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Autore: Giulz95    09/12/2011    1 recensioni
Julie è la classica dolce ragazza di una piccola città, che lavora sodo e che riga dritto per la sua strada. Ha le ali di un angelo e un sorriso da diavolo, e non è disposta a farsi mettere in piedi da nessuno. Chad è una famosa, a volte arrogante e narcisista, meravigliosa e talentuosa rockstar di fama internazionale dal cuore buono, che potrebbe avere qualsiasi ragazza hai suoi piedi. Iniziano con il piedi sbagliato, ma con il tempo scopriranno di essere fatti l'una per l'altro. Le cose però, non saranno facili come sembrano.
Riusciranno a stare insieme, per tutte le buone ragioni?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando tornai al tavolo mi aspettavo un sorriso di Chad, che però non arrivò. Effettivamente sembrava abbastanza scocciato. -Tutto okay?-
Annuì.
 -Sì, sì. Va tutto benissimo.-
Mi guardai intorno e l'intero clima del tavolo era cambiato: Ryan e Kat mi guardavano senza saper bene cosa dirmi, Dan e Mike non mi guardavano nemmeno e Chad era estremamente freddo; non provava nemmeno a guardare nella mia direzione. Stavo per chiedere cosa fosse successo, quando una bionda si avvicinò e si mise proprio di fronte a Chad.
-Hei bellezza. Come ti chiami?- Chiese Chad, con lo stesso charm che stava usando con me dieci minuti prima.
-Debbie.- Replicò lei, fingendo un movimento involontario del suo seno.
 -Vuoi sederti, Debbie?- Le sorrise Chad. Lo guardai, ma evito il mio sguardo.
 -Mi piacerebbe, ma non c'è abbastanza spazio.- Aveva una voce irritante. Come se avesse respirato per mezzora in una tanica d'elio.
 Chad si spostò, sporgendo la sua gamba fuori da sotto il tavolo. -Perché non ti siedi qui?- La bionda non sprecò tempo e si sedette in fretta. -Comoda?-
-Molto.-
Gli altri, specialmente Ryan e Kat, guardavano Chad come se non potessero credere a quello che stava facendo.
-Uhm... Chad...- Iniziò Kat, ma lui ricominciò a parlare con la bionda, facendo in modo che tutti lo sentissimo.
 -Sai una cosa, tesoro? Credo tu sia la ragazza più carina del locale stasera. Hai un sorriso veramente splendido.- La bionda stava ridendo, intanto io sentivo la rabbia crescere dentro di me. A che diavolo di gioca stava giocando? -Mi piace il modo in cui bevi dalla bottiglia. È probabilmente la cosa più sexy che io abbia visto stasera!-
 Adesso ero veramente arrabbiata. Non sapevo fino a che punto sarei ancora riuscita a sopportare la situazione. Kat e Ryan si avvicinarono a Mike e Dan, che improvvisamente si accorsero della scena pietosa che si stava svolgendo al tavolo.
-Chad! Chad, ascolta un secondo!- Lo chiamò Dan, ma lui non si girò neppure a guardarlo.
-Vuoi un poì di birra, dolcezza?- Bevve un sorso dalla sua bottiglia, poi baciò la bionda, passandole la birra attraverso il bacio. Oltre al fatto che la cosa mi disgustava abbastanza, avevo deciso che non potevo più sopportarlo. Sbattei la mia bottiglia sul tavolo e mi alzai.
-Adesso basta!- 
Saltai sul tavolo e scesi dall'altra parte, per non incrociare lo sguardo di quel bastardo e mi avviai verso l'uscita.
-Cosa cazzo credi di fare?- Urlò Chad, saltado in piedi e rischiando di far cadere la bionda col sedere per terra.
-Io? Cosa cazzo che di fare tu! Ti sei comportato come se fossi interessato a me tutta la sera, e ora stai "baciando", diciamo così, questa... Bionda?-
Chad scrollò le spalle e non mostrò il benchè minimo senso di colpa, il che mi fece andare su tutte le furie. -Ho perso interesse.-
 -Chad, c'è una cosa che devi ascoltare prima che...-
-Non c'è niente da ascoltare, Dan!- Ribattè lui.
Pensavo finalmente di aver capito. -Oh, adesso è chiaro! Hai realizzato che non te l'avrei data facilmente e ti sei trovato la prima passera a domicilio che ti è passata sotto mano.-
-Loro usano me tanto quanto io uso loro.- Rispose lui arrogantemente. -E comunque se ti avessi voluta ti starei sbattendo in questo momento!-
-Tu credi?- Lo presi in giro
Adesso era veramente incazzato. Fece un passo verso di me e mi punto il dito contro prima di iniziare a gridare. Tutti nel locale si girarono a guardarci, ma sembra che a lui non importasse nulla. -Ascolta bene! Potrei avere ogni ragazza in questo bar! A volte non ho voglia di sforzarmi, quindi preferisco la strada semplice! E poi sei veramente una stronza!-
Non potevo credere a quello che stavo sentendo. Il mio livello di rabbia stava salendo oltre la soglia massima. 
