Tornando indietro, vedemmo un tizio in piedi davanti al tavolo, che parlava con i ragazzi.
-Oh no, è Bobby. È un tale idiota!-
Avvicinandomi al tavolo potei vedere che doveva avere almeno 40 anni, forse anche di più, e che aveva uno sguardo piuttosto inquietante. -Heeeeei Kat!- Katrina gli rivolse un sorriso veloce e altrettanto velocemente scivolò accanto a Ryan. Io purtroppo non fui altrettano fortunata, così Bobby prese la mia mano e se la porto alle labbra, baciandone il dorso. -Beh, ciao anche a te, meraviglia. Dove sei stata per tutta la mia vita?-
-Non lo so... Per la prima metà, probabilmente non ero ancora nata!- mi lasciai scappare
Riuscii a sentire i ragazzi soffocare una risata, ma i miei occhi non si staccarono dai suoi. Volevo che sapesse che non ero intimidita da lui, che ineffetti si mise a ridere -Amo le ragazze con il senso dell'umorismo.-
Chad si schirì la gola. -Anche io, infatti stasera lei è con me. Quindi se non ti spiace...-
Bobby si spostò, ma non staccò un attimo lo sguardo dal mio. Così, Chad circondò le mie spalle con un braccio e io mi appoggia totalmente a lui.
-Scusami tanto, stavo solo facendo un complimento ad un ragazza carina. Passate una buona serata.- Detto questo, si allontanò tra i tavoli.
-Non mi piace.- Disse Chad, senza spostare il suo braccio.
-Perché? Con le luci ci sa fare.- Commento Daniel.
-Già- Disse Mike -E comunque ci serve qualcuno, visto che Ben si è ritirato a fare il papà. È bravo, non abbiamo avuto problemi.-
Bevvi un sorso della birra che Chad aveva ordinato per me prima di girarmi a guardarlo. -No, hai ragione. C'è qualcosa di strano in quel tipo, me lo sento.-
-Julie è brava con queste cose. È molto intuitiva con le persone.- Spiegò Katrina.
-Davvero? Sotto che segno sei nata?- Chiese Chad, e la sua voce dritta nelle orecchie mi mandò un brivido dritto giù per la schiena.
-Divieto di sosta.- Risposi seria. Il tavolo esplose in una risata sonora.
-Okay, apparte quello?-
-Sono un Sagittario. Tu?-
-Scorpione.- Disse con un ghigno, probabilmente pensando alla stessa cosa che stavo pensando io. È risaputo che le persone nate sotto il segno del Sagittario sono le uniche che sostengono l'enorme appetito sessuale degli Scorpioni.
-I Sagittari dovrebbero essere sensitivi?- Chiese Mike.
-Non sono una sensitiva, ma come diceva Kat, sono abbastanza intuitiva con le persone. Oh, e so leggere la mano.-
-Figo! Puoi leggere la mia?- Chiese Dan, porgendomi il palmo della sua mano. Prima che potessi guardarlo, però, Chad la spostò con un schiaffo.
-No, amico. Ci sono prima io.-
-E perché ci saresti prima tu?-
-Perché ho l'uccello più grande, ecco perchè! Puoi dire leggendomi la mano che ho l'uccello più grande del suo?-
Guardai la mano di Chad per un secondo ridendo. -No, non leggendoti la mano...-
-Ma dai...- Rispose lui, con uno sguardo da sornione stampato in faccia. Scossi la testa ridendo e tornai alla sua mano, ma lui la spostò. -Aspetta, non dirai "guarda, hai una piscina" e sputerai nella mia mano, vero?-
Risi di nuovo. -No, promesso.-
Chad aveva delle mani davvero belle, ed ero molto presa dalla storia che mi stavano raccontando. -Questa è la linea della razionalità, e mostra che la tua mente di solito prevale sul tuo corpo. La linea è profonda, il che dimostra che provi entusiamo per la vita e per l'avventura.- Chad sorrise e annuì mentre continuavo a guardare la sua mano. -Sei una persona forte, tosta e che pretende molto da se stessa. Creativa e dotata.- Avevo visto anche qualcosa riguardo un'infanzia problematica, ma decisi di non dire nulla. -E sembra anche che questa vita potrebbe non essere ancora così lunga.-
-Un mucchio di gente mi ha detto che non supererò i cinquant'anni.-
-Sei pessimista!- Commentai guardandolo, ma Dan allungò la mano verso di me.
