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Autore: MrsEmMalik    08/12/2011    8 recensioni
one shot sul testo della canzone Taken
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 TAKEN {OS}

 Now that you can't have me
You suddenly want me
Now that I'm with somebody else
You tell me you love me
 
-Devo vederti. Ti prego.- sentire quella voce mi riportò indietro nel tempo.

Avevo riconosciuto il numero perché, sebbene lo avessi cancellato dalla rubrica, lo conoscevo a memoria.  E ho risposto. Non so neanche il motivo, considerando che mi ero ripromesso di non voler avere più a che fare con quella persona. Eppure, eccomi come uno scemo a parlarle, mentre Danielle è a qualche metro da me che mi fa cenno di raggiungerla per prendere un gelato.

Le sorrido, facendole capire che tra poco sarò da lei e mi volto per non farle vedere che cambio espressione parlando con lei.

-Cosa vuoi da me?- vorrei che le mie parole suonassero come un rimprovero, vorrei che lei capisse che non voglio, non voglio più sentirla né vederla. Ma non ci riesco, sono addolcite dal ricordo.

  I slept on your doorstep
Beggin' for one chance
Now that I'm finally moved on
You say that you missed me all along

-Mi manchi Liam. Voglio parlarti, faccia a faccia.- sembra implorarmi. E io cedo, come sempre quando si tratta di lei.

*

Cazzo. Che ci faccio qui? Perché sono venuto? Io non dovrei essere qui. Ho mentito, ho mentito a Danielle per venire qui. Una delle cose che più odio fare è mentire e lei rende tutto così facile. Cammino avanti e indietro mentre aspetto il suo arrivo, mi torturo le mani e giro e rigiro sul polso il braccialetto che Danielle mi ha regalato dopo il primo mese. Stiamo insieme ormai da quasi un anno. Quasi un anno da quando lei era sparita dalla mia vita prima di tornare così all’improvviso, proprio quando sembrava che tutto fosse al posto giusto.

E invece sono qui, proprio come un anno fa ad aspettarla. Era sempre in ritardo lei. Si faceva desiderare, era il suo modo di giocare, di tenerti in pugno. E io ci cascavo sempre. È impossibile resisterle.

"-Se ti do un bacio smetterai di girarmi intorno?- rideva. Era un po’ brilla, come me d’altronde. Avevo buttato giù almeno quattro caraffe di birra se no di più e adesso vedevo tutto quello che era intorno a me girare e girare vorticosamente, oltre ad avere un terribile stimolo, avrei pisciato anche lì in salotto probabilmente.
Ero andato alla festa solo per lei, mi ero ubriacato solo per lei, per farmi un po’ di coraggio e riuscire finalmente a parlarle. Lei era così bella, così provocante.
Avevamo ballato insieme a quello stupidissimo corso di salsa al quale mia madre mi aveva obbligato ad iscrivere per “aumentare la mia sicurezza” con le ragazze. L’avevo odiata, ma dopo aver conosciuto lei non vedevo l’ora che arrivasse martedì, il giorno in cui l’avrei rivista.
Mi aveva ammaliato, ero suo da quel giorno. Ma non riuscivo a rendermi conto che mi prendeva solo in giro.


-Lo prometto. Dammi un bacio adesso.- volevo solo che lei fosse mia.
Scese i gradini che stava salendo per andare al piano di sopra e si avvicinò a me provocante. Pregai che non mi venisse di pisciare proprio in quel momento. Arrivata alla mia altezza mi prese per il bavero della camicia e mi tirò a se premendo le sue labbra alle mie. Ero in paradiso. Le nostre bocche incominciarono a muoversi in sincrono e a poco a poco le nostre lingue si incontrarono. La presi per i fianchi e avvicinai il suo bacino al mio. Mi dava dei piccoli morsi alle labbra e non riuscivo più a pensare. Quello che successe dopo lo ricordo poco volentieri.

In poche settimane si era già scordata di me.
-Sono qui sotto, scendiamo a fare due passi?-
-Tesoro sono davvero stanca, facciamo un’altra volta ok?-
Ogni giorno c’era una scusa diversa. Solo i martedì erano i “giorni per noi”. Quando incominciò a non venire più al corso e a non rispondere alle chiamate e ai messaggi che le lasciavo in segreteria capii che non le importava più niente di me. Le piaceva solo sapere che poteva avere il potere su di me. Ma non riuscivo a togliermela dalla testa.

Incontrare Danielle fu per me un miracolo, in poco tempo capii di poter amare di nuovo."

Eccola. Avanza verso di me con un sorriso beffardo, i suoi soliti occhiali da sole tanto grandi da coprire qualsiasi tipo di espressività potessero avere i suoi occhi così da poter mentire meglio, i suoi tacchi vertiginosi che slanciavano ancora di più quelle gambe lunghe e magre coperte da aderenti jeans neri.

Appena mi fu vicina abbastanza mi colpì una nostalgia immensa dei nostri giorni insieme, quel sorriso che mi aveva fatto perdere la testa era lì davanti a me.

-Ciao Liam, mi sei mancato.- un altro sorriso, un altro colpo al cuore.

Non riesco a parlare. Cazzo Liam dì qualcosa.

-Che fai non mi abbracci?- spalanca le sue braccia e senza neanche rendermene conto mi ci fiondo dentro stringendola in un forte abbraccio.

Lei ride.

You're messin' with my head
Girl that's what you do best
Saying there is nothing you won't do
To get me to say yes
 
Riusciva a farmi fare qualsiasi cosa volesse e lo sapeva.

Ha lo stesso profumo di un anno fa, niente sembra essere cambiato.

