Beautiful, Magical, Mystical, Irresistible, Cosmical
ASSOLUTAMENTE VIETATO RIFIUTARE
Queste
erano le ultime parole che Hermione lesse sul volantino che Ron le
aveva mostrato.
-Quindi
immagino che dovremo andare, vero?- il tono della ragazza ventenne era
sarcastico.
-Per
la bacchette dei maghi, Hermione!
Non credo che ti dovrebbe costare troppo, per una sera, andare ad una festa!- Ron pronunciò l’ultima frase come
se fosse stata la sentenza finale di una pena ormai certa.
-Il
fatto è che lo trovo un modo stupido per ritrovarsi! Insomma… ci saranno
persone che non avremo voglia di rivedere.-
-E
mica dobbiamo stare con loro per forza! Ti prego, tesoro, dobbiamo andarci!- ora il tono era supplice.
-Ma il
viaggio? Non è prudente smaterializzarsi! Ci toccherebbe usare l’auto di tuo
padre per volare fin là… e una volta arrivati? Noi…-
ma Ron non la lasciò terminare:
-Sì,
ci fermeremo là a dormire, ok?-
Hermione
prese a guardare le punte delle scarpe, pensando a quale sarebbe stata la
risposta migliore da dare:
-Va bene, andremo.- rispose senza entusiasmo. Ron si gettò
subito su di lei abbracciandola forte e donandole un veloce bacio sulle labbra,
mentre le persone, attorno a loro, continuavano a camminare sul marciapiede di
Park Lane a Londra.
*O*
-Buongiorno
amore.- esclamò Ginny in vestaglia, dirigendosi verso
il frigorifero.
Harry,
seduto al tavolo della cucina, scosse il capo in segno di saluto, ma continuò
imperterrito a leggere l’annuncio trovato nella cassetta delle lettere:
GLI EX ALUNNI DELLA SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI
HOGWARTS
APPARTENENTI ALLE CLASSI USCENTI NEGLI ANNI 1996-1997-1998
SONO UFFICIALMENTE INVITATI ALLA
FESTA DI RITROVO
ORGANIZZATA DALLA SCUOLA DI HOGWARTS E DAL MINISTERO
DELLA MAGIA
SI PREGA DI AVVISARE CON UN GUFO
URGENTE NEL CASO NON FOSSE POSSIBILE PARTECIPARE
DISTINTI SALUTI,
Il preside
Minerva McGrannit
ASSOLUTAMENTE VIETATO RIFIUTARE
-Sapevi
della rimpatriata che ci attende?- chiese Harry a Ginny appena ebbe finito
di leggere.
-Sapevo
che Hogwarts organizzava cose del genere da anni, ma
non ero certa che anche noi avremo dovuto
parteciparvi.-
Harry si immerse nuovamente nella lettura del volantino. Gli occhi
smeraldo sembravano preoccupati, assenti.
-Hai
intenzione di non andare, Harry?- domandò Ginny, come se non fosse sicura che quella fosse la domanda
giusta da fare in quel momento.
La
mente di Harry stava ripercorrendo velocemente gli
anni ad Hogwarts: l’incontro
con Hermione e Ron sul
treno, la scoperta dell’esistenza di Voldermort, le
battaglie che aveva dovuto combattere con l’Oscuro Signore, le prime conoscenze
con Ginny, la morte di Cedric,
la morte di Sirius, la morte di Silente, il primo
bacio con Ginny, l’ultima lotta contro Voldemort e la vittoria, Ron ed Hermione… insieme…
-Harry…
Mi senti?... Harry!-
La
voce di Ginny lo riportò bruscamente alla realtà.
-Amore,
tutto bene?- chiese Ginny preoccupata, posando sul
tavolo il bicchiere di latte che stava per bere e poggiando una mano sulla
spalla di Harry.
-Sì,
certo. Credo che andremo…- disse infine con un sorriso
tirato. Ginny sorrise altrettanto, ma non capì
appieno il significato del sorriso di Harry… non l’avrebbe mai capito…
*O*
-Hermione,
avrei bisogno una mano con la cravatta!- urlò Ron dal bagno del piano superiore. Hermione
si trovava in salotto, sfogliando l’album di mille ricordi vissuti a Hogwarts.
Posò
i suoi occhi sull’ultima fotografia: erano ritratti Harry
e lei, mentre si abbracciavano stretti con in mano la
pergamena che attestava loro la conclusione della scuola. Un
sincero sorrise le nacque sulle labbra, per poi morire subito dopo a
causa dell’ennesimo richiamo di Ron.
