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Come un carillon rotto

C'erano Harry e Ron, alla sua sinistra. Si sostenevano a vicenda perchè il primo aveva una brutta ferita che gli sfregiava una gamba, mentre l'altro aveva il braccio destro appeso al collo, probabilmente qualcosa di rotto. Ma erano vivi, e sorridevano dandosi calorose pacche sulle spalle.
C'erano gli Horcrux, che giacevano distrutti, il sangue nero che colava dagli squarci in cui erano stati colpiti a morte – se di morte si poteva parlare per quei frammenti di anima lacerata. E c'era un corpo mostruoso che giaceva in una posizione innaturale, come un insetto stecchito e subito dimenticato. Voldemort era stato definitivamente sconfitto.
E poi, alla sua destra, c'era una figura conosciuta. Conosciuta molto bene.
Quando Hermione aveva visto quei capelli rossi lasciati crescere un po' sulla nuca, quegli occhi azzurri così brillanti, quel sorriso un po' storto ma così affascinante, aveva capito di essere un'idiota. Una totale idiota.
Perchè aveva sbagliato tutto, perchè si era illusa di amare Ron quando invece era un altro il ragazzo che le faceva battere il cuore, da sempre.
E lei non se n'era mai accorta, o forse non aveva voluto farlo, forse aveva relegato consapevolmente quel sentimento nella stanza più nascosta del suo cuore e aveva buttato la chiave.
Ora sentiva di doverla ritrovare quella maledetta chiave, voleva sentirsi invadere anima e corpo dall'amore che provava per Fred, voleva dirglielo, voleva dichiararsi, voleva vivere felice accanto a lui, perchè era di una sola risata che aveva bisogno, della risata di Fred.
Fred.
Era lui il gemello che le sorrideva in modo così dolce dalla superficie fredda dello Specchio delle Brame. Lo specchio che sa, lo specchio che riesce a mostrarti i tuoi desideri più profondi anche se tu hai perso la chiave, anche se l'hai gettata volontariamente nel pozzo dell'oblio.
Sola, in quell'angolino della Stanza delle Necessità, mentre tutti gli altri si preparavano alla battaglia decisiva, mentre Ron le si avvicinava per suggerirle la geniale idea delle zanne di basilisco, Hermione pensava, si crucciava, desiderava.

Desiderava.
Ma la dura e spietata realtà spezzò brutalmente i suoi desideri, spalancò la porta della stanza del suo cuore e disperse al vento gli attimi, gli imbarazzi, i sorrisi che aveva lei custodito per anni nel sogno di una vita accanto al suo Fred.
Perchè quando Hermione vide quel corpo giacere privo di vita sul pavimento della Sala Grande si sentì come un carillon.
Un carillon rotto, senza manovella, perchè da quel momento, senza più Fred, la sua vita non sarebbe più stata in grado di produrre musica.

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frida's corner ~

Pubblico questa storia perchè ha partecipato ad un Contest (il Rivelazioni post-libri Contest indetto da Melardhoniel sul forum di EFP) e si è aggiudicata il quinto posto con un punteggio totale di 48.75/50 - e di questo ovviamente sono molto contenta - però... nonostante tutto, continua a non mi convincermi per nulla >.>
Bah.
Anyway, la notizia su cui ho scelto di incentrare la mia storia era: Quando glielo chiesero in un'occasione, la Rowling disse che se Hermione avesse guardato nello Specchio delle Brame nel 1997 avrebbe visto se stessa, Harry e Ron "sani e salvi" e Voldemort sconfitto, e che avrebbe anche visto "se stessa legata a un'altra persona".
Beh, secondo il mio modesto parere quella persona non poteva che essere Fred Weasley :D


Peace and Love, gente.
frida