-Ascoltami bene, brutta egocentrica, narcisista, vanagloriosa, scimmia ritardata, non mi sarei fatta scopare da te nemmeno se tu fossi stato l'ultimo uomo sulla terra! Quindi scendi dal tuo cazzo di piedistallo e va' all'inferno!-
-Ma smettila! Sei come tutte loro! Sei un'opportunista, e ora sei arrabbiata perché ho capito il tuo gioco, così ti sei chiamata fuori!-
-Chad, devi chiudere il becco ed ascoltare! Perfavore!- Urlò Kat.
-Va tutto bene, Kat, davvero. Stai qui con Ryan e con questo pezzo di merda, chiamo un taxi.-
-Esatto, chiama un taxi! Vai a casa da tuo marito a da tuo figlio, stronza fedifraga!-
All'inizio mi venì voglia di dargli un cazzotto dritto sul naso e romperglielo di nuovo. Mi ci volle un attimo prima che il mio cervello ubriaco elaborasse le sue parole. -Aspetta un secondo, io non ho un marito!-
-Non raccontare cazzate! Quando sei andata a parlare al telefono, Kat mi ha detto che era tuo marito e che probabilmente ti stava chiamando per tuo figlio! Poi mi dovrà spiegare perché ci ha presentati se...-
-Questo è quello che sto cercando di dirti da mezzora! Hai capito male! È il suo EX-marito! Ho detto che il suo EX-marito probabilmente l'aveva chiamata per suo figlio!- urlò Kat, esasperata.
Chad rimase lì, a bocca aperta, cercando di elaborare le nuove informazioni che gli erano appena state date.
-Ho cercato di dirtelo, ma non ascolti mai!-
-Esatto! Sono divorziata da quasi un anno. L'avresti capito facilmente senza tirare in ballo questa scenata e ti saresti risparmiato la figura pessima se avresti ascoltato invece di comportarti come una fottuta testa calda! Ora me ne vado, e non voglio avere più niente a che fare con te! Non voglio vederti mai più, e spero che la radio non passi mai più una canzone di Nickelback! Ti odio! E ti odio ancora di più per le stronzate e le cattiverie che hai detto!- Tremavo, e sentivo che ero sul punto di piangere lacrime di rabbia. Odiavo mostrare segni di debolezza, quindi anche se non erano lacrime di tristezza ma lacrime dovute al nervoso, girai i tacchi e camminai verso l'uscita il più velocemente possibile. Ma la sbronza non aiutava molto. Arrivai comunque fuori dal locale, dove fui raggiunta poco dopo da Dan, Kat e Ryan.
-Julie, ascolta, pensava davvero che tu fossi sposata!- Esclamò Kat. -Ha capito male al tavolo quando mi ha chiesto chi era al telefono! La musica era alta e...-
-Non importa, Kat, avrebbe potuto chiedere. Dan, potresti trovare una macchina per tornare a casa? Non credo di poter chiamare un taxi a quest'ora.- 
-Sì, certo.- Rispose, allontanandosi con il telefono.
-Vengo con te.- Continuò Kat.
-No, rimani con Ryan. Voglio stare sola.- Quelle maledettissime lacrime iniziarono a scendere di nuovo. Ero sicura che se non fossi stata ubriaca sarebbe stato molto meglio.
-Julie...mi...mi dispiace.- Dan mise via il telefono e mi mise una mano sulla spalla per confortarmi.
-Va tutto bene... Non è così terribile. Ripensandoci, è meglio così. Sono stata trattata di merda prima e non voglio che la storia si ripeta.-
-Sinceramente Julie, quello non era Chad. Non credo di averlo mai sentito parlare così con una donna. Mai!- Disse Ryan.
-Beh, lo ha fatto stasera!-
Chad arrivò di corsa da dentro il locale, con Mike esattamente dietro. -Perfavore, Julie! Dammi un minuto per spiegarmi!-
-Non c'è niente da spiegare Chad. Vai a farti la tua Strada Semplice.- Risposi acida senza guardarlo.
Mike si mise davanti a lui, cercando di respingerlo dentro al locale. 
-Dannazione, Mike! Levati di mezzo!-
-No! Fratello, non vuole parlarti, lasciala stare!-
 La limousine arrivò nel parcheggio, e io salii ancora prima che l'autista potesse scendere ad aprirmi la portiera. Non salutai nessuno. Guarda Chad per l'ultima volta ed realizzai di provare un odio profondo nei suoi confronti, smisurato. Malinteso un cazzo, era solo stupido. -Fanculo.- Borbottai tra me e me. Presi un lungo respiro e appoggia la testa la finestrino guardano la pioggia che cadeva sul vetro formando tante goccioline. Non potevo aspettare di arrivare a casa, così chiusi gli occhi e mi addormentai, con un ultimo pensiero in testa: non avrei mai e poi mai voluto vedere o sentir parlare di Chad Kroeger di nuovo.
  
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