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Autore: Blow_97    07/12/2011    0 recensioni
Un sogno descritto nei minimi dettagli. Questo sogno non l'ho fatto io ma una mia amica la quale mi ha aiutato a scrivere questa storia.
Ho deciso di scriverlo sotto-forma di racconto perchè mi ha affascinato
molto essendomi stato raccontato dettagliatamente, cosa molto difficile quando si cerca di ricordare un sogno.
Non so ancora come verrà ma in ogni modo spero che la gradiate :3
Blow_97
Genere: Mistero, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Notte d'inverno

Tutto incominciò su di un carro diretto alla mia presunta casa. Dopo essere scesa da questo carro mi ritrovai in un ambiente del tutto sconosciuto e dissestato che sicuramente non era il piccolo paese in cui abitavo nella realtà.
Mentre camminavo per la strada diretta a casa sentii squillare il telefono, accettai la chiamata e accostai il cellulare all'orecchio.
< Addio. > Disse la voce dall'altra parte del telefono con un tono molto familiare e malinconico. 
Ne ero sicura quella era mia sorella, così decisi di chiedere spiegazioni che, purtroppo, vennero ignorate palesemente e dopo un'ultimo "addio" pronunciato in un sussurro quasi impercettibile la ragazza mise fine alla telefonata.
Poi mi svegliai spaventata dal fatto che mia sorella mi potesse lasciare.
Dopo essere caduta di nuovo tra le braccia di Morfeo quel sogno prese il sopravvento sulla mia mente.
Mi ritrovai davanti ad una casa Giallognola, l'ambiente intorno a me era più simile e familiare. Entrai in questa casa che probabilmente era quella in cui abitavo insieme a mia madre e mia sorella. Quando fui dentro trovai mia sorella con una neonata in braccio.
< Mi voleva uccidere. Lui mi voleva uccidere! > Urlava mia sorella contro me e mia madre. 
 
Fin da quando avevo ricevuto la sua chiamata non riuscivo a darmi pace. Sentivo che qualcosa non andava e avevo una fottutissima immagine davanti agli occhi che ritraeva mia sorella con una neonata in braccio e un'uomo davanti a lei con una pistola in mano rivolta in sua direzione. E tutto quello che vedevo in quell'immagine qualche minuto dopo venne confermato da mia sorella.
 
Non è possibile, pensai. Come potevo essere a conoscenza di tutto quello ancora prima che mi venisse detto dalla diretta interessata.
Dopo questo misterioso episodio mi ritrovai con un'amica davanti ad una specie di municipio che si scoprì essere un asilo delle suore dove entrammo dopo qualche minuto passato ad osservare lo strano palazzo dissestato e poco sicuro.
Una volta dentro osservammo le stanze dell'asilo che risultavano stranamente familiari: c'era l'angolo "morbidoso", presente anche nell'asilo che avevo frequentato da piccola, i tubi gialli solitamente presenti nei centri commerciali e la stanza delle palline anche quella presente nei centri commerciali. Attraversammo tutti quei giochi e in fondo alla stanza riuscimmo ad intravedere altre 3 amiche che ci dissero di andare nell'ultima stanza del corridoio perchè c'era qualcosa per me.
Superammo quella stanza per entrare nella successiva.
La seconda stanza era tetra e avvolta da una specie di nebbiolina che offuscava la nostra vista. Sul pavimento giaceva una distesa azzurra di celofan che copriva tutto il pavimento della stanza e sopra di esso zampettavano un'infinità di topi che man mano che avanzavamo ci correvano in contro mordicchiandoci le caviglie.
In fondo alla stanza due figure oscure e misteriose avanzavano copiosamente  verso di noi. Una volta trovate faccia a faccia i corpi erano più nitidi ma ancora avvolti in una nuvola nera che copriva metà della loro faccia. Erano una vecchietta e una bambina. Pian piano questa stanza divenne sempre più chiara fino a diventare di un bianco accecante. Raggiungemmo velocemente la porta a passammo alla terza stanza.
La terza stanza era normale e per niente dissestata o con qualche particolarità. Al centro di essa scorgemmo una suora alla quale chiedemmo alcune cose sulla stanza precedente.
< Scusi..ma come mai c'erano dei topi nella seconda stanza? > chiedemmo gentilmente.
< Alle piscine? > Chiese lei.
< Si. > Risposi io senza nemmeno sapere il perchè.
< Non vi preoccupate le stanno solo ristrutturanso. > Spiegò lei sorridendo pacatamente.
Dopo aver ringraziato e congedato la suora.
Passammo così all'ultima stanza dove ci aspettava un computer con una proiezione power-point da parte del ragazzo che mi piaceva. Schiaccio Play e parte il video.
< Ho fatto questo video per te, in cui volevo dirti che ho lasciato la mia fidanzata per te, spero di non essere in ritardo e di non averti perso.. > Confesso il ragazzo con gli occhi lucidi e la voce tremolante. Prima della fine del video schioccò un bacio volante verso la telecamera facendomi sorridere.
Nell'ultima parte del sogno ritornai a casa e incontrai mia sorella a cui raccontai tutto e scoprii che lei era complice del video del ragazzo.
  
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