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Autore: Giulz95    09/12/2011    1 recensioni
Julie è la classica dolce ragazza di una piccola città, che lavora sodo e che riga dritto per la sua strada. Ha le ali di un angelo e un sorriso da diavolo, e non è disposta a farsi mettere in piedi da nessuno. Chad è una famosa, a volte arrogante e narcisista, meravigliosa e talentuosa rockstar di fama internazionale dal cuore buono, che potrebbe avere qualsiasi ragazza hai suoi piedi. Iniziano con il piedi sbagliato, ma con il tempo scopriranno di essere fatti l'una per l'altro. Le cose però, non saranno facili come sembrano.
Riusciranno a stare insieme, per tutte le buone ragioni?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tornando indietro, vedemmo un tizio in piedi davanti al tavolo, che parlava con i ragazzi. 
-Oh no, è Bobby. È un tale idiota!-
Avvicinandomi al tavolo potei vedere che doveva avere almeno 40 anni, forse anche di più, e che aveva uno sguardo piuttosto inquietante. -Heeeeei Kat!- Katrina gli rivolse un sorriso veloce e altrettanto velocemente scivolò accanto a Ryan. Io purtroppo non fui altrettano fortunata, così Bobby prese la mia mano e se la porto alle labbra, baciandone il dorso. -Beh, ciao anche a te, meraviglia. Dove sei stata per tutta la mia vita?-
-Non lo so... Per la prima metà, probabilmente non ero ancora nata!- mi lasciai scappare
Riuscii a sentire i ragazzi soffocare una risata, ma i miei occhi non si staccarono dai suoi. Volevo che sapesse che non ero intimidita da lui, che ineffetti si mise a ridere -Amo le ragazze con il senso dell'umorismo.-
Chad si schirì la gola. -Anche io, infatti stasera lei è con me. Quindi se non ti spiace...-
Bobby si spostò, ma non staccò un attimo lo sguardo dal mio. Così, Chad circondò le mie spalle con un braccio e io mi appoggia totalmente a lui.
-Scusami tanto, stavo solo facendo un complimento ad un ragazza carina. Passate una buona serata.- Detto questo, si allontanò tra i tavoli.
-Non mi piace.- Disse Chad, senza spostare il suo braccio.
-Perché? Con le luci ci sa fare.- Commento Daniel.
-Già- Disse Mike -E comunque ci serve qualcuno, visto che Ben si è ritirato a fare il papà. È bravo, non abbiamo avuto problemi.-
Bevvi un sorso della birra che Chad aveva ordinato per me prima di girarmi a guardarlo. -No, hai ragione. C'è qualcosa di strano in quel tipo, me lo sento.-
-Julie è brava con queste cose. È molto intuitiva con le persone.- Spiegò Katrina.
-Davvero? Sotto che segno sei nata?- Chiese Chad, e la sua voce dritta nelle orecchie mi mandò un brivido dritto giù per la schiena.
-Divieto di sosta.- Risposi seria. Il tavolo esplose in una risata sonora.
-Okay, apparte quello?-
-Sono un Sagittario. Tu?-
-Scorpione.- Disse con un ghigno, probabilmente pensando alla stessa cosa che stavo pensando io. È risaputo che le persone nate sotto il segno del Sagittario sono le uniche che sostengono l'enorme appetito sessuale degli Scorpioni.
-I Sagittari dovrebbero essere sensitivi?- Chiese Mike.
-Non sono una sensitiva, ma come diceva Kat, sono abbastanza intuitiva con le persone. Oh, e so leggere la mano.-
-Figo! Puoi leggere la mia?- Chiese Dan, porgendomi il palmo della sua mano. Prima che potessi guardarlo, però, Chad la spostò con un schiaffo.
-No, amico. Ci sono prima io.-
-E perché ci saresti prima tu?-
-Perché ho l'uccello più grande, ecco perchè! Puoi dire leggendomi la mano che ho l'uccello più grande del suo?-
Guardai la mano di Chad per un secondo ridendo. -No, non leggendoti la mano...-
-Ma dai...- Rispose lui, con uno sguardo da sornione stampato in faccia. Scossi la testa ridendo e tornai alla sua mano, ma lui la spostò. -Aspetta, non dirai "guarda, hai una piscina" e sputerai nella mia mano, vero?-
Risi di nuovo. -No, promesso.- 
Chad aveva delle mani davvero belle, ed ero molto presa dalla storia che mi stavano raccontando. -Questa è la linea della razionalità, e mostra che la tua mente di solito prevale sul tuo corpo. La linea è profonda, il che dimostra che provi entusiamo per la vita e per l'avventura.- Chad sorrise e annuì mentre continuavo a guardare la sua mano. -Sei una persona forte, tosta e che pretende molto da se stessa. Creativa e dotata.- Avevo visto anche qualcosa riguardo un'infanzia problematica, ma decisi di non dire nulla. -E sembra anche che questa vita potrebbe non essere ancora così lunga.-
-Un mucchio di gente mi ha detto che non supererò i cinquant'anni.-
-Sei pessimista!- Commentai guardandolo, ma Dan allungò la mano verso di me.
