaggio di Joshua.
'Domani, solito posto e solita ora?'

  
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