-Arrivo
Ronald!- urlò anche lei, dirigendosi immediatamente
verso il bagno.
-Era
ora, tesoro!- sbuffò Ron appena vide comparire
l’immagine di Hermione dietro di sé riflessa sullo
specchio, -Che stavi facendo?-
-Mettevo
a posto dei ricordi… Cosa devo fare?-
-Dovresti
rifare il nodo alla cravatta: ha deciso di non venire bene stasera. Arriveremo in ritardo.- commentò scocciato.
-No,
Ronald. Saremo puntualissimi.- lo
rassicurò Hermione cominciando ad annodare la
cravatta, stavolta nel modo corretto.
-Ti
ricordo che non sei né vestita, né truccata! E
vorresti farmi credere che arriveremo in orario?-
-Fatto!... Senti, smettila di mettermi fretta. Inizia ad uscire
dal bagno, che a vestirmi e truccarmi ci penso io, ok?-
-Mi
fido solo perché ti conosco da nove anni, Granger.-
-Bravo
Weasley.- disse sorridendo, mentre Ron ricadeva velocemente sulle sue labbra.
*O*
-Amore
stai benissimo.- commentò Ginny
a bocca aperta. Harry comparve dalla camera da letto.
Non sembrava neanche lui tanto era curato: jeans scuro, camicia bianca
sbottonata cinque centimetri sotto il collo dalla quale si intravedeva
il corpo ben definito del ventenne ed una leggera giacca, di jeans anch’essa,
più chiara del pantalone, ma comunque elegante.
Ginny
indossava un vestito rosso fuoco non molto lungo, che terminava con un pizzo
poco vistoso, senza spalle, a tubino, mettendo in
risalto l’esile figura della ragazza. I capelli rossi erano raccolti a chignon, lasciando cadere apposta qualche ciuffo più riccio.
-Sei molto bella anche tu.- disse Harry sistemandosi la
giacca e donandole un bacio in fronte.
-Mamma,
noi allora andiamo. Dobbiamo essere ad Hogwarts tra un quarto d’ora!- urlò Ginny.
La
signora Molly Weasley comparve
dalla porta del salotto e si diresse verso la figlia:
-Ginny
cara, sei un incanto! E anche tu Harry…
molto… virile, ecco!- Harry sorrise, sinceramente imbarazzato.
-Sai
se verrà, Ron, mamma?- domandò
poi Ginny, mentre avvolgeva le proprie spalle nello
scialle nero di seta.
-Sì,
tesoro mio. È venuto a prendere la macchina di papà ieri. Credo che sia già in
viaggio da più o meno due ore.-
-Come
mai non si smaterializza? Problemi con la magia?- azzardò
Harry.
-No,
Harry caro. Sembra che sia una scelta di Hermione: dice che non è sicuro
smaterializzarsi dal centro di Londra.-
-Beh…
direi che noi possiamo andare, vero Harry?-
-Sì…
Arrivederci signora Weasley… ehm… Molly…-
salutò correggendosi e dirigendosi con Ginny verso
centro della sala.
-Fate
buon viaggio e divertiti stasera a Hogwarts!- salutò Molly a sua volta.
Ginny ed Harry si smaterializzarono e lasciarono la signora Weasley sola, alla Tana.
*O*
-Ron! Ron Weasley!-
-Dean! Come stai?- chiese Ron
appena riconobbe la voce del suo amico, dietro di lui. Si abbracciarono
fraternamente.
-Benone.
Tu?
-Eh
sì, Dean. Tu, invece? Ancora single?-
-Certo!
Ma dimmi… quanti anni sono che state ufficialmente
insieme, tu e Miss So-Tutto?-
Ron aprì
bocca, ma fu un’altra voce maschile a rispondere:
-Tre
anni.-
-Harry!-
esclamò Dean.
-Ciao
Potter.- disse Ron
abbracciando il suo migliore amico.
-Ciao
Wesley.- pronunciò Harry,
rispondendo all’abbraccio.
-Allora
Harry? Quale altro mago cattivo hai
ucciso ultimamente?- domandò Dean.
-Ah,
sono in pensione da quel lavoro, ormai! Per ora mi godo la
mamma di Ron…- disse sorridendo.
-E
la sorella…- aggiunse Ginny, comparendo accanto ad Harry con una coppetta di punch
tra le mani, -Ciao Dean.- disse poi, sorridendo
all’amico.
