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Autore: Girasolefelicissimo    08/12/2011    4 recensioni
-Ora hai paura di me?- 
Amaimon sapeva già che lei avrebbe risposto di si e che quindi non l'avrebbe più rivista, Questa cosa rendeva triste Amaimon, Aveva trovato un essere umano che non aveva paura di lui e questa cosa lo rendeva "Felice"
-Non proprio, sono solo un po sotto shock ma non ho paura di te. sono Atea, La storia di Demoni ecc. Io non le conosco, e forse perciò non ho paura di te. Poi.. A me non sembri malvagio-
-Io lo sono! Io sono Malvagio! Potrei farti del male in qualunque momento-
-Tu.. Vuoi farmi del male?- gli chiese dolcemente
-No, non ne avrei motivo, non mi hai mai fatto arrabbiare o altre cose del genere- 
-Allora, non ho paura di te, Io mi fido di te- 
Amaimon dopo aver sentito queste parole rimase sbalordito, Tutte le persone che fossero a conoscenza che lui fosse un demone, per di più
uno degli 8 Re di Ghenna, erano fuggiti o chiedevano pietà. Ma nessuno, intendo nessuno aveva mai detto che non aveva paura di lui dopo aver saputo ciò...
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amaimon, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il lato tenero di Amaimon.'
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Erano passati 4 giorni.
Natalie non aveva più visto Amaimon da ciò che era successo quella sera. 
Quindi decise di preparare dei dolci da condividere con lui nel parco in cui si erano conosciuti e dopo sarebbe andate alle lezioni mattutine.
Quando uscì si diresse verso il parco, il parco era silenzioso neanche gli uccellini cinguettavano. Si godette quel silenzio per qualche istante, quando sbucò da un cespuglio Amaimon.
-Oh! Sei tornata!- Disse entusiasto Amaimon
-Ne sei sorpreso?- 
-Si, di solito la gente dopo aver saputo ciò che ero veramente scappava o mi evitava in qualsiasi maniera o cambiava stato -
-Non credo di averne bisogno, siamo amici no?-
-Credo di si- Quando disse quella frase, notò che Natalie teneva un cestino, sentiva l'odore di vari dolci.
-Cosa c'è li?- Chiese incuriosito, uscendo dal cespuglio.
-Oh, pensavo di fare un picnik con te... Ti va?- Le chiese leggermente imbarazzata.
-Certo!- Amaimon trovò un posticino in cui potevano fare merenda. Natalie aveva preparato dei Bignè alla crema e un Gateau au Chocolate.  Si erano seduti, Amaimon ne era felice e si ingozzava come un maiale. Natalie a questo punto non era spaventata dal fatto che lui fosse un demone, ma dal modo in cui mangiava!
-Tu non mangi?- Gli chiese masticando con la bocca aperta. Si vedeva chiaramente che stava masticando dei Bignè alla crema..
-No, mi è passata la fame- Rispose in maniera schifata.
-Qualcosa non va?- Chiese preoccupato.
-No, niente- Amaimon stava per prendere il Gateau au Chocolate.
-Aspetta prendo il coltello...- Troppo tardi, giusto il tempo per girarsi per prendere il coltello, e lui aveva preso l'intera torta con le mani. Affondò la mano nella torta, ne prese un pezzo e lo porse alla ragazza.
-Sicura che non lo vuoi?-  Gli chiese. Il cioccolato si stava sciogliendo su tutta la sua mano. Di dolce.. Non c'era più niente, era tutto spappolato.
-No.. No grazie- Natalie incominciò a ridacchiare.. Amaimon nel frattempo si era portano in bocca persino il pezzo che le aveva offerto.
-Perche ridacchi?- Domandò.
-Haha.. Niente- Cercava di soffocare la sua risata e quasi ci riuscì. Notò che era tutto sporco di cioccolato, panna e per poco non si mangiava anche la sua stessa mano.
-Guarda che sei sporco.- Gli fece notare Natalie.
-Oh, dove?- 
-Su tutta la faccia... Aspetta- Natalie prese un tovagliolo, si avvicino ad Amaimon, si inginocchiò di fronte a lui e gli pulì l'intero viso.
-Potevi evitare di ingozzarti cosi.. Guarda come sei ridotto- Gli disse sorridendo. Finì di pulirgli il viso. -Fatto! Come nuovo!- Esclamò soddisfatta del suo lavoretto.
Amaimon posizionò la sua mano dietro la nuca di Natalie.
-C-Cosa c'è?- Chiese incuriosita. Amaimon si avvicino al suo viso.
-Hai dei bei occhi..- Quando finì di dire questa frase tentò di baciarla, Natalie presa dallo spavento urlò e cadde all'indietro, Amaimon non si fece sfuggire questa occasione quindi si posizionò sopra di lei, si avvicinava lentamente al suo viso, per baciarla..
-No, Non farlo!- Escalmò, posizionando la sua mano sul petto del ragazzo.
-Uh, Perchè?-  
-N-Non voglio baciarti..- Disse con voce tremolante, volgendo il suo sguardo da un'altra parte.
-Perche no?-
-Gli.. Gli amici non si baciano!- 
-Oh...-  Amaimon si sposto da sopra di lei.
Natalie si rialzò. Tra i due non ci fu più parola, regnava il silenzio, la ragazza guardò l'orologio e si accorse che le lezioni sarebbero incominciate tra 5 minuti.
-Oh no e tardi!- Si affrettò per andare a lezione.
-Dove vai?-
-A scuola! Ciao Amaimon! forse ci vedremo dopo- 
-Ok..-
Corse in fretta e in furia nell'edificio ed entrò nella sua classe.  Era arrivata in tempo mancava solo 1 minuto alla lezione.
 
