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Autore: lynn12    28/07/2006    1 recensioni
Impossibile fuggire dall'amore, perchè è dentro di te...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 21

Trascorsero il resto della mattina a letto, poi, prepararono insieme il pranzo, chiacchierando del più e del meno. Come per un tacito accordo, non venne mai menzionata la Union Teope, né qualcos’altro che vi fosse correlato. Per quel giorno avevano deciso di ritagliarsi un piccolo spazio solo per loro, di godersi la giornata senza preoccupazioni di alcuna sorta. D’altronde, ne avevano bisogno dopo tutto quello che era successo in quegli ultimi giorni...

-Senti Ryo, oggi pomeriggio vorrei portarti in un posto...- gli disse Kaori mentre pranzavano

-Non mi sembra una buona idea andarsene in giro dopo quello che è successo negli ultimi giorni...-  replicò lui

-Senti, non ho nessuna intenzione di rinchiudermi in casa e poi il posto dove voglio portarti è un luogo pubblico, perciò non credo che correremo pericoli- insistette lei

Ryo non disse nulla, ancora incerto, allora Kaori decise di passare ad argomenti più convincenti:

-Ti prego, Ryo-chan, giuro che se mi accontenti stasera saprò esserti molto riconoscente...- fece con un sorriso malizioso

-Riconoscente hai detto? Beh, in questo caso...-

Kaori sorrise vittoriosa. Ryo la fece alzare per poi attirarla sulle sue ginocchia.

-Però prima voglio un assaggio della tua gratitudine- disse prima di prendere possesso delle sue labbra

 

L’acquario di Shinagawa si trovava in una posizione un po’ scomoda, all’estremità occidentale della baia di Tokyo, tuttavia quel piccolo difetto era ampiamente ricompensato dalla bellezza delle sue vasche di pesci e del suoi tunnel subacquei. Infatti, nonostante fosse lunedì, c’era molta gente anche quel giorno e faticarono un po’ prima di trovare parcheggio. 

-Posso sapere perchè ci tenevi così tanto a venire qui?- le chiese Ryo mentre passeggiavano tra gli acquari

-Questo posto è pieno di ricordi per me- rispose Kaori –Fin da piccola, ho sempre avuto una grande passione per il mare e per i suoi abitanti, il mio cartone animato preferito era “La Sirenetta”...L’ho visto così tante volte che lo so a memoria...Per questo, ogni domenica obbligavo mio fratello a portarmi qui. Adoravo guardare i pesci nuotare...Immaginavo di essere una sirena e di tuffarmi in mezzo a loro...- Kaori fece una pausa e si appoggiò alla parete del tunnel subacqueo in cui si trovavano –Ancora oggi, appena ho un po’ di tempo libero, torno qui e passeggio in mezzo agli acquari. Ci vengo soprattutto quando mi sento triste o quando ho bisogno di staccare da tutto, mi aiuta a rilassarmi...-

-In effetti, ti ci vedo con la coda a nuotare tra i pesci, saresti una bellissima sirena...- le sorrise Ryo sfiorandole le labbra con le proprie –Per quanto mi riguarda, mi hai già incantato da un bel pezzo-

-Non prendermi in giro!-

-D’accordo, d’accordo. Allora, perchè mi hai portato qui?-

-Beh, ho pensato che ci avrebbe fatto bene, almeno per un pomeriggio, rilassarci e non pensare a tutto quello che sta succedendo e questo mi sembrava il luogo adatto...Perchè? Non ti piace? Avresti voluto andare da qualche altra parte?-

Ryo scosse la testa.

-Se ci sei tu con me, il luogo non ha importanza- le disse

Kaori gli sorrise mentre lui si chinava nuovamente su di lei per baciarla.

Trascorsero il pomeriggio visitando l’intero acquario, osservando i pesci e ridendo e scherzando come due ragazzini. Finita la visita, decisero di cenare nell’appartamento di Ryo, dove si fecero portare del cibo cinese. Dopo cena, guardarono un film abbracciati sul divano. Quando era stata l’ora di sceglierlo, Kaori, maliziosa, ne aveva proposto uno il cui protagonista era Orlando Bloom, ma Ryo si era categoricamente rifiutato. Alla fine, avevano optato per un thriller.

