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Autore: Kengha    08/12/2011    3 recensioni
Dopo un lungo dibattito mentale per la scelta del titolo ho scelto il più semplice (ma forse il più azzeccato per il contesto) che mi fosse venuto in mente.
Minato e Jiraya si recano alle terme in un giorno di riposo e forse quella che poteva sembrare una tranquilla giornata rilassante sarà la più caotica e straordinaria del Lampo Giallo...
Eccetto un po' Minato non credo di aver fatto personaggi OOC, tuttavia nel caso in cui fosse così non esitate a dirmelo che provvederò ad aggiungere l'avvertimento!
Buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jiraya, Kushina Uzumaki, Yondaime | Coppie: Minato/Kushina
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Ti amo.

Era una calda mattina di primavera nel Villaggio della Foglia e tutto sembrava promettere una giornata tranquilla, come sempre gli shinobi stavano svolgendo i loro compiti, il Terzo Hokage era nel suo palazzo e stava mettendo in ordine le liste dei nuovi genin, i chunin si allenavano nell’accademia e molti altri ninja avevano approfittato del fatto che non avessero missioni da svolgere e si erano recati alle terme per un caldo bagno rilassante.
Jiraya era uno di quelli, da poco tornato dal suo “viaggio d’ispirazione”  siccome non è che avesse trovato tutte queste grandi idee per il suo nuovo libro aveva deciso di recarsi presso il luogo certo della sua ispirazione. Quel giorno, poi, avrebbe avuto parecchio da osservare, di certo un’occasione del genere non se la sarebbe dovuta far sfuggire.
Entrò nelle terme, assicuratosi che fosse da solo, sistemò uno sgabellino davanti il muro di bambù e poi fece un piccolo foro dal quale poter osservare  le ragazze dall’altra parte.
-Uhuhuh, oggi si prospetta una giornata propizia!- ridacchiò e prese carta e penna così da scrivere le sue celeberrime storie. 
-Jiraya-sensei, non le sembra scorretto nei confronti del Sandaime e delle ragazze? Se non sbaglio gli aveva giurato che non avrebbe più fatto cose simili, dopo lo spiacevole inconveniente accaduto con Tsunade-Sama…non lo ricorda?- Esordì Minato che era appena arrivato.
Jiraya venne percosso da un brivido da quelle parole, eccome se lo ricordava! Il pugno di Tsunade non solo gli aveva fracassato e ridotto praticamente in polvere il torace ma aveva anche distrutto tre muri delle terme contro i quali era andato a sbattere.
Scosse la testa come a scacciare quel terribile ricordo.
-Minato!!!! Ma che dici?! Io avevo promesso all’Hokage che non avrei più spiato Tsunade, non che non avrei più spiato in generale e poi….scommetto che non accadrà niente se do giusto un’occhiatina hihihi!-
Il Lampo Giallo si portò una mano alla fronte
-Non imparerà mai, eh sensei?-
-Eheheheh!!! Mi sa che conviene venire a dare un’occhiatina anche a te…­- ridacchiò improvvisamente più rosso del solito
-Se lo dimentichi! Non manco di rispetto in tal modo alle donne!-
-Come ti pare, ma poi non te la prendere con me, eh!-
Minato sbuffò esasperato e si infilò nell’acqua bollente, attendendo urla di ragazze inferocite da un momento all’altro.


-Ecco fatto!- esclamò allegro l’Ero-sennin che corse dentro, un istante, a posare il rotolo sul quale aveva “appuntato” tutto ciò che aveva visto per poi riuscire e gettarsi a bomba nell’acqua.
-Ha avuto la giusta ispirazione?- domandò il Namikaze con non curanza
-Non immagini nemmeno…- sghignazzò allegro il Sennin.

