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Autore: Beatriz Aldaya    08/12/2011    2 recensioni
Nostalgia.
Ti accucci e appoggi la mano sul ghiaccio, mentre il calore abbandona il tuo corpo: la tieni lì ferma finché non diventa insensibile, finché non la senti quasi calda.
Tua figlia piange.
Testarda come al solito, ha giocato con la neve senza guanti.
Le prendi le manine, che scompaiono fra le tue: il suo pianto si fa più forte, con uno scatto le ritira.
“Mi bruci.”

La storia è ambientata nel periodo in cui Ted si da alla macchia per via della caccia ai Nati Babbani con Dirk, Dean, Gonci e Unci Unci.
Enjoy :)
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ted Tonks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Genere: Malinconico
Avvertimenti: Flash fiction [500]
Rating: Verde
Personaggio/i: Ted Tonks (comparse: Dirk Cresswell, Andromeda Black, Ninfadora Tonks, madre di Ted)
NdA: Ambientato nel periodo in cui Ted si da alla macchia per via della caccia ai Nati Babbani con Dirk, Dean, Gonci e Unci Unci.


        -Cos'è, Ted?-

Dietro le palpebre, senti gli occhi rovesciarsi.
« Ted, non ti starai mica addormentando? »
« Quasi, Dirk. Faccio una passeggiata, forse è meglio. »
Senti le ginocchia schioccare irrigidite dal freddo e borbotti un lamento, ti avvii al laghetto: con la punta del piede, batti sul ghiaccio, mentre un sospiro esce dalle tue labbra e si trasforma in una nuvoletta, che subito si disperde nel leggero vento.
Canticchi una canzoncina a mezza voce, la nenia che cantava sempre Andromeda alla bambina per farla addormentare.

“Venga il sonno sui tuoi occhi, scenda il sonno dalle stelle...”
È stanca, ma canta. Le posi un bacio sulle labbra, interrompendo la ninna nanna per qualche secondo: subito, Dora comincia a piangere contrariata.
“Dona il sonno al bel visino...”

Nostalgia.
Ti accucci e appoggi la mano sul ghiaccio, mentre il calore abbandona il tuo corpo: la tieni lì ferma finché non diventa insensibile, finché non la senti quasi calda.

Tua figlia piange.
Testarda come al solito, ha giocato con la neve senza guanti.
Le prendi le manine, che scompaiono fra le tue: il suo pianto si fa più forte, con uno scatto le ritira.
“Mi bruci.”

Sorridi, estrai la bacchetta.
Un soffio d'aria calda sgela il ghiaccio del laghetto fino a farlo diventare un sottile velo, trasparente come il vetro e fragile come il cristallo.

“Dora, non sporcare i vetri!”
Lanci uno sguardo d'intesa alla bambina, mentre Andromeda si allontana.
Sorridendo, ti avvicini alla finestra, sulla quale Dora ha lasciato l'impronta della manina paffuta.
“Guarda” sussurri e, mentre lei osserva felice, aliti sul vetro, per poi disegnarvi un fiorellino che spicca sull'opaco.
“Prova tu.”
Dora scarabocchia sul vetro appannato, attenta a non rovinare il tuo disegno.
Poi ride e cancella tutto, preoccupata che la mamma vi possa sgridare.

Con tutta la leggerezza possibile, tracci degli arabeschi sulla lastra, attento a non romperla: disegni un fiore e un groviglio di fili, ma questa volta non c'è nessuno a rimproverarvi.
L'amarezza sale fino in bocca, ti fa schiacciare rabbioso la mano sulla lastra: questa affonda nell'acqua gelida, mentre il velo si rompe con un leggero scricchiolio; ne afferri un pezzo.
Stanco, ti alzi e torni a fare la guardia con Dirk.

Ci sono tanti calici, uno in fila all'altro, sulla tavola.
Ti aggrappi al bordo del tavolo per vedere meglio, ma tiri la tovaglia e i calici ti rovinano addosso, in un rumore di vetro infranto.
La mamma accorre, lancia un grido quando ti vede in mezzo ai cocci: vieni preso in braccio, messo al sicuro sul divano.
Ma non si è accorta che nella mano stringi un pezzo di vetro: incuriosito, lo metti in bocca.
Il dolore è forte, piangi mentre il sangue cola imporporando la scheggia.

Nel buio della notte, porti alle labbra il ghiaccio, ne succhi un angolino spingendolo sul palato, sentendo la punta grattare dolorosa e creare una piccola ferita dalla quale esce qualche goccia di sangue.
« Cos'è, Ted? »
« Vetro, Dirk. Vetro. »




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Salve gente :)
Questa storia ha partecipato al contest 'Don't forget me' di Sunny_ e Ginnerentola, classificandosi quarta.
Il personaggio su cui scrivere era Ted Tonks, il prompt vetro.
Spero vi sia piaciuta!
*messaggio subliminale: recensite, recensiteeee!*
Un bacio, Bea :3

PS. ha vinto il premio lacrima, voi vi siete trasformati in fontane, per caso? Sono sinceramente interessata, non pensavo potesse commuovere o.O
_______