Terminato il film, Ryo le propose di andare a farsi una doccia, mentre lui controllava che tutte le porte e le finestre fossero chiuse a chiave e metteva in funzione il sistema di allarme.

Dopo aver controllato che tutto fosse a posto, Ryo salì le scale che portavano al soppalco. Si avvicinò alla vetrata e si mise ad osservare le luci della città sotto di se. Quel giorno lui e Kaori avevano accuratamente evitato di parlare della Union Teope, tuttavia presto quelli dell’organizzazione sarebbero tornati alla carica...L’aveva messa in pericolo. Era per colpire lui che ora se la stavano prendendo anche con lei. Forse sarebbe stato meglio farla allontanare da se...

Le sue riflessioni furono interrotte dal rumore della porta del bagno che si apriva.

-Ryo...- lo chiamò la voce di Kaori

Lui si voltò e si ritrovò davanti ad una visione sublime: lei era vestita unicamente di un corto asciugamano, che le lasciava scoperte le lunghissime e bellissime gambe. Kaori fece alcuni passi verso di lui e la luce della lune illuminò la sua figura, accarezzandone la pelle vellutata.

-A cosa stavi pensando?- gli chiese lei

-A niente- rispose Ryo distogliendo lo sguardo

-Non mentirmi. Hai uno strano sguardo-

Kaori lo costrinse a guardarla negli occhi voltandogli il viso verso il suo.

-Mi dispiace- mormorò lui dopo qualche secondo

-Ti dispiace? E di cosa?- fece lei stupita

-Mi dispiace di averti messa in pericolo. Forse faresti meglio ad allontanarti da me...- lo sguardo di Ryo era scuro

-Non pensarlo neanche- lo interruppe lei decisa –Quando ho accettato il fatto che tu fossi un agente governativo, ho accettato anche il fatto che avrei potuto correre dei pericoli. Sapevo quello a cui andavo incontro, perciò non metterti in testa strane idee come quella di mandarmi via, va bene?-

-Kaori, ne sei sicura? Io non voglio che ti accada qualcosa, non me lo perdonerei mai. E neanche tuo fratello-

-Ryo, io ti amo e non c’è nessun altro posto in cui vorrei stare se non accanto a te-

-Anch’io ti amo, Kaori. E ho paura di perderti-

Kaori gli circondò la vita con le braccia.

-Cosa credi, anch’io ho paura che possa accaderti qualcosa, ma non ho intenzione di permettere alle mie paure di allontanarmi da te-

-Si suppone che dovrei essere io a rassicurare te, non il contrario- le sorrise Ryo stringendola a se

-Beh, potresti fare qualcos’altro invece...- fece lei maliziosa sfiorandogli le labbra con le sue

Lui si impossessò della sua bocca passione, mentre, con un gesto secco della mano, slacciò il nodo che teneva chiuso l’asciugamano e lo lasciò cadere a terra...

 

La mattina dopo, la sveglia, che Kaori la sera prima aveva regolato all’insaputa di Ryo, suonò alle sette precise. Mentre il corpo accanto a lei borbottava infastidito, la donna allungò un braccio per spegnerla.

-Kaori, perchè mai hai messo la sveglia così presto?- mugugnò Ryo nascondendo la faccia sotto il cuscino

-Perché devo essere in ufficio alle nove in punto per una riunione con un cliente e devo anche passare a casa a cambiarmi- rispose lei, poi, togliendogli il cuscino dalla faccia, aggiunse:–E poi, se non sbaglio, devo accompagnarti a recuperare la tua moto, perciò muoviti-

-Uff, che donna crudele. Comunque se ti trasferissi qui potremmo evitare tutti questi spostamenti-

Kaori si bloccò a metà strada tra il letto e il bagno. Sorpresa, si voltò verso Ryo.

-Mi stai chiedendo di venire a vivere con te?-

-Beh, mi sembra la soluzione migliore-

Lei tornò a sedersi sul letto accanto a lui.

-Ryo, andare a vivere insieme è un passo importante...Sei sicuro di volerlo? In fondo stiamo insieme da relativamente poco e...-

-Kaori, io ti amo e sono più di sei anni che il mio unico desiderio è svegliarmi ogni mattina accanto a te e addormentarmi ogni sera con te stretta tra le mie braccia- le disse Ryo accarezzandole dolcemente una guancia

Kaori gli sorrise, emozionata.