Le lezioni mattutine erano finite. Adesso c'era l'ora di spacco che durava un oretta e mezza, Natalie doveva ripassare Storia, perciò decise di andare al parco. Li nessuno ci entrava forse, perche era tetro. Si affrettò e si sedette su una panchina e iniziò subito a studiare. Amaimon appena la vide scese dall'albero è si diresse verso di lei. Salì sul tavolo calpestando i suoi libri.
-I miei libri!!- Urlò Natalie.
Amaimon fisso i libri su cui stava poggiando i piedi - Oh, scusami- Ormai sui libri si vedeva l'impronta dei suoi piedi. Scese dal tavolo e si sedette accanto a lei. Mise il suo braccio attorno il collo della ragazza e la tiro a sè. -Che stai facendo?- Gli chiese fissando i libri.
-Cerco di studiare, puoi evitare di disturbarmi?- Gli chiese in tono gentile, spostandogli il braccio che teneva attorno il suo collo.
-Posso osservarti?- Natalie lo guardò. -Se ci tieni tanto-
-Però ad una condizione- Amaimon prese i libri della ragazza in una mano.
-Cosa stai facendo?- Chiese perplessa. Amaimon porto i libri sotto al braccio, si diresse verso un albero, si sedette e appoggiò la schiena contro l'albero. Gli fece cenno di sedersi accanto a lui. Natalie si avvicina a e si siede affianco a lui. Amaimon la fissa e  scuote la testa.
-Non cosi,- 
Afferrò la gamba della ragazza con una mano e con l'altra la prese per il fianco sinistro, la sposta e la posiziona in mezzo alle sue gambe, e appoggia la sua testa sulla spalla della ragazza.
-Così.- Prese i suo libri e glieli diede. Lei non si oppose, ma non perche temeva una sua reazione negativa o ne aveva paura no, gli piaceva stare in quella posizione.
Natalie studiò per 1 ora intera senza pause, che per la stanchezza si addormentò senza neanche accorgersene.
-Ah, quindi e questa la ragazza- Mephisto osservò il viso della ragazza addormentata.
-Già- Amaimon, mentre accarezzava i capelli di Natalie, notò un Fiore, una Margherita per precisare. Raccolse la Margherita e la legò ad una ciocca dei capelli della ragazza.
-Cos'hai Amaimon?- Mephisto lo trovava strano in quel momento. Amaimon non rispose ignorò completamente il fratello. Mephisto notò che la ragazza stava per svegliarsi quindi di nascose.
Natalie appena aprì gli occhi non riusciva a riconoscere il posto in cui si ritrovava, sentiva qualcuno dietro di lei e quindi si voltò, quando vide Amaimon si tranquillizzò. 
-Per quanto tempo ho dormito?- Gli chiese mentre si stava strofinando gli occhi.
-40 minuti- Natalie per alzarsi si appoggiò alla gamba di Amaimon e si sollevò.
-Eri parecchio stanca eh?-
-Si.. Sai in questi recenti giorni non riesco a dormire bene, perciò va a finire che mi addormento senza neanche accorgermene- 
-Come mai non riesci a dormire?- Chiese incuriosito.
-Non saprei, forse perche studio fino a tardi-
-Allora smettila di studiare!-
-La fai facile per me la scuola, lo studio.. Sono molto importanti!- Guardò l'ora.
-Amaimon... Quanto tempo hai detto che ho dormito?- In quel momento era rimbambita e non capì ciò che aveva detto Amaimon.
-40 minuti-
-40 minuti?!- Era in ritardo l'ora di stacco durava 1 ora e mezza, erano passati 10 minuti di più. -Devo far in fretta a correre in classe o Il professore mi uccide- Disse preparandosi.
-Ti ucciderà? Non se lo ucciderò prima io..- Amaimon si stava alzando per andare ad ucciderlo, quando Natalie lo afferrò per il braccio.
-No, con "Mi uccide" non intendevo che mi uccide realmente, solo che mi domanderà del perche ho fatto tardi, e se gli dico che ero in ritardo perche mi ero addormentata, mi farà una ramanzina, questo intendevo!- Gli spiegò.
-Ah, capisco-
-Menomale che ha capito..- Pensò mettendosi una mano sul volto. -Meglio che vada in classe- Dopo questa frase era un fulmine nel correre per raggiungere presto la classe. Giunta in classe il professore lo fulminò con lo sguardo.
-Allora, Signorina Rooney.. Ci può dire del perche è in ritardo?- Chiese infuriato il professore.
-Ti pareva..- Disse sottovoce. -Ehm, stavo ripassando storia, e quindi.. Senza accorgermene era passata l'ora di spacco, perciò...- Il professore la interruppe;
-Allora che ne dice di venire all'interrogazione?- 
-Ah, Ok..- Fu interrogata, come sospettava.