-Piacere
di rivederti, Ginny.- rispose Dean,
quasi imbarazzato, poi, riprendendosi disse, -Ti spiace, Potter,
se ti rubo la ragazza per qualche canzone?-
-Affatto.-
rispose Harry, “Forse dispiacerà a
lei…” pensò divertito.
-Allora,
Harry. Vedo che va tutto a gonfie vele con Ginny, no?- domandò Ron una volta solo con l’amico.
-Ti
prego di non ricadere nel discorso “lei è mia sorella e se la fai soffrire non
ti uccido solo perché sei il mio
migliore amico”… Sì, va tutto bene.-
-E avete
già…- provò a chiedere Ron.
-Avete già, cosa?- Harry non
capì. Ron
strabuzzò gli occhi, facendo intendere, -Oh, no, no.- rispose il moro, -Perché
tu ed Hermione avete…-
-No,
no no.- ammise Ron un po’ scocciato, mentre Harry
provava una strana sensazione di sollievo all’idea che nulla di quel genere
fosse ancora successo -Almeno non ancora.-
-A
proposito, dov’è Hermione?- chiese Harry cercando di cambiare argomento.
-Aveva
visto Lavanda, così è andata a salutarla, ma tra poco dovrebbe
arrivare. Non mi sono mosso da qui, quindi…- non riuscì
a finire la frase che la figura di Hermione comparve
verso di loro.
Harry si incantò nell’osservarla camminare. Era semplicemente…
-Fantastica, vero?- chiese Ron
al moro, mentre Hermione avanzava a passo sicuro
posando gli occhi su Harry, sorridente. Il vestito azzurro cielo, lungo, con una spalla sì e
una no e una sola manica a tre quarti, la rendeva una dea in carne ed ossa. I
capelli ormai lunghi erano avvolti in un’alta coda di cavallo. Il trucco
riprendeva appena il colore del vestito e le labbra risplendevano del lucido
appena accennato. Le scarpe, con tacco medio-alto,
azzurre anch’esse, davano quel tocco di modernità che la rendeva ancora più
magica.
-Sì,
mi hai tolto le parole di bocca.- riuscì a
pronunciare.
-Harry!-
esclamò Hermione ancora sorridente, abbracciandolo
forte, -Ti trovo benissimo.-
-Anche
tu… sei meravigliosa.- le disse all’orecchio, mentre riconosceva il suo solito
profumo di fresco, simile alla rugiada del mattino.
-Vacci
piano con i complimenti, Potter. Sono
ancora la solita rompi scatole di sempre, sai?- scherzò lei, staccandosi
dall’abbraccio.
-Ci
avevo sperato.- confessò Harry
divertito.
-Mi
raccomando non salutarmi, io non esisto!- si lamentò Ron. Hermione si spostò verso il
ragazzo, baciandolo sulle labbra.
-Ciao
Ron.- disse infine. –Hai intenzione
di ballare stasera, tesoro?- continuò la ragazza.
-Non
ne ho voglia, ora… Ma sono sicuro che Harry muore dalla voglia, vero? Grazie Harry!-
disse Ron velocemente, spingendo Hermione
verso l’amico per poi dileguarsi verso il tavolo delle burrobirre.
-Davvero
hai voglia?- chiese Hermione immergendosi nel verde
degli occhi di Harry.
-Certo.-
rispose, porgendole la mano. Lei l’afferrò immediatamente.
Si
diressero verso il centro della pista e iniziarono a ballare, senza smettere di
guardarsi negli occhi e sorridere.
Like a thunderstorm on a
summer day
She came out of nowhere and I can say
She´s a supernova shinin´
through the night
A never sleeping satellite
-Allora,
che mi racconti? È da… quattro mesi che non ci vediamo, giusto?- chiese Hermione.
-No…
Credo siano più di cinque ormai.- la corresse Harry, -Ci siamo incontrati al Ministero.-
-Già.
E su, racconta. Che novità?-
-Mah…
niente di particolare. Per ora sono a riposo dal servizio aurors,
ma spero di riprendere ad essere attivo tra breve. Con Ginny
le cose vanno avanti. Praticamente ora vivo con lei
alla Tana. Ma tu e Ron? Come
procede la vostra convivenza?-
She´s a damn good reason for the sun to rise
When you see her smile in the morning light
When she cries, she cries a wishing well
Plays hide and seek with the hounds of hell
-Bene.