***

-.Beh, io vado, ho un paio di commissioni da fare per Sarutobi-Sensei, in teoria sarei già in ritardo! Hihihihi. Beh ci si vede domani, Minato!-
Il biondo alzò una mano in segno di saluto e chiuse gli occhi per godersi a pieno quel fantastico tramonto in cui gli ultimi raggi del sole gli illuminavano il volto, la calda acqua sulla pelle nuda. Niente avrebbe potuto rovinare un momento simile. Niente.
-NAMIKAZE! IO TI AMMAZZO!!!!!-
Minato fu tanto sorpreso che per la paura rischiò anche di affogare, tanto che quando riemerse poco dopo dall’acqua tossì parecchio.
Minato, completamente rosso in volto, non volle alzare lo sguardo per evitare di far arrabbiare ancor di più la suscettibile rossa.
-Uzumaki…erhm…potresti mettere qualcosa addosso?! Cioè…non vorrei …-
-NON VORRESTI COSA, GRANDISSIMO MAIALE??????-
La ragazza gli diede un pugno in faccia e lo scaraventò fuori dal lago termale. Il biondo tossì di nuovo e si massaggiò la gota completamente rossa a causa del colpo.
-Mi….mi puoi spiegare cosa è successo? Per….per quale motivo ti sei fiondata qui dentro, incazzata nera e per di più semi nuda?!!-
-Sì! Certo! Fai anche l’innocente! Speravi che fossi soltanto morta di imbarazzo e te l’avrei fatta passare liscia! Ovvio! Ma sai che ti dico, dannato Namikaze? Con o senza vestiti, qui o al Villaggio della Nuvola, non mi importa! Sistemerò questa faccenda con le mie mani e ti giuro che non so come ne uscirai maledetto pervertito!-
-Per piacere, ragioniamo…io, non so davvero di che cosa tu stia parlando!- disse cercando di scagionarsi.
Non era mai stato certo se la natura combattiva di quella donna fosse dovuta al suo carattere forte o fosse influenzata da quello della volpe, fatto sta che quando la temibile rossa sceglieva una preda non la mollava fino a quando non era a pezzi. E adesso la preda era lui, per di più era veramente incazzata per cui sì: se non si dava una mossa a chiarire le avrebbe prese sul serio.
-DI QUESTO STO PARLANDO SPORCO BUGIARDO!- l’Uzumaki gli tirò un rotolo e Minato, già dal sigillo che vi era impresso, capì. Era riluttante nell’aprirlo, non sapeva cosa avrebbe potuto trovarvi all’interno ma il peperoncino sanguinario si stava innervosendo parecchio per cui si fece forza ed aprì un po’ la pergamena.
Arrossì lui per l’Ero-sennin: chiaro che fosse arrabbiata! Ne aveva tutte le ragioni del mondo!
-ORA HAI CAPITO A COSA MI RIFERISCO????-
Minato, ancora rosso in volto gettò a terra il rotolo e si avvicinò lentamente alla rossa.
-Un altro passo e puoi considerarti morto, Namikaze!-
-Guarda che non sono stato io a fare quel disegno e a scrivere quelle cose, Kushina.-
-E chi sarebbe stato, sentiamo! C’è anche scritto il tuo nome, sotto.-
-Sai, ne ho una vaga idea…e comunque io non firmo a quel modo, non scrivo così, né tanto meno mi permetterei di fare certe cose!-
-E perché mai dovrei crederti, sentiamo, non ci siamo mai visti di buon occhio io e te.- ringhiò lei.
-Già…non puoi. Hai ragione, Kushina, io e te non siamo mai andati troppo d’accordo e adesso non ho alcuna prova per dimostrarti la mia innocenza, per cui…fa quello che credi, sono qui.-
-Cavolo, ti esponi in tal modo…? Non combatti? Cacacacacavolo!!! M-ma allora non sei stato tu…-
Kushina diventò come un peperone.
-E  quiquiquiquindi……mi sasarei f-fatta vedere se-semi nunuda….p-per un non…nonulla?-
-Ho cercato di avvisarti prima…-
-Okay, okay okay!!!  Ba-basta così. Dimentica ciò che hai visto, Na-Namikaze…- balbettò voltandosi di spalle
-No. Mi dispiace, non posso.-
-Che cosa????- urlò
-Sì, esatto. Tu…non puoi pretendere questo.-
-VUOI MORIRE PER CASO???-
Minato le si fiondò addosso e la baciò con foga. Diavolo quant’è che lo sognava!
Rimase sorpreso dal fatto che lei rispondeva al bacio…era….consensiente?
Le mise una mano fra i lunghi capelli.
-I tuoi capelli rossi sono stupendi…- sussurrò mentre si staccava con incertezza.
Notò che a parte le gote terribilmente rosse non era cambiato nulla nella ragazza, probabilmente non stava neppure più respirando.
-OH DIAMINE!! KUSHINA SEI MORTA?????- Sbraitò scuotendola
-N-no…s-s-sto benissimo…-
Minato tirò un sospiro di sollievo –Mamma mia che spavento!-
-E…adesso, che si fa, Minato?- la ragazza abbassò lo sguardo, imbarazzata.
-Che vuol dire?-
-No…dovrei fa-farti io questa do-domanda…-
-No, aspetta, prima rispondine ad una tu. Perché balbetti?- domandò il Namikaze accennando un sorriso.
-Ba-balbet-to se-sempre quando so-sono nervosa…o e-eccitata..- le gote le divennero ancora più rosse
-Bene, allora direi che ti sei risposta da sola.- il biondo la abbracciò dolcemente
Lei si accoccolò fra le sue braccia, la verità è che un momento del genere lo sognava da anni e anche se le circostanze che avevano permesso tutto ciò erano alquanto imbarazzanti, in quel momento non desiderava altro.
-Sai…sei la prima persona che si complimenta per i miei capelli…e…devo dirti una cosa.- sussurrò, come si trattasse di un segreto. E forse lo era.
-Cosa?-
-Ti amo.-
I due si baciarono nuovamente, con meno imbarazzo, avvolti soltanto dai loro sentimenti. Era da quando era arrivata dal Villaggio dei Gorghi che Minato non pensava ad altro che a lei e finalmente, dopo un lungo e combattuto rapporto, era sua.

“Credo di dover ringraziare il sensei…dopotutto!” sorrise il Lampo.

                                                                               


____________________-L'angolo di Dolly-_________________________
Salve...è un po' che non mi facevo sentire eh!? ^^"
Ho avuto un lungo e travagliato "momento di riflessione" (più noto come blocco dello scrittore) e dopo secoli che non scrivevo più su Naruto esordisco con la mia prima MinaxKushi, coppia che amo ma sulla quale non ho mai avuto parecchie idee per una fic (anche se adesso ho in mente moltissime storie con la famiglia Uzumaki per cui credo che mi dedicherò parecchio a questa coppia...).
Non so se questa fic può rappresentare il mio "Ritorno in scena", però, ammetto di voler tornare a scrivere e pubblicare con regolarità e le (ormai prossime) vacanze di Natale saranno un'ottima occasione per pubblicare qualcosina. 
Spero che a qualcuno questa mia rivalutazione sul fidanzamento di Minato e Kushina sia piaciuta. 
Besos

   
 
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