Improvvisamente mi viene in mente un abbraccio di Danielle, il suo profumo di miele, i suoi ricci che finivano sempre per infilarsi nella mia bocca, le sue mani che mi accarezzavano la schiena come per coccolarmi un po’, le sue parole bisbigliate all’orecchio, il suo “ti amo, non ti lascerò mai”.

Mi stacco dalei. La guarido negli occhi e noto nel suo viso la sorpresa alla mia reazione.

-Mi hai chiamato e sono qui. Adesso dimmi cosa vuoi.- il tono di rimprovero che avrei voluto avere il giorno prima al telefono questa volta mi riesce perfettamente. Non so dove avessi trovato il coraggio, ma ne sono fiero.

Continua a guardarmi sorpresa. –Liam, tesoro, è tutto ok?- non riesce a prendermi sul serio, ero stato il suo burattino per troppo tempo e non conosce questa parte di me.

-Non direi, non è affatto tutto ok. Tu sei qui.-

Inarca le sopracciglia. Non riesco a vedere i suoi occhi, ma immagino siano spalancati per la sorpresa. Si allontana un po’ da me.

-Che ti prende? Non merito di essere trattata così da te.-

Mi aspettavo che dicesse così e questo non fa altro che rendermi ancora più arrabbiato.

-Cosa pretendi? Davvero pensavi che sarei tornato da te accogliendoti a braccia aperte dopo che sei sparita nel nulla senza dire una parola?- ho quasi perso il controllo, le sto urlando in faccia. Sono furioso.

-Sono venuta qui apposta Liam. Voglio spiegarti, voglio dirti che mi manchi, voglio stare con te e voglio che tu mi perdoni.-

Per un attimo non trovo le parole. Mi sono immaginato un incontro del genere per tanto tempo, ho sognato, sperato, pregato che lei tornasse, dicendomi esattamente queste parole.

It's like I'm finally awake
And you're just a beautiful mistake
Who do you think you are
Who do you think I am
You only love to see me breakin'
You only want me 'cause I'm taken
You don't really want my heart
No, you just like to know you can
Still be the one who gets it breakin'
You only want me when I'm taken

Ma ormai è troppo tardi. Non sono più il suo burattino, non sono più sotto il suo potere. Sono finalmente sveglio e mi sono reso conto di quanto lei sia stata solo un bellissimo ma stupido errore.
 
Riprendo a parlare –Sai benissimo che sto già con qualcuno, conoscendoti non saresti mai all’oscuro di una cosa del genere.-

Sorride, ma stavolta il suo sorriso è più che beffardo, sembra quasi cattivo.

-Tesoro, vorresti dirmi che ti sei innamorato di quella stupida bambolina? Ma fammi il piacere, lei non è fatta per te. Con lei non sarà mai come è stato tra noi. Devo ammettere che sei riuscito nel tuo intento, vederti con un’altra mi ha reso davvero gelosa.-

Sono davvero sbalordito, davvero pensa una cosa del genere? È fuori dal normale.

-Smettila di prendermi e prenderti in giro Liam – continualei – non sei credibile. Noi siamo fatti per stare insieme. Io ti amo, io, ti ho sempre amato.-

"-Ti amo Liam.-
Fermai le risate di botto. Eravamo sul divano, avevo appena vinto la mia prima partita a FIFA e Danielle non smetteva di prendermi in giro. L’avevo afferrata, mettendomi sopra di lei e incominciando a farla impazzire col solletico. Mi aveva chiesto finalmente scusa e appena avevo smesso di torturarla si era fatta seria e poi in un sorriso mi aveva detto quelle due parole. Mi aveva spiazzato completamente.
-Cosa?- riuscii a dire.
Si tirò su piano. –Sì, lo so che è un po’ presto forse e che di solito dovrebbe essere prima il ragazzo a farsi avanti, ma, cavolo, io ti amo. Ecco. Sono passati solo quattro mesi, ma per me sono stati i quattro mesi migliori della mia vita. Tu mi capisci come nessun altro, con te mi sento protetta e so di potermi fidare come di nessun altro. E poi amo tutto di te. Sei incredibile e…-
Ero rimasto ad ascoltarla col sorriso sulle labbra. Non mi ero sentito mai bene come in quel momento. Lei era quella incredibile, da quando l’avevo conosciuta tutto era andato sempre meglio. Lei mi aveva salvato.
Le presi il viso tra le mani e la baciai dolcemente, impedendole di continuare a parlare ancora.
Poi la guardai in quei suoi occhi nocciola che brillavano nella stanza semibuia. Sorrideva, era bellissima.
-Anche io ti amo Danielle-"

Mi avvicino a lei e appena il mio viso è a qualche centimetro dal suo parlo.

Thank you for showing me
Who you are underneath, no
Thank you, I don't need another heartless misery
You think I'm doing this to make you jealous
And I know that you hate to hear this
But this is not about you anymore

-Grazie per avermi mostrato chi sei veramente. Grazie per questo incontro. Forse non sarei mai riuscito a capire che persona di merda sei, di quanta cattiveria sei capace, di quanto odio, e di quanto il tuo cuore sia di pietra. Forse avrei continuato a idealizzarti ancora nei miei ricordi. Grazie, grazie davvero di avermi fatto capire che io sto bene adesso, adesso che tu non sei più nella mia vita, adesso che la mia vita non ti riguarda più.-

Mi volto e vado via senza guardarla un’ultima volta.

Ero riuscito a intravedere i suoi occhi attraverso le lenti oscurate degli occhiali e mi sento finalmente felice.
 
 

  
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