Il nostro appartamento ad Oxford Street è perfetto. Su
due piani, in alto rispetto alla strada.-
-Quindi
ormai la tua vita è realmente
perfetta, Granger. Sei riuscita nel tuo intento di
perfezione.- commentò Harry, stringendosi ad Hermione, mentre continuavano a
danzare.
Gli
occhi della ragazza si svuotarono nel sentire quelle parole pronunciate da Harry.
She throws you down to take
you high
Into her private sky
She´s so
Beautiful beautiful beautiful
beautiful beautiful
Beautiful beautiful beautiful
beautiful beautiful
Magical, mystical, irresistible, cosmical
A wonderful overkill and most of all beautiful
Ooooh ooh ooh I have her,
her, her
She´s so oooh ooh ooh
I love her, her, her
Beautiful
mmh so beautiful
-Tu
credi davvero che il mio intento fosse quello della perfezione?- domandò nascondendo metà
viso dietro la spalla di Harry.
-No,
ma è quello che sembra. Hai sempre lottato per ottenere il tuo perfetto futuro. Pure per Ron hai dovuto lottare, o sbaglio?-
-No,
non sbagli.- Hermione si staccò leggermente da Harry, prendendo a fissarlo negli occhi, -Ma anche adesso
non ho tutto quello per cui ho lottato.-
Il
ragazzo non riuscì a reggere lo sguardo serio e rivelatore di
Hermione, in quel momento, così la trasse
verso di sé.
You wanna
call her name from the highest hill
And she´s better than a
5-million-dollar bill
She swims with you to Atlantis´ coast
To keep you safe while the world explodes
She´s diving down to keep you high
Inside her velvet sky
-Ti
chiedo solo una cosa Harry: non chiedermi
mai cosa mi manca. Non lo direi mai a
nessuno. Neanche a te.-
-Te
lo prometto.-
She´s so
Beautiful beautiful beautiful
beautiful beautiful
Beautiful beautiful beautiful
beautiful beautiful
Magical, mystical, irresistible, cosmical
A wonderful overkill and most of all beautiful
Ooooh ooh ooh
She´s so beautiful
She´s so oooh ooh ooh
I love her, her, her
Beautiful
-Di
cosa hai paura, Herm?-
domandò Harry. La voce gli tremava: i silenzi di
sette anni di amicizia, forse, sarebbero emersi in
quella conversazione.
-Ho
paura di talmente tante cose che me le dimentico ogni giorno
che passa.-
-Perdonami,
ma non ci credo.- dichiarò Harry.
-Come?!- chiese Hermione perplessa. Di
nuovo i loro sguardi erano a contatto:
-La
verità è che non ne vuoi parlare… Dimmelo: è dei sentimenti che hai forse paura? È di provare qualcosa di nuovo, di bello,
di vero che sei terrorizzata? Io non
ho mai fatto niente per fartelo capire…-
She´s a mermaid who´s left her
fairytale
She wrote the brand new song for the nightingale
Sometimes I think she´s invented but
Thank God she´s made of flesh and blood.
She´s everything I´ve ever
missed the more
But most of all she is…
-… ma
credo tu debba sapere che…-
Beautiful beautiful
beautiful beautiful beautiful
Beautiful wonderful powerful magical mystical
Irresistible overkill and most of all beau-ti-ful
Ooooh ooh ooh
She´s so beautiful
She´s so oooh ooh ooh
I love her, her, her
-Ma
state ancora ballando?!- esclamò Ron,
toccando una spalla di Harry. Sia lui che Hermione si fermarono.
-Sì
Ron… stasera siamo dei grandi
ballerini…- sdrammatizzò Hermione, perdendo il
contatto visivo con Harry.
Poi
Ron sussurrò qualcosa all’orecchio di Hermione. Pochi secondi dopo entrambi
si scusarono e lasciarono Harry solo, in mezzo alla
pista.
Così firmo il mio ritorno allo scrivere…
eh,sì! Sono tornata! Premetto con il dire che ho una trama per questa short-fic
(non credo andrà oltre i 3-4 capitoli, ma non si sa mai!^^) e la dedico a delle
persone speciali:
a Marta,
Sofia, Giulia, Sere (o emma) e ad Irene, la mia “incoraggiatrice” ufficiale.
Al prossimo capitolo!
Drew
La canzone che accompagnerà tutta la fanfiction è “Beautiful” di Patrick
Nuo (spot Coca-Cola Light)