Mentre Natalie veniva interrogata, Amaimon la spiava dalla finestra e si mangiucchiava le sue unghie.
Quando finì l'interrogazione Natalie torno al proprio posto e il professore continuò a spiegare. Un amico di Natalie, notò che la compagna aveva una margherita tra i capelli.
-Hey, Natalie hai una margherita tra i capelli- Disse sussurando.
-Eh?- Si toccò la testa, fece scivolare via la margherita che aveva tra i capelli, la posiziono sul banco e la fissò attentamente.
-Ma?.. -  Natalie non riusciva a capire di come fosse finito quel fiore tra i suoi capelli. 
Amaimon la fissava molto attentamente mentre teneva tra le dita il suo fiore. Quando vide che improvvisamente la ragazza strappò tutti i petali che aveva.
Rimase deluso, e quindi decise di andarsene.
Finite le lezioni Natalie si diresse verso casa. I suoi genitori non c'erano erano andati ad una riunione di lavoro. Natalie studiò come sempre, senza sosta.
Continuava a studiare e il sonno si stava facendo sentire. Chiuse per un attimo gli occhi e si addormento senza volerlo.
Ore; 3:20
Natalie sentiva qualcosa o qualcuno di pesante sopra di lei, all'inizio pensava che fosse il peso del libro di geografia ma si accorse che il peso era differente. 
Apri gli occhi ma non riusciva a mettere a fuoco, vedeva solo un ombra, un ombra posizionata sopra di lei. Natalie stette per urlare ma l'ombra la precede e gli tappò la bocca.
-Non urlare- Riconobbe subito quella voce e  l'ombra spostò la mano.
-A-Amaimon che ci fai qui?- Gli chiese spaventata.
-Stavi ancora studiando?-
-Si, ma ora sono sveglia- Incominciò a strofinarsi gli occhi.
-Mi passi il libro, che devo studiare?- Gli chiese sbadigliando.
-No -
-Ma devo studiare!-
-No, noi adesso facciamo un altra cosa..- Amaimon alzò la coperta e si mise pure lui lì sotto.
-Ma cosa?- Era preoccupata, è di brutto.
Amaimon posizionò il braccio destro attorno il collo della ragazza e l'altra mano la teneva attorno all'addome.
-Che stai facendo?- Era bloccata, non riusciva a muoversi.
-Devi smetterla di studiare senza sosta o ti ammalerai, quindi ora dormirai!- Amaimon era preoccupato per lei non voleva che stesse male.
Natalie non riusciva a liberarsi, quindi organizzò un piano: quando Amaimon si addormenterà, gli fara lascerà la presa e quindi potrà continuare a studiare.
Così avvenne. Amaimon si addormentò, allora lentamente staccò il braccio dal suo addome. Ma appena lo staccò Amaimon sbarrò gli occhi e la fissò furente.
-Cosa stai facendo?- Gli chiese turbato.
-Cavolo..- Disse sottovoce.
-Non ci siamo proprio, mi sa che non hai capito-
Amaimon si mise disteso, posiziono sopra di lui Natalie e la bloccò mettendo le sue gambe incrociate attorno il suo addome, con il braccio invece gli manteneva il collo.
-Tu devi dormire!- A Natalie questo sembrò un ordine, non poteva piu scappare le gambe di Amaimon la tenevano stretta per di più il braccio le bloccava la testa. I due rimasero in silenzio.. Un silenzio imbarazzante.
-Natalie perche hai strappato i petali del fiore che ti ho regalato?- Gli domando con tono leggermente infuriato.
-Quel fiore.. L'hai fatto tu?-
-Si- 
Natalie non sapeva che quel fiore era di Amaimon, lo aveva strappato facendo il gioco del m'ama, non m'ama. E il protagonista di quel gioco era Amaimon, ma non poteva dirgli di ciò che aveva fatto, l'avrebbe imbarazzata a morte.
-Mi dispiace, non volevo e solo che..-
-Non ti piaceva?-
-No, mi piaceva ma.. Ecco..- Non sapeva che dire, non era brava a dire bugie.
-Fa niente, domani te ne farò un altro- Disse accarezzandogli la testa. -Ora dormi- Natalie si addormentò, si sentiva sicura stando accanto ad Amaimon, nonostante fosse quel che è.
 
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Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!!
(Sto cercando di fare il mio meglio per creare un lato "Dolce" di Amaimon) Anche se e un pò complicato immaginarmelo in situazioni "Dolci"  Dato che lo odio.
Comunque spero che lo abbiate trovato "Dolce e Premuroso" in questo capitolo...... Oddio mi viene da ridere ad immaginarmi Amaimon dolce... xD Sto schiattando scusate! 
Recensiteeeeeeee!!!!!!!!

Al Prossimo capitolo!!
 

Aloha!
   
 
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