-Anch’io non desidero altro, Ryo. Perciò sì, verrò a vivere con te- gli rispose

 

-Vengo a prenderti stasera, così andiamo nel tuo appartamento e iniziamo ad inscatolare le tue cose. Mi raccomando, se devi uscire, fa in modo di non essere mai da sola, capito?- le disse Ryo poco dopo quando Kaori lo accompagnò a prendere la sua moto

-D’accordo. Ci vediamo stasera- rispose lei alzando il viso per ricevere il suo bacio

Ryo la seguì in moto fino al palazzo dove lavorava, poi la superò e si avviò verso casa di Mick.

Gli venne ad aprire Kazue, che gli rivolse un sorriso gentile e gli disse che l’americano era sotto la doccia e che sarebbe sceso subito.

-Mick Angel già in piedi a quest’ora? Che io sappia, sei la prima che ha saputo compiere questo miracolo- scherzò Ryo

-Noi donne sappiamo come far rigare dritto voi uomini, Saeba- replicò l’infermiera sullo stesso tono, poi, afferrando la sua borsetta aggiunse:-Ora scappo, devo correre dal Doc e sono già in ritardo-

Qualche minuto dopo, Mick fece la sua comparsa vestito con un paio di jeans e una camicia e i capelli ancora umidi.

-Buongiorno, Ryo. Come mai qui a quest’ora? E Kaz dov’è finita?- lo salutò l’amico

-È appena uscita per andare dal Doc- rispose Ryo

-Poteva almeno darmi un bacino prima di andarsene...- piagnucolò Mick

-Ma guarda, Mick Angel il donnaiolo ridotto in questo stato da una donna...Chi l’avrebbe mai detto?-

-Senti chi parla...Allora, a cosa devo il piacere della tua visita?-

Ryo gli raccontò allora dell’attentato fatto a lui e a Kaori e gli chiese aiuto per proteggerla. Mick gli assicurò il suo supporto senza esitare e insieme iniziarono a pensare ad un piano d’azione.

Kaori fece non poca fatica a concentrarsi e a rimanere con i piedi per terra quella mattina dopo la proposta di Ryo, ma per fortuna la riunione andò a gonfie vele, anche grazie a Yoko che non le permetteva di perdersi in fantasticherie e la faceva rimanere ben salda nella dimensione reale.

A pranzo si incontrò come al solito con le ragazze al Cat’s Eye. Eriko ovviamente aveva già divulgato la notizia della riconciliazione tra Ryo e Kaori e quest’ultima, appena entrata nel locale, si ritrovò circondata e assediata da una raffica di domande. Raccontò loro una versione un po’ riveduta e corretta, visto che non poteva parlare troppo della Union Teope e di quello che stava succedendo.

Finito il pranzo – e finito soprattutto l’interrogatorio – Kaori si avviò verso il suo studio accompagnata da Eriko.

-Senti, ora che siamo sole io e te, vuoi dirmi cosa è successo a Ryo? Perchè ieri aveva quella fasciatura?- le chiese la stilista mentre camminavano

Kaori le raccontò allora tutto quello che era successo, evitando però di dirle che Ryo pensava che anche lei fosse in pericolo, in modo da non far preoccupare la sua amica.

-Caspita, devi aver preso un bello spavento!- esclamò Eriko alla fine del racconto

-Ho temuto veramente di perderlo...Non sono mai stata così terrorizzata in vita mia...- rispose sincera Kaori

-Beh, guardiamo il lato positivo: questa esperienza ti ha fatto tirare fuori il coraggio di dirgli che lo ami, era ora!-

L’altra aveva già aperto la bocca per replicare, quando, con uno stridio di gomme, due fuoristrada si fermarono accanto a loro e ne scesero sei uomini, che velocemente circondarono le due ragazze. Uno di loro, quello che probabilmente doveva essere il capo, si pose davanti a Kaori con aria minacciosa.

-Se viene con noi senza fare storie, alla sua amica non sarà torto un capello- le disse

Dal suo tono di voce era facile capire che quella velata minaccia non era un bluff. In ogni caso, Kaori non aveva nessuna voglia di metterlo alla prova, soprattutto se di mezzo ci fosse andata Eriko.

-D’accordo. Se la lasciate andare, vengo con voi senza opporre resistenza- rispose alla fine

 

 

  
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