4° classificata:
Cos'è, Ted? di Beatriz Aldaya


Grammatica e Sintassi 9,20/10
Grammaticalmente la storia è davvero buona. Le parole sono corrette, non ci sono errori di battitura o di distrazioni. Anche la sintassi è corretta, scorrevole. Usi la punteggiatura in modo consapevole e ragionato. Abbiamo solo due cose da farti notare:
Nel discorso diretto, inserisci uno spazio dopo avere aperto e prima di chiudere le virgolette basse. Secondo le regole a cui ci rifacciamo noi (se vuoi ti possiamo dare il link per un controllo) tale spazio è un errore. Con le virgolette (basse o alte non fa differenza!) lo spazio non ci vuole, mentre è necessario con il trattino. Ti abbiamo tolto 0,50 per tutti i casi;
“Guarda” sussurri e, mentre lei osserva felice, aliti sul vetro, per poi disegnarvi un fiorellino che spicca sull'opaco. [In questa frase, manca una virgola dopo “guarda”. È accettabile mettere la virgola sia dentro che fuori le virgolette (anche se questo secondo uso è quello più corretto e consigliato), ma in ogni caso una virgola ci vuole. -0,20]
Lessico e Stile 9,50/10
Il tuo stile ci è piaciuto molto. Diretto, scorrevole, musicale. La sola perplessità che abbiamo è sull'impaginazione grafica della storia. Pensiamo che lasciare uno spazio tra presente e passato, tra i ricordi e la situazione attuale di Ted, oppure mettere il passato allineato a destra, avrebbe reso più leggibile il tutto. Un'impostazione di quel tupi avrebbe aiutato a distinguere i due momenti, a dare il giusto rilievo al contrasto. Così come l'hai messo tu risulta un po' confusionario... In ogni caso sono dettagli.
Per quello che riguarda il lessico, complimenti. Hai trovato parole davvero appropriate per descrivere lo stato d'animo di Ted. Usi vocaboli ricercati e precisi, evitando ripetizioni o immagini troppo comuni. La sola espressione che non ci ha convinto è :
Ci sono tanti calici, uno in fila all'altro, sulla tavola. [L'espressione “uno in fila all'altro” è scorretta. Se volevi usare questa immagine era “uno di fila all'altro”, ma sarebbe stato meglio dire “uno accanto all'altro” o “uno vicino all'altro”. -0,20]
Originalità 8,5/10
Su questo punto le tue due giudicE hanno idee un po' contrastanti. E' vero che storie su Ted Tonks preso singolarmente non se ne leggono tantissime – nonostante l'uso del personaggio sia in crescita -, quindi in questo sei stata indubbiamente originale... Ma Sunny_Blue ha letto nemmeno un mese fa una storia molto simile alla tua, scritta per un suo contest. Ted durante la latitanza, la nostalgia per il passato, il ricordo di Dora e Andromeda... Ci sono diverse cosette che aveva già visto. Per Ginnerentola, invece, è stata una novità assoluta e ha apprezzato la tua idea, il modo in cui l'hai gestita, la scelta dei moementi. Entrambe pensiamo che tu sia stata molto brava a mixare presente e passato, e i ricordi che hai descritto sono assolutamente originali.
Caratterizzazione personaggi 10/10
Su questo punto, invece, nessun dubbio. Ted è così realistico, così vero. Sembra di averlo davanti, e ogni suo gesto potrebbe essere quello di ognuno di noi. Dal primo momento, quando ce lo descrivi che si sta quasi addormentando, a ogni singolo istante della storia. Percepiamo i suoi sentimenti, le sue emozioni. Sia nell'oggi che nello ieri (anche se forse la scena più debole è quella dell'ultimo ricordo, quella di lui bambino). In ogni caso, sei stata davvero brava. Anche Andromeda e Dora ci sono sembrate credibilissime, ben caratterizzate e definite nonostante vivano solo nei ricordi dell'uomo.
Uso personaggio 5/5
Anche qui niente da dire. Hai preso il personaggio che ti avevamo dato e lo hai reso protagonista; lo hai caratterizzato a 360° e lo hai dipinto davvero credibile. Gli hai costruito intorno una situazione davvero ad hoc.
Uso prompt 2/2
Se noi giudicE avessimo stabilito un premio-prompt, tu lotteresti per vincerlo. L'uso che hai fatto del “vetro” ci ha davvero colpite. Sei stata capace di inserirlo in tante situazioni diverse, di farlo diventare un po' il filo conduttore dei vari ricordi e quello che li lega al presente. Ma non è una presenza ingombrante... Il lettore ha l'impressione che questo particolare sia importante, ma non è costretto a pensarci continuamente. È veramente un tocco in più alla storia. Brava!
Gusto personale 4/5
    *Sunny 4/5
Devo ammetterlo, ho adorato il modo in cui hai usato il prompt! È così azzeccato, così sottile, così musicale... Davvero brava. La tua storia mi è piaciuta molto, ma quello che ti ha penalizzato nella mia lettura è il fatto che ho letto una cosa simile solo un mese fa. Diciamo che non ho pensato “Che storia originale!”, ma per certi versi mi suonava un po' come già visto e già sentito... Ma come vedi è solo un punto in meno, perché per il resto la storia è perfetta.
    *Ginnerentola 4/5
Il tuo stile mi ha colpito molto. Mi ha colpito soprattutto la parte in cui Ted rievocava il ricordo della figlia Dora - così dolce, così tenera! La tua storia mi ha fatto riflettere passo dopo passo sul significato dei vari flash back e su come si deve essere sentito Ted, solo nella foresta. Davvero bella, complimenti .
TOTALE: 48,20/52
   
 
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