-Okay, il tuo turno è passato. Che dice la mia?-
Mi avvicinai al palmo di Dan ed iniziai a ridere -Amico, sei un pippaiolo cronico!-
Iniziarono tutti a ridere sonoramente. -Ma cosa stai dicendo!? Come fai a dirlo?!-
-Questa linea rappresenta l'amore per se stessi, e la tua linea è mooolto profonda. Quindi o sei un narcisista, o sei un appassionato del fai da te.-
Dani ci pensò un attimo e poi rispose ridendo. -Cinquanta e cinquanta?-
 
Per l'ora seguente non ci furono altro che risate e risate. Kat ed io raccontammo ai ragazzi di quando in un locale durante le feste natalizie dicemmo a due tizi che ci stavano provando che eravamo lesbiche. Ci costrinsero a cantare "I kissed a girl" di Katy Perry al karaoke e mentre cantavamo mettemo in scena anche una piccola coreografia a luci rosse.
-Mi ha sculacciato.- Dissi ridendo. 
-Ragazze dovete farlo! Sarebbe troppo divertente!- Esclamò Ryan.
-Assolutamente no! Non sono ancora abbastanza ubriaca
-Cameriera!- Urlò Chad. -Un altro giro! E per la signorina doppio!-
Quando i drink arrivarono Kat mi lanciò un'occhiata di intesta. -Facciamo il BJ Shot?-
-BJ shot?- Chiese Chad incuriosito.
-Guarda.- Mi assicurai che nella bottiglia non ci fosse molta birra, e che non fosse troppo pesante da alzare con la bocca. Poi misi le mani dietro la schiena. -Pronta?-
Katrina mi imitò e allo stesso tempo abbassammo la testa, sollevando la bottiglia senza l'aiuto delle mani e bevendo direttamente. Sempre in contemporanea, riappoggiamo le bottiglie sul tavolo e ci battemmo il cinque.
-Questa deve essere stata una delle cose più sexy che io abbia visto da un pezzo.- 
-Sì, molto sexy. Credo di essermi spaccata un dente.-
-Fa vedere.- Chad si avvicinò e passò il pollice lungo il mio mento. Riuscii a sentire il mio cuore battere al doppio del normale, nel sapere che era così vicino. -No, è tutto okay. Grazie al cielo a questo bel sorriso non è successo niente.- Risi, ma la mia risata uscì fuori con un'inquietante somiglianza alla risata di Pippo, e dopodiché ebbi un colpo di singhiozzo. Ero abbastanza certa che a quel punto se ne sarebbe andato a gambe levate, visto che ero in modalità sbronza. Invece sorrise, mostrando le fossette più carine che avessi mai visto in tutta la mia vita. Disegnò i contorni del mio viso con le dita e si avvicinò fino ad arrivare a pochi centimetri dalle mie labbra. -Sei così carina...-. Avrei davvero voluto aprire la bocca e dire qualcosa, ma il mio cervello non riusciva a connettersi con la mia bocca. Restammo fermi e in silenzio per qualche secondo fissandoci negli occhi fino a che fli altri non iniziarono a fare gli stupidi. 
-Gesù Cristo, sembrata due adolescenti!- Rise Mike.
Chad alzò gli occhi al cielo e si ributtò indietro al suo posto, tenendo una mano appoggiata al mio ginocchio. -Siete solo gelosi.-
Il mio telefono vibrò, avvisandomi che avevo ricevuto un messaggio: era Aaron, che chiedeva di richiamarlo se fossi stata sveglia e che era importante. -Scusate, devo rispondere. Torno tra un attimo.-
-Chi è?- Chiese Kat.
-È Aaron. Voglio solo assicurarmi che sia tutto okay.-
 Chad si alzò per permettermi di uscire dal tavolo, ma quando mi sollevai in piedi barcollai di nuovo, rischiando di cadere. -Attenta! Tutto okay?- Mi teneva stretta per la vita, per non farmi cadere, e sono in quel momento mi accorsi di quanto fosse alto.
-Sì, sono solo stata seduta troppo tempo.-
-Vuoi che ti accompagni?-
-No! No, sto bene. Faccio una telefonata e torno.-
Mi avviai verso il bagno e chiamai Aaron.
-Hei, sono io. È tutto okay? È molto tardi.-
-Sì, lo so, scusami. Kevin ha avuto un incubo e voleva parlarti per assicurarsi che andasse tutto bene.-
-Ah, ok! Ancora incubi?-
-Già. Stanotte è già la seconda volta. Eccolo qui.-
Ci fu una piccola pausa, prima che il mio piccolino rispose.
-Mamma! Stai bene?-
-Sì, tesoro, sto bene. Era solo un sogno, ok?
-Lo so. Volevo solo essere sicuro che stessi bene. Stai dormendo?-
-Uhm, no. Ma tra poco andrò a letto.-
-Okay. Ti voglio bene!-
-Anch'io ti voglio bene amore! Ciao!-
Parlai con Aaron ancora per qualche minuto, poi chiusi la chiamata.
  
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