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Autore: e m m e    08/12/2011    3 recensioni
Non dice mai nulla, ma la domanda è sempre lì.
È la tua risposta che manca.
[Spin-off di "A Life and Thousands Miles Ago" di Nefene. Buon Natale, tesoro! ♥]
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: James Sirius/ Teddy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Autore: emme
Titolo: Un amore che non è amore

Fandom:
Harry Potter
Personaggi:
Teddy Lupin
Coppie: Teddy/James
Riassunto:
Non dice mai nulla, ma la domanda è sempre lì.
È la tua risposta che manca.

Rating: Pg13
Word: 484 (FDP)
Avvisi: Slash, Angst.
Note: È stata scritta per la mia adorata Nefene, ed è quindi uno spin-off della sua meravigliosa “A Life and Thousands Miles Ago
”.
Sono assolutamente consapevole di non poter raggiungere le altezze di questa santa donna, nonostante ella sia alta 1,60 (o simili, non ricordo).
Quindi siate buoni, non mi linciate e soprattutto andate a leggere prima la sua storia.
Beta: Nessuna, perché avevo voglia di pubblicare. *emme sbatte le ciglia*
P.S.: BUON NATALE NEFFY MIA! ♥ ♥ ♥ ♥

Un amore che non è amore  

Se non ti prendi cura di quello che hai
non meriti di averlo.

Ade Becci


Quando ti svegli la mattina dopo aver passato la notte con lui, sai che non lo troverai con te nel letto.
Lo sai perché è sempre stato così.
Lo sai perché è giusto, così.
Di solito apri gli occhi quando il cuscino accanto al tuo è ancora tiepido - rare, rarissime volte l’hai trovato freddo - ma questa mattina, quando ti svegli lui è ancora nella stanza.
Non fai alcun movimento, fingendo ancora di dormire, e per qualche strano motivo sei assolutamente convinto che ti stia guardando.
Passano gli attimi, poi i minuti e tu hai tutto il tempo di rivivere - di nuovo, sempre - ciò che avete diviso in quella notte, in quelle precedenti.
Le sue mani, tanto più piccole delle tue; i suoi occhi, grandi, enormi, capaci di ingoiare tutto; i suoi capelli, leggeri come una coperta estiva; le sue labbra, invadenti, invasive, invitanti. Non ne hai mai abbastanza.
Infine lo senti: ha aperto la porta della stanza e poi l’ha richiusa alle sue spalle, lasciandoti.

Corre, il piccolo James, che piccolo non è più.
Corre per ore, verso casa e poi oltre, in periferia, in mezzo alla città, tra la gente che lo sorpassa o si sposta per farlo passare. E nessuno di loro sa niente di James.
Nessuno di loro si spinge dentro di lui, bevendo i suoi gemiti, mangiando la sua pelle, succhiando la tenera polpa delle sue labbra.
Nessuno ne conosce i sorrisi, gli sguardi, le carezze.
E nessuno sa - non davvero - perché corre via.
Ti agiti nelle lenzuola calde e protettive. Non riesci ad impedire a te stesso di voltarti e immergere la faccia nel cuscino di James, aspirare l’ultimo odore da lui lasciato mescolato con il tuo.
Ci hai provato, ci hai provato con tutta la tua forza a lasciarti alle spalle quell’attrazione che attrazione non è, quel sesso che sesso non è, né lo è mai stato. Ci provi ancora, sempre, ogni momento che passi con lui: quando ti stringe la mano di nascosto dai parenti; quando viene a casa tua e ti provoca finché o lo prederesti a pugni, o lo prenderesti e basta; quando ti guarda negli occhi e ti chiede di Victoire.
Non dice mai nulla, ma la domanda è sempre lì.
È la tua risposta che manca.

Nessuno sa perché James corre. Non davvero.
Possono fare congetture, idee, sciocche ipotesi.
Solo tu sai che lui corre via da te. Solo tu sai che l’unico tra di voi a trovare la forza - un giorno, oh, non oggi, non oggi! - di rompere quel legame che legame non è, non sarai certo tu.
Sarà lui a correre via da te.
Perché al mattino, con il sole, non hai il coraggio impedirgli di fuggire via su quelle gambe veloci che la notte si aggrappano a te come se fossi l’unica cosa in grado di tenerle ferme.
Non hai il coraggio di dire che lo ami e che Victoire è solo lo spettro di un futuro che probabilmente ormai non vuoi nemmeno più.

Note finali:
E' doveroso dire che io sono innamorata del modo di scrivere di Nefene, perchè lei riesce sempre a scrivere una storia su due personaggi in cui il punto di vista è sempre e solo di uno.
Io non riesco: io voglio che tutti parlino, che dicano la loro, che facciano sentire la propria voce.
Per questo adoro trovare autori che lasciano al lettore la briga di capire che cosa davvero vogliono dire i personaggi che non sono assoluti protagonisti.
E dato che mi dispiaceva che quel povero Teddy rimanesse non solo silenzioso, ma anche fisicamente assente dalla storia... eccolo qua.
Nient'altro da dire... spero solo che possa piacere! <3

  
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