-Okay, il tuo turno è passato. Che dice la mia?-
Mi avvicinai al palmo di Dan ed iniziai a ridere -Amico, sei un pippaiolo cronico!-
Iniziarono tutti a ridere sonoramente. -Ma cosa stai dicendo!? Come fai a dirlo?!-
-Questa linea rappresenta l'amore per se stessi, e la tua linea è mooolto profonda. Quindi o sei un narcisista, o sei un appassionato del fai da te.-
Dani ci pensò un attimo e poi rispose ridendo. -Cinquanta e cinquanta?-
Per l'ora seguente non ci furono altro che risate e risate. Kat ed io raccontammo ai ragazzi di quando in un locale durante le feste natalizie dicemmo a due tizi che ci stavano provando che eravamo lesbiche. Ci costrinsero a cantare "I kissed a girl" di Katy Perry al karaoke e mentre cantavamo mettemo in scena anche una piccola coreografia a luci rosse.
-Mi ha sculacciato.- Dissi ridendo.
-Ragazze dovete farlo! Sarebbe troppo divertente!- Esclamò Ryan.
-Assolutamente no! Non sono ancora abbastanza ubriaca
-Cameriera!- Urlò Chad. -Un altro giro! E per la signorina doppio!-
Quando i drink arrivarono Kat mi lanciò un'occhiata di intesta. -Facciamo il BJ Shot?-
-BJ shot?- Chiese Chad incuriosito.
-Guarda.- Mi assicurai che nella bottiglia non ci fosse molta birra, e che non fosse troppo pesante da alzare con la bocca. Poi misi le mani dietro la schiena. -Pronta?-
Katrina mi imitò e allo stesso tempo abbassammo la testa, sollevando la bottiglia senza l'aiuto delle mani e bevendo direttamente. Sempre in contemporanea, riappoggiamo le bottiglie sul tavolo e ci battemmo il cinque.
-Questa deve essere stata una delle cose più sexy che io abbia visto da un pezzo.-
-Sì, molto sexy. Credo di essermi spaccata un dente.-
-Fa vedere.- Chad si avvicinò e passò il pollice lungo il mio mento. Riuscii a sentire il mio cuore battere al doppio del normale, nel sapere che era così vicino. -No, è tutto okay. Grazie al cielo a questo bel sorriso non è successo niente.- Risi, ma la mia risata uscì fuori con un'inquietante somiglianza alla risata di Pippo, e dopodiché ebbi un colpo di singhiozzo. Ero abbastanza certa che a quel punto se ne sarebbe andato a gambe levate, visto che ero in modalità sbronza. Invece sorrise, mostrando le fossette più carine che avessi mai visto in tutta la mia vita. Disegnò i contorni del mio viso con le dita e si avvicinò fino ad arrivare a pochi centimetri dalle mie labbra. -Sei così carina...-. Avrei davvero voluto aprire la bocca e dire qualcosa, ma il mio cervello non riusciva a connettersi con la mia bocca. Restammo fermi e in silenzio per qualche secondo fissandoci negli occhi fino a che fli altri non iniziarono a fare gli stupidi.
-Gesù Cristo, sembrata due adolescenti!- Rise Mike.
Chad alzò gli occhi al cielo e si ributtò indietro al suo posto, tenendo una mano appoggiata al mio ginocchio. -Siete solo gelosi.-
Il mio telefono vibrò, avvisandomi che avevo ricevuto un messaggio: era Aaron, che chiedeva di richiamarlo se fossi stata sveglia e che era importante. -Scusate, devo rispondere. Torno tra un attimo.-
-Chi è?- Chiese Kat.
-È Aaron. Voglio solo assicurarmi che sia tutto okay.-
Chad si alzò per permettermi di uscire dal tavolo, ma quando mi sollevai in piedi barcollai di nuovo, rischiando di cadere. -Attenta! Tutto okay?- Mi teneva stretta per la vita, per non farmi cadere, e sono in quel momento mi accorsi di quanto fosse alto.
-Sì, sono solo stata seduta troppo tempo.-
-Vuoi che ti accompagni?-
-No! No, sto bene. Faccio una telefonata e torno.-
Mi avviai verso il bagno e chiamai Aaron.
-Hei, sono io. È tutto okay? È molto tardi.-
-Sì, lo so, scusami. Kevin ha avuto un incubo e voleva parlarti per assicurarsi che andasse tutto bene.-
-Ah, ok! Ancora incubi?-
-Già. Stanotte è già la seconda volta. Eccolo qui.-
Ci fu una piccola pausa, prima che il mio piccolino rispose.
-Mamma! Stai bene?-
-Sì, tesoro, sto bene. Era solo un sogno, ok?
-Lo so. Volevo solo essere sicuro che stessi bene. Stai dormendo?-
-Uhm, no. Ma tra poco andrò a letto.-
-Okay. Ti voglio bene!-
-Anch'io ti voglio bene amore! Ciao!-
Parlai con Aaron ancora per qualche minuto, poi chiusi la chiamata.