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Autore: Slytherin Nikla    28/07/2006    3 recensioni
Sulle note e le parole della splendida canzone di Mia Martini, una songfiction firmata Narcissa Black Malfoy... Vi prego recensiteeee!!!!
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Narcissa Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' un'incognita ogni sera mia...
Un'attesa, pari a un'agonia. Troppe volte vorrei dirti: no!
E poi ti vedo e tanta forza non ce l'ho!
Il mio cuore si ribella a te, ma il mio corpo no!
Le mani tue, strumenti su di me,
che dirigi da maestro esperto quale sei...

Da troppo tempo non so nulla di te, Lucius. Torni a casa una sera ogni quattro, che vada bene, e continuo a non sapere dove vai. Passo notti d’inferno, rigirandomi nel letto e trasalendo ad ogni rumore, e ogni volta che un gufo porta una lettera mi assale il terrore che sia una nuova comunicazione del Ministero, un’altra missione fallita, un altro arresto.

E poi arrivi all’improvviso, il camino ruggisce fiamme verdi e tu, dannatamente bello come il giorno che ti ho sposato, esci scuotendoti la polvere di dosso con fastidio. Mi guardi quasi distratto, gli occhi vuoti in cui leggo la fatica dei tuoi giorni, e mi attiri a te senza troppi complimenti.

E vieni a casa mia, quando vuoi, nelle notti più che mai,
dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi.
Tanto sai che quassù male che ti vada avrai
tutta me, se ti andrà per una notte...
... E cresce sempre più la solitudine,
nei grandi vuoti che mi lasci tu!

Per Merlino, Lucius, perché continui a comportarti così? A malapena ti accorgi che esisto, a meno che si tratti di buttarmi su un divano e fare ciò di cui hai bisogno. Bisogno…Sì, mi piace pensare che sia questo, e non una squallida voglia, a riportarti da me le rare volte che torni a casa.

Casa nostra. Casa mia, dal momento che non ci sei mai. Nostro figlio chiede di te almeno due volte al giorno, con i suoi occhi intelligenti che mi passano da parte a parte come soltanto i tuoi riescono a fare, e io non so che rispondergli. Dimmi qualcosa, Lucius, qualunque cosa, anche una stupida bugia. Fingerò di crederti, e mi impegnerò perché Draco ci creda…

Certe volte temo di sbagliare, nel darti tutto ciò che vuoi quando ritorni.

Ma è così difficile non farlo… Che questa situazione mi piaccia o no, sei un eroe. Ti assenti da casa per giorni, settimane, senza dire una parola, senza farti vivo una volta, senza mandare la minima notizia. Ma sei un eroe. Combatti per qualcosa in cui ci hanno insegnato a credere sin da bambini, combatti con coraggio, incurante dei rischi… E ogni mio stupido scrupolo scompare davanti a questa consapevolezza.

Rinnegare una passione no,
ma non posso dirti sempre sì e sentirmi piccola così
tutte le volte che mi trovo qui di fronte a te.
Troppo cara la felicità per la mia ingenuità.
Continuo ad aspettarti nelle sere per elemosinare amore...

Ciò non toglie che sia difficile aspettarti, amore mio; ciò non toglie che sia dura addormentarsi da sola chiedendomi dove sei e cosa stai facendo; che sia incredibilmente doloroso addormentarsi le rare volte in cui torni, aspettando un abbraccio dolce che non arriverà perché sei troppo esausto per riuscire a tenermi accanto a te immobile e in silenzio.

Non so cosa stia diventando il nostro matrimonio, Lucius, ma non sono sicura che mi piaccia. Eppure è solo il pensiero di un istante, e non appena lo formulo mi trovo a pensare a quanto desidero la tua presenza qui, al mio fianco, nel nostro letto. Adesso. Domani. E per tutte le notti a venire.

Sono sempre tua, quando vuoi, nelle notti più che mai,
dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi.
Tanto sai che quassù male che ti vada avrai
tutta me, se ti andrà, per una notte... sono tua...
... la notte a casa mia, sono tua, sono mille volte tua...

Niente può separarmi da te, anche se a volte sono tanto sciocca da provare a minacciarti. Sciocca, sì, perché non potresti mai credermi! Nemmeno tra mille anni potrò rinunciare a te… Sei ciò che più conta nella mia vita, mio desiderato e maledetto amante, sei il pensiero che dà la forza di vivere di giorno, e che impedisce ai miei sensi la quiete nelle notti silenziose del castello.

Mi manchi, Lucius, mi manchi in un modo che tu nemmeno puoi immaginare… Sono una Black, dannazione! Eppure passo intere notti a fissare il camino nella folle, stupida speranza che tu possa arrivare. Davvero l’amore che mi doni ogni volta, quell’amore disperato e stanco, può giustificare la pazzia che il tuo nome accende in me?

E la vita sta passando su noi, di orizzonti non ne vedo mai!
Ne approfitta il tempo e ruba come hai fatto tu,
il resto di una gioventù che ormai non ho più...
E continuo sulla stessa via, sempre ubriaca di malinconia,
ora ammetto che la colpa forse è solo mia,
avrei dovuto perderti, invece ti ho cercato.

Non posso fare a meno della tua presenza, te l’ho già detto in tante occasioni… Eppure ciò nonostante ogni volta riparti, in silenzio, senza svegliarmi. Apro gli occhi e non ci sei più, te ne sei andato non so dove e non mi hai lasciato nulla di te se non la notte appena trascorsa, che riesce solo ad acuire il dolore per la tua assenza.

E ogni volta ricomincia la mia attesa, caparbia e piena di dubbi, cercando di convincermi che finalmente tornerai senza più dover sparire.

Minuetto suona per noi, la mia mente non si ferma mai.
Io non so l'amore vero che sorriso ha...
Pensieri vanno e vengono, la